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Autore: Light Clary    29/08/2016    4 recensioni
La Ciurma di Cappello di Paglia si ritrova coinvolta nell'ennesima avventura/
Per uscirne vivi anche stavolta, dovranno fare affidamento su tutta la loro determinazione.
Il nemico è un essere capace di espirare tutto ciò che rende una persona quello che è.
Senza i sogni, senza l'amore, senza gli amici e senza i ricordi, nessuno sarà più lo stesso.
Disposti a tutto pur di aiutare la loro nuova amica Narumi a salvare la sua casa/
Finalmente i veri sentimenti di Nami verranno a galla.
E rivelerà a Sanji ciò che lui non si sarebbe mai aspettato di sentirsi dire.
Non da lei.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nico Robin, Nuovo personaggio, Roronoa Zoro, Un po' tutti, Z | Coppie: Sanji/Nami
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
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Quando la scialuppa fu caricata, i ragazzi furono pronti a gettarla in mare e iniziare l'impresa.

-Dov'è Sanji con il cibo? -chiese Rufy che non aspettava altro.

-Ecco - gli disse Narumi mettendo il suo fagotto di provviste in un cestino.

Sanji ancora non era uscito dal sottocoperta.

-Qualcuno vada a dirgli di darsi una mossa o resteremo qui fino all'alba - disse Zoro dando un'occhiata al cielo sempre nuvoloso che confondeva la percezione del tempo - Sempre che sia ancora notte.

-Vado io - si offrì la ragazzina sapendo che non sarebbe stata una buona idea mandare qualcun'altro e fargli trovare l'amico appisolato. Per non fargli credere di averli beccati lo avrebbe semplicemente chiamato dal corridoio aspettandosi di smuoverlo a raggiungerli.

Invece andò a sbattere proprio addosso a lui, che teneva in mano un altro cestino del pranzo: - Fai più attenzione la prossima volta - le ricordò con dolcezza. 

-Ehm ... ci aspettano - disse Narumi -E io avevo già portato la scorta di cibo.

-Ah, ecco dov'era finita la tovaglia che stavo usando prima - capì il cuoco sorridendo - Ma stai tranquilla. Questi dieci minuti mi sono bastati a prepararne un altro e conoscendo Rufy gli ho fatto una cortesia.

Lei rise e fece finta di niente: - Allora andiamo.

Lo vide dare un'ultima occhiata inquieta alla porta infondo alla stanza, da dove era uscito solo poco prima lasciando Nami addormentata.

-Sì - disse poi mettendogli una mano sulla spalla - Andiamo.

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-Tornate presto, vi prego - piagnucolò Chopper stringendosi forte ad Usopp - Non voglio pensare che succeda qualcosa a voi o a noi che siamo qui indifesi.

-Non siamo indifesi - gli fece presente Franky - Questa nave è impenetrabile se c'è il suo papà a bordo - si indicò con fierezza, ma un solo sguardo dei suoi compagni a bordo della scialuppa fece scoppiare anche lui in lacrime - Mi mancherete da matti fratellini!

-Sta calmo Franky, torneremo prima che tu possa dire Super - lo rassicurò Rufy con il pollice all'insù.

Non ci fu più nient'altro da dire, se non l'ultima raccomandazione di prendersi cura di Nami. Dopodiché iniziarono a navigare verso la nebbia.

Stranamente non fecero altri incontri raccapriccianti nell'ora successiva, ma rimasero sempre attenti pronti a combattere a difendersi in qualsiasi evenzienza. Superarono la distesa di acqua salmastra senza che nessun altro mostro spuntasse dalla superficie. Inoltre la nebbia non offuscò troppo la loro visuale. Non parlarono molto per essere sicuri di non farsi sentire da qualcuno. Più si avvicinavano alla costa più l'echeggio dei loro suoni si faceva più rimbombante.

Zoro, Sanji, Robin e Usopp rimasero stupiti quando intravidero una sponda su cui approdare in così breve tempo. Era stato tutto fin troppo facile, doveva esserci qualcosa sotto. Ma ci avrebbero pensato una volta arrivati a terra.

