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Autore: Spensieratezza    30/08/2016    3 recensioni
Sam è un ragazzo molto particolare. Ha sbalzi di umore perenni, per questo gli è stato diagnosticato un disturbo bipolare, ma Sam è davvero bipolare? Qualcos'altro contagia la sua mente, facendola vacillare e distorcendola. Lui lo chiama il mostro e purtroppo Sam non ha nessun fratello che può salvarlo da sè stesso questa volta, ma anche questo sarà vero? Sam scoprirà ben presto che niente è davvero quello che sembra nella sua vita e quando scoprirà la verità, la sua vita verrà sconvolta totalmente
Genere: Angst, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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“Perché non mi hai permesso di effettuare l’anamnesi?” chiese Sam a Bobby, mentre erano in ospedale.

Bobby lo guardò stralunato.

“Sam, stiamo aspettando i risultati della tua tac e tu pensi all’an vattelappesca?”

“Sì.” Disse Sam.

Bobby sospirò.

Non poteva raccontare a Sam la verità quindi decise per una scusa.

“L’anamnesi è un semplice interrogatorio dove ti chiedono informazioni riguardo alla tua data di nascita, al parto, al peso, all’allattamento materno..è un semplice terzo grado per valutare le risposte del paziente..”

“E perché non hai voluto che la facessi?”

“Perché è una cosa perfettamente inutile! Un neonato non può saperne niente di com’era la sua vita quando aveva solo pochi giorni di vita..e in più non volevo che ti ricordasse…Mary!” disse Bobby.

Sam rimase in silenzio. A Bobby stringeva il cuore mentire, ma era necessario. Non sarebbe stata comunque una diagnosi completa dal momento che Sam non sapeva tante cose riguardo la sua nascita e anche dopo…inoltre c’era un’altra cosa che Sam non sapeva..ma forse, se Bobby si sbagliava – e si augurava di sbagliarsi – non c’era bisogno che venisse mai a saperla. L’avrebbe fatto solo soffrire inutilmente.

“Senti, parlami invece di questa..Jessica.” disse Bobby, sperando di distrarlo.

Sam sbuffò.

“Avanti, i risultati della tac tarderanno ancora ad arrivare. Abbiamo tutto il tempo!” disse Bobby.

“Non c’è molto da dire…ci frequentiamo..”

“Ma com’è?”

“é…leggera, ma non nel senso di frivola. È dolce, carina, sbarazzina..e non sa che sono bipolare e prendo le medicine.”

“Ma ti piace?”

“Bo..io…è successo tutto così in fretta..come se doveva succedere..”

“Stai dicendo che era destino?” chiese Bobby.

“Sì, ma non come si intende per definire l’amore vero. È più come una cosa che doveva succedere. Una tappa obbligata. Non so come spiegarti…non sono neanche sicuro di volerla..”

“Sam..se non provi niente per quella ragazza, non illuderla.” Disse Bobby.

Sam annuì. Non sapeva neanche lui cosa voleva.
 
 
 
I risultati della tac cerebrale non segnalarono nessun tipo di problemi, ma segnalarono invece altro.

Un incremento dell’attività cerebrale. Quasi il doppio.

“Potrebbe essere dovuto al mio bipolarismo?” chiese Sam sbalordito, ma i medici scossero il capo, senza sapere come spiegarselo.

Era come se il cervello di Sam lavorasse il doppio.

“Possiamo provare a darle dei farmaci per inibire di almeno un quarto questa…”

“NO. NIENTE FARMACI.” Disse Sam urlando.
 
Tutti lo guardarono. Sam si prese la testa tra le mani, pentito di aver urlato.
“Perdonatemi..io non volevo gridare..ma è..tanto tempo che tutti sembra che vogliano insegnarmi cosa fare con la mia testa. È..umiliante..ed estremamente frustrante.”

“Sam, è per il tuo bene..per farti star meglio.”

“Forse io non devo star meglio..forse io sono..semplicemente fatto così.” Disse Sam, uscendo dallo studio, sconfortato.
 
 
 


“Sam, voglio che dici a tuo padre che ti trasferirai qui da me perché desideri andare al college.” Disse Bobby a casa.

“Che cosa?? Sei impazzito?? Mi ucciderà!!” disse Sam guardandolo come se fosse impazzito.

“No, non lo farà.”

“E la caccia? Non posso mollarla. Non me lo perdonerà mai, non..”

“Sam, fidati di me. Gli parlerò io e lo convincerò se dovesse servire, mi darà ascolto.”

“Bobby..perchè? Perché vuoi che resti qui? è qualcosa che ti hanno detto i medici? Sono…malato??”

“No. Credimi. Niente del genere.”

“E allora cosa…”

“Voglio studiarti, Sam..”
 
Sam lo guardò come se d’un tratto Bobby fosse suo nemico. Indietreggiò appena.

“Tu vuoi …cosa?”

“Sam, non voglio farti niente, ma ho..insomma..voglio provare a vedere se posso scoprire io cos’hai.”

“Comincia allora a dirmi cosa secondo te ho!!”

Bobby era esitante.

“Non lo so, ma forse da chimico, posso scoprirlo. Ho bisogno di tempo, però, tanto tempo e ho bisogno di averti vicino costantemente.”

“Scordatelo!!”

“Sam, maledizione. Hai sentito i dottori…per qualche strana ragione il tuo cervello funziona il doppio rispetto a quello dei tuoi compagni e questo non può essere una conseguenza del tuo bipolarismo. Non hai neanche la sindrome di dawn, deve essere qualcos’altro. Se mi dai tempo, io posso scoprirlo, ma potrebbero volerci…”

“Anni..”  realizzò Sam sgomento.

“Esatto. Ti fidi di me, Sam?”

Sam lo abbracciò, piano, come un bimbo bisognoso d’affetto.

“Sembra..che mi farai da padre per un po’…potrebbe perfino non dispiacermi.” Disse, facendolo sciogliere come burro.

Bobby adorava quel ragazzetto. 
   
 
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