A faire pâlir
tous les
Marquis de Sade,
A faire rougir les putains de la
rade,
A faire crier grâce
à tous les échos,
A faire trembler les murs de
Jéricho,
Je vais t'aimer.
Quando fece il suo ingresso
all’Hotel des Fleur
per un attimo rimase abbagliata da tutto quell’oro e quel
marmo bianco, quel
posto era praticamente un sogno, un palazzo come quelli che si trovano
solo nei
libri di fiabe…
<< Meler, amico mio
>> ed Elodie
guardò suo padre sorridere mentre un uomo dai capelli biondi
strati di bianco
si avvicinava:<< Atelier >> e suo padre
salutò l’uomo con
altrettanto affetto per poi voltarsi verso di lei:<< Lei
è Elodie, mia
figlia >> l’altro uomo fece per rispondere
quando dei passi in cima alle
scale catturarono la sua attenzione facendole alzare gli occhi sul
ragazzo più
bello che lei avesse mai visto in vita sua.
Quando il giovane li ebbe raggiunti
Elodie
rimase immobile perdendosi dietro i perfetti capelli color oro e gli
occhi blu
scuro che sembravano leggerle l’anima:<<
Mademoiselle Meler, lui è Isaac
Atelier, mio figlio >> lo presentò monsieur
Atelier con un sorriso poi
guardando il suo amico aggiunse:<< Isaac ha deciso che
parteciperà ai
giochi di quest’anno >> a quelle parole Elodie
tornò a guardare il
giovane e quello sguardo caldo le disse che Isaac Atelier sarebbe stato
l’uomo che
le avrebbe cambiato la vita.
A faire flamber des enfers dans tes
yeux,
A faire jurer tous les tonnerres de
Dieu,
A faire dresser tes seins et tous
les Saints,
A faire prier et supplier nos mains,
Je vais t'aimer.
Era passato quasi un mese
dall’inizio dei giochi
eppure il suo bel principe non aveva ancora fatto una mossa per
avvicinarla…non
che ne avesse fatte con chiunque altra intendiamoci, solo che ormai
Elodie
sapeva che non avrebbe potuto dire di sì a
nessun’altro se non Atelier e si era
praticamente ritrovata a rifiutare chiunque aspettando che il suo
bell’angelo
aprisse gli occhi e li posasse su di lei:<< Non
è bello che una donna
beva da sola >> si voltò talmente in fretta
che quasi le cadde di mano il
bicchiere di Acquaviola quando si rese conto di quanto lui le fosse
vicino:<< Monsieur Atelier >> lo
salutò poi chinando appena il
capo, era stupido ma si davano ancora dei lei e in fin dei conti non
avevano
mai avuto una vera e propria conversazione:<< Mi ha
spaventata >>
lui si avvicinò sorseggiando un po’ di
burrobirra:<< Mi dispiace Elodie,
non volevo… >> poi accorgendosi di come le si
era rivolto
aggiunse:<< Posso chiamarti Elodie vero? >>
lei sorrise mandando
giù un sorso per farsi coraggio:<< Io posso
chiamarti Isaac? >> il
suo sorriso da angelo in un attimo divenne quello del diavolo
tentatore:<< Assolutamente >>
Je vais t'aimer
Comme on ne t'a jamais
aimée.
Je vais t'aimer
Plus loin que tes rêves
ont imaginé.
Je vais t'aimer. Je vais t'aimer.
Conoscere Isaac era molto diverso
dal conoscere
il monsieur Atelier che lui mostrava a tutti e per quello Elodie si
sentiva
quasi onorata, avevano voluto mantenere il segreto perché
era bello avere
qualcosa che fosse solamente loro ma da quella prima sera sulla
terrazza non c’era
stato un solo momento in cui quell’uomo dagli occhi blu non
avesse affollato i
suoi pensieri; sapeva che anche per lui era lo stesso perché
non c’era un solo
momento che non passassero insieme o per lo meno nella stessa stanza,
quando
poi le luci si spegnevano e le maschere e il buon costume lasciavano il
posto
alla gente Isaac ed Elodie si rifugiavano nella polverosa mansarda
dell’hotel
seduti sul vecchio parquet di tek con solamente due burrobirre e una
scorta di
api frizzole e cioccorane a fare loro compagnia; aveva scoperto molte
cose di
lui durante quelle notti e si era ritrovata ad amarlo ancora prima che
potesse
rendersene conto, era stato tutto così facile, tutto
così bello e giusto…
Je vais t'aimer
Comme personne n'a osé
t'aimer.
