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Autore: Nateishaa    16/08/2016    1 recensioni
Kathrine una ragazza che ha sempre fatto tutto da sola a causa dei genitori assenti, si trova ad affrontare un' altra sfida : andare a vivere da sola al dormitorio del liceo Dolce Amoris. Ma lei non ha paura di nulla e avendo fiducia in se stessa accetta questa situazione. Farà nuove conoscenze, tra cui una molto particolare : Castiel. Riuscirà finalmente ad aprirsi a qualcuno o resterà chiusa in se stessa?
In oltre Kathrine custodice un segreto per lei importantissimo, chissà se resterà tale.
Al liceo Dolce Amoris e alla nostra dolcetta non mancheranno quindi amori, amicizie, sotterfugi e tanto altro.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Debrah, Debrah, Dolcetta, Lysandro, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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** Ciao a tutteeee, spero che la storia vi stia piacendo , in questo capitolo ad un certo punto dovrete ascoltare una canzone mi raccomando fatelo prima di continuare a leggere il pezzo successivo al link, io vi lascerò il link nel testo nel caso ci siano problemi vi lascerò il titolo accanto a questo.
buona lettura e grazie 
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Salgo nella mia stanza intenta a farmi una doccia così da poter uscire stasera a fare una passeggiata e a comprare le sigarette, quando vedo Castiel nel balconcino di cui possiamo usufruire tutti alla fine del corridoio. * Perché devo respingere sempre tutti * , è questo quello che faccio, respingo le persone e se invece provassi a fare amicizia? O per lo meno tentassi? Devo solo prendermi di coraggio andare e incominciare una conversazione, nulla di più semplice * Si certo *. E’ un giorno che lo respingo, anche se si approccia in modo fastidioso, forse è l’unico modo che conosce per farlo. * Perché lo giustifico? * Sento una specie di sintonia fra me e lui, ed è per questo che lo ritengo la persona giusta con cui poter iniziare un minimo rapporto, è una sfida con me stessa, non posso restare sola per sempre, devo trovare una persona con i miei stessi “complessi “. Devo farlo, vado. Incerta se aprire la porta vetrata o meno, prendo un respiro e la apro senza ripensamenti. * Come iniziare a parlare? Chiedigli una sigaretta! * che idea brillante... Mi avvicino lentamente << Ciao Castiel, hai una sigaretta? Ho dimenticato di comprarle >> * Credibile Kathrine *. << Anche scroccona >> sorride e mi porge il pacchetto. * Ridi Kathrine ridi *, riesco a mostrargli un mezzo sorriso e accendo la sigaretta.  << Non puoi chiamarmi semplicemente con il mio nome? >> dico dopo aver buttato fuori il fumo. Mi guarda .. << Potrei, ma nemmeno lo so >>, Dio! Ha ragione. Non gli ho mai detto come mi chiamo. << Kathrine >> dico guardandolo negli occhi, fa un cenno con il capo ma non risponde. Che dovrei fare? Forse e meglio se me ne tornassi dentro, non essere codarda ripeto a me stessa, * apriti con qualcuno o per lo meno provaci *.<< Come mai oggi sei uscito anche tu prima ? >> ho detto la prima cosa che mi passava per la testa, << Ero annoiato, e volevo stare un po’ all’area aperta, tu ? >> non fa trasparire nessuna emozione proprio come me, aspira. << Stessa cosa.. >> e ora?!?! << Canti quindi ? >> smorza la mia “ansia” e mi guarda incuriosito, << Si>> ok l’ho ammesso, o la va o la spacca, non sembra tipo da sperperare le cose in giro. << Interessante >> continua a fissarmi. << E tu ? >> , << Suono la chitarra ed il violino, una volta avevo una band ma poi.. >> si ferma guardando un punto fisso, il suo sguardo è cupo.. credo che Castiel abbia un passato strano proprio come il mio, ma non riesco ancora a capire bene. Non mi va di ficcare il naso negli affari suoi così per alleggerire la pesantezza che si era creata nella discussione chiudo il dialogo << Capito, vado a farmi una doccia, ci si vede >> . Stavo per arrivare alla porta quando sento << Kathrine ! >> mi giro verso di lui e vedo che mi accenna uno dei suoi sorrisi “ambigui” , faccio un cenno con la mano e sforzo un sorriso.
Fiera di me stessa entro in doccia, senza lavare i capelli già puliti, mi rilasso riempiendomi di bagnoschiuma alla vaniglia, poi passo alla prassi viso sempre la stessa ogni giorno e faccio una mezza coda lasciando qualche ciuffo intorno al viso. Vado verso l’armadio, voglio indossare qualcosa di carino anche se solo per fare una passeggiata metto : un vestitino nero stretto che contorna la mia vita con delle calze nere di sotto e degli anfibi non troppo pesanti. Prendo la borsa, il giubbotto di pelle, uno sciarpone visto il freddo ed apro la porta ritrovandomi Castiel di fronte. << Oh ciao ! >> esclamo sorpresa. << Ti propongo un affare >> sorride maliziosamente mostrandomi due maschere bellissime di colori sgargianti. << Cos’hai in mente ? >> sono seriamente incuriosita, << Ci vediamo alle 20 in punto alla piazza centrale della città, fidati >> , << La fiducia non è il mio punto forte Castiel.. >> il mio viso diventa cupo, << Lo so, nemmeno il mio >> mi fa un occhiolino e va via lasciandomi la maschera viola e nera, con tre piume all’estremità per lato e ricoperta di glitter. * Ma è pazzo ? che intendeva dire con lo so? * comunque, sono davvero curiosa, e se lui confida nel fatto che io vada anch’io devo avere un minimo di “certezza” nei suoi confronti. Non mi sento ancora pronta ad utilizzare il termine “fiducia”.
