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Autore: Eilan21    21/08/2016    11 recensioni
Svezia, 443 dC. Con la morte del re, la successione al trono è incerta. La gloriosa Stirpe del Drago, che ha governato la Svezia per oltre trecento anni, rischia di estinguersi e precipitare il paese in un'era di guerre e anarchia. Tutte le speranze di un popolo sono riposte in Arianrhod, l'ultima erede della casata reale, una bambina di soli quattro anni.
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Antichità, Medioevo
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Fu il movimento ritmico del cavallo a strapparla al suo stato d'incoscienza. All'inizio non realizzò dove si trovasse o cosa fosse successo dal momento in cui tutto era divenuto nero e per poco non era crollata a terra come uno straccio bagnato, come se non avesse avuto più ossa nel corpo. Ma la brezza che le sfiorava il viso, il corpo dell'animale che la trasportava, la velocità a cui viaggiava ebbero sui suoi sensi l'effetto di una secchiata d'acqua gelata. Un paio di braccia forti la sorreggevano perché non cadesse da cavallo, e la sua testa era poggiata contro la spalla del cavaliere che sedeva dietro di lei, tenendola, e contemporaneamente guidando il bel sauro nocciola che li portava entrambi.

Il corpo di Ainslee reagì talmente d'istinto che fece un poderoso scatto in avanti, rischiando seriamente di farla cadere da cavallo.

Chi… chi siete voi?”, domandò concitatamente, cercando di voltarsi per guardare bene in faccia quell'uomo.

Vi ho salvato la vita poco fa” rispose lui. “Non mi riconoscete?”

Ainslee dovette ammettere che era proprio la stessa persona, lo riconosceva senza possibilità di fraintendimento. Peccato, perché avrebbe tanto voluto trovarsi davanti qualcuno con cui sfogare la propria rabbia, magari uno dei tre assassini che aveva ucciso i suoi genitori e Ciaran. Poi un'ondata di consapevolezza si abbatté su di lei quando il ricordo le tornò vivido alla mente. Aveva ucciso quei tre mercenari. Uno dopo l'altro. Per la prima volta nella sua giovane vita, aveva ucciso. Non sapeva se il pensiero fosse spaventoso o piuttosto liberatorio. In un certo senso aveva fatto giustizia. Aveva vendicato la sua famiglia... e allora perché non sentiva altro che rabbia? Una rabbia tale che soffocava persino il dolore pulsante che sentiva al centro del petto?

Potrete anche avermi salvato... e vi ringrazio” concesse non senza una certa affettazione. “Ma io non vi conosco, non so chi siete e non so cosa vogliate da me. Ma io voglio una cosa da voi: che fermiate questo cavallo e mi riportiate immediatamente indietro.”

Non posso” rispose l'uomo, senza aggiungere spiegazioni. Questo fece infuriare Ainslee ancora di più.

Come non potete? Fermatevi subito! Se necessario farò la strada a piedi senza esservi di peso. Devo tornare a casa mia, al villaggio...”

Non potete tornare, mia signora. È pericoloso per voi, chi vuole uccidervi è ancora là fuori.”

Perché mi chiamate così? Voi avete tutta l'aria di essere un cavaliere, mentre io sono solo la figlia di un fabbro.”

L'uomo non rispose, così Ainslee tornò all'attacco.

Devo tornare per vedere se la mia amica Enid sta bene, devo avvertire il conestabile del villaggio di quello che è successo! E devo seppellire la mia famiglia...”

Vi ripeto che non potete” continuò calmo l'uomo.

Ah, non posso eh? Bé, vi giuro che se non fermate subito questo dannato cavallo mi butterò di sotto io stessa!” gridò Ainslee, ormai completamente fuori di sé. Cominciò ad agitarsi cercando di sfuggire alla presa del cavaliere, tanto che lui, imprecando, fu costretto a rallentare al trotto per evitare che lei cadesse. A quel punto anche lui aveva perso un po' della sua impassibilità.

Ma si può sapere cosa diavolo vuoi fare?” le gridò di rimando, completamente dimentico delle formalità. In quel momento lei gli sembrava solo una ragazzina isterica e testarda. “Ti ammazzerai!”

