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Autore: Sherry    29/08/2016    3 recensioni
"Astrid osservava preoccupata la grande sala. Sua mamma, qualche tempo prima, le aveva spiegato che a volte capitavano incontri come quello, e che segnavano il fatto che di lì a poco un figlio di un capo si sarebbe sposato e avrebbe preso il comando come successore del padre."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Ammissioni
 

Credo di doverti fare un’ammissione, Hiccup

 

Lui si avvicinò lentamente a lei, pronto ad ascoltarla. Le accarezzò piano con una mano la guancia destra e la guardò intensamente negli occhi. 

“Lo sai che a me puoi parlare di tutto”

Astrid sbuffò irritata.

“Non voglio vederti sposato” ammise infine.

 

Passarono alcuni lunghi, lunghissimi minuti. 

Hiccup non sapeva bene come risponderle, ma sapeva che lei aveva altro da dirgli.

“Perchè?” chiese lui, seriamente interessato.

“Perchè nessuna delle ragazze là dentro è alla tua altezza. Tu meriti di meglio di qualche stupida con gli occhi azzurri e le ciglia lunghe che si fa bella con i possedimenti delle isole del padre”

Hiccup fece un passo indietro, preoccupato e serio. Astrid sembrava davvero scossa.

“Non posso accettare che tu sposerai una di quelle ragazze” concluse Astrid con un soffio, abbassando sconfitta lo sguardo a terra.

Lui trovò il coraggio di riavvicinarsi a lei, se possibile più di prima. Le alzò il viso con una mano, pronto ad incatenare i suoi occhi con quelli della ragazza.

Si stava - di nuovo - smarrendo negli occhi di lei. Si avvicinò, piano. Poteva contarle le lentiggini sul naso.

“Perchè?” insistette lui, sottovoce. Aveva sentito il suo respiro rimbalzare sulle labbra della ragazza.

“Perchè sono innamorata di te” ammise lei infine. E come se lei gli avesse dato il permesso, lui le prese finalmente il viso tra le mani e annullò la distanza tra le loro labbra.

Baciare Astrid era sempre meraviglioso. La sua bocca era soffice, succosa, delicata. Le accarezzò le labbra con la lingua e, quando lei le dischiuse, cominciò a giocare con quella di lei.

Si erano già baciati, altre volte. Parecchie, a dire la verità. 

Ma mai come questa volta, Hiccup era consapevole che non avrebbe più potuto farne a meno. Lei doveva essere sua, sua e di nessun altro.

Quando si staccarono, Hiccup capì che era il caso di dirle la verità. Non voleva farla soffrire inutilmente.

“Scusami Astrid” sussurrò lui, ancora sulle sue labbra “anche io devo farti un’ammissione”. 

Si staccò appena da lei e la guardò con uno sguardo molto dispiaciuto.

“Non potrei dirtelo, ma ho già scelto chi sarà la mia compagna”

 

Ad Astrid venne un infarto. O qualcosa di molto simile, comunque.

Come poteva dirle una cosa simile dopo il bacio che si erano scambiati?

Hiccup vide lo sguardo omicida sul volto della ragazza e capì che doveva muoversi a darle una spiegazione. Subito.

“Non sposerò nessuna di quelle ragazze” sospirò lui, scompigliandosi i capelli con la mano.

“Ci ho pensato tanto” continuò lui “e non posso immaginare la mia vita senza di te, Astrid”. Alzò lo sguardo su di lei, che per la terza volta in una serata era arrossita. Una specie di miracolo.

“Quindi” concluse “se vorrai accettare, vorrei che fossi tu la mia compagna”.

Astrid era rimasta senza parole. Piano, si portò una mano alla bocca, ancora shoccata per quello che il ragazzo le aveva detto. Poi accorgendosi che lui aspettava una sua risposta, si decise a parlare.

“Ma… io credevo che dovesse provenire da un’altra isola…” tentò lei, mostrandogli le sue preoccupazioni “…se tuo padre non dovesse benedire il matrimonio…”

“Mio padre capirà” la interruppe lui. “Non ho intenzione di passare la mia vita con qualcuno che non amo. Quindi? Astrid Hofferson, mi vuoi sposare?” la guardò lui implorante.

Aspettò qualche secondo, poi finalmente la ragazza reagì.
“Certo che voglio, Hiccup” gli disse, prima di allacciare le sue mani sulla nuca di lui e baciarlo intensamente.

 

 

Hiccup ritornò alla festa, sereno. Aveva messo le cose in chiaro con Astrid e lei aveva accettato di sposarlo! Era al settimo cielo.

Rientrò nella sala, dunque, dopo essersi scambiato parecchi baci con la sua promessa sposa e un sorrisetto ebete fisso sul volto.

“Guarda Stoick, è tornato tuo figlio” disse Skaracchio, dandogli una gomitata. “Guarda che sorrisetto…ci sa fare il ragazzo!”

“Ci saprà anche fare, ma a Hiccup le regole non vanno proprio giù… hai notato con chi è uscito prima?” rispose lui, con il suo solito tono grave.

“E allora? Se ben ricordo anche Valka era di Berk, e tuo padre non ti costrinse mica a sposare qualcun’altra”

Skaracchio aveva ragione, si ritrovò a pensare Stoick. 

“E’ un peccato, sarebbe stata l’occasione perfetta per unire diverse tribù” concluse il capo.

“Due a zero per Hiccup” pensò Skaracchio, svuotando il suo boccale di birra.

 

Hiccup tornò a casa che era quasi l’alba. Si fiondò sul letto, ancora sorridendo. 

Era deciso. L’indomani mattina avrebbe parlato con suo padre.



Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! Non sono morta, sono stata due settimane all'estero :P
Eccovi il nuovo capitolo! Sono un po' di fretta e non riesco a ringraziarvi singolarmente, ma davvero GRAZIE GRAZIE GRAZIE per le recensioni che mi lasciate sempre.
Alla prossima!
  
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