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Autore: 50shadesofLOTS_Always    16/08/2016    1 recensioni
In seguito alla morte di Morgana,la pace sembra esser tornata sull'Impero di D'Hara. Ma molti anni dopo,durante il banchetto del Primo Giorno d'Inverno,un personaggio turberà la quiete portando con sè un presagio avvolto nel mistero. Quale altra nuova minaccia attaccherà Richard e Kahlan?
Genere: Drammatico, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kahlan, Nuovo personaggio, Richard, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Non c'è magia più potente dell'amore'
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Un paio di giorni dopo...
Carissa aumentò la cavalcatura, superando i carri pieni di armi e provviste di cibo, acqua e rum. Il contingente era rimasto fermo per un po’ nel passo di Tangerlich ed aveva fatto rifornimenti a suon di razzie nei villaggi limitrofi. Ora l’esercito stava avanzando lentamente verso il Palazzo del Popolo verso la desertica Piana di Azrith, distante ancora diversi chilometri. La retroguardia era distante diversi minuti.
 Il sole era ormai pronto a nascondersi sotto l’orizzonte quando Carissa si avvicinò col proprio cavallo a quello robusto di Boris, che fissava la metà dritta davanti a sé pur non potendo vederla.
Carissa lo imitò, senza rallentare.
<< Sta calando il sole è meglio se ci accampiamo >> suggerì mentre ai loro lati sfilavano pini ed abeti ai piedi di piccoli promontori, che poi cominciavano la loro salita verso il cielo, come grosse montagne.
<< Dobbiamo avanzare il più possibile >> rispose Boris e l’incantatrice fece di tutto per controllarsi e mantenere la calma. Avrebbe potuto ucciderlo, ma avrebbe mandato all’aria il piano del Guardiano.
<< Se aspettiamo il buio, non potremo montare il campo >> si spiegò, assumendo un tono più determinato quando l’uomo si girò a fissarla torvo.
<< Io sono il Primo Ufficiale, braccio destro del Supremo… - ringhiò - Perciò sta’ zitta o ti farò fare un bel giro delle tende nelle prossime notti >> la minacciò, ma quando fece per ignorarla la Sorella si avvicinò ancora alla sua cavalcatura. Era stanca del suo atteggiamento borioso.
<< Io sono una Sorella dell’Oscurità. Credi davvero di farmi paura, razza di stupido bue? – sibilò, attirando la completa attenzione del militare -  Se non ci accampiamo in tempo, non vedremo niente e saremmo alla mercè della fauna selvaggia di questi boschi. Inoltre, qui il clima è diverso. L’escursione termica fra notte e dì è maggiore che nella Valle del Gah’Mar. Se non ci accampiamo, ci rimettiamo metà dell’esercito ancora prima di vedere la piana >> aggiunse, stringendo le redini nel pugno mentre Boris sollevò una mano per dare l’ordine di fermarsi per la notte.
<< Potrai anche aver ragione, Carissa ma ciò non ti toglie l’onere di fare un giro delle tende >> mormorò Boris, avvicinando il viso a quello della donna che continuò a guardarlo dall’alto in basso.
Sedeva impettita sulla sella, come una regina in mezzo ad una banda di galeotti.
<< Il mio corpo potrà appartenere a chiunque, ma la mia anima è devota solo al Guardiano delle Tenebre >> rispose solenne, con un’espressione impassibile sul volto.
<< Vedremo quanto sarai religiosa questa notte… >> sghignazzò Boris mentre i soldati rispondevano con cenni di assenso ed approvazione.

