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Autore: principessa1793    31/08/2016    4 recensioni
La storia parte dal giorno prima del consiglio disastroso in cui vengono svelati gli altarini. Daniele ha detto a tutti che la Terramoda è intestata a Betty,ma nessuno sa che la Terramoda ha un'ipoteca sull'Ecomoda. Marcella ha litigato con Armando perchè difende Betty (in questo è uguale alla storia originale). Ma Betty dov'è? In bagno! Lo so che sembra ininfluente,ma è da qui che si svilupperà la storia. Perchè è così importante che Betty sia in bagno e come una cosa simile può cambiare lo sviluppo di una storia? Lo scoprirete solo dando un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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[Nicola]
Neanche il succo di mandarino ha funzionato. Insonnia. Non ho chiuso occhio per tutta la notte e non ho notizie di Cami. Mi manca la sua voce e anche scherzare con lei a telefono e avere il suo buongiorno…e mi mancano anche le chiamate per sbaglio di Bobo.
Le ipotesi del signor Hermes di ieri sera avrebbero dovuto tranquillizzarmi,ma chi mi assicura che sono davvero in viaggio e che non è capitato loro qualcosa di brutto?
“ Tesoro,perché non mangi?” mi chiede mia madre.
“ Mamma,non ho più sue notizie e sono preoccupato!” le confesso.
“ Della tua fidanzata?” mi domanda. Magari! Almeno non la sentirei urlare nelle mie orecchie come un’aquila!
“ No,di lei ho notizie costanti e poi coi decibel che raggiunge quanto è incazzata è piuttosto facile localizzarla. Di Camilla non ho notizie, mamma. Mi sta scoppiando la testa!” rispondo esasperato.
“ Camilla è quella tua amica?” mi chiede. Annuisco.
“ Solo un’amica?” incalza.
“ Mamma,non ti ci mettere pure tu! Ma cos’è preso a tutti? Neanche la conosco e magari neppure la conoscerò e voi state facendo congetture strane sulla natura del nostro rapporto! È un’amica,ok?!” sbotto. Se ci si mette pure lei…
“ Nick,non ti arrabbiare! Io voglio solo capire perché sei così preoccupato per quella ragazza!” afferma.
“ Perché ha solo me che mi preoccupo per lei. È così sola,poverina! La sua famiglia se ne frega di lei e del suo bambino! Non capisco come si possa essere così senza cuore!” le rispondo. Spero solo che stia bene!
 
[Camilla]
Signore Santo,placalo tu! Giuro che non gli propinerò mai più un viaggio di 16 ore in aereo!
“ Amore,dai! Manca poco!” cerco di calmare il mio bambino che è stufo di questo mezzo di trasporto.
“ L’hai detto pure tanto tempo fa! Non ti credo più! Qui non posso dormire,non posso correre,uffa!” si lamenta.
“ Ma non è vero che non puoi dormire!” obietto.
“ Sì,invece. Non c’è un letto,né il mio cuscino e neanche le coperte e la mia lucetta della notte!” replica. Alzo gli occhi al cielo.
“ Ma stanotte dormirai in un letto vero con me!” lo rassicuro.
“ E pure il maghetto dorme con noi?” mi chiede. Arrossisco di botto.
“ No. Il maghetto ha una casa tutta sua dove andare a dormire!” gli rispondo.
“ E non possiamo dormire pure noi con lui?” mi domanda.
“ No. Vogliamo fare colazione intanto?” gli propongo. Non capisco perché questa fissa! In fondo siamo sempre stati bene da soli io e lui! Perché vuole un papà a tutti i costi?
“ Sì. Voglio due cornetti al cioccolato e il latte col cioccolato!” mi risponde. La fame non è cambiata!
“ Tutta questa roba?” domando preoccupata.
“ Sì,io ho fame…tanta fame!” mi risponde. E me ne sono accorta!
 
[Daniele]
“ Strana è strana!” commento rivolto a Patrizia parlando di mia sorella.
“ Strana? Ieri è scappata dal locale come una furia lasciando lì il tuo amico che non si capiva bene se era più imbarazzato dalla scena o dal dover star lì con noi due!” replica. Ma che cavolo le sarà preso?
“ Indagherai,vero?” le chiedo.
“ Secondo te? Guarda che non lo faccio solo per te,ma pure perché Marce è mia amica e non vorrei andasse ad impelagarsi in un’altra storia senza né capo né coda!” replica.
“ Anche se l’avessi fatto solo per me,non avrei di certo frainteso!” osservo. Ormai non mi aspetto proprio nulla da nessuno!
“ Perché devi sempre pesare le parole? Volevo solo dire che a Marce voglio bene e mi preoccupo per lei,tutto qui! Dio Mio,quando fai così ti detesto!” ribatte. Che avrei fatto ora?
“ Dove vai?” le domando mentre si riveste.
“ A casa mia e poi in azienda. Sai com’è oggi c’è anche la riunione,sempre che non venga interrotta da Sua Altezza Imperiale e il piccolo principe!” risponde. E che c’entra il romanzo?
“ Il romanzo?” le chiedo confuso forse dal fatto che è mattina presto.
“ No,il bastardo di Camilla Mendoza!” mi risponde astiosa.
 
