Era
quasi mezzanotte quando Leonard, con la
scusa del suo turno di ronda come caposcuola, raggiunse la torre di
Astronomia,
il cielo era limpido per essere ottobre e, cosa ancora più
strana si vedevano
chiaramente le stelle, sembrava quasi un cielo di fine
giugno…
Improvvisamente
il cielo si dissolse come fumo
davanti ai suoi occhi:<< Incredibile? Non credi che sia
un aggettivo un
po’ infantile per un trucco del genere? >>
Leonard si voltò di scatto a
quella voce roca e un lieve movimento gli fece intuire che non era
più
solo:<< Vuoi aprire la bocca e mettere in fila due parole
che abbiano
senso Leonard o devo passare tutta la sera a leggere i tuoi stucchevoli
e
patetici pensieri? >>
<< Non
osare…sai che non… >> ma di nuovo
l’orribile sensazione di essere violato
prese possesso di lui mentre l’uomo nell’ombra
invadeva i suoi pensieri ed
immagini di lui e Lily e della loro litigata della notte prima si
facevano
largo nella sua mente:<< Patetico, davvero patetico
>> poi l’uomo
uscì dall’ombra e Leonard si trovò a
specchiarsi negli occhi più azzurri e
chiari che avesse mai visto:<< E tu vorresti farmi
credere che puoi
diventare qualcuno? Che mi puoi essere utile? Sei solo un ragazzino che
insegue
l’impossibile >> << E chi sarebbe
meglio di me? Hector Lattimer?
>> domandò pieno di astio all’uomo
che, nonostante in quel momento gli
puntasse una bacchetta alla gola e violasse i suoi pensieri e i suoi
segreti
ogni volta che erano vicini, considerava una sorta di
mentore:<< Credevi
che non avrei riconosciuto i segnali? Andiamo fidanzato
con la più popolare della scuola è
stupido anche per un
bamboccio come lui >> << La scelta
è caduta sulla signorina Jerrd
per puro caso, sarebbe potuto toccare a chiunque, perfino alla tua cara
sorellina… >> a quelle parole Leonard fece per
scattare in avanti ma un
veloce getto di luce lo spinse indietro contro il muro del torrione e
un
secondo lo sfiorò ferendolo al braccio e lacerando la
camicia della
divisa:<< Non dimenticare con chi stai parlando Leonard,
non dimenticare
a chi devi portare il tuo rispetto e chi devi ringraziare per quello
che hai
>> poi prima che lui potesse aprire bocca per rispondere
l’altro concluse
amaro:<< 1500 galeoni è stato il tuo prezzo
non lo dimenticare >>
<< Che cosa vuoi? Perché mi hai fatto venire?
>> l’uomo si voltò a
guardare la foresta proibita per un istante poi tornò a
rivolgere la sua
attenzione a Leonard:<< Una volta mi hai detto di voler
imparare ad
essere un Legilimens >> poi facendo spallucce
aggiunse:<< Spero che
tu sia un Legilimes migliore di quanto lo sei come Occlumante
perché in quello
fai davvero pena >> di nuovo Moore fece per ribattere ma
il suo maestro
invase la sua mente e il viso di Lily mentre lo guardava quella mattina
a
colazione dal tavolo dei Corvonero gli spaccò il cuore a
metà:<< Ripeto,
patetico. Concentrati Leonard o penserò di aver perso tutto
il mio tempo con te
>>
Il
giorno dopo a colazione nella sala grande si
respirava aria di attesa, a turno tutte le squadre di Quidditch, a
parte i
Tassorosso che non avevano posti vacanti, avrebbero avuto le selezioni
e, per
quanto riguardava i Corvonero ciò avrebbe significato vedere
Hector scendere in
campo.
<<
Pronto Lattimer? >> e la voce di
Calipso lo fece voltare verso la biondina che si stava sedendo accanto
a
lui:<< Cosa sei venuta a fare? >> le
domandò poi atono, non l’aveva
più incrociata dal loro allenamento pomeridiano il giorno
prima ma in quel caso
Calli si era comportata semplicemente da capitano e non da fidanzata
quindi lui
in quel momento era ancora più confuso di
prima:<< Voglio averti in
squadra e sono venuta ad augurarti buona fortuna, che cosa credevi?
