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Autore: kamisama_says    12/08/2016    0 recensioni
Byakuya era certo di essere morto nel momento in cui Naraku era ormai rimasto sconfitto.
La sua esistenza era stata breve ma sapeva che essendo una mera emanazione, con la morte del suo creatore sarebbe giunta anche la sua fine.
O almeno così credeva..
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya, Naraku, Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 16:

“finalmente ti ho trovato!”
Il demone riaprì gli occhi per ritrovarsi di fronte il viso della ragazza attraversato da un sorriso “non ti libererai di me così facilmente!”
Byakuya era esterrefatto, non riusciva a capire cosa stesse accadendo. Niente stava andando secondo i suoi piani e non poteva esserne più felice.
Stava per sorriderle e stringerla in un abbraccio quando si ricordò delle sue intenzioni perciò la allontananò con una dolce spinta e si sollevò sui gomiti “come hai fatto a trovarmi?” chiese con tono freddo fingendo disinteresse.
Lei non vi badò affatto “non potrai mai nasconderti da me, ti conosco troppo bene ormai” rispose scoppiando in una squillante risata.
Il demone finalmente posò lo sguardo sulla sua figura: i capelli erano legati in una lunga treccia che le ricadeva su una spalla, attorno al collo una collana argentea che si intonava con il nuovo fermaglio inserito nella treccia, il lungo kimono cerimoniale stretto in vita da una decorazione dello stesso colore che faceva risaltare ancora di più il colore dei suoi occhi e il rossore sulle gote.
Era stupenda, tanto che il demone perse la sua solita compostezza e si sciolse in un sorriso gentile.
Scosse la testa immediatamente e riprese a guardarla freddamente “ero venuto qui per riposarmi e avevo intenzione di incontrarti domani per parlarti. Credo sia meglio non rivederci più”.
Il sorriso sul volto di lei morì in un istante e colta di sorpresa dalle parole del demone gli si avvicinò inginocchiandosi “cosa succede? Non è da te comportarti così.. c’è qualcosa che ancora non mi hai detto?”
“nulla che ti riguardi. Ti chiedo solo di rispettare la mia scelta. Rivedermi non avrebbe alcun senso per entrambi”.
Misato era sempre più confusa “cosa intendi dire con questo?” la voce le si spezzò improvvisamente e il demone dovette trattenersi da stringerla a sé.
“non voglio più vederti. Dopotutto l’unico motivo per cui mi sono avvicinato a te era per ucciderti come Naraku mi aveva ordinato. Sei davvero sicura di poterti fidare di un demone spregevole come me?” le rivolse un amaro sorriso.
“non voglio sentirti parlare così!” gridò lei guadagnando la voce perduta poco fa e stringendo i pugni “se davvero avessi voluto uccidermi avresti potuto farlo in qualunque momento! Ma non l’hai fatto! Non puoi cercare di ingannarmi, se davvero mi detesti così tanto da non volermi rivedere potrei accettarlo ma non crederò alle tue bugie! Dimmi qual è la vera ragione del tuo comportamento!”
Oramai Byakuya aveva un’ultima possibilità, sapeva che l’avrebbe ferita ma non poteva fare altro per allontanarla da sé definitivamente.
“hai ragione, non ha alcun senso mentirti oramai. Non voglio trascorrere le mie giornate con un’inutile sacerdotessa che oltretutto non è altro che un mezzo demone, creatura inferiore ad ogni altra esistente. Se non ti ho uccisa prima è stato perché mi rifiuto di seguire gli ordini di un buono a nulla come Naraku. Non provo né proverò mai nulla per te tranne un profondo disprezzo”.
Non riuscì a voltarsi verso di lei perché sapeva che se l’avesse vista piangere non avrebbe resistito, le avrebbe detto tutto quello che provava veramente.
Aspettò con impazienza una risposta ma quando non la sentì arrivare si decise a guardarla e quello che vide lo ferì più di quanto avrebbe mai potuto immaginare.
Sorrideva.
Ma non come sempre, non uno dei suoi soliti sorrisi sinceri e dolci. Per la prima volta odiò vederla sorridere perché era il sorriso più finto che gli avesse mai rivolto.
La ragazza alzò lo sguardo con difficoltà e si rivolse a lui con voce tremante ma decisa “alla fine non sei riuscito a dirmi altro che bugie, ma per essere arrivato a tal punto significa davvero che non vuoi più vedermi. Non so per quale motivo ma devo aver davvero fatto qualcosa di sbagliato”.
Iniziò a singhiozzare ma mantenne il sorriso e impedì alle lacrime di solcargli il viso coprendolo con le maniche del kimono “ e nonostante ciò non ti chiederò scusa, perché so che non ti piace quando lo faccio”.
Scoppiò in una risata interrotta da singhiozzi “perciò ti dirò solo grazie per tutto questo tempo, per tutto quello che hai fatto per me..” si interruppe per spostare le maniche dal suo volto che ora divenne visibile.
I suoi occhi erano arrossati e le guance rigate da lacrime ma nonostante ciò sulla sua bocca rimase sempre curvata in un sorriso.
Allungò le mani e le posò sulle guance del demone che sembrava incapace di comprendere cosa stesse accadendo. Si avvicinò a lui e gli diede un dolce bacio sulla fronte che durò per un istante “e per avermi fatta innamorare per la prima volta”.
Gli sorrise per l’ultima volta, ma stavolta era un sorriso autentico “addio”.
La ragazza si alzò in fretta e furia ed iniziò a correre lontana da lui, ma la vista le era annebbiata dalle lacrime perciò non potette vedere il masso di fronte ai suoi piedi e cadde fragorosamente a terra.
Ignorò il dolore e si affrettò ad alzarsi ma prima di poterlo fare venne sollevata tra due forti braccia che la strinsero così forte a sé che la ragazza credé di soffocare.
Il demone la poggiò a terra con dolcezza e la strinse in un profondo abbraccio “mi dispiace..” la sua voce era incerta e persino le sue braccia tremavano credendo di ferirla “mi dispiace..”.
La ragazza lo allontanò e gli riprese il viso tra le mani. Vedendo la sua espressione sofferente gli sorrise con dolcezza “non sei l’unico a cui non piacciono le scuse”.
Il demone era senza parole. Tutto quello che aveva fatto finora per allontanarla era stato inutile; era riuscita a togliere la maschera di menzogne che aveva indossato fino a poco fa, era riuscita a farlo tornare sé stesso.
Scoppiò in una risata secca “come riesci a farmi agire in maniera così irrazionale.. non sai a cosa stai andando incontro. Non sarai mai felice stando con me, non ti porterò altro che dolore”.
“non mi importa. Tutto quello che so è che senza di te non potrò mai essere felice. Nessuno può conoscere il proprio futuro, te incluso. Perciò smettila di avere una visione così negativa e concentrati sul presente”.
Il demone sorrise “è per questo che mi sono innamorato di te” le disse incrociando il suo sguardo.
Il volto della ragazza divenne color porpora “stai dicendo che..” non riuscì a finire la frase che un paio di labbra si posarono sulle sue.
Un bacio dolce e rapido dal quale lei non si scostò affatto, anzi appena il demone temendo di averla spaventata tentò di allontanarsi da lei ci riuscì solo per alcuni centimetri prima che le esili braccia della ragazza gli cinsero il collo tirandolo a sé in un bacio goffo nel quale i nasi dei due si scontrarono.
Lui sorrise della sua tenerezza e si affrettò ad approfondire il bacio passandole la lingua sul labbro superiore.
La ragazza sorpresa lo spinse via coprendosi con le maniche le labbra e le guance color pomodoro.
Lui sorrise divertito “hai ragione, il resto è meglio farlo altrove. Questo non è certo il luogo adatto”.
“c-cosa ti salta in mente?” Misato ancora più rossa di prima si alzò dandogli le spalle “seguimi”.
Appena il demone aprì le labbra per obiettare si affrettò ad aggiungere “in silenzio”.
Lui sbuffò “dove vorresti portarmi? Hai dimenticato la grandezza della mia aura demoniaca? Il tuo villaggio è coperto da una barriera”.
La giovane si fermò e si voltò a guardarlo “lo so, è per questo che ho fatto questo per te” gli circondò il collo con una collana con appeso un ciondolo di ossa di demone “è fatto con un demone antico, me lo ha dato mia madre in passato in caso di necessità. Rende l’aura di un demone benevola consentendogli l’accesso alle barriere protettive” gli prese un polso e si affrettò a camminare “e ora sbrigati, c’è una persona che voglio farti conoscere!”
 
