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Autore: Carrie_Whithouse    13/08/2016    3 recensioni
Una caccia alle streghe che va a finire male e un fratello molto protettivo che farà tutto pur di salvaguardare la sicurezza del suo fratellino.
Cosa farà Dean capendo che Sam ha in realtà molto più bisogno di protezione di quanto ne aveva una volta?
A de-aged Sam Story
Genere: Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bobby, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione, Contesto generale/vago
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CAPITOLO UNO

 

“Bobby, svegliati!” disse improvvisamente Dean agitato.

 

“Cosa diavolo succede?” rispose Bobby, aprendo gli occhi.

 

La luce che lo circondava era accecante e dovette fare un paio di tentativi prima di riuscire ad aprire gli occhi sufficentemente a guardarsi intorno. Erano ancora nel vecchio magazzino dell'università dove si erano recati per una semplice caccia alla strega, se così si poteva definire. Cacciare una strega non avrebbe mai potuto definirsi “facile”.

Era iniziato tutto pochi giorni prima, Sam aveva voluto andare a caccia nonostante le proteste di Dean e il diavolo che sguazzava libero tra le sue memorie dell'inferno.

Diceva che oramai stava bene e che il peggio era passato, ma ne Dean ne Bobby ci avevano creduto molto; l'episodio del magazzino di soli pochi giorni prima aveva infatti stilato molti dubbi sia in Dean che in Bobby e soprattutto in Sam, che non sapeva più cosa era reale e cosa no. Ma se lui diceva che stava bene, allora voleva dire che stava bene. Gli avrebbero dato fiducia.

Così avevano riscontrato che non molto lontano da Sioux Falls erano avvenute molte scomparse ed in seguito erano stati ritrovati i corpi di alcuni bambini congelati nella neve. Il ritrovamento di quei corpi coincideva esattamente a tre settimane dopo la scoparsa delle persone stesse. Questo fatto non era passato certo inosservato a Sam, che aveva chiesto subito di poter partire, non volendo rischiare altre vittime.

 

“Quella maledetta strega ci ha mandato a sbattere addosso il muro” rispose Dean riportando Bobby al presente.

 

“Stai bene?” gli chiese girandosi per guardare Dean accanto a lui. Una gamba sanguinava e si cullava stringendo le braccia al petto, il volto contorto in una smorfia di dolore.

 

“Si, forse un paio di costole incrinate”

 

“E la gamba?” aggiunse Bobby, incontrando per un momento lo sguardo stupito di Dean che probabilmente non si era ancora accorto di quella ferita. Non era un buon segno.

 

“Ah, palle... Togliti la giacca e fai pressione su quella ferita, io vado a vedere come sta Sam”

 

Infatti dall'inizio di quella loro conversazione nessuno dei due aveva nominato il più giovane dei Winchester, rendendo Bobby ancora più preoccupato della salute del ragazzo.

Alzandosi e grugnendo di dolore, Bobby iniziò ad incamminarsi verso il centro della sala, dove aveva visto per l'ultima volta Sam, prima di svenire.

 

“Sam!” iniziò urlando, prima di vedere i vestiti di Sam a terra, in un grumo. “Sam?” 'sta volta disse più debole, sconcertato dal fatto che Sam non era più li e che probabilmente, qualsiasi cosa stesse succedendo, lui stava girando nudo.

Era già pronto a tornare indietro per Dean, prima di sentire un piccolo gemito proveniente da davanti lui. Chinandosi per spostare la camicia di Sam, notò che la cosa si muoveva, quindi tirò fuori la pistola e puntò ai vestiti mentre con l'altra mano li spostava.

 

“Ma che cazzo?” gridò sorpreso e predendo un po' della presa che aveva sulla pistola vedendo un bambino che non poteva avere più di due anni. I suoi capelli lunghi e mossi e quegli occhi nocciola lo identificarono come Sam, come era stato più di 25 anni prima.

