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Autore: NikLuk    10/08/2016    1 recensioni
[One Punch Man]
Il testo che segue è tratto dalla biografia autorizzata del supereroe Vecchioman. Le informazioni inserite in questa biografia potrebbero essere state esagerate e/o riportate incorrettamente dai testimoni. In caso di errori, si prega di contattare l'editore.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci di nuovo qui, amici: oggi cotinueremo a narrare la storia di Vecchioman e dei suoi nuovi gadgets.

Dopo che il nostro eroe è stato convinto da Genos a provare i congegni del professore, il suddetto robot l'ha portato con sè fino al suo laboratorio, lasciando Saitama a piedi.

-La prego di scusarmi, maestro.- Aveva detto Genos. -Ma il mio dovere è aiutare gli anziani in difficoltà.-

-Oh, non importa, Genos.- gli aveva risposto Saitama, ben contento di liberarsi di entrambi. -Io nel frattempo vado a fare la spesa.-

E così il robot e il vecchio giunsero finalmente al laboratorio.

-Dottor Kuseno! Dottor Kuseno!- chiamò Genos entrando.

Il dottore, chino su uno dei suoi macchinari, si girò verso di lui.

-Ah, Genos! Tutto a posto? Vieni, ho proprio appena sviluppato delle nuove armi nuove di zecca da farti provare.-

Il cyborg scosse la testa.

-No, professore, questa volta non mi serve niente.-

-Ohibò! Che novità! Non vuoi diventare più forte, come tuo solito?- chiese il Dottor Kuseno.

-Certo, ma quest' oggi mi chiedevo se avesse qualcosa per lui.- disse, indicando Vecchioman che nel frattempo si stava guardando intorno impazientemente, borbottando qualcosa sui giovini e su un pelapatate.

-Santo cielo! Ma lui... Non è il Vecchio?- chiese Kuseno sbigottito.

-Professore, la prego, non si rivolga più a lui così: ora è un supereroe, e il suo nome è Vecchioman.-

-Proprio lui un supereroe? Ah, inizio a capire perché possa aver bisogno di congegni speciali. Ma prego, venga venga!- disse Kuseno facendo cenno a Vecchioman.

Il suddetto si avvicinò al professore e disse: -Vedo che lei ha l'età per comprendere, quindi parlerò chiaro, senza giri di parole: io sono qui per pelare patate e picchiare giovani, e ho finito i pelapatate.-

Kuseno si lasciò scappare una risata. -Ma certo, ma certo! Penso di aver proprio qualcosa che possa fare al caso suo.-

Il professore frugò brevemente in uno scatolone dietro di lui, poi tirò fuori un piccolo orologio da polso, all'apparenza innocuo.

-Ah!- disse Vecchioman. -No! Non quello! Non sono mica come i giovani ignoranti, sa? Io uso il buon vecchio metodo del sole e del bastone, che non mi ha mai tradito! Come disse il mio caro vecchio amico Eratostene, pace all'anima sua...-

-No, no!- lo rassicurò il professore. -Questo non è un comune orologio. Non ha mai visto i film di 007?-

-I film sono il mezzo del demo...-

-Lasci perdere. In realtà, quando lei indossa questo orologio e preme il pulsante, un'innovativa armatura sottilissima e invisibile le aderisce perfettamente alla pelle e le dona una grande forza. Inoltre, premendo altri bottoni, questo orologio si può aprire e, grazie a una tecnologia di miniaturizzazione, presentarle una vasta quantità di utensili: un coltello, una pistola, o anche...-

-Un pelapatate!-

-Certamente: ecco, guardi qui.- Kuseno premette un paio di bottoni e, come per magia, dall'orologio fuoriuscì il tanto agognato arnese. Vecchioman lo strappò di mano al professore, tirò fuori una patata dalla tasca, la sbucciò, la gettò nel cestino e si mangiò la buccia. Molte fonte ritengono che questa peculiare dieta sia una delle fonti principali della grande intelligenza del nostro eroe.

-Prodigioso!- commentò Vecchioman. -Si vede proprio che è lei che l'ha inventato, non uno di quei giovani. Me lo faccia provare!-

Il professore obbedì e porse l'oggetto a Vecchioman, che se lo mise al polso.

-Quindi, per fare un esempio, potrei far comparire una delle mie dentiere, giusto?-

-Tutto quello che vuole.-

-Ah! Che stregoneria! Orologio, dammi una dentiera!- disse Vecchioman. L'orologio non rispose. -Orologio, ho detto di darmi una dentiera!-

-No, no.- Lo fermò Kuseno. -Purtroppo è ancora una versione beta, il controllo vocale non è ancora stato implementato. Prima deve accenderlo.-

-Cosa? Non ho capito nulla di quello che ha detto!-

-Prema il pulsante.- tagliò corto il dottore.

-Quale? Ce ne sono così tanti!-

-Prema quello con il pulsante d'accensione.- rispose paziente Kuseno.

-Ma qua...-

-Quello a sinistra.- disse improvvisamente Genos.

-Ecco! Anche lei, che usa questi termini così sofisticati! Ci voleva tanto a dirmelo?- 

Vecchioman fissò il pulsante. Passò qualche secondo.