>> e
poggiandogli una mano sulla coscia si sporse verso di lui baciandogli
l’angolo
della bocca:<< Vola come hai fatto ieri e questo
è solo l’inizio di
quello che avrai >> << Calipso
io… >> << Calli è
sufficiente >> gli sussurrò
all’orecchio avvicinandosi più di quanto
fosse lecito:<< Calli – continuò
Hector deglutendo – che cos’è successo?
Fino a due giorni fa non mi potevi vedere e mi schiantavi al primo muro
libero
in ogni momento e invece adesso… >> la risata
cristallina di lei non fece
che renderlo ancora più inquieto:<< Ma posso
ancora schiantarti contro il
primo muro libero Lattimer, solo per fare altro stavolta!
>> il discorso
sarebbe anche continuato se Lilith, Seraphina e Crystal non fossero
arrivate
sedendosi davanti ai due piccioncini:<< Ti viene naturale
fare la gatta
morta o hai frequentato qualche corso particolare Jerrd?
>> domandò Crys
acida vedendo che come al solito Hector si stava perdendo dietro alla
ragazza,
Calli non si scompose minimamente sorridendo serafica con quella sua
vena di
malizia e perfidia nei begli occhi azzurri:<< Cosa
c’è sei invidiosa
Hawins? Sai se dedicassi a te stessa metà del tempo che
dedichi a screditare me
forse non saresti ridotta come… >> ma prima
che potesse finire la frase
Crys si era già alzata, la bacchetta in mano pronta a
lanciare un
incantesimo:<< Signorina Hawins >> e la
voce del professor Paciock
a pochi passi da loro la bloccò:<<
Signore… >> e Crystal si voltò
chinando il capo mesta:<< Che cosa pensava di fare con
quella bacchetta?
>> << Io…veramente
io…Calipso…non… >>
alzando gli occhi su
Calipso il professore la squadrò per un lungo
istante:<< La sua versione
signorina Jerrd? >> i presenti guardarono Calli sfoderare
il suo più
convincente visetto d’angelo:<< Credo che in
parte sia colpa mia
professore, stavo parlando con Hector e involontariamente potrei aver
detto…
>> il professore di Erbologia
annuì:<< La sua confessione è
ammirevole signorina Jerrd, tuttavia la bacchetta che tiene in mano mi
fa
credere che fosse pronta a controbattere l’attacco della sua
compagna quindi mi
vedo costretto a punire entrambe >> alla parola punire Crystal si voltò
scioccata:<< Ma professore non ho…non
è successo… >> <<
Anche se non è successo niente le sue intenzioni
erano innegabili signorina quindi mi vedo costretto a ricordare ad
entrambe
dove vi trovate e il comportamento che si esige da voi, domani dopo il
tramonto
verrete con me nelle serre, ci sono alcune Mandragore che devono essere
rinvasate – poi sorridendo aggiunse – e per questa
volta non vi tolgo punti
>> detto questo l’uomo lasciò la
tavola dei Corvonero con una infuriata
Crys e un’insolitamente sorridente Calli:<<
Cos’è adesso sei felice di
essere finita in punizione con me Jerrd? >>
domandò la Hawins nervosa:<<
Oh tu non immagini nemmeno che cosa provo piccola Hawins quindi non ci
provare
nemmeno >> infine tornato a concentrarsi su Hector
aggiunse sfiorandogli
i capelli e la nuca:<< Ci vediamo dopo futuro cercatore
>> quando
Calli ebbe lasciato il tavolo Lily alzò gli occhi sul suo
migliore amico
perplessa:<< Farai il provino per il cercatore?
>> non l’aveva mai
detto a nessuno ma quello era il suo sogno nel cassetto, solo non aveva
mai
avuto il coraggio di provarci, Hect fece spallucce:<<
Calli e Bruce sono
convinti che sarei un ottimo cercatore ma sai meglio di me che sono
negato
Lily, finirò per fare il cacciatore se tutto
andrà bene >> <<
Allora splendore vieni con me dopo le lezioni? >> tutto
il gruppo si girò
e Ser incrociò il sorriso divertito e gli occhi furbi di
Olden Collins che la
fissava pacifico con quella divisa perfetta che gli cadeva meglio che
al più
navigato dei modelli:<< Ma non ti arrendi mai Collins?