Allora lasciami andare subito!” urlò di nuovo Ainslee.

Il cavaliere tirò le briglie per frenare il cavallo, portandolo al passo. Quando furono pressoché fermi Ainslee ne approfittò per scivolare giù dalla sella, cadendo rovinosamente nel tentativo. Tuttavia non si lasciò abbattere dal dolore al fondoschiena e dai lividi che sicuramente si era procurata. Si rimise in fretta in piedi e cominciò a correre via, lontano da quell'uomo.

Un tonfo alle sue spalle le confermò che anche l'uomo era sceso di sella in tutta fretta e che si era lanciato al suo inseguimento.

Dannazione! In poche falcate l'uomo l'aveva quasi raggiunta. Ma doveva aspettarselo: anche se lei non era affatto bassa, l'uomo la superava di parecchio. Non c'era da stupirsi che per coprire la stessa distanza che lei percorreva in tre passi, a lui bastasse un'unica falcata.

L'afferrò per le spalle, inducendola a voltarsi, e i due stettero a guardarsi per qualche momento, sulla difensiva come due animali selvatici, il respiro leggermente ansante.

Ascoltatemi” disse l'uomo con il rammarico nella voce. Provava compassione per Ainslee; per tutto ciò che le era accaduto, e per tutto ciò che avrebbe dovuto affrontare in futuro. Ma sentiva che se non fosse stato lui a rompere quel silenzio, lei non lo avrebbe fatto. Sarebbe rimasta in quello stato di allerta, aspettando il momento buono per scattare e attaccarlo. Non bisognava sottovalutare quella ragazza apparentemente fragile; lui ne era stato testimone.

So che avete tutte le ragioni per essere spaventata da me, ma vi giuro che non ho intenzione di farvi del male. Vi ho salvato la vita. Potete fidarvi di me.”

Ainslee appariva tutt'altro che convinta. “Ditemi chi siete.”

Il mio nome è Gareth... ma per ora non posso svelarvi altro. Saprete di più a tempo debito, ma non da me.”

Ma io voglio sapere...”

Vi prego, non chiedete. Non posso dirvi altro di me... o di voi.”

Ainslee non ebbe apparente reazione a quella dichiarazione sibillina. Cominciava però a calmarsi, e qualcosa negli occhi del cavaliere la spingeva a fidarsi di lui.

Con il respiro finalmente regolare, si allontanò di un passo, passandosi le mani sul viso.

D'accordo, diciamo che per il momento sono disposta a fidarmi di voi” disse fissandolo con sguardo tagliente. “Dopotutto mi avete salvato la vita, e vi prego di credere che ve ne sono davvero grata.”

Mi fa piacere...”

Questo però non toglie che io debba tornare immediatamente indietro. Perché volete impedirmelo?”

Per la vostra sicurezza.”

Tuttavia non volete rivelarmi perché sarei ancora in pericolo...” Ainslee stava cominciando davvero a sentirsi esasperata. Le sembrava tutto così assurdo e surreale che non era del tutto convinta di non trovarsi in un incubo frutto della sua mente, e che non si sarebbe svegliata da un momento all'altro.

Gareth si passò la mano tra i capelli con un sospiro. Quella ragazza era decisamente testarda. “Mi sembra di capire che non mi ascolterete a meno che io non vi dia un buon motivo, giusto?”

Ainslee annuì lentamente.

Bene, allora... posso dirvi questo. Quel posto non è sicuro per voi, perché quegli assassini non vi hanno trovato per caso. Qualcuno gli ha passato informazioni su di voi, qualcuno che sapeva dove trovarvi.”

State dicendo che qualcuno mi avrebbe tradito? Ma è assurdo! E poi cosa importava a quegli assassini di me o della mia famiglia? Perché diavolo qualcuno avrebbe dovuto essere interessato a noi?”

Ricordate? Niente domande.”

Ainslee sbuffò di rabbia. “Siete impossibile!”

Sarà anche vero, ma nessuno avrebbe potuto arrivare a voi se non fosse stato guidato” replicò Gareth.