-Dottore, ho l'impressione che il bottone mi stia guardando male! Non mi fido mica, sa?- si lamentò l'eroe.

-Insomma! Lo prema!-

-Stia calmo, cribbio! Non deve urlare così!- gridò il vecchio.

Genos intervenne tempestivo e premette il bottone dell'orologio. Vecchioman si risentì di questa intrusione.

-Giovanotto? Ma come osa? Io le faccio causa!- disse gesticolando. Durante i suoi movimenti colpì una provetta piazzata su un tavolo, che andò volando dall'altra parta della stanza.

-Ma allora funziona!-

-Certo che funziona, imbecille!- disse Kuseno che ormai aveva perso le staffe. -Se magari mi avesse ascoltato non avrebbe distrutto quella preziosa soluzione a cui ho lavorato per anni!-

-Professore,- cominciò Genos. -Si calmi! Non l'ho mai vista così.- 

-Scusa Genos, hai ragione. Allora, non voleva vedere la dentiera?-

-Umpf! Potrei anche volerlo fare.-

-Bene. Allora, se non le dispiace, dovrebbe premere quei bottoni...-

-Ah, no!- protestò Vecchioman.

-Eh, si. Ma non si preoccupi, non mordono mica. Vede che sui bottoni ci sono delle lettere? Ecco, deve comporre il nome dell'oggetto che desidera far comparire!-

-Bah, proviamo.- disse Vecchioman titubante, e schiacciò alcuni dei pulsanti. -Certo che non capisco perché le lettere siano disposte in modo così strano. Non si poteva andare in ordine alfabetico?-

Una voce robotica improvvisamente eruttò dall'apparecchio. -Lei ha composto la parola: dsfenmtiertasd. Non è stato trovato alcun riscontro.-

-Ah! Il demonio!- esclamò Vecchioman, facendo un salto.

-Ma no! Si calmi! È solo l'orologio. Comunque, deve fare attenzione a non schiacciare altri tasti.-

-Bah! Riproviamo.- e così fece.

-Lei ha composto la parola: dentiera. La: dentiera, verrà consegnata.- e l'orologio si aprì per farla uscire.

-Ecco!- disse Kuseno. -Ora dovrebbe essere in grado di usarlo. E adesso...-

-Ha solo un mese per reclamare il suo aggiornamento gratuito a Windows 10! Vuole usufruirne?- chiese la voce.

-No!- esclamò Kuseno, precedendo Vecchioman alla pulsantiera. -Si ricordi: lei non deve mai, e poi mai, confermare l'aggiornamento. Intesi?-

-Se lo dice lei.- disse Vecchioman.

-Ottimo. Ora per finire la configurazione, è necessario il suo numero di telefono.-

-Cooosa? Come si permette? L'attrezzo di Satana! Blasfemia! Io me ne vado!-

-Ma no, aspetti!- lo fermò Kuseno. -Quand'è l'ultima volta che si è cambiato i vestiti?-

-Non lo so, un paio d'anni fa?- tentò Vecchioman.

-Lo sospettavo. Provi a controllare in tasca.-

Il Vecchio obbedì e, sorprendentemente, trovò proprio un cellulare.

-Ah! Questo spiegherebbe tutto! Il demonio era con me!-

Kuseno accese il cellulare, controllò il numero e lo inserì nell'orologio.

-Tutto fatto. Bene, spero che sia sodd...-

Un trillo acuto interruppe la conversazione.

-Le trombe dell'Apocalisse!- gridò Vecchioman.

-Ma no! Guardi, il suo telefono squilla! Che coincidenza! Provi a rispondere dall'orologio!-

-Ma come devo far...-

-Lasci perdere, l'aiuto io.- disse il professore, premendo un pulsante.

Vecchioman portò l'orologio all'orecchio, e una voce familiare parlò.

-Amico mio!- disse la voce.

-Ohibò! Aristide! Ma perché mi contatti su questi mezzi demoniaci?-

-Mi dispiace, conosco i rischi satanici, ma è davvero urgente, anzi, urgentissimo! Come sai sono fuori città, a far visita alla mia giovine nipote. Ebbene, quando sono arrivato stava utilizzando uno di quei moderni calcolatori elettronici. Ebbene, stava visionando quella che probabilmente era una riunione di membri di una setta satanica. C'era una scritta: "WaltPod" o robe del genere. Ebbene, un'immagine che non mi dimenticherò mai apparve. Era... Oh, tremo solo al pensiero... Erano... Un uomo e un nano... E si stavano... Baciando!-

-Oh, no!- 

-Proprio così. Vecchioman, ora che sei diventato un supereroe, te ne prego, vieni, e punisci la mia figlia posseduta dal demonio!-

Il supereroe guardò all'orizzonte e con fare cerimonioso, disse: -Amici. Ho una crociata solitaria da compiere. Vi ringrazio per l'assistenza. Ma ora, è il momento della mia Santa Guerra.-

E questo, amici miei, è l'inizio di una lunga avventura per Vecchioman, che lo porterà ad incontrare bizzarri individui e autobus maledetti.

Perché lui è un Eroe: un Eroe Vecchio.

   
 
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