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Autore: Plando    29/08/2016    3 recensioni
Nick e Judy vanno a fare una vacanza in montagna, senza sapere che un'evento inatteso stravolgerà le loro vite
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Judy Hopps, Nick Wilde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ogni passo era una sofferenza, doveva fermarsi a riposare o era sicuro che sarebbe morto li.

"Le 11.30" diede uno sguardo all'orologio da polso, erano tre ore e mezza che era in giro e solo pochi minuti prima era riuscito a scavalcare la parete usando un albero abbattuto come provvidenziale scala, non che fosse stato facile ovvio, dovette strisciare sulla corteccia ghiacciata per non cadere ancora una volta di sotto, una volta sceso dalla pianta si avviò su per la scarpata coperta di neve.

Il terreno aveva un'angolazione di quasi 45° il che rendeva estremamente difficile scalarlo in condizioni normali, cosa che lui tra l'altro non poteva vantare.

Si sedette sulla neve fresca e subito avverti un lieve dolore, ricordandosi della ferita infertagli dal padre di Judy qualche giorno prima.




Inventandosi una scusa disse a Judy di andare a trovare un lontano parente quindi arrivato in stazione prese il treno per Bunnyburrow.

Era la prima volta che andava da solo nella terra dei conigli e quando arrivò si rese conto di quanto potesse essere grande quel distretto che nonostante la distanza era sempre sotto la provincia di Zootropolis, con una popolazione di più di ottantacinque milioni di animali compresi tra conigli, lepri e altri in misura minore era quello più popolato, gli altri distretti tutti assieme non raggiungevano la metà di quella immensa cifra.

Arrivato a destinazione prese lo stesso bus che lo portò a casa Hopps tempo prima, quando andò la solo come collega e al massimo come amico della coniglietta, tra l'altro accompagnato da lei, dove fù accolto molto bene dai genitori di Judy e nonostante il suo essere una volpe aveva lasciato una buona impressione ai due conigli.

Ora era tutto diverso. Judy, stufa del suo tirarla per le lunghe, si era dichiarata e adesso lui si sentiva in dovere almeno di chiedere la mano dell'amata ai genitori di lei, era arrivato il momento, trasse un profondo respiro e bussò alla porta.

"Nick quanto tempo" Stu apri la porta e si guardò attorno "E dimmi, Judy dov'è?"

"Non c'è signor Hopps" riferì con tono cordiale "E' rimasta in città, sono qui per conto mio perché devo parlarvi proprio di lei"

Mancava un mese al compleanno di Judy e il coniglio pensò che si riferisse a quello magari per chiedergli consiglio "Ma certo certo entra pure e ricordati che mi devi chiamare Stu, non mica sono il tuo capo"

"Bambini venite" Una vera e propria mandria di coniglietti di tutte le età arrivò nella spaziosa sala. La prima volta Nick aveva conosciuto solo la sorella gemella di Judy, Sofia, e qualche fratello di poco più piccolo, ora c'erano quasi centoventi conigli che lo fissavano.

"Papà perché c'è una volpe in casa?" chiese preoccupata una piccola coniglietta.

"Lui si chiama Nick è un collega e amico di Judy salutatelo" Subito partì un enorme coro di ciao ciao che fece tremare le finestre di tutta la casa.

Nick si lasciò andare ad un smagliante sorriso dopo di che la mandria si disperse con la stessa velocità con cui era arrivata.

"Fare così serve ad abituarli alla tua presenza" gli spiegò Stu "così non avranno paura di te"

"Stu hai proprio dei figli adorabili" commentò la volpe.

"Si, sono il mio orgoglio, quello che mi permette di andare avanti" disse lui "A partire da Judy e Sofia che furono le prime due fino a gli ultimi dieci"

"Solo due? è abbastanza strano per voi conigli"

"Si in effetti ci rimanemmo male la prima volta ahahah"

La volpe si sentì afferrare la coda e quando si girò notò uno dei coniglietti che ci si era aggrappato ridendo a squarciagola al minimo movimento che faceva.