****

Kahlan compì un respiro profondo, fissando il giovane di fronte a sé. Il sole aranciato della sera era ancora timido nel cielo terso sopra il D’Hara. Era pronto a dormire ed anche lei.
<< Il prossimo rapporto? >> chiese quasi svogliata.
<< Fra tre o quattro giorni, Milady >> disse il giovane messaggero. Indossava la divisa.
<< Grazie, puoi andare >> acconsentì con un cenno del capo mentre l’altro si batteva un pugno sul cuore come da etichetta. Mentre usciva, Kahlan si sedette alla scrivania, osservando il quadretto all’angolo del tavolo. Era il disegno che Erin aveva fatto per Richard come regalo per i trent’anni. I segni di carboncino rappresentavano lei ed il marito insieme alla figlia, che all’epoca aveva solo cinque anni.
<< Avanti >> mormorò distrattamente quando sentì bussare alla porta.
<< Buongiorno, mia cara >> esordì Zedd, facendo capolino per poi entrare nell’ufficio.
Fino a quel momento aveva passeggiato fra le biblioteche ed i giardini del palazzo. Non era riuscito a dormire molto e sospettò che anche la donna in bianco non avesse chiuso occhio.
<< Ciao, Zedd… >> rispose lei, prendendo fra le mani in quadretto.
<< Hai delle notizie? >> chiese cauto, fermandosi in piedi di fronte alla scrivania.
<< Non  molte. Il nemico avanza da est >> disse in tono assente.
<< Il Generale Trimack ha mandato le spie? >>
<< Sì, ma i rapporti arriveranno fra tre o quattro giorni >> sospirò e Zedd si accigliò, cercando un contatto visivo con la nuora.
<< Hai già un piano? >> domandò dopo qualche attimo di silenzio e Kahlan sollevò gli occhi verdi su di lui dopo aver rimesso a posto il quadretto, e annuì - Ma… >> disse l’Anziano, aspettando il resto.
<< Ma prima devi portarmi ad Aydindril >>
<< Aydindril? – bofonchiò confuso - Balle, ragazza! Perché? >> aggiunse, sollevando un braccio frustrato.
<< Ho bisogno della Spada >>
<< Richard non approverebbe >> la rimproverò il Vecchio e Kahlan inarcò un sopracciglio.
<< Lui non è qui e anche se lo fosse, non glielo chiederei. E’ una mia decisione >> dichiarò decisa. Non avrebbe ammesso repliche, né tanto meno errori o esitazioni.
<< Dimentichi la profezia >> le menzionò Zedd, prima di sedersi.
<< Richard non crede nelle profezie e sei stato tu a dirmi di non dubitare di mio marito >> rispose lei, appoggiandosi allo schienale.
<< Ve le ricordate le mie parole quando fanno comodo eh… - borbottò aspro - Sai quanto me che quella, non è un’arma qualunque >> disse sollevando l’indice come se potesse indicare la spada.
<< Lo so, per questo ne ho bisogno – Kahlan si appoggiò col busto sul tavolo e i capelli le scivolarono in avanti - Ho bisogno che la magia della Spada faccia appello alla mia ira, se voglio ottenere dei risultati >>
<< Che intendi? >> chiese con circospezione, aggrottando la fronte. Non gli piaceva la piega che stava prendendo quella conversazione. No, non gli piaceva affatto.
<< Voglio riprendermi mio marito e portare la testa di Ansgard come trofeo >> assentì lei, come fosse ovvio e Zedd sentiva il buonsenso scivolar via.
<< Non lo so, Kahlan… >> sussurrò un lamento dubbioso.
<< Ho programmato tutto. Il Capitano Nass mi appoggia >> disse lei, come se fosse tutto già deciso. E il Mago sapeva che era così. Se voleva, Kahlan sapeva essere più testarda del nipote.
<< Il fatto che Nass ti appoggi non è un valido motivo per buttarti fra le braccia della morte – si sporse sul tavolo a propria volta - Sei troppo importante per questo impero >>.
Kahlan si appoggiò nuovamente allo schienale e accavallò le gambe, poggiando un braccio su un bracciolo ed il mento sulla mano.
<< Richard è importante >> mormorò, tornando a fissare nel vuoto.
<< Kahlan, rivoglio Richard tanto quanto te ma questo… - gesticolò con una mano - Piano potrebbe essere troppo azzardato >> disse con un cipiglio di stizza.
Kahlan si volt di scatto a guardarlo, come se l’avesse minacciata con un coltello.