E' impossibile! Escludo nel modo più assoluto che qualcuno al villaggio abbia potuto tradire me o la mia famiglia.”

Io vi dico la verità, anche se so che è molto amara.”

La ragazza rimase in silenzio qualche secondo. Non sapeva più cosa dire per scalfire la sicurezza del cavaliere.

Non mi permetterete nemmeno di andare a dare alla mia famiglia una degna sepoltura? Dopotutto quei mercenari sono morti ormai.”

Quelli non erano che l'inizio. A quest'ora sapranno che hanno fallito e ne arriveranno altri. Non possono essere lontani.”

Volete dire che... vogliono uccidere me?” bisbigliò Ainslee portandosi le mani al petto. Il suo volto era il ritratto dell'incredulità, ma lo scetticismo che aveva provato fino a quel momento aveva lasciato il posto a una paura nuova. Non era finita. Non era finita affatto.

Gareth le tese la mano. “Vi prego, fidatevi di me.”

Ainslee ancora esitava, ma il viso di Gareth era così dolce, rassicurante... quei suoi profondi occhi grigi le comunicavano sicurezza. Una cosa che ultimamente aveva scarseggiato nella sua vita.

D'accordo, allora” disse asciutta. “Dove andiamo?”

Lontano da qui.”


Quando furono abbastanza lontani dal villaggio Gareth fece fermare il cavallo in una radura riparata in mezzo al bosco. La povera bestia era ormai allo stremo delle forze, e il cavaliere la condusse per le briglie presso un piccolo corso d’acqua dove poté dissetarsi e brucare la tenera erbetta.

Anche Ainslee scese volentieri da cavallo. Si sentiva male alla vista della sua veste sporca di sangue e dei capelli impolverati.

Come leggendole nel pensiero, Gareth tirò fuori un involto dalle borse della sella e glielo porse.

Tenete. Se andate in quella parte riparata del ruscello potrete lavarvi e cambiarvi d’abito”, le disse mentre Ainslee spiegava una veste a lei molto familiare. Era una delle sue, quella di tela marrone con il collo e le maniche giallo ricamate con una fantasia geometrica; era un abito semplice ma di buon taglio. Forse il migliore che aveva posseduto.

Ho preso alcuno cose che pensavo vi sarebbero state utili, prima di lasciare la fattoria”, aggiunse il cavaliere a mo’ di spiegazione.

Ainslee non aprì bocca, mentre percorreva lo stretto sentiero sabbioso circondato su ogni lato da cespugli di rovo.

Il sentiero terminava sulla riva del ruscello, su una spiaggetta talmente piccola da essere sufficiente appena per due persone sedute l'una accanto all'altra. Dall'altro lato il corso d'acqua era riparato da un'alta parete rocciosa, sul cui ciglio crescevano rigogliosi i verdi alberi del bosco. Quel posto doveva essere conosciuto a pochi.

Al riparo da tutto Ainslee si tolse la veste sporca e immerse tentativamente i piedi nell’acqua. Trovò che era gelida, limpidissima e molto bassa, tranne che per una piccola pozza riparata, che si trovava ai piedi della parete di roccia. Sembrava che la corrente vivace che percorreva il basso fondo sassoso neppure sfiorasse quel piccolo angolo fatato. Ainslee vi si diresse, scossa dai brividi di freddo sempre più intensi. S'immerse fino al mento e rimase così, lasciando che il liquido trasparente lavasse via tutto l’orrore e il sangue che le marchiavano il corpo e la mente. Dopo un tempo infinito si decise a uscire e si avvolse nella veste pulita. Raccolse i lunghi capelli ancora umidi in una pesante treccia che avvolse sul capo, e tornò da Gareth.

Il giovane cavaliere aveva già allestito un piccolo campo: aveva acceso il fuoco e cacciato un coniglio, che già si stava rosolando su uno spiedo. Il sole era quasi del tutto tramontato dietro gli alberi.

Stavo quasi per preoccuparmi. Ce ne avete messo di tempo!”, commentò il giovane quando la vide arrivare. “Avete fame?”