>> lui si
chinò per avvicinarsi al viso della ragazza:<<
Non quando ne vale la pena
chérie –
sorrise di nuovo con quella
sua faccia da schiaffi – e tu ne vali decisamente la
pena>> poi tornando
dritto aggiunse:<< Ti aspetto dopo pranzo
all’ingresso >> e
lasciando Ser immobile mentre cercava di ribattere qualcosa che lo
mettesse a
tacere si allontanò andando a sedersi vicino a Leonard
Moore, Zajin Blake e una
bella biondina che stringeva la mano di Zajin sorridendogli e scuotendo
il capo
per quello che lui stava dicendo.
<<
Collins non molla…per me ha una cotta
per te Ser >> commentò Crystal tornata di
nuovo di buon umore vedendo
l’amica diventare rossa quasi quanto i suoi
capelli:<< Cosa? Quel pallone
gonfiato? Preferirei uscire con un drago piuttosto, un bel Dorsorugoso,
un Nero
delle Ebridi, tutto sarebbe meglio che uscire con Olden Collins!
>> tutti
scoppiarono a ridere poi Ser si alzò
salutando:<< Sarà meglio che vada, ci
vediamo stasera >> Crys sorrise:<< Dillo
che corri a prepararti per
Collins… >> << Dillo che vuoi
finire in infermeria Crystal Hawins
>> la prese in giro mentre lasciava il tavolo avviandosi
verso la porta
principale per poi dirigersi verso la sua sala comune.
<<
Ore piccole? >> domandò Olden
quando raggiunse gli amici e vide Leonard che si stropicciava gli
occhi:<< Farti gli affari tuoi Collins? >>
replicò l’altro
acido:<< Ci siamo alzati con il piede sbagliato? Stanotte
non ti ho
sentito rientrare, fatto il giro lungo per la ronda? >>
continuò il primo
come se nulla fosse:<< Te lo ripeto Collins
fatti… >> ma prima che
potesse terminare la frase un piccolo frammento della sua lezioncina
serale gli
si parò davanti agli occhi e vedendo il sorrisetto divertito
di Olden si bloccò
stringendo i pugni:<< Sì, hai ragione non sono
affari miei Capo >>
Leonard rimase bloccato ancora per un istante poi scuotendo la massa di
riccioli
neri aggiunse:<< Ecco bravo, ora scusatemi ma me ne vado
prima che questi
due mi facciano dare di stomaco >> e lanciando
un’occhiata a Zajin e alla
ragazza seduta accanto a lui si voltò uscendo dalla Sala
Grande.
<<
Ma che cos’ha? >> domandò la
giovane in questione guardando prima Zajin e poi Olden, fu
quest’ultimo a
risponderle:<< Non ha niente, Leonard è fatto
così, se si alza con la
luna storta non c’è niente che gliela faccia
cambiare >> << Così lo
fai sembrare un orco, diciamo solo che è uno a cui piace
stare per conto suo
>> replicò Zajin guardando l’amico
e, conoscendo Moore un po’ meglio dei
loro compagni di classe Olden non replicò, forse era meglio
usare quella
versione della storia.
<<
Ad ogni modo stavamo dicendo Lulù
>> e Zajin si voltò verso la ragazza sapendo
bene che quel soprannome
l’avrebbe fatta infuriare:<< Lulù?
Leonard ha ragione, siete da
voltastomaco >> e alzandosi a sua volta Olden
uscì.
Rimasti
soli Ludowika guardò il
fidanzato:<< Hanno ragione, sei terribile a volte
>> lui
sorrise:<< Solo a volte? >> lei sorrise
dolce prendendolo
palesemente in giro:<< Volevo essere gentile
>> poi vedendo la
chioma rossa di Seraphina Morvant che si stava all’uscita
della Sala Grande
lasciò la mano di Zajin facendo per alzarsi:<<
Ehi, dove vai? >> le
domandò lui afferrandole il polso:<<
Contrariamente all’opinione comune e
alla tua non sei il centro del mondo Blake, vado a salutare
un’amica >>
Zajin lanciò un’occhiata a Seraphina che stava
sparendo oltre la porta
principale:<< Cosa vai a fare dalla Morvant?
>> Ludo si alzò
scrollandosi di dosso la mano del ragazzo:<< È
mia amica e non devo dare
spiegazioni a te mio caro >> poi baciandogli velocemente
una guancia si
avvicinò velocemente alla ragazza toccandole una spalla per
salutarla e avviandosi
verso la sala comune con lei.
