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Autore: Nateishaa    21/08/2016    3 recensioni
Kathrine una ragazza che ha sempre fatto tutto da sola a causa dei genitori assenti, si trova ad affrontare un' altra sfida : andare a vivere da sola al dormitorio del liceo Dolce Amoris. Ma lei non ha paura di nulla e avendo fiducia in se stessa accetta questa situazione. Farà nuove conoscenze, tra cui una molto particolare : Castiel. Riuscirà finalmente ad aprirsi a qualcuno o resterà chiusa in se stessa?
In oltre Kathrine custodice un segreto per lei importantissimo, chissà se resterà tale.
Al liceo Dolce Amoris e alla nostra dolcetta non mancheranno quindi amori, amicizie, sotterfugi e tanto altro.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Debrah, Debrah, Dolcetta, Lysandro, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Castiel mi accarezza il viso, è una delle rare volte che abbasso lo sguardo, mi scosto da lui sedendomi di fianco e inizio a parlare << Ieri a casa di Rosalya non ho risposto alla domanda su quando avevo fatto l’ultima volta “L’amore” perché per me è stata una cosa traumatizzante e non mi andava di ricordarlo, ma sento che tu devi sapere e che io devo lasciar andare tutte le cose negative del mio passato per andare avanti. Sono sempre stata sola, i miei genitori non si preoccupavano né si preoccupano di me, da piccola ho subito molte volte episodi di bullismo e nessuno se n’è mai interessato così un giorno ho detto basta, ho deciso che non potevo essere debole per sempre, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno ho fatto del mio corpo una fortezza per la mia anima, ed il risultato è stato un “robot senza emozioni” come mi hai definita tu. Al liceo che frequentavo prima nonché quello di tuo fratello tutti avevano timore di me, nessuno si azzardava ad andarmi contro e tutti erano intimoriti dalle mie azioni, facevo spesso a botte ed ho iniziato a fumare marijuana, a vendermela era proprio lui, tuo fratello. Una sera ci ritrovavamo tutti in spiaggia, io avevo bevuto parecchio e dopo mi ero allontanata a fumare in solitudine, non ci capivo nulla ero così stordita da non riuscire nemmeno a parlare ma non posso scordare ciò che Colin fece. Mi bloccò e iniziò a prendersi la mia verginità.. se fossi stata lucida l’avrei riempito di pugni ma purtroppo ero come paralizzata e dentro di me urlavo, solo successivamente scoprì che aveva messo altro nella roba che fumavo così da raggiungere il suo intento. Il giorno dopo mi svegliai in spiaggia, piena di lividi e con un mal di testa bestiale questo però non mi fermò. Arrivai a scuola e lui era appoggiato ad un albero, presi un pezzo di ferro ero davvero intenzionata a sfregiarlo quando due uomini vestiti di nero mi bloccarono il passaggio intimandomi di andare via se non volevo problemi con il boss, ma io ero troppo arrabbiata per ascoltarli così cercai di farmi varco tra loro e spaccargli la faccia . Prima che potessi farlo loro mi fermarono, il bastardo si avvicino e mi disse << Sei una bella puttana sai? Ti consiglio di non darmi problemi e non parlare con nessuno di ciò che è successo se non vuoi che sia tu che i tuoi genitori vi troviate in mezzo la strada e senza un soldo >> mi ha fatto così schifo che l’unica cosa che volevo era ucciderlo, veramente questo pensiero ha sfiorato la mia testa, ma non potevo, non che mi importi qualcosa dei miei genitori ma si sarebbero innescati meccanismi troppo grandi e come sempre il peso ricadde sul mio fardello che diventò ancora più pesante. Quel giorno tornai a casa e mi feci una doccia strofinando la spugna addosso al mio corpo più forte che potevo, per levare lo schifo e l’odio che provavo, ma niente lo porto ancora dentro e mi sta consumando. Da quell’evento smisi di fumare e di socializzare anche con il più innocente, il contatto fisico per me era come un incubo, lo è stato fino a quando non ho incontrato te Castiel. Quando mi hai presa mentre barcollavo ho avuto una paura immensa è per questo che sono andata via, io ho paura, non sono una dura, ho solamente tanta paura >> le lacrime rigano il mio viso e stavolta non sono accompagnate da un silenzio tombale, è un pianto liberatorio . Alzo lo sguardo e noto che Castiel è pieno di rabbia così riprendo << Andiamo avanti insieme, tu sostieni me io sostengo te, non saremo più soli, noi siamo uguali e ci aiutiamo a vicenda, te lo prometto >> si volta verso di me, vorrebbe sorridere ma la rabbia è troppo forte, poi finalmente prolifera parola << Sapevo che facevano schifo sia padre che figlio ma non credevo fino a questo punto, io davvero sono inorridito da ciò che mi hai raccontato. A questo punto penso tu sappia che mio padre è uno dei boss più importanti in circolazione e la cosa non mi fa certo onore, odio quello che fa. Non ti sei chiesta perché abito in dormitorio quando ho questa villa? Ti do la risposta. Io non voglio vivere così, con i soldi “facili” guadagnati truffando qualcuno, ti ci ho portata soltanto perché sapevo ti sarebbe piaciuta la sala di sopra non per altro, tornassi indietro non lo rifarei so che a te basta un po’ di tranquillità per stare bene. Quando mia madre morì a causa di una cosca mafiosa, mio padre cominciò a vendicarsi creando un impero. Inizialmente ero d’accordo a vendicare la morte di mia madre, solo se la cosa si fosse fermata lì, in oltre ero piccolo e vedersi portata via la mamma ad una certa età porta troppo dolore. Poi con l’avanzare del tempo capì che la colpa fu solo di mio padre, se non fosse stato in mezzo a queste cose tutto ciò non sarebbe accaduto e mentre mio fratello si accostò sempre di più al suo stile di vita io me ne allontanai, perché non voglio essere come lui. Mi dispiace per ciò che ti hanno fatto, e anche per aver visto quella merda di mio fratello, non pensavo venisse.. >> .