A dir la verità non molta” rispose laconica Ainslee. “Preferirei dormire, se non vi dispiace.”

Certamente” rispose Gareth occhieggiandola perplesso. “Monterò io di guardia stanotte.” E pensò: Non mi ha nemmeno chiesto dove la stia portando. È strano.


La mezzanotte era passata da un pezzo quando Gareth, seduto di fronte al fuoco, sentì un tocco leggero sulla spalla. Con un sobbalzo si voltò, vigile, pronto ad affrontare qualsiasi minaccia gli si fosse parata davanti. Ma tolse la mano dall'elsa della spada, già pronta ad essere estratta dal fodero, quando si accorse che il suo nemico aveva capelli d'oro argentato, occhi di ghiaccio, e un sorriso che non lo rassicurava affatto.

Siete voi...” constatò con un'alzata di spalle. “Credevo steste dormendo.”

Ainslee assunse un'aria contrita. “Ho dormito abbastanza, non ho più sonno. Perciò pensavo che avrei potuto fare il secondo turno di guardia, per permettervi di riposare un po'.”

Non mi sembra una buona idea.”

Vi ho già dimostrato di sapermi difendere, credo. Come potrete affrontare il viaggio di domani senza nemmeno un'ora di sonno alle spalle? Ci avete pensato?”

Gareth aprì bocca per dire qualcosa, poi la richiuse. Ainslee ne approfittò per rincarare la dose.

Vi sveglierò al minimo rumore, promesso.”

D'accordo” acconsentì infine Gareth. “Ma fate molta attenzione e non allontanatevi dal fuoco. Sarò proprio qui, accanto a voi.”


Ainslee non dovette attendere molto. Gareth aveva il sonno facile, ma – lei sospettava – anche leggero. Doveva essere più silenziosa di una piuma trasportata dal vento.

In punta di piedi raggiunse il sauro, che brucava erba poco più in là. Quando la vide avvicinarsi con la coda dell'occhio, l'animale cominciò a innervosirsi, sbuffando dal naso e agitando la coda. Ainslee allungò la mano e gli mise sotto il naso una mela che aveva rubato poco prima dalle sacche da viaggio di Gareth. Il cavallo cominciò a masticare soddisfatto, facendosi carezzare sul muso dalla ragazza. Una volta che ebbe conquistato la sua fiducia, Ainslee sciolse la briglia dal nodo che la legava al tronco dell'albero. Gettò un ultimo sguardo a Gareth, ancora immerso nel sonno. Per qualche strana ragione ad Ainslee si strinse il cuore a doverlo ingannare a quel modo. Ma semplicemente non aveva scelta. Con il cuore in tumulto condusse il cavallo fuori della radura e dentro il bosco, dove montò in sella senza paura di svegliare Gareth: non poteva sentirla a quella distanza, anche se avesse avuto il sonno davvero leggero. Poi spronò il cavallo in direzione di casa sua e del villaggio.



Nota dell'Autrice: Ed eccomi tornata con il nuovo capitolo... scusate se vi ho fatto aspettare, voglio sempre cercare di essere regolare negli aggiornamenti, ma quando si mettono in mezzo le vacanze è difficile ^-^ Che dire... spero che questo capitolo vi piaccia, si inizia a delineare la figura di Gareth, ma per ora è tutto ancora misterioso. Ma non temete, più avanti le cose si faranno più chiare. La rivelazione per Ainslee/Arianrhod non è lontana. Ringrazio tutti coloro che seguono/recensiscono/ leggono... siete fantastici! Volevo darvi un'idea di come ho immaginato Gareth, ispirandomi a un attore che mi piace molto: Michael Vartan (che magari qualcuno ricorderà in Alias). Lo trovo assolutamente adatto al mio personaggio, anche perché ha interpretato Lancillotto in un film basato su un romanzo di MZ Bradley, quindi in epoca e contesto attinenti alla storia dato che più avanti ci sarà proprio un crossover con alcuni personaggi delle leggende arturiane.

Ciao a tutti e alla prossima

Eilan


   
 
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