<<
Tutti pronti? Avete controllato le
vostre scope? >> e il capitano dei Grifondoro
guardò i giovani che
davanti a lui si stavano preparando per i provini mentre Olden li
osservava
dalle tribune, i Grifoni erano quelli messi peggio
quell’anno: due cacciatori e
il portiere avevano finito la scuola l’anno prima e il loro
cercatore si era
infortunato ad una gamba prima dell’inizio della scuola e ne
avrebbe avuto
ancora per un buon mese senza poter volare, decisamente una bella
prospettiva e
una squadra in meno da temere, non che i Tassorosso avessero mai
rappresentato
un problema serio per loro ma Olden non era Evan e lui non
sottovalutava i
nemici o peggio ancora gli indifesi come faceva il suo predecessore,
aveva
visto a cosa poteva portare quella leggerezza.
<<
Non dovevi aspettarmi all’ingresso?
>> e la voce di Ser lo fece voltare mentre il suo solito
sorrisetto gli
saliva alle labbra:<< Sono le tre, credevo mi avessi dato
buca splendore
e poi i nostri cari Grifondoro stanno dando il peggio di loro
è uno spettacolo
che non mi voglio perdere >> << Sempre una
spanna sopra gli altri
vero Collins? Ti meriteresti una bella lezione e…
>> a quell’aspro
rimprovero Olden abbassò gli occhi sulla morettina seduta
due file davanti a
lui e che rispondeva al nome di Josephine Bennett, caposcuola e
Grifondoro del settimo
anno:<< Josephine…come mai sei qui fuori a
quest’ora? Vuoi assistere al
patetico spettacolo dei tuoi compagni? >> le rispose
Olden a tono
sottolineando il nome della ragazza e sapendo bene, fin dal primo anno,
che lei
lo odiava:<< Sei sempre il solito…Collins
sei… >> e cercando di non
estrarre la bacchetta per dare una lezione a quel pallone gonfiato Jo
si voltò
di nuovo tornando a guardare gli allenamenti dei suoi compagni di casa
mentre l’attenzione
di Olden tornava a concentrarsi su Seraphina che lo guardava a sua
volta con le
braccia incrociate e un’espressione scocciata in
viso:<< Vuoi restare lì
con quella bocca spalancata ancora per molto o facciamo quello per cui
mi hai
trascinato qui? >> gli domandò poi
sedendoglisi accanto e cominciando a
concentrarsi sui giocatori che stavano volando nel campo.
Mentre
lei continuava ad osservare quei puntini
rossi che svolazzavano impazziti Olden si perse dietro il suo delicato
profilo
contornato da quella massa di boccoli color rubino che lo attraevano
più di una
calamita, sapeva che non poteva e che era dannatamente sbagliato quello
che
stava pensando, ma Seraphina Morvant era stata il suo punto debole da
quando l’aveva
vista varcare le porte della sala Grande il giorno dello Smistamento e
nel giro
di pochi secondi il Cappello Parlante l’aveva collocata tra i
Serpeverde, con
il tempo poi aveva imparato ad apprezzarla sempre di più
fino a ritrovarsi al
punto patetico in cui trovava ogni scusa buona per stuzzicarla o
girarle
semplicemente intorno; il fatto che ora lui era il capitano dei
Serpeverde gli
rendeva solamente il compito più facile, fece per aprire
bocca e dire qualcosa
quando un piccolo pezzo di pergamena gli si materializzò
accanto e prendendolo
il giovane riconobbe l’inconfondibile grafia
l’inchiostro color sangue, alzò la
testa guardandosi intorno e una
civetta grigia dagli occhi d’ambra che svolazzava attorno ad
una delle scale
che portavano agli spogliatoi gli fece capire che era il suo turno.