[Marcella]
Niente. Non risponde alle mie chiamate e non perché non sente il cellulare! Non risponde perché non vuole e stacca. Che poi non capisco perché si è arrabbiato così tanto ieri! Non l’ho trattato male come al solito! Anche se Daniele non è stato propriamente un campione di gentilezza,ma ormai tutti quelli che lo conoscono almeno per fama dovrebbero saperlo!
“ Ricardo,sono Marcella. Non mi rispondi al cellulare e volevo sapere che ti è preso ieri sera e perché hai reagito in quel modo. Richiamami appena hai un po’ di tempo!” registro alla sua segreteria. Speriamo bene!
Certo che gli uomini con cui ho a che fare io sono tutti strani: Daniele che tratta da schifo Patrizia in pubblico mentre in privato se la porta a letto; Ricardo che mi manda un giorno i fiori e l’altro mi ignora completamente; per non parlare poi di Armando…
Squilla il mio cellulare e rispondo subito,ma vengo delusa dalla voce di Daniele.
“ Buongiorno sorellina!” esclama.
“ Daniele! Che c’è? Insonnia perché non vedi l’ora di imbatterti nel presidente?” lo canzono.
“ Neanche morto! Volevo solo chiederti un parere su Patrizia!” mi risponde.
“ Ascoltami bene: non voglio essere coinvolta nelle vostre faccende di sesso,Daniele! Io in questa storia non voglio entrarci! Patrizia è la mia migliore amica e non voglio sapere come vanno fra di voi le cose su quel versante!” replico.
“ Dice che peso le parole!” afferma. Ancora?
“ Torto di certo non ha! E comunque devi domandare a lei cosa voleva dire,non a me. Non sono la sua analista o sarei già chiusa in una clinica psichiatrica!” rispondo.
“ Sei così scontrosa! Mi dici che hai? E poi ieri sei stata così fredda con Santiago!” replica.
“ Mi dispiace deluderti,Daniele,ma sono ancora in grado di cercarmi da sola un uomo! Non ho bisogno di te che giochi a Cupido insieme a Patrizia! Pensa a cercarti una donna e a metter su famiglia!” rispondo per poi riagganciare. Cosa si aspettava? Che andassi a letto col suo amico? Ma roba da matti!
 
[Armando]
Ha un valore inestimabile per me vederla riposare fra le mie braccia e sapere che non abbiamo i minuti contati,che non devo riaccompagnarla a casa per non insospettire Marcella,che posso stringerla a me,camminare mano nella mano con lei e che non devo rinnegare ciò che sento.
“ Alla fine ti sei sdraiato anche tu!” mugugna stiracchiandosi sul mio petto. Sorrido.
“ Dici sempre che il mio torace è il tuo cuscino preferito!” rispondo. Ridacchia.
“ Scusa. È che questa gravidanza mi rende così stanca!” bofonchia.
“ Non devi scusarti!” replico giocando con i suoi capelli.
“ Sono arrivati?” mi domanda.
“ Non saprei. Camilla aveva detto che c’avrebbe avvisati una volta lì!” le rispondo.
“ Povero Bobo! Da quel poco che lo conosco non ce lo vedo a restare seduto in aereo senza potersi scalmanare!” commenta. In effetti!
“ Spero non li abbiano fatti scendere al primo aeroporto disponibile per quanto è vivace il nostro nipotino!” osservo. Ridacchia.
“ Magari anche nostro figlio sarà così!” replica.
“ No. La nostra bambina sarà dolce e pacata come la sua mamma!” ribatto. Eh sì,già immagino la mia principessa giocare con le bambole che le comprerò! Intendo viziarla e rendere entrambe le mie donne felici!
 
[Hermes]
“ Ti avvii già?” mi domanda mia moglie sistemandomi il colletto della camicia. Direi di sì! Nicola ieri era così teso che potrebbe prendersela pure con me se dovessi arrivare tardi!
“ Sì. Hai visto mai che quel mattacchione si sia calmato!” le rispondo.
“ E se questa Camilla lo facesse soffrire?” obietta mia moglie.
“ Se la smettesse di farsi castelli in aria sarebbe meglio,non credi?! Neanche la conosce e già l’ha messa al centro del suo mondo!” replico.
“ Anche lei l’ha fatto lasciando tutto per correre qui in soccorso di un perfetto estraneo!” mi fa notare la mia consorte.
“ Dici che è un po’ matta?” le domando.
“ Magari è solo eccessivamente generosa! Ad ogni modo Nicola non dovrebbe farsi illusioni a maggior ragione per il fatto che ha già una fidanzata!” commenta mia moglie.
“ Quella sì che è matta davvero! Grida come un’aquila. Non so come faccia Nicola a sopportarla!” replico.
“ Ti avviso: tempo che conosca Esther e Nicola non la rivedrà più neppure in fotografia! Non credo la madre di Nicola potrebbe tollerare una nuora così schizzinosa!” asserisce mia moglie. Questo è vero! Nei suoi panni neanch’io vorrei fra i piedi una così!
 
