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Autore: Grimilde Deveraux    18/08/2016    4 recensioni
INTERATTIVA, ISCRIZIONI APERTE FINO AL 23/07
E se con un semplice elenco su una pergamena tutti i vostri sogni diventassero realtà?
Questo è ciò che accade ad Hector Lattimer, un ragazzo decisamente comune, uno studente normale e un mago non particolarmente dotato ma con tanta voglia di mettersi in gioco; un semplice biglietto e tutto quello che vuole diventerà reale o almeno così promette il biglietto che quel grosso gufo gli ha portato, sarà vero o è solo uno scherzo dei suoi amici?
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Nuova generazione
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Cap. 2 Deboli...

Era quasi mezzanotte quando Leonard, con la scusa del suo turno di ronda come caposcuola, raggiunse la torre di Astronomia, il cielo era limpido per essere ottobre e, cosa ancora più strana si vedevano chiaramente le stelle, sembrava quasi un cielo di fine giugno…

Improvvisamente il cielo si dissolse come fumo davanti ai suoi occhi:<< Incredibile? Non credi che sia un aggettivo un po’ infantile per un trucco del genere? >> Leonard si voltò di scatto a quella voce roca e un lieve movimento gli fece intuire che non era più solo:<< Vuoi aprire la bocca e mettere in fila due parole che abbiano senso Leonard o devo passare tutta la sera a leggere i tuoi stucchevoli e patetici pensieri? >>  << Non osare…sai che non… >> ma di nuovo l’orribile sensazione di essere violato prese possesso di lui mentre l’uomo nell’ombra invadeva i suoi pensieri ed immagini di lui e Lily e della loro litigata della notte prima si facevano largo nella sua mente:<< Patetico, davvero patetico >> poi l’uomo uscì dall’ombra e Leonard si trovò a specchiarsi negli occhi più azzurri e chiari che avesse mai visto:<< E tu vorresti farmi credere che puoi diventare qualcuno? Che mi puoi essere utile? Sei solo un ragazzino che insegue l’impossibile >> << E chi sarebbe meglio di me? Hector Lattimer? >> domandò pieno di astio all’uomo che, nonostante in quel momento gli puntasse una bacchetta alla gola e violasse i suoi pensieri e i suoi segreti ogni volta che erano vicini, considerava una sorta di mentore:<< Credevi che non avrei riconosciuto i segnali? Andiamo fidanzato con la più popolare della scuola è stupido anche per un bamboccio come lui >> << La scelta è caduta sulla signorina Jerrd per puro caso, sarebbe potuto toccare a chiunque, perfino alla tua cara sorellina… >> a quelle parole Leonard fece per scattare in avanti ma un veloce getto di luce lo spinse indietro contro il muro del torrione e un secondo lo sfiorò ferendolo al braccio e lacerando la camicia della divisa:<< Non dimenticare con chi stai parlando Leonard, non dimenticare a chi devi portare il tuo rispetto e chi devi ringraziare per quello che hai >> poi prima che lui potesse aprire bocca per rispondere l’altro concluse amaro:<< 1500 galeoni è stato il tuo prezzo non lo dimenticare >> << Che cosa vuoi? Perché mi hai fatto venire? >> l’uomo si voltò a guardare la foresta proibita per un istante poi tornò a rivolgere la sua attenzione a Leonard:<< Una volta mi hai detto di voler imparare ad essere un Legilimens >> poi facendo spallucce aggiunse:<< Spero che tu sia un Legilimes migliore di quanto lo sei come Occlumante perché in quello fai davvero pena >> di nuovo Moore fece per ribattere ma il suo maestro invase la sua mente e il viso di Lily mentre lo guardava quella mattina a colazione dal tavolo dei Corvonero gli spaccò il cuore a metà:<< Ripeto, patetico. Concentrati Leonard o penserò di aver perso tutto il mio tempo con te >>

 

Il giorno dopo a colazione nella sala grande si respirava aria di attesa, a turno tutte le squadre di Quidditch, a parte i Tassorosso che non avevano posti vacanti, avrebbero avuto le selezioni e, per quanto riguardava i Corvonero ciò avrebbe significato vedere Hector scendere in campo.