Sbarcarono senza problemi. Rufy scese per primo affondando i piedi nella sabbia melmosa. Si stiracchiò: - Non è stato così difficile. Un gioco da ragazzi. Adesso andiamo a farci due passi e vediamo se troviamo qualcosa.

-Non correre troppo, Rufy - lo bloccò Robin facendo comparire una mano che gli bloccò il piede - La prima regola sarebbe quella di non dividersi.

-Ha ragione - disse Zoro - Tutta questa calma non mi dice niente di buono.

-Intendi che forse ... ci stavano aspettando e adesso sbucheranno all'improvviso? - borbottò Usopp con la tremarella.

-Che vengano fuori allora!-  esclamò Rufy con i pugni caricati - Non ho paura!

Robin utilizzò un'altra mano per tappargli la bocca.

-Cerchiamo di fare le cose con calma - disse Brook -Passo per passo. Piede dopo piede .... ovviamente non è il mio caso yohoho.

Narumi fu l'ultima a scendere e con molta esitazione. Quando i suoi piedi toccarono il suolo fu scossa da brividi e gemiti. Stava camminando sulla stessa terra dove aveva solo ricordi di essere scappata, nascosta e inseguita.

I suoi occhi incrociarono un punto della spiaggia dove sporgeva un cactus appassito. In quel punto aveva perso molto sangue. Non lo aveva scordato.

-Ei - sentì la voce di Robin al suo fianco - Va tutto bene?

Un po' titubante annuì: - Sì .... sto bene -

-Dove si trova la città? - le chiese Rufy.

-O-oltre il bosco - rispose lei indicando il lato oscuro che si insidiava nell'isola.

Si strinsero in gruppo e dopo aver guardato qualche secondo la fitta boscaglia nera che si stanava dinanzi a loro, fecero i primi passi avanti.
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La loro essenza era quasi irresistibile.

La loro determinazione a volte era coperta dalla paura o dal dubbio non non farcela, ma di sicuro la loro forza di volontà sopraggiungeva su tutti gli altri timori.

E queste sicurezze lo eccitavano come forse non era mai successo.

Ma di sicuro non arrivavano al livello dell'anima colma di energia e risolutezza che aveva da poco scelto.

Non si era mai trovato di fronte tante emozioni da risucchiare tutte in una volta.

Avrebbe assecondato tutto ciò che il suo cuore bramava in modo da prosciugare tutta la voglia che conteneva.

Nel frattempo però lambiva anche il forte desiderio di possedere anche gli spiriti che più avvertiva nelle vicinanze.

Ma quelle aveva già deciso di lasciarle alle sue creature.

Eccetto una.

Che sapeva, sarebbe senz'altro servita a soddisfare il cuore dell'anima prescelta.

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Chopper si ustionò la zampa con il bollitore, quando la grossa sagoma metallica di Franky entrò all'improvviso nella cucina facendolo sobbalzare.

-CHOPPER!

-Stavo facendo una tisana per Nami!- gridò luii dolorante infilando lo zoccolo in un contenitore di acqua fredda - Che cosa c'è?


-Corri presto!- il carpentiere era pallido e affiatato - Nami ha degli attacchi!

Gli occhi della renna si spalancarono: - In che senso ha degli .....

-CORRI! -l'amico lo sollevò senza sforzo e in breve lo condusse nella camera dove riposava la ragazza.

Nami si dimenava nel letto come se fosse ricoperta di ragni ed emetteva gemiti a occhi chiusi.

-Nami!  - urlò Chopper assumendo le sue dimensioni umane e provando a scuoterla per svegliarla - Nami!

La navigatrice però quando l'amico le mise le mani addosso prese a urlare e a contorcersi, sempre senza aprire gli occhi.

Il dottore capì che la situazione era più grave di quanto pensasse.

-Franky, tienila ferma-  gli ordinò mentre si precipitava nel suo studio alla ricerca di una siringa.