Je vais t'aime
Comme j'aurai tellement
aimé être aimé.
Je vais t'aimer. Je vais t'aimer.
<< Elodie Alara
Meler, vuoi sposarmi? >>
quello era lo scopo finale dei giochi e lei lo sapeva bene ma quando si
era
ritrovata davanti il suo bel principe con l’anello in mano
davanti a tutta la
sala da ballo riunita per la festa di chiusura il cuore le era balzato
in gola
e il suo respiro si era fermato, nessuno sapeva del loro amore, nessuno
sapeva
dei baci che si erano scambiati in quei giorni, nessuno a parte le
pareti della
soffitta e la luna che filtrava dal lucernario e che era la sola
testimone
silenziosa di quella passione.
Si accorse di essere rimasta in
silenzio solo
quando vide l’impercettibile tremito alla mano di lui, doveva
dire qualcosa,
doveva assolutamente dire qualcosa prima che Isaac ci restasse
secco:<<
Sì, lo voglio >> e con quelle tre parole
cambiò per sempre le loro vite.
A faire vieillir, à
faire blanchir la nuit,
A faire brûler la
lumière jusqu'au jour,
A la passion et jusqu'à
la folie,
Je vais t'aimer, je vais t'aimer
d'amour.
Il matrimonio si svolse
l’anno successivo nella
stessa sala dove lui le aveva fatto la proposta, all’inizio
aveva pensato che
fosse strano vivere in un hotel ma quando suo padre aveva proposto ad
Isaac di
continuare la tradizione dei giochi e di trasferirla permanentemente
all’Hotel
des Fleur lei non aveva potuto fare altro che gioire: il suo grande
amore e il
suo più grande sogno si stavano fondendo in qualcosa che, il
suo giovane cuore
innamorato lo sapeva, sarebbe stato unico e magico come non
mai…
Quando le porte della sala si
aprirono e lei
guardò verso il suo bellissimo sposo che
l’aspettava all’altare le mancò il
fiato: la sua favola stava per avere inizio.
A faire cerner à faire
fermer nos yeux,
A faire souffrir à faire
mourir nos corps,
A faire voler nos âmes
aux septièmes cieux,
A se croire morts et faire l'amour
encore,
Je vais t'aimer.
<< Ha i capelli di
tuo padre >> e
mentre teneva quel piccolo fagottino urlante tra le braccia Elodie
guardò suo
marito che, rapito come da un sogno, accarezzava con un dito la guancia
delicata del suo erede.
<< Ti amo Elodie
Altelier, ti amo
infinitamente >> e con un sorriso Isaac baciò
prima lei e poi la
testolina del neonato coperta da un cappellino color panna a righe
azzurre,
svegliato da quel gesto il piccolo si mosse tra le braccia di sua madre
brontolando per poi spalancare gli occhi e rivolgerli serio verso suo
padre;
colpito da quegli occhi così identici ai suoi il cuore di
Isaac si sciolse
riempiendosi di gioia:<< Avrai tutta la
felicità del mondo piccolo
Dorian, te lo prometto >> il piccolo lo guardò
ancora per un istante poi
tornò a concentrarsi su sua madre che riprese ad allattarlo.
Elodie sapeva che non vi era nulla
di più
perfetto di quel momento.
Je vais t'aimer
Comme on ne t'a jamais
aimée.
Je vais t'aimer
Plus loin que tes rêves
ont imaginé.
Je vais t'aimer. Je vais t'aimer.
<< Ha i tuoi occhi
>> stavolta la
sua voce era un po’ più dura, stavolta il ragazzo
era diventato uomo e lei non
poteva che ammirarlo ed essere fiera di come suo marito fosse cambiato
in quei
due anni: era un padre meraviglioso che Dorian adorava, era un
proprietario
formidabile per il suo, il loro, hotel ed era ancora il padrone
indiscusso del
suo cuore…
<< Guarda Dorian, lui
è il tuo fratellino
>> le lacrime ruppero gli argini e le scivolarono sulle
guance guardando
il suo bambino che sorrideva mentre passava una mano sulla testolina
del
fratello minore:<< Come si chiama maman?