<< Pronto Lattimer? >> e la voce di Calipso lo fece voltare verso la biondina che si stava sedendo accanto a lui:<< Cosa sei venuta a fare? >> le domandò poi atono, non l’aveva più incrociata dal loro allenamento pomeridiano il giorno prima ma in quel caso Calli si era comportata semplicemente da capitano e non da fidanzata quindi lui in quel momento era ancora più confuso di prima:<< Voglio averti in squadra e sono venuta ad augurarti buona fortuna, che cosa credevi? >> e poggiandogli una mano sulla coscia si sporse verso di lui baciandogli l’angolo della bocca:<< Vola come hai fatto ieri e questo è solo l’inizio di quello che avrai >> << Calipso io… >> << Calli è sufficiente >> gli sussurrò all’orecchio avvicinandosi più di quanto fosse lecito:<< Calli – continuò Hector deglutendo – che cos’è successo? Fino a due giorni fa non mi potevi vedere e mi schiantavi al primo muro libero in ogni momento e invece adesso… >> la risata cristallina di lei non fece che renderlo ancora più inquieto:<< Ma posso ancora schiantarti contro il primo muro libero Lattimer, solo per fare altro stavolta! >> il discorso sarebbe anche continuato se Lilith, Seraphina e Crystal non fossero arrivate sedendosi davanti ai due piccioncini:<< Ti viene naturale fare la gatta morta o hai frequentato qualche corso particolare Jerrd? >> domandò Crys acida vedendo che come al solito Hector si stava perdendo dietro alla ragazza, Calli non si scompose minimamente sorridendo serafica con quella sua vena di malizia e perfidia nei begli occhi azzurri:<< Cosa c’è sei invidiosa Hawins? Sai se dedicassi a te stessa metà del tempo che dedichi a screditare me forse non saresti ridotta come… >> ma prima che potesse finire la frase Crys si era già alzata, la bacchetta in mano pronta a lanciare un incantesimo:<< Signorina Hawins >> e la voce del professor Paciock a pochi passi da loro la bloccò:<< Signore… >> e Crystal si voltò chinando il capo mesta:<< Che cosa pensava di fare con quella bacchetta? >> << Io…veramente io…Calipso…non… >> alzando gli occhi su Calipso il professore la squadrò per un lungo istante:<< La sua versione signorina Jerrd? >> i presenti guardarono Calli sfoderare il suo più convincente visetto d’angelo:<< Credo che in parte sia colpa mia professore, stavo parlando con Hector e involontariamente potrei aver detto… >> il professore di Erbologia annuì:<< La sua confessione è ammirevole signorina Jerrd, tuttavia la bacchetta che tiene in mano mi fa credere che fosse pronta a controbattere l’attacco della sua compagna quindi mi vedo costretto a punire entrambe >> alla parola punire Crystal si voltò scioccata:<< Ma professore non ho…non è successo… >> << Anche se non è successo niente le sue intenzioni erano innegabili signorina quindi mi vedo costretto a ricordare ad entrambe dove vi trovate e il comportamento che si esige da voi, domani dopo il tramonto verrete con me nelle serre, ci sono alcune Mandragore che devono essere rinvasate – poi sorridendo aggiunse – e per questa volta non vi tolgo punti >> detto questo l’uomo lasciò la tavola dei Corvonero con una infuriata Crys e un’insolitamente sorridente Calli:<< Cos’è adesso sei felice di essere finita in punizione con me Jerrd? >> domandò la Hawins nervosa:<< Oh tu non immagini nemmeno che cosa provo piccola Hawins quindi non ci provare nemmeno >> infine tornato a concentrarsi su Hector aggiunse sfiorandogli i capelli e la nuca:<< Ci vediamo dopo futuro cercatore >> quando Calli ebbe lasciato il tavolo Lily alzò gli occhi sul suo migliore amico perplessa:<< Farai il provino per il cercatore? >> non l’aveva mai detto a nessuno ma quello era il suo sogno nel cassetto, solo non aveva mai avuto il coraggio di provarci, Hect fece spallucce:<< Calli e Bruce sono convinti che sarei un ottimo cercatore ma sai meglio di me che sono negato Lily, finirò per fare il cacciatore se tutto andrà bene >> << Allora splendore vieni con me dopo le lezioni? >> tutto il gruppo si girò e Ser incrociò il sorriso divertito e gli occhi furbi di Olden Collins che la fissava pacifico con quella divisa perfetta che gli cadeva meglio che al più navigato dei modelli:<< Ma non ti arrendi mai Collins? >> lui si chinò per avvicinarsi al viso della ragazza:<< Non quando ne vale la pena chérie – sorrise di nuovo con quella sua faccia da schiaffi – e tu ne vali decisamente la pena>> poi tornando dritto aggiunse:<< Ti aspetto dopo pranzo all’ingresso >> e lasciando Ser immobile mentre cercava di ribattere qualcosa che lo mettesse a tacere si allontanò andando a sedersi vicino a Leonard Moore, Zajin Blake e una bella biondina che stringeva la mano di Zajin sorridendogli e scuotendo il capo per quello che lui stava dicendo.