……………………..
Arrivo in piazza, guardo l’orologio che segna le 20 : 10, il cielo è stato nuvoloso tutto il giorno, ma stasera si riescono a vedere alcune stelle, c’è una grande folla : coppie che si tengono per mano, famiglie con i propri bambini, comitive.. ed è tutto illuminato. Tengo la maschera in mano ma di Castiel nessuna traccia, se è tutto uno scherzo giuro che non mi azzarderò mai più a socializzare così tanto con qualcuno.
<< Kathrine >> finalmente sento la sua voce chiamare il mio nome, << Indossa la maschera che aspetti ? >> , sto immobile, cos’ha progettato ? Odio non sapere le cose. << Forza, mettila e vieni al centro della piazza >>. Annuisco. Indosso la maschera e voltandomi verso l’enorme piazza noto che Castiel ha in mano una chitarra di quelle elettriche . Mi avvicino e tutti ci guardano, * Come biasimarli! Abbiamo delle maschere addosso! * << Canta, non ti riconoscerà nessuno >> mi dice a bassa voce. Non ha tutti i torti, ho una maschera non hanno mai sentito la mia voce,  * Lasciati andare Kathrine, vivi, non l’hai fatto per molto tempo * lo guardo negli occhi è sento qualcosa dentro me così inizio a cantare, ( https://www.youtube.com/watch?v=3F-lddz3ylk Someone Else - Miley Cyrus ) . L’atmosfera sembra prendere un altro colore, sento mille emozioni che scorrono dentro me, finalmente la mia voce sta uscendo senza restrizioni. Man mano si aggiungono altri musicisti che compongono una base fantastica sotto la mia voce. Posso far trasparire tutto quello che sono senza che nessuno sappia mai di me. Tutto quello che dice questa canzone, tutto quello che sento lo sto buttando fuori come non avevo mai fatto, avevo bisogno di esplodere. Mille sguardi si scambiano tra me e Castiel, quasi a creare un filo conduttore : io non so nulla di lui, lui non sa nulla di me ma entrambi ci conosciamo nel profondo. Sputo via il dolore, la delusione e mi sento finalmente libera come non mai, inizio così a cantare di tutto petto come ho sempre voluto fare. Grazie a tutto quello che ho affrontato sono diventata forte, è così che devo essere, come sono adesso. Mi volto verso Castiel, continuando a cantare sta volta per lui. Persone che mi conoscono da quando sono nata non sono mai riuscite a farmi sentire così viva, ed un ragazzo che conosco da 24 ore è riuscito a fare tutto questo?
La canzone finisce e la folla esulta applaudendo, sussurro un << Grazie >> a Castiel che sembra quasi sbalordito , la mia testa dice che è il momento di tornare, ma il mio cuore di prenderlo per un braccio ed andare ad esplorare la città di notte divertendoci. Detto, fatto! << Discreta >> dice sorridendo, << Sta parlando >> controbatto, poi ormai lontani dalla folla leviamo le maschere. << Birra ? >> propone lui << Ci sto ! >> ci avviamo verso la birreria più vicina.  Entriamo nel locale, ci sediamo al tavolo e ordiniamo due birre, ma si sa una tira l’altra soprattutto se non ho un freno, così l’alcool sale un po’. << Mi traduci il testo della canzone che hai cantato ? >> dice incuriosito, << Non conosci l’inglese ? >> dico con mezzo sorriso, << Si ma ero preso da altro >>, << Tipo ? >> devo ammettere che per misteriosità non lo batto. Dopo essere riuscita a costruire un dialogo mezzo serio con Castiel tutto viene interrotto da Ambra e una sua amica tatuata che irrompono nel locale. << Ridicola ! >> dicono in coro, poi Ambra continua << Te la fai anche con il mio ex e l’attuale ragazzo di Debrah ? >> , guardo Castiel spaesata, poi il mio istinto prevale << Non so se per voi parlare significa che “me la faccio” la cosa è grave! Siete solo due bambine >> , stufa di questi drammi da bambini, indosso il giubbottino di pelle e ignorandole vado verso la porta quando Debrah mi tira per la mano << Lui è mio !>>, ma davvero queste credono che perché ho scambiato due parole e passato la serata con Castiel lui mi piaccia? Si è creata una sintonia è vero, grazie a lui mi sono aperta a me stessa certo.. *ma che sto dicendo* non provo assolutamente nulla per lui. Presa di rabbia per la pretesa aggredisco a parole Debrah << Non so in che universo vivi, ma non me frega nulla ne di te ne del tuo fidanzato, si parla tra persone lo sai ? Non ti azzardare mai più a sfiorarmi perché la prossima volta l’ombretto viola che hai, te lo faccio permanente >> , Castiel è visibilmente irritato dal comportamento delle due ma non dice una parola, forse sa che me la sarei cavata da sola senza problemi, in ogni caso poco importa, non siamo né amici né altro, siamo solo simili.. esco dal locale e vado verso il dormitorio.
 
   
 
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