 
 
Misato raggiunse Byakuya al tempio con una cesta di kimono tra le braccia “cosa ci fai qui? Non dovevi andare a caccia per il vecchio venditore di spezie?”
L’uomo sospirò “c’è ancora tempo, e poi non è colpa mia se la tua amica ha deciso di trattenermi” indicò Yuko seduta accanto a lui.
Misato la guardò sospettosa “di cosa gli volevi parlare?”
“oh Misato, perché mi guardi in quel modo? Gli volevo solo chiedere se aveva intenzioni serie nei tuoi confronti! Che male c’è ad essere preoccupati per la propria amica?”
La mora era ancora più confusa “e vorresti chiederglielo dopo un anno che vive nel villaggio..?”
La bionda sorpresa si affrettò ad inventare una scusa “beh, sì in effetti è così. Resterei volentieri a parlare con te ma credo che Eiko mi stia chiamando, a dopo” e così si affrettò fuori dal tempio.
Misato scoppiò a ridere “e poi sono io l’ingenua!” si rivolse quindi a Byakuya “di cosa stavate parlando? Onestamente stavolta”.
Lui la guardò incuriosito “gelosa?”
La giovane arrossì “perché credi che io sia gelosa?” distolse lo sguardo per riposarlo su di lui “in effetti.. forse è così”.
Byakuya le sorrise con dolcezza per poi sospirare “certo che non posso mai nasconderti nulla.. mi stava solo dando consigli su quando avrei dovuto parlarti di una cosa”.
Misato lo guardò confusa “che cosa?”
L’uomo si alzò e la sollevò tra le braccia “ma cosa stai- hey, mettimi giù!”
“Misato” la guardò così serio che la ragazza smise di divincolarsi “vorresti venire a vivere con me e costruire insieme una famiglia?”
la giovane rimase talmente sorpresa che non riuscì a proferire parola e si limitò a guardarlo con gli occhi sbarrati. Il demone la posò a terra “se non ti senti ancora pronta non-”
“ma certo che voglio vivere con te!” la ragazza gli getto le braccia al collo e l’uomo scoppiò a ridere cingendola in un dolce e lungo abbraccio.
 
 
 
Angolo dell’autrice:
onestamente mi ero dimenticata dell’esistenza di questa fic, ma non mi piace lasciare un lavoro incompleto perciò con molto ritardo ho deciso di finirla.
Spero che vi sia piaciuta almeno un po’ e alla prossima fic (forse)
  
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