<< Collins non molla…per me ha una cotta per te Ser >> commentò Crystal tornata di nuovo di buon umore vedendo l’amica diventare rossa quasi quanto i suoi capelli:<< Cosa? Quel pallone gonfiato? Preferirei uscire con un drago piuttosto, un bel Dorsorugoso, un Nero delle Ebridi, tutto sarebbe meglio che uscire con Olden Collins! >> tutti scoppiarono a ridere poi Ser si alzò salutando:<< Sarà meglio che vada, ci vediamo stasera >> Crys sorrise:<< Dillo che corri a prepararti per Collins… >> << Dillo che vuoi finire in infermeria Crystal Hawins >> la prese in giro mentre lasciava il tavolo avviandosi verso la porta principale per poi dirigersi verso la sua sala comune.

 

<< Ore piccole? >> domandò Olden quando raggiunse gli amici e vide Leonard che si stropicciava gli occhi:<< Farti gli affari tuoi Collins? >> replicò l’altro acido:<< Ci siamo alzati con il piede sbagliato? Stanotte non ti ho sentito rientrare, fatto il giro lungo per la ronda? >> continuò il primo come se nulla fosse:<< Te lo ripeto Collins fatti… >> ma prima che potesse terminare la frase un piccolo frammento della sua lezioncina serale gli si parò davanti agli occhi e vedendo il sorrisetto divertito di Olden si bloccò stringendo i pugni:<< Sì, hai ragione non sono affari miei Capo >> Leonard rimase bloccato ancora per un istante poi scuotendo la massa di riccioli neri aggiunse:<< Ecco bravo, ora scusatemi ma me ne vado prima che questi due mi facciano dare di stomaco >> e lanciando un’occhiata a Zajin e alla ragazza seduta accanto a lui si voltò uscendo dalla Sala Grande.

<< Ma che cos’ha? >> domandò la giovane in questione guardando prima Zajin e poi Olden, fu quest’ultimo a risponderle:<< Non ha niente, Leonard è fatto così, se si alza con la luna storta non c’è niente che gliela faccia cambiare >> << Così lo fai sembrare un orco, diciamo solo che è uno a cui piace stare per conto suo >> replicò Zajin guardando l’amico e, conoscendo Moore un po’ meglio dei loro compagni di classe Olden non replicò, forse era meglio usare quella versione della storia.

<< Ad ogni modo stavamo dicendo Lulù >> e Zajin si voltò verso la ragazza sapendo bene che quel soprannome l’avrebbe fatta infuriare:<< Lulù? Leonard ha ragione, siete da voltastomaco >> e alzandosi a sua volta Olden uscì.

Rimasti soli Ludowika guardò il fidanzato:<< Hanno ragione, sei terribile a volte >> lui sorrise:<< Solo a volte? >> lei sorrise dolce prendendolo palesemente in giro:<< Volevo essere gentile >> poi vedendo la chioma rossa di Seraphina Morvant che si stava all’uscita della Sala Grande lasciò la mano di Zajin facendo per alzarsi:<< Ehi, dove vai? >> le domandò lui afferrandole il polso:<< Contrariamente all’opinione comune e alla tua non sei il centro del mondo Blake, vado a salutare un’amica >> Zajin lanciò un’occhiata a Seraphina che stava sparendo oltre la porta principale:<< Cosa vai a fare dalla Morvant? >> Ludo si alzò scrollandosi di dosso la mano del ragazzo:<< È mia amica e non devo dare spiegazioni a te mio caro >> poi baciandogli velocemente una guancia si avvicinò velocemente alla ragazza toccandole una spalla per salutarla e avviandosi verso la sala comune con lei.