<< Zedd, non mi posso più permettere il lusso della riflessione… - strinse un pugno fino a sbiancarsi le nocche - Se Richard non torna, io perderò la testa… - lasciò andare le mani in grembo che prese ad accarezzare - Non sono in grado di portare avanti la gravidanza, però se torna al mio fianco, sarò ancora la madre di Erin e George >>. Il suo sguardo si sollevò di nuovo su quello del Primo Mago, che accennò ad un sorriso mesto. Gli piangeva il cuore vedere la nuora in quello devastata dal dolore fin nell’anima.
<< Sei sempre stata più forte di così >> cercò di rincuorarla, ma vide gli smeraldi della donna diventare acquosi, come se un velo di lacrime li coprisse.
<< Zedd, io non ce la faccio più… - si schiarì la voce quando si accorse che le si era incrinata - Comincio a capire cosa desideri davvero Richard… >>
<< E cosa desidera? >> chiese senza traccia di umorismo.
<< Tornare ad Hartland e vivere una vita normale… - inclinò leggermente la testa di lato - Non credi che dopo tutto quello che ha fatto per il mondo meriti di stare pace? >>.
Sapeva a cosa Kahlan si riferisse. Dopo Darken Rahl, Richard sarebbe potuto tornare a casa ed invece i guai hanno continuato a perseguitarlo. Ma entrambi conoscevano anche i motivi che l’avevano spinto a non scappare dalle situazioni che gli si sono presentate, come fulmini a ciel sereno.
<< E vorreste… - scrollò le spalle - Andarvene, lasciando le vostre responsabilità nei confronti del popolo?! Balle, ragazza non puoi parlare sul serio… >>.
Lo sguardo della Depositaria tornò a farsi serio. Terribilmente serio.
<< Credi che non sia abbastanza lucida? >> chiese.
<< Voi non siete e non potete essere quelli di un tempo… >> mormorò Zedd, cercando di riportarla alla ragione. Sapeva che la rabbia, la paura e le emozioni forti potessero indurre le persone a fare cose stupide. Nella sua lunga vita, aveva assistito più e più volte a simili atti. Lui stesso era stato incosciente.
<< E allora forse, dovreste rinchiuderci da qualche parte e lasciarci da soli, nella nostra follia, fino alla fine dei giorni… >> ringhiò Kahlan, stringendo la mascella. Delle lacrime, le rotolarono sul viso candido.
<< Kahlan… >> sussurrò contrito.
<< Sì, sono stanca Zedd. Molto stanca… - lo anticipò, asciugandosi il viso col dorso di una mano - Ecco perché andrò a riprendermi Richard, con o senza il tuo aiuto >> asserì con un tono di voce che avrebbe fatto arretrare anche uno shadrin. Gli occhi verdi le brillavano di un fuoco ardente, che bruciava dolore per rilasciare rabbia e determinazione. Non si stupì della caparbietà irremovibile che trapelava dall’atteggiamento di Kahlan. Anche Richard era così. Ostinatamente tenace e testardo.
<< Se non ti aiuto, tuo marito mi staccherà la testa a morsi >> mormorò infine e Kahlan non riuscì a trattenere un sorriso ironico.

Angolo Autrice: Salve Lettori! Volevo scusarmi per il ritardo nella pubblicazione del precedente capitolo, ma ho avuto seri problemi di connessione e pur avendolo pronto, non mi è stato possibile pubblicarlo. Per questo motivo, pubblico questo capitolo 16 ,un po' più corto, ma che mi serve da "intermezzo" fra il capitolo 15 ed il prossimo, il 17, che pubblicherò a breve.Nel frattempo, spero che la ff sia di vostro gradimento ed aspetto con ansia le vostre recensioni. Ringrazio comunque i più silenziosi fra voi e ne approfitto per annunciarvi l'uscita di una nuova fanfiction di Richard e Kahlan (parlo di metà settembre 2016), un po' diversa da quelle che ho scritto fino adesso. Anche perchè non si tratta di una serie luuuunghissima, come questa ^^
Spero che anche in quel caso, avrete voglia di seguirmi e vi invito anche a dare un'occhiata alle altre storie della mia pagina, fra cui "Alpha Gender".
Sempre se vi va ;)
Per adesso è tutto, vi auguro buone vacanze (anche se, ahimè, sono quasi finite D:) e al prossimo capitolo!
Baciotti :*
50shadesOfLOTS_Always

 
   
 
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