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Autore: TheAlexio00    12/08/2016    2 recensioni
Ambientata dopo gli ultimi avvenimenti in Steven Universe (la stagione 3), la storia parlerà delle avventure passate e moderne della PETAA squad, ramo delle crystal Gems infiltrato nell'Homeworld per tenere d'occhio le interazioni con la Terra e il pianeta nativo delle Gemme. I membri della squadra sono la grintosa Pyrope, la mistica Emerald, il genio Turquoise e l'energica Amber, scoprirete le loro storie e i loro drammi, e le loro nuove peripezie col figlio di Quarzo Rosa.
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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«Wow, gli umani si sono dati da fare qui!» Esclamò il ragazzo celeste, ammirando Beach City dalla collina del faro. Aveva un look stravagante. La capigliatura verde acqua formava tre punte, di cui la centrale più alta, legate con una fascia in modo da rimanere verticali. Indossava una giacca blu con un grande rombo sulla schiena, aveva pure una canottiera bianca, dei jeans e degli stivaletti bassi oltremare. Dalla gemma ciano estraette un bastone cristallino che, con un piccolo scatto del braccio, formò un rettangolo al cui centro apparve una specie di schermo.
«Già, mi ricordano la colonia nel settore 7H2 di Andromeda~» commentò la compagna. I capelli rossi erano raccolti in una coda, tranne per due ciuffi ai lati della testa che finivano in una piccola spirale, lasciando libera la pietra che aveva al posto dell'occhio sinistro. Una tuta nera senza maniche le ricopriva la pelle ocra, lasciando ai piedi delle semplici scarpe marroni.
«Hmm.. Lo scanner segnala un quarzo all'interno, dev'essere lei.» Disse dopo aver dato un'occhiata al suo strumento. Saltarono giù dalla statua, passando da un'estremità della mastodontica statua dietro la collina, continuando a scambiarsi di posto, intrecciando i loro voli, fino ad atterrare sul tetto di una palafitta. Scesero in veranda e aprirono la porta.
«Heilà! C'è nessuno?»
Silenzio assoluto.
«Rosa! Garnet! Perla! Siamo noi, Turquoise e Amber!» disse la ragazza «Stando ai miei studi, questa sembrerebbe un'abitazione umana... Che abbiano cambiato base?»
Una porta si aprì all'interno, e ne uscì un piccolo umano dal viso bagnato, vestito con un blando accoppiamento di indumenti gialli.
«Hey, tu!» gridò Turquoise. Il riccio li guardò con aria sorpresa, e il ragazzo continuò.
«È questo il tempio delle Crystal Gems?»
«Chi lo vuole sapere?»
«Amici» rispose Amber, che si girò a dargli le spalle e scostò la coda per mostrare la piccola stella tatuata dietro la testa. Turquoise invece aprì la metà sinistra della giacca, mostrando la stella disegnata all'interno. Gli occhi del piccolo umano si illuminarono dalla gioia, sembrava potesse esplodere dall'eccitazione.
«NON POSSO CREDERCI! ALTRE CRYSTAL GEMS! Io sono Steven!» Gridò, mentre gli correva in contro ad aprirgli la porta.
«E così vi chiamete Turquoise e Amber eh? Non vi ho mai visti sulla Terra, e nessuno mi ha mai parlato di voi. Dove siete stati finora? Oh ho così tante domande da farvi...»
La Gemma azzurra si guardava intorno incuriosito, mentre il ragazzino continuava a parlare sul divano, fantasticando sul passato.
"Cosa c'è che non va, Turc?" gli surrurò l'amica.
"Non capisco, sembrerebbe essere da solo... Ma lo scanner ha rilevato una gemma di quarzo rosa all'interno..."
«... E nella battaglia del campo di fragole? Che cosa è... Qualche problema?» domandò l'umano.
«Dobbiamo parlare con Quarzo Rosa. È una questione urgente!»
«Oh... Ecco... Questo potrebbe essere un problema...»
«Perché mai, scusa?»
Il vento cominciò a soffiare attraverso le zanzariere, sempre più forte, finché non si formò una specie di vortice all'interno della stanza. Una voce sottile riuscì a farsi sentire in quella bufera: la voce di Emerald! «Perché LUI è Quarzo Rosa.»
Finita la frase la "tempesta" si placò, rivelando al centro del vortice le due Gemme che erano alla fonte. Turquoise era esterrefatto.
«Emerald, che stai dicendo... Pyrope? Che significa»
«Questo ragazzino è ciò che rimane della nostra leader - » continuò a spiegare la Gemma verde.
«Ha scelto di cedere la sua forma fisica per dargli la vita. Rosa ha scritto tutto qui per avvertirci.» Consegnò ai due compagni la lettera rinvenuta al santuario. Steven era dispiaciuto, e si stava rattristando. Stava accadendo di nuovo, proprio come con Bismuth. Emerald si avvicinò a lui, si piegò sulle ginocchia per riuscire a guardarlo in faccia e sfoderò il migliore dei suoi sorrisi.
«Non dev'essere facile cercare di rispettare le aspettative di tutti, vero?»
Il piccolo umano scosse la testa, e una lacrimuccia scivolò per la guancia destra.
«Quindi non può ricordarsi di noi...» sospirò Amber.
«Voi qui non capite qual'è il punto della situazione Questa... Questa è uNA COSA INCREDIBILE! È-È un umano, ma HA I POTERI DI UNA GEMMA! QUINDI ERI TU CHE AVEVO RILEVATO!» Turquoise era così elettrizzato per questa scoperta. Qualcosa d'incredibile! Mai visto prima! Evocò il suo olo-pad e un visore sull'occhio destro e comincio a prendere appunti. Pyrope scosse la testa, e esclamò: «Da te non me l'aspettavo, cervellone. Metti da parte le tue ricerche, ti ricordo che ci stanno seguendo!»
«Beh, se qualcuno avesse fatto il palo ai comunicatori non ci avrebbero scoperti!»
«Qualcun altro avrebbe potuto evitare di provare a cancellare i ricordi del Diamante per rimediare! MI HA QUASI DISTRUTTA!»
«Beh, adesso so che devo migliorare il destabilizzatore neurale!»
«Inventore fallito!»
«Carpentiera troglodita!»
«IDIOTA!»
«CRETINA!»
«MUTANTE!»
«DIFETTOSA!»
«SMETTETELA VOI DUE!» Dissero gli altri tre all'unisono.
«Ciò che importa è che siamo arrivati sani e salvi a destinazione.» Proseguì Emerald, tentando di riporta la calma.
«Adesso chiedetevi scusa.»
«Lo farò solo quando Turquoise avrà riparato il mio risonatore
«E io lo riparerò solo quando mi avrai chiesto scusa!»
«beNE!»
«BENE!»
Turquoise uscì dalla porta, dopodiché trasformò l'avambraccio in una specie di bussolotto, vi incastrò nel mezzo il bastone, che si spezzò a metà e iniziò a roteare sempre più rapidamente, portando il ragazzo sempre più in alto sopra la casa. Pyrope invece si diresse in direzione opposta, verso la porta del tempio.


«Già, non posso aprirla.»
   
 
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