 

<< Tutti pronti? Avete controllato le vostre scope? >> e il capitano dei Grifondoro guardò i giovani che davanti a lui si stavano preparando per i provini mentre Olden li osservava dalle tribune, i Grifoni erano quelli messi peggio quell’anno: due cacciatori e il portiere avevano finito la scuola l’anno prima e il loro cercatore si era infortunato ad una gamba prima dell’inizio della scuola e ne avrebbe avuto ancora per un buon mese senza poter volare, decisamente una bella prospettiva e una squadra in meno da temere, non che i Tassorosso avessero mai rappresentato un problema serio per loro ma Olden non era Evan e lui non sottovalutava i nemici o peggio ancora gli indifesi come faceva il suo predecessore, aveva visto a cosa poteva portare quella leggerezza.

<< Non dovevi aspettarmi all’ingresso? >> e la voce di Ser lo fece voltare mentre il suo solito sorrisetto gli saliva alle labbra:<< Sono le tre, credevo mi avessi dato buca splendore e poi i nostri cari Grifondoro stanno dando il peggio di loro è uno spettacolo che non mi voglio perdere >> << Sempre una spanna sopra gli altri vero Collins? Ti meriteresti una bella lezione e… >> a quell’aspro rimprovero Olden abbassò gli occhi sulla morettina seduta due file davanti a lui e che rispondeva al nome di Josephine Bennett, caposcuola e Grifondoro del settimo anno:<< Josephine…come mai sei qui fuori a quest’ora? Vuoi assistere al patetico spettacolo dei tuoi compagni? >> le rispose Olden a tono sottolineando il nome della ragazza e sapendo bene, fin dal primo anno, che lei lo odiava:<< Sei sempre il solito…Collins sei… >> e cercando di non estrarre la bacchetta per dare una lezione a quel pallone gonfiato Jo si voltò di nuovo tornando a guardare gli allenamenti dei suoi compagni di casa mentre l’attenzione di Olden tornava a concentrarsi su Seraphina che lo guardava a sua volta con le braccia incrociate e un’espressione scocciata in viso:<< Vuoi restare lì con quella bocca spalancata ancora per molto o facciamo quello per cui mi hai trascinato qui? >> gli domandò poi sedendoglisi accanto e cominciando a concentrarsi sui giocatori che stavano volando nel campo.

Mentre lei continuava ad osservare quei puntini rossi che svolazzavano impazziti Olden si perse dietro il suo delicato profilo contornato da quella massa di boccoli color rubino che lo attraevano più di una calamita, sapeva che non poteva e che era dannatamente sbagliato quello che stava pensando, ma Seraphina Morvant era stata il suo punto debole da quando l’aveva vista varcare le porte della sala Grande il giorno dello Smistamento e nel giro di pochi secondi il Cappello Parlante l’aveva collocata tra i Serpeverde, con il tempo poi aveva imparato ad apprezzarla sempre di più fino a ritrovarsi al punto patetico in cui trovava ogni scusa buona per stuzzicarla o girarle semplicemente intorno; il fatto che ora lui era il capitano dei Serpeverde gli rendeva solamente il compito più facile, fece per aprire bocca e dire qualcosa quando un piccolo pezzo di pergamena gli si materializzò accanto e prendendolo il giovane riconobbe l’inconfondibile grafia  l’inchiostro color sangue, alzò la testa guardandosi intorno e una civetta grigia dagli occhi d’ambra che svolazzava attorno ad una delle scale che portavano agli spogliatoi gli fece capire che era il suo turno.

