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Autore: Betulini2000    29/08/2016    1 recensioni
El secreto de Puente Viejo- Anno 1938. La famiglia Castro Castañeda vive felice e serena a Cuba, il tempo è passato in fretta ed Esperanza e Beltrán sono ormai grandi. All’Havana sono contenti, ma Puente Viejo attira come una calamita. Hanno bisogno di chiarire tutti i dubbi che abitano nella loro mente e, non potendo resistere al desiderio di scoprire quali segreti nasconde il paesino spagnolo, metteranno a rischio il loro. Lanciandosi in questa grande avventura, riusciranno a mantenere il segreto più grande? O verranno scoperti da chi in passato ha fatto tanto male ai loro genitori?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maria Castañeda, Martin Castro, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sembrava una di quelle scene che si vedevano al cinematografo, tratte da pellicole d’amore o di spionaggio. Juanita e Manuél si erano dati appuntamento a mezzogiorno alla locanda e si trovavano seduti ad un tavolino all’esterno, imbarazzati e timorosi di offendere l’altro con la rottura. In quel mentre Beltrán stava fingendo di pulire i vetri in un punto tanto vicino da poter sentire la conversazione e, dalla parte opposta della piazza, Esperanza si rinfrescava alla fonte tendendo entrambe le orecchie nella loro direzione. Era evidente che i ragazzi seduti si fossero accorti dei controllori e questo non faceva che accrescere l’imbarazzo.
“posso servirvi qualcosa?” Emilia smorzò il silenzio.
“certo, portateci qualche stuzzichino che è ora di pranzo e non abbiamo mangiato nulla” rispose Manuél. La locandiera si ritirò in cucina per preparare l’ordine.
“siamo venuti qui per un motivo, e non è certo il cibo … hai detto di volermi parlare, Manuél”
“tu mi hai detto lo stesso” si guardarono di sfuggita sempre più imbarazzati.
“ed allora chi inizia?”
 “prima le signore”
“ma no, parla tu per primo” parevano due bambini.
“insisto”
“e va bene … vedi, è da un po’ di tempo che sento una strana sensazione. Entrambi abbiamo conosciuto persone nuove e …”
“e ce ne siamo innamorati” capirono che il problema di cui volevano parlare era lo stesso.
“è meglio che rompiamo il  fidanzamento!” dissero all’unisono. Incredibilmente la reazione fu positiva: non ci furono grida, lacrime, insulti o sofferenza, ma solo una grande risata.
“se volevamo la stessa cosa, perché avevamo tanta paura di dircelo?”
“non lo so Juanita. L’importante è che abbiamo risolto tutto e che da oggi siamo liberi di poter stare con chi amiamo davvero.”
“ti voglio bene”
“anche io” si abbracciarono e i due che erano rimasti ad origliare si avvicinarono cautamente.
“avete finito di spiarci? Vi hanno mai detto che siete pessimi come investigatori?” chiese il moro dagli occhi azzurri.
“in realtà è la prima volta” affermò Beltrán fingendosi offeso. Esperanza pensò che avrebbero dovuto migliorare la propria tattica per indagare sui reali motivi che li avevano spinti a Puente Viejo. Manuél prese per mano Esperanza, chiedendo prima l’approvazione del fratello con lo sguardo, mentre quest’ultimo cinse con le braccia la vita della bionda. Adesso si che tutti e quattro erano felici.
“vi ho portato gli assaggini” la locandiera portava un vassoio in mano e si sorprese ne vedere la scenetta che si ritrovò davanti.
“credo che porterò qualcosa in più …”
“bisogna festeggiare. Portate anche del vino” Beltrán era esaltato.
“credo che Dolores avrà molto su cui spettegolare” affermò sua sorella.
“che parli pure, amica mia.”
Effettivamente la moglie del sindaco aveva osservato tutta la scena dall’Emporio ed era rimasta allibita dalla facilità con cui le coppie si rompevano e se ne creavano di nuove. Quei forestieri stavano iniziando a scompigliare la calma di Puente Viejo, tuttavia li trovava simpatici. Almeno le avevano dato un valido motivo di conversazione, poteva chiacchierare su questo per almeno due settimane!
 
Era passato qualche giorno dal chiarimento e la vita non avrebbe potuto essere più bella per i giovani innamorati. Non stavano ancora insieme ufficialmente, ma era palpabile l’amore che si professavano a vicenda. Ogni mattina Manuél si presentava alla locanda con un fiore per Espe, mentre Beltrán aveva conosciuto i genitori di Juanita, nonché suoi zii. Quella sera ci sarebbe stato un ballo in piazza per la tradizionale festa del bestiame e le ragazze erano elettrizzate all’idea di ballare con i rispettivi pretendenti. Si stavano preparando alla fattoria e poi l’automobile del Jaral sarebbe passata a prenderle per scendere in paese. Si vestirono intonando melodie allegre e, sistemati i capelli con dei bei fermagli, uscirono di casa per salire in macchina. Fuori era buio pesto, visto che gli Ortuño vivevano in aperta campagna, perciò l’atmosfera non era delle migliori … l’automobile fortunatamente arrivò in fretta.
“prego, signorine. Entrate pure” disse Manuél aprendo lo sportello. Nonostante lui sapesse guidare, era uno choffer a condurre il veicolo.
“che gentile” rispose la bionda, mentre l’amica baciava il gentiluomo sulla guancia. Ad un tratto tutti rimasero paralizzati dallo spavento udendo un fruscio tra le piante …
   
 
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