>> le domandò il piccolo con la sua dolce ed
innocente vocina, come
sempre fu Isaac a rispondere prendendo il figlio sulle ginocchia e
sorridendogli fiero:<< François,
François Matisse Atelier >> Dorian
ci pensò per un istante poi guardando prima la madre poi il
padre aggiunse
furbo:<< Ma io sarò sempre il tuo preferito
vero papà? >> << Sempre
>> e vedendo la complicità tra padre e figlio
Elodie si chiese se al
mondo esisteva qualcuno più fortunato di lei.
Je vais t'aimer
Comme personne n'a osé
t'aimer.
Je vais t'aimer
Comme j'aurai tellement
aimé être aimé.
Je vais t'aimer. Je vais t'aimer.
Non era nemmeno passato un anno
dalla nascita
del piccolo François ma per lei era come se ne fossero
passati venti:<<
Non siamo obbligati a farlo, non devi affaticarti >> e
premuroso come
sempre Isaac le si avvicinò poggiandole una mano sulla
spalla ora così scarna e
magra.
Elodie alzò gli occhi
fissandoli in quelli un po’
più scuri del marito:<< È il nostro
anniversario e voglio ballare con mio
marito nella nostra sala da ballo >> gli
ricordò piccata e lui sorrise
scuotendo il capo incapace di negarle qualsiasi cosa:<<
Promettimi che se
ti stancherai troppo me lo dirai, promettimi che non ti affaticherai
>>
lei sorrise stringendo la mano che Isaac continuava a tenere sulla sua
spalla:<< Sarà solo un ballo, solo uno e poi
ci sarà il mio principe a
tenermi stretta >> << Promettimi che me lo
dirai >> le ripeté
con un’ombra di preoccupazione in quegli occhi che
l’avevano sempre guardata
con amore:<< Andrà tutto bene Isaac, stai
tranquillo >>
Alcuni minuti dopo il signore e la
signora
Atelier a braccetto fecero il loro nell’immenso salone dalle
pareti di broccato
rosso, la piccola folla riunita pronta a festeggiarli, i bambini tenuti
a bada
da Yanna e Seza, le due impeccabili elfe domestiche.
Come in ogni favola che si rispetti
Isaac le
strinse la mano portandola al centro del salone sotto
all’immenso lampadario di
cristallo:<< Mi concede questo ballo madame?
>> le chiese poi con
un sorriso mentre l’orchestra iniziava ad intonare le note di
Je vais t’aimer, la loro canzone.
Ballarono stretti per un tempo che
le parve
infinito, le braccia forti di suo marito che la stringevano e allo
stesso tempo
la tenevano in piedi, era stanca ma non l’avrebbe mai
ammesso, era stanca ma
non voleva che quel sogno finisse…
Chiuse gli occhi poggiando la testa
sulla spalla
di Isaac lasciandosi cullare dal calore del suo corpo e
dall’aroma rassicurante
del suo profumo.
Chiuse gli occhi con il sorriso
sulle labbra.
Chiuse gli occhi sussurrandogli per l’ultima volta quattro parole: Je vais t’aimer.
Isaac ed Elodie AtelierGrimilde's
Che cosa posso dire, stavo pensando ai vari capitoli e tra i miei pensieri è sbucata questa piccola one-shot, spero che possa farvi piacere perchè mette anche in chiaro un po' di cose che probabilmente nella storia principale (Game of Love) verranno fuori più avanti; qui i pensieri e i ricordi sono per lo più, anzi tutti, dal punto di vista di Elodie Atelier, ma mamma dei nostri protagonisti e la moglie di Isaac.
Visto che il nostro padrone di casa è così serio, duro e sembra vivere ancorato nel passato volevo spiegarvi un po' perchè...anche in previsione di quello che succederà nei prossimi capitoli e che potrebbe farvelo odiare ancora di più.