<<
Olden… >> la voce scura lo bloccò
non appena scese le scale immergendosi nell’ombra dello
stadio:<< Signore
>> rispose lui restando voltato:<< Abbiamo
un discorso in sospeso
noi due Olden >> il giovane chinò il capo per
poi voltarsi e rialzarlo
sorridendo e fissando gli occhi azzurri
dell’uomo:<< Cos’è adesso
Leonard
non è più il tuo preferito? Non ha rispettato le
tue aspettative? Devo dire che
Hector Lattimer però è un
bell’affronto, è una cosa voluta? >>
<< Come
sempre le tue doti di Legilimens sono invidiabili, degno erede
di… >>
<< Io non sono mio padre, io non sono come…
>> l’uomo fece
spallucce, sapeva quanto ad Olden pesasse il rapporto con la sua
famiglia e
soprattutto con suo padre che se n’era andato nel freddo di
una cella di
Azkaban qualche anno prima, ma in fondo entrambi sapevano
che:<< Le tue
doti le hai ereditate da lui e io ti sto solo insegnando a sfruttarle
al meglio
>> poi giocherellando con la propria bacchetta
l’uomo aggiunse:<<
Ad ogni modo non è per questo che ti ho cercato, ho bisogno
del tuo aiuto per
convincere una persona >> << Chi?
>> non era insolito che il
loro maestro si avvalesse di loro per aggiungere ignari giovani alle
sue file,
giovani che per un motivo o per un altro finivano per avere con
quell’uomo un
debito più grande di quello che potessero mai ripagare, lo
sapevano lui come lo
sapeva Leonard e, ultimamente, lo stava scoprendo anche Calipso Jerrd.
<<
La risposta alla tua domanda sta seduta
sugli spalti in attesa del tuo ritorno, la signorina Morvant sarebbe un
acquisto eccellente >> a quelle parole ad Olden si
mozzò il
respiro:<< Seraphina non… >>
sentendolo chiamarla per nome il
maestro sorrise:<<
Giusto…Seraphina…quasi me ne scordavo…
>> poi
sogghignando concluse:<< La tua piccola amata
Seraphina…beh quindi mi
stai solo rendendo le cose più facili >>
<< Ser non è adatta a…
>> << Lei è perfetta, pura e
candida come una colomba ma pronta a
buttarsi nel fuoco pur di avere ciò che brama il suo piccolo
cuoricino >>
poi guardando le mani strette a pugno di Olden
aggiunse:<< Anche tu una
volta eri come lei, anche tu mi hai chiesto un favore molto tempo fa,
devo
ricordarti che prima o poi verrà il momento di riscuotere?
>> <<
Avevi promesso >> gli ricordò Olden cercando
di giocarsi il tutto e per
tutto, non gli importava di quello che succedeva a lui ma se si parlava
di Seraphina
era tutta un’altra storia; quella ragazza era
l’unica persona al di fuori della
sua famiglia di cui gli importasse davvero e non avrebbe lasciato
che…
<<
Collins? >> la voce di Ser gli
fece alzare gli occhi spaventato, nessuno doveva sapere
che…ma guardandosi
intorno si ritrovò di nuovo solo nel corridoio mentre lei si
avvicinava:<< Collins va tutto bene? I Grifondoro hanno
finito e la Jerrd
sta schierando i suoi giocatori, credevo
che…>> poi accorgendosi di
quanto Olden fosse pallido Seraphina alzò una mano per
toccargli la guancia e
poi la fronte:<< Stai bene Collins? >>
c’era un’inclinazione
diversa nella sua voce e per un attimo il cuore di Olden perse un
colpo:<< Sì, va
tutto…>> ma mentre alzava una mano per
passarsela
sul viso si accorse dell’ennesimo pezzo di pergamena che
aveva in mano, lo aprì
piano con un po’ di timore e quelle parole gli gelarono il
sangue.
<< È il momento di saldare i debiti >> e la voce di Ser lo riportò alla realtà:<< Che frase stupida ma chi ti ha scritto una cosa del genere? >> Olden accartocciò il biglietto mettendolo in tasca:<< Niente, è solo uno stupido scherzo di qualche ragazzino, gente che non sa cosa vuol dire mettersi contro Olden Abner Collins>> bofonchiò poi cercando di ritrovare il suo solito tono di voce sicuro e sprezzante ma guardando il piccolo sorriso di Ser forse non gli era riuscito così bene come credeva!
Grimilde's
Lo so il capitolo è breve, ma purtroppo mi hanno cambiato i turni al lavoro e quindi sono stata un po' incasinata ma in questi giorni andrò avanti con il seguito perché ho già in mente cosa fare; questo pezzo mi serviva per mettere le basi per ciò che succederà in seguito.
Al massimo entro la fine della settimana (penso anche prima) ci sarà il seguito; per adesso mi metto in ginocchio ad implorare il vostro perdono per il ritardo!