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Autore: Plando    31/08/2016    4 recensioni
Nick e Judy vanno a fare una vacanza in montagna, senza sapere che un'evento inatteso stravolgerà le loro vite
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Judy Hopps, Nick Wilde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il respiro si fece più veloce e il battito era talmente accelerato che Judy pensava gli potesse scoppiare il cuore nel petto da un momento all'altro.

In preda al panico cominciò ad agitarsi dando strattoni alla gamba bloccata nel tentativo di liberarla, andando però a peggiorare la situazione, sentì un forte dolore al polpaccio e se anche non poteva vedere che succedeva in quel groviglio di lamiere capì presto di essersi fatta un profondo taglio che fece passare lo stato di panico per sostituirlo al dolore che le provocava avere la gamba in quelle condizioni.

Sanguinava, e anche tanto, poteva sentire il caldo liquido scorrergli lungo la gamba fino ai piedi, doveva sbrigarsi a fermarlo, sapeva di non avere molto tempo

"Pensa Judy pensa" la sua mente si allontanò momentaneamente da cosa potesse essere successo a Nick "Che devo fare ora?

Sul sedile dietro vide la valigia di Nick ma non ci arrivava per pochi centimetri "Devo assolutamente prenderla"

Prese la pistola e dopo averla scaricata per sicurezza la afferrò per la canna usando l'impugnatura per agganciare la maniglia della valigia tirandola a se.

La aprì e cominciò a frugare tra i vestiti trovando infine quello che voleva, una cintura.

Tutt’a un tratto la concentrazione di Judy andò a una melodia che lei conosceva bene, il fottuto telefono ancora nella neve stava squillando, riusciva a vedere la foto di Sofia a tutto schermo e dopo circa trenta secondi si interruppe. Poi arrivò un messaggio, sempre dalla sorella "Judy che succede? Perchè non risp..." la notifica sullo schermo non permetteva di leggere oltre. Possibile che era caduto nell'unico punto dove prendeva? No, fu solo un caso dato che subito dopo la piccola tacca sparì e il segnale tornò assente.

Tornò in fretta a pensare alla cintura, non era sicura di dove fosse meglio metterla per bloccare l'emmoragia ma c'era poca scelta, appena sopra il ginocchio più in basso non poteva. Prese il coltellino svizzero di Nick e tagliò la gamba dei pantaloni in modo da far aderire il laccio emostatico improvvisato alla pelle. La tirò con forza in modo da impedire al sangue di arrivare alla ferita e dopo poco tempo non sentì più il sangue gocciolare a terra




Nick era stanco, le ossa a pezzi e gli parve di pesare una tonnellata sulla debole gamba sana che da troppo tempo sorreggeva tutto il suo peso.

Stava per crollare ne era sicuro quando all'improvviso senti un rumore davanti a se, il rombo del motore di un veicolo "Ci sono, ce l'ho fatta"

Arrivò alla strada strisciando e face appena in tempo a vedere un'auto fermarsi poco dopo di lui prima di sentirsi svenire per la fatica.

"No aspetta" pensò "Judy è ancora la non puoi farlo"

Il proprietario dell'auto, un lupo grigio, non perse tempo e si assicurò delle sue condizioni.

"E' ancora vivo?" chiese la moglie che intanto era scesa.

"Si ma è svenuto e non sembra messo bene dobbiamo portarlo all'ospedale" e senza aggiungere altro lo caricò in auto senza notare la scritta che Nick aveva inciso su una pietra li vicino con gli artigli.
"Cercatela"

Erano quasi le cinque del pomeriggio, Judy era distrutta, ed era da quasi cinque ore che la gamba della coniglietta non riceveva sangue tanto che ormai non la sentiva più dal ginocchio in giù, in più punti il pelo era caduto e la pelle sotto stava diventando viola e cominciava a puzzare, non ci voleva un medico per capire che la gamba ormai era morta, irrecuperabile.

Prese la pistola e contò i proiettili "Dieci colpi" pensò. Inserì il caricatore, appoggìò la pistola, visibilmente troppo grande per un animale della sua taglia dato che era della volpe, al bordo del finestrino, mise il colpo in canna e sparò in aria, lo fece per altre otto volte a cinque minuti di distanza l'uno dall'altro e quando gli rimase l'ultimo colpo si fermò e fissò a lungo quel buco nero che fin troppe volte si era vista puntare contro col terrore che potesse cancellare tutto, in quel momento gli parve quasi che fosse la soluzione a tutti i problemi del mondo, sarebbe bastato solo un movimento del dito e tutto sarebbe finito, il dolore, la paura che fosse successo qualcosa a Nick, non sarebbe più importato niente.

Ci pensò per parecchi minuti nella speranza che qualcuno avesse sentito gli spari ma nessuno si fece vivo.

"Va bene facciamolo" Dalla sua borsa tirò fuori la penna-carota che si portava sempre appresso e cominciò a registrare un messaggio, era un messaggio d'addio a tutte le persone care che aveva, dalla sua famiglia fino ai colleghi di lavoro, spiegò la situazione, non voleva morire così, divorata dalle infezioni che le condizioni della sua gamba avrebbero sicuramente portato, poi tra un singhiozzo e l'altro si rivolse a Nick, senza sapere se fosse riuscito ad arrivare alla strada o se fosse ferito e bisognoso di aiuto.




"Nick, ti amo più di qualunque cosa al mondo, avrei voluto essere tua moglie, avrei voluto avere dei cuccioli per crescerli con te, per te avrei fatto di tutto, anche mollare il lavoro, ma questo è troppo. Sono arrivata al limite e non ci riesco, non pretendo che mi perdoni per quello che sto per fare e non voglio che ti senti responsabile di avermi messo quest'arma tra le zampe, un modo lo avrei trovato comunque lo sai, ma voglio che mi prometti che andrai avanti con la tua vita, addio amore mio"




Detto questo interruppe la registrazione e la sua concentrazione ritornò alla pistola.

BANG! Il colpo risuonò nella foresta dopo di che calò un cupo silenzio.




Note
E dopo aver scritto questo capitolo mi affretto a chiamare un buon psichiatra per curarmi il cervello bacato. Spero di non dover cambiare di nuovo il rating
Fatemi sapere che ne pensate, molto probabilmente il prossimo capitolo sarà anche l'ultimo.
Io mi sto divertendo a immaginarmi questa storia e a scriverla e non intendo fermarmi, ma se vi piace,(e anche se non vi piace) vi prego scrivete due righe anche elencandomi gli errori (soprattutto quello, lo apprezzerei) in modo che possa migliorarmi e col tempo darvi una qualità maggiore grazie e alla prossima.
   
 
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