"Sono sicuro che un giorno diventerai anche tu un bravo padre Nick"

"Si e Judy una brava madre" pensò immaginandosi la scena di loro due felicemente sposati e con un paio di cuccioli a girare per casa.

Si accomodarono in salotto dove li raggiunsero anche Bonnie e Sofia, Nick non poteva fare a meno di pensare che la coniglietta era praticamente identica alla sorella se non fosse stato per gli occhi azzurri e le cicatrici sulla guancia di Judy nascoste però dal pelo.

"Ciao Nick, dove hai lasciato mia sorella?" chiese sorridente facendogli l'occhiolino. Possibile che sapesse?

"E' in città, non lo sa che sono qui" aggiunse "in effetti dovevo parlare di una cosa importante coi tuoi genitori"

"Non abbiamo segreti in famiglia Nick, qualunque cosa vuoi dirci puoi farlo con lei presente" aggiunse Bonnie.

"Vabbene Nick è arrivato il momento" pensò tra sè e sè "Signore e signora Hopps, io sono qui oggi per chiedervi il permesso di sposare Judy"

"Oooooooooooh" Sofia non riuscì a trattenere l'emozione e un grande sorriso si stampò sulla sua faccia, era proprio uguale a sua sorella, bastava dire delle parole dolci per fare in modo che si perdesse in un mondo tutto suo.

Bonnie restò a bocca aperta e Stu divenne serio tutto di colpo "Stu va tutto bene?" chiese la volpe

"S...si tutto apposto, fammi un favore aspetta li un secondo" disse prima di uscire dalla stanza

Nick si sentì tirare con forza per la cravatta, era Sofia che lo aveva preso e avvicinato alla sua faccia, il sorriso della coniglietta era sparito sostituito da uno sguardo al limite tra preoccupato e terrorizzato, disse alla volpe una sola parola, ed era sufficiente.

"SCAPPA!" Non se lo fece ripetere due volte, appena si avviò verso la porta vide arrivare Stu con una doppietta caricata a sale.

Nick corse fuori e sentì sparare un colpo, dopo di ché avverti un tremendo bruciore al gluteo, cosa che comunque non gli impedì di correre come un pazzo per salvarsi la vità.

"E la prossima volta che ti farai rivedere lo carico a pallettoni, maledetta volpe" minacciò il furioso coniglio "Non provare ad avvicinarti a Judy fuori dal lavoro o ti ammazzo"

Sofia uscì fuori per assicurarsi delle condizioni della volpe e vedendo che continuava la sua fuga tirò un sospiro di sollievo, lei voleva solo la felicità per sua sorella e se questo voleva dire sposare una volpe gli andava bene.

"Papà, lasciamelo dire, a volte sei veramente idiota" gli disse sorridendo "Cosa ti fa pensare che Judy non se lo sposerà comunque?"

"Dovrà passare sul mio cadavere"

La coniglietta si avvicinò all'orecchio del padre e con fare ironico gli sussurrò "Conosci Judy, cosa ti fa pensare che non lo farà?"

Quando Nick tornò a casa era ancora dolorante e appena spiegò a Judy tutto quanto lei si commosse al punto che una volta sistemato il culo della volpe gli fece cenno di seguirla nel letto per "alleviare" le sue pene con una notte d'amore. "Prendi questa bastardo di un coniglio" pensò tra sè e sè quando conclusero.




Il ricordo di tutto questo per un attimo distolse la volpe dai dolori che provava alla gamba rotta e ripreso il fiato si rialzò, pronto a ripartire.




Note
Ciao a tutti, io mi sto divertendo a immaginarmi questa storia e a scriverla e non intendo fermarmi, ma se vi piace,(e anche se non vi piace) vi prego scrivete due righe anche elencandomi gli errori (soprattutto quello, lo apprezzerei) in modo che possa migliorarmi e col tempo darvi una qualità maggiore grazie e alla prossima.
A causa della fine delle ferie ci metterò di più ad aggiornare dal prossimo capitolo in poi. Sorry. .
.
Grazie e alla prossima

1151 parole
   
 
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