 

<< Olden… >> la voce scura lo bloccò non appena scese le scale immergendosi nell’ombra dello stadio:<< Signore >> rispose lui restando voltato:<< Abbiamo un discorso in sospeso noi due Olden >> il giovane chinò il capo per poi voltarsi e rialzarlo sorridendo e fissando gli occhi azzurri dell’uomo:<< Cos’è adesso Leonard non è più il tuo preferito? Non ha rispettato le tue aspettative? Devo dire che Hector Lattimer però è un bell’affronto, è una cosa voluta? >> << Come sempre le tue doti di Legilimens sono invidiabili, degno erede di… >> << Io non sono mio padre, io non sono come… >> l’uomo fece spallucce, sapeva quanto ad Olden pesasse il rapporto con la sua famiglia e soprattutto con suo padre che se n’era andato nel freddo di una cella di Azkaban qualche anno prima, ma in fondo entrambi sapevano che:<< Le tue doti le hai ereditate da lui e io ti sto solo insegnando a sfruttarle al meglio >> poi giocherellando con la propria bacchetta l’uomo aggiunse:<< Ad ogni modo non è per questo che ti ho cercato, ho bisogno del tuo aiuto per convincere una persona >> << Chi? >> non era insolito che il loro maestro si avvalesse di loro per aggiungere ignari giovani alle sue file, giovani che per un motivo o per un altro finivano per avere con quell’uomo un debito più grande di quello che potessero mai ripagare, lo sapevano lui come lo sapeva Leonard e, ultimamente, lo stava scoprendo anche Calipso Jerrd.

<< La risposta alla tua domanda sta seduta sugli spalti in attesa del tuo ritorno, la signorina Morvant sarebbe un acquisto eccellente >> a quelle parole ad Olden si mozzò il respiro:<< Seraphina non… >> sentendolo chiamarla per nome il maestro sorrise:<< Giusto…Seraphina…quasi me ne scordavo… >> poi sogghignando concluse:<< La tua piccola amata Seraphina…beh quindi mi stai solo rendendo le cose più facili >> << Ser non è adatta a… >> << Lei è perfetta, pura e candida come una colomba ma pronta a buttarsi nel fuoco pur di avere ciò che brama il suo piccolo cuoricino >> poi guardando le mani strette a pugno di Olden aggiunse:<< Anche tu una volta eri come lei, anche tu mi hai chiesto un favore molto tempo fa, devo ricordarti che prima o poi verrà il momento di riscuotere? >> << Avevi promesso >> gli ricordò Olden cercando di giocarsi il tutto e per tutto, non gli importava di quello che succedeva a lui ma se si parlava di Seraphina era tutta un’altra storia; quella ragazza era l’unica persona al di fuori della sua famiglia di cui gli importasse davvero e non avrebbe lasciato che…

<< Collins? >> la voce di Ser gli fece alzare gli occhi spaventato, nessuno doveva sapere che…ma guardandosi intorno si ritrovò di nuovo solo nel corridoio mentre lei si avvicinava:<< Collins va tutto bene? I Grifondoro hanno finito e la Jerrd sta schierando i suoi giocatori, credevo che…>> poi accorgendosi di quanto Olden fosse pallido Seraphina alzò una mano per toccargli la guancia e poi la fronte:<< Stai bene Collins? >> c’era un’inclinazione diversa nella sua voce e per un attimo il cuore di Olden perse un colpo:<< Sì, va tutto…>> ma mentre alzava una mano per passarsela sul viso si accorse dell’ennesimo pezzo di pergamena che aveva in mano, lo aprì piano con un po’ di timore e quelle parole gli gelarono il sangue.

<< È il momento di saldare i debiti >> e la voce di Ser lo riportò alla realtà:<< Che frase stupida ma chi ti ha scritto una cosa del genere? >> Olden accartocciò il biglietto mettendolo in tasca:<< Niente, è solo uno stupido scherzo di qualche ragazzino, gente che non sa cosa vuol dire mettersi contro Olden Abner Collins>> bofonchiò poi cercando di ritrovare il suo solito tono di voce sicuro e sprezzante ma guardando il piccolo sorriso di Ser forse non gli era riuscito così bene come credeva!

Grimilde's

Lo so il capitolo è breve, ma purtroppo mi hanno cambiato i turni al lavoro e quindi sono stata un po' incasinata ma in questi giorni andrò avanti con il seguito perché ho già in mente cosa fare; questo pezzo mi serviva per mettere le basi per ciò che succederà in seguito.

Al massimo entro la fine della settimana (penso anche prima) ci sarà il seguito; per adesso mi metto in ginocchio ad implorare il vostro perdono per il ritardo!

   
 
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