 

“Bobby, pevchè mi stai puntando una pistola addosso?” iniziò la frase quasi gridando, pian piano, però, facendo scemare la voce accorgendosi di quanto fosse stata acuta.

 

Sam abbassò lo sguardo alle sue mani, una volta grandi e callose, ora piccole e morbide. Quando rialzò lo sguardo vide che Bobby era sconcertato almeno quanto lui, non riuscendo a muoversi o formulare frase.

Un gemito proveniente da pochi metri dietro di loro, però, li fece reagire entrambi, voltandosi a guardare la faccia sorpresa, ma anche dolorante di Dean.

Per quanto la situazione sembrasse imbarazzante a tutti e tre, dovevano sbrigarsi ad uscire di li prima che la strega decidesse di tornare indietro e fotterli tutti quanti.

 

“Bobby... Prendi Sam e usciamo di qui prima che la strega torni a farci il culo, okay?” anche se stupito egli stesso, Dean sembrò essere quello più calmo tra i tre.

 

Bobby annuì e protese le braccia verso Sam con l'intenzione di prenderlo in braccio, ma il bambino sembrava avere altri piani per se stesso. Si allontanò da Bobby borbottando che sapeva ancora camminare e che non c'era bisogno di trattarlo come un bambino.

La camicia cadde a terra rendendo il suo corpo nudo, facendolo inciampare poi sopra di essa e cadere sul suo sedere.

 

“Io invece vedo proprio il bisogno di trattarti come un bambino, visto le tue condizioni attuali, Sammy” disse Dean, trattenendosi a stento di sorridere a quella scena.

 

Sam mise il broncio ma non si ribellò quando il cacciatore più anziano lo prese in braccio coprendolo con la sua camicia e la sua giacca per non fargli prendere freddo.

Nel momento in cui furono arrivati all'auto, Dean fece per prendere posto al lato del guidatore, quando una grossa mano callosa si appoggiò alla sua spalla, fermandolo.

Dean si girò di scatto, sguardo confuso rivolto a Bobby.

 

“Non se nelle condizioni di guidare, Dean”.

 

Il giovane fece per ribattere, prima di vedere Sam piagnucolare e tremare violentemente nel braccio di Bobby, quindi stette zitto e si protese a prenderlo in braccio, nonostante il dolore che conseguì tale azione.

 

“Hei Sammy, che succede?”

 

“F-fa male, De” rispose continuando a piangere sommessamente.

 

“Cosa ti fa male?”

 

“Tutto... Sta bruciando tutto”

 

E solo dopo quella risposta raggelante Dean capì. Capì che nonostante il suo corpo fosse regredito all'eta di due anni la sua mente non lo era, e ancora ricordava l'inferno. Dean maledì internamente Cas per aver fatto questo a suo fratello e maledì la strega per aver reso ancora più debole e fragile un uomo di cui le sofferenze l' avevano già reso debole di loro.

 

“Hei piccolo. Shh... Va tutto bene, sono qui con te, non ti lascerò. Sei al sicuro qui.”

 

Il pianto continuò anche se andava dissolvendosi lentamente. Dean sistemò meglio suo fratello sul suo fianco prima di direggersi verso il lato del passeggero adagiandosi lentamente sul sedile cercando di non spaventare Sam.

Bobby mise in moto e silenziosamente cominciarono la via del ritorno verso casa, lui che continuava a lanciare occhiate ai suoi ragazzi e loro quasi in stato catatonico dal dolore e dalla stanchezza di quella lunga giornata.

Il sonno raggiunse in fretta il piccolo Sam che non gli resistette e cedette volentieri al suo oblio dopo nemmeno venti minuti di viaggio.

 

“Sta bene?” chiese improvvisamente Bobby, risvegliando Dean da quella dolce foschia in cui stava lentamente cadendo.

 

“Si, adesso si è addormentato... ma non so come starà quando sarà di nuovo sveglio”
 

“Ci prenderemo cura di lui, figliolo. Come abbiamo sempre fatto”
 

Dean sorrise amaro.
 

“Lo so, Bobby”

   
 
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