Il cyborg la tenne premuta sul materasso per le spalle. Nami sudava e dimenava la testa ma non si accingeva a svegliarsi. Scalciava e affondava le unghie nei palmi delle mani.

Chopper ritornò immediatamente con il calmante e glielo iniettò tutto d'un fiato nell'avambraccio che tenne teso quanto possibile.

In breve gli spasmi si calmarono, smise di agitarsi e prese ad ansimare piano.

Franky le mollò le braccia.

Lentamente l'amica si tranquillizzò e riprese a dormire normalmente. La renna le asciugò il sudore dalla fronte.

-Va tutto bene - le sussurrò - Starai bene.

-Quanto durerà il sedativo che gli hai dato? - chiese il carpentiere.

-Circa due ore - rispose Chopper premendole una pezza bagnata sulla fronte - La sua temperatura si sta alzando. E' meglio se resti qui a controllarla. Io vado a farle un infuso. Non esitare a chiamarmi in caso di altri attacchi.

-Contaci.

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I rami coprivano la volta grigia che si stendeva sopra di loro. Si udivano il fruscio delle foglie e i gracchiare di qualche corvo. I tronchi che superavano erano neri come se fossero carbonizzati. Stavano su un sentiero scosceso seguendo quella che pareva essere la direzione esatta.

-Atmosfera che mi ricorda assai Thriller Bark - disse Brook - Chissà. Forse incontreremo qualche nostro vecchio amico zombie.

-Spero proprio di no, i fantasmi e i mostri marini già mi bastano in quest'avventura - disse Usopp di rimando.

-Io invece speravo in qualche vampiro o lupo mannaro - ridacchiò Rufy.

-E io che tu ti cucissi quella boccaccia! - replicò il cecchino.

Narumi se ne stava un po' in disparte cercando di rimanere nella formazione, ma sopratutto di non alzare troppo gli occhi al cielo.

Quel posto le riportava alla mente troppi ricordi tutti insieme e si trattava soltanto della parte forestale, mentre presto si sarebbe ritrovata davanti la sua città o quello che ne rimaneva.

Non sapeva di preciso che cosa l'attendeva una volta giunta lì. La sua moneta era ancora nella tasca ed era pronta a usarla in qualsiasi evenienza.

Sperò soltanto che anche gli altri fossero pronti.

Era strano non vedere più tutta quella nebbia che Zoro e gli altri avevano trovato la prima volta.

Passò un'ora. Trovarono una stradina che alla loro amica risultò familiare e li guidò silenziosa finché finalmente non uscirono dal fitto della foresta.

Fu lì che si ritrovarono nuovamente la nebbia a loro sfavore. Fu come se fosse uscita da una macchina del fumo che si usa per gli spettacoli a teatro.

Non era una foschia normale, lo capirono quando iniziarono a tossicchiare per averne ispirata troppa.

-Siamo vicini - disse Narumi cercando di espanderla con il braccio.

Non fosse stato più vero.

All'improvviso la ragazzina sentì qualcosa vibrare in tasca e poi farsi sempre più calda. Un allarme che conosceva fin troppo bene.

Si bloccò paralizzata.

-Ei - disse Sanji avvicinandosi - Che succede?

Lei non rispose. Appoggiò la mano all'interno della tasca e la ritrasse subito, essendosela ustionata.

-Sono qui - balbettò sbiancando.

-Cosa hai detto? - lo aveva detto in un sospiro che nessuno era riuscito a sentirla.

-Sono qui - ripeté voltandosi verso gli amici. Aveva gli occhi rigati di lacrime - Loro sono qui!

Non ebbe il tempo di sentire o vedere le loro reazioni. Qualcosa si abbatté su di lei e tutto diventò buio



Ciao a tutti! Perdonatemi se sono sparita per troppo tempo ma anche io sono stata in vacanza ;) ;) ;) Non che si ancora finita ma cercherò di aggiornare quando posso.
Non dimenticatemi <3
  
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