Sono sconvolta, riesco a percepire il dolore nelle sue parole. Le mani di Castiel si poggiano sui miei capelli e guardandomi negli occhi sussurra << Avrei voluto incontrarti prima solo per proteggerti >> , dopo queste parole ci abbandoniamo ad un bacio profondo, pieno di passione. Due anime tormentate che trovano la loro parte mancante e iniziano a danzare sulle note dell’inferno.. Un pensiero mi torna in mente così prima di fare qualcosa che possa portarmi altro dolore gli pongo una domanda staccandomi per un attimo dalla sua presa << E Debrah? >> Castiel prende un respiro e poi mi da la risposta che attendevo << Inizialmente ero preso da Debrah lei era sensuale, bella e la desideravo. Avevamo creato una band, poi però scoprì che lei stava con me solo per affari e che l’aveva mandata mio padre per farmi un torto, per farmi stare male solo perché non avevo seguito le sue orme e a lei non fregava nulla di me.. devi però sapere la parte più importante, da quando ti ho conosciuta provo dentro me come un fuoco che non si spegne mai, non ho mai provato questa sensazione e ciò mi ha dato conferma che per Debrah era solo “tensione sessuale” solo questo. Ormai manca solo un mese e il contratto finisce, c’è da dire però che da quando ho scoperto tutto ciò non ho suonato più con lei, Debrah insiste con il teatrino della fidanzata quando in realtà è tutto morto ormai e lo sa >> .
Io e Castiel sprofondiamo in un abbraccio, poi concludo l’intero discorso << So che siamo compatibili, ma non voglio drammi, quando tutto sarà finito con Debrah sono sicura che accadrà,  per il momento.. ho troppa paura Castiel >> mi da un bacio sulla guancia e mi sorride << Andiamo a mangiare ? >> il suo tono è improvvisamente più tranquillo, annuisco e lo seguo andando fuori la villa.
Ci avviamo verso la rosticceria più vicina e parliamo in continuazione, un argomento tira l’altro e più andiamo avanti più conosciamo ogni angolo l’uno dell’altra e di conseguenza ricreiamo un nuovo noi. Con lui posso essere me stessa senza nascondermi dietro false apparenze. Il pranzo è così divertente, abbiamo ordinato praticamente tutto quello che c’era sul menù e assaggiato di tutto e di più, ridendo come non mai e di cuore, allontanando tutti i pensieri negativi che ogni giorno ci appesantiscono la vita. Era da troppo tempo che non stavo così bene.
<< Andiamo a comprare dei vestiti per stasera? >> chiedo dopo essere usciti dal locale, << Ho le prove con Lysandro a casa sua, vieni cosi provi anche tu! >> devo rifiutare, voglio fargli una sorpresa stasera << Non posso, ho una cosa da fare >> imito uno dei suoi sorrisi maliziosi e mi avvio verso la mia strada lasciandogli intendere che ci vediamo stasera, mi ferma per un braccio si avvicina e mi sussurra  << Fai la misteriosa ? >> poi mi da un bacio sulla guancia e va via. Tutto sembra essersi sistemato e adesso sono alla ricerca di una maschera, ho intenzione di vestirmi di rosso e nero stasera e avendo già in mente cosa mettere non mi resta che trovarne una che completi il tutto rendendomi speciale. Voglio umiliare Debrah per tutto quello che ha fatto a Castiel, voglio che tutti quelli che ci hanno fatto del male cadano a terra, perché i vermi è lì che stanno. Girando tra i negozi ne trovo finalmente uno di “gadget” sicuramente troverò qualcosa, all’interno vi è un sacco di roba sparpagliata qua e là e poi finalmente vedo attaccate ad un muro tre maschere bellissime, l’ultima della fila è rossa glitterata con delle piume che la contornano, vistosa e di classe. La compro senza pensarci due volte.
Ormai sono le 19 devo correre a casa a sistemarmi visto che la sfilata è alle otto e mezza. Con passo spedito dopo mezz’oretta arrivo al dormitorio, salgo in stanza e mi precipito a fare una doccia, truccarmi e ad acconciarmi i capelli con una mezza coda e dei ciuffi lasciati a contornare il viso. Indosso un tubino nero con un cinturino rosso sotto il seno, delle decolté rosse e infine il mio marchio : la maschera.
Mi avvio verso il parco..
 
   
 
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