[Roberto]
“ Che hai?” domando a mia moglie che continua a muoversi in modo irrequieto sul sedile della mia auto.
“ Secondo te? Credevo fossi dalla mia parte!” replica. Alzo gli occhi al cielo.
“ Margherita,ti prego! Io sono dalla tua parte però penso anche che Nicola Mora non abbia tutti i torti! Insomma chi non sbaglia a questo mondo? Nessuno! Quindi perché dobbiamo continuare a fare la guerra a Camilla?!” ribatto tentando di farla ragionare.
“ Tu lo ricordi quando abbiamo cercato ogni scusa possibile arrovellandoci il cervello per evitare che il bel mondo sapesse tutto e morissimo di vergogna? Perché io lo ricordo benissimo e non lo dimenticherò mai neppure se Nicola Mora scrivesse un libro su come si perdona un figlio disastrato!” risponde. Abbozzo un sorriso tirato.
“ Ha sporcato il nostro nome,che te lo sei scordato? E se solo penso che verrà qui con quel bambino fra qualche giorno…mi viene l’orticaria!” continua. L’orticaria? Per un bambino?
“ Per il bambino?” le chiedo. Mi sembra un po’ esagerata come reazione.
“ Macché! Per la figuraccia che faremo quando il bel mondo saprà che è tornata qui senza avere un padre per suo figlio!” mi risponde.
 
[Patrizia]
Quell’accozzaglia di racchie è lì a cincischiare ed io sto aspettando che inizi questa benedetta riunione così da non dover essere continuamente rimproverata da Nicola. Il lupus in fabula esce dall’ascensore quasi più brutto del solito per via di un vistoso paia di occhiaie.
“ Amore!” esclamo.
“ Non urlare. Ho mal di testa! Entro fine riunione puoi procurarmi il numero di casa di Camilla?” replica. Che?
“ E a che ti serve il numero di quella gattamorta?” gli domando.
“ Per usare le combinazioni di numeri per giocarle al Bingo. Secondo te? Non riesco a rintracciarla ed ho bisogno di parlarle. Fallo e basta! E non definirla mai più in questo modo!” mi risponde seccato.
“ Ti vedo stanco!” affermo.
“ Appunto. Oggi non è giornata per stuzzicarmi perché rischia di cadere qualche testa!” risponde per poi avviarsi verso la presidenza. Che dovrà mai dire a quella stupida di Camilla?
 
[Camilla]
Bogotà. Quando l’ho lasciata 5 anni fa non credevo c’avrei più rimesso piede. Ed invece per aiutare quel ragazzo impacciato e molto dolce che poco alla volta si sta guadagnando il mio affetto,ho deciso di affrontare il passato e di tornare qui col rischio di essere fucilata da mia madre!
“ Mammina,prendiamo pure noi quelle macchinine gialle?” mi chiede mio figlio entusiasta.
“ Direi proprio di sì. L’Ecomoda è lontana!” gli rispondo tenendolo per mano.
“ L’Ecomoda è dove lavora il mio maghetto?” mi chiede. Annuisco.
“ Che bello!” esclama entusiasta. Il primo sorriso della giornata!
“ Bobo,ricordati quello che ci siamo detti: niente domande imbarazzanti e niente capricci! Prenditi poche confidenze con Nicola!” mi raccomando per l’ennesima volta sperando che questo monito vada a buon fine.
“ Va bene! Io voglio solo chiedergli un fratellino!” risponde. Ok,non ha capito!
“ Ecco:questa è una delle cose che non devi fare!” gli faccio notare.
“ E allora che posso fare? Uffa!” protesta. Sospiro rassegnata.
“ Fare un bel disegno o giocare con i giochini che ci sono nel tuo zainetto. Il tutto senza disturbare Nicola che di grattacapi in quell’azienda ne ha già troppi!” gli spiego. Ci manca solo mio figlio a creargli altre grane!
 
[Sandra]
“ Oddio! Quindi state insieme?” mi chiede Mariana tutta gasata alla fine del mio racconto. Bella domanda! E la questione seria è un’altra: io voglio davvero stare con lui? Per carità,è un bravo ragazzo ed è pure carino,ma…mi sento confusa! Non c’è entusiasmo per questa cosa e quel bacio… È normale sentirsi vuoti e fuori posto durante un bacio?
“ Non saprei! Lui mi piace,però…” farfuglio.
“ Però non è Calderon!” interviene Anna Maria. La fulmino con un’occhiataccia.
“ Mi piace proprio perché non è come il dottor Calderon. A me quel tipo non interessa!” sbotto.
“ Va bene,ma sta calma,figliola!” mi rabbonisce Ines.
“ Mi calmo solo se la pianta di nominarlo! Io ora ho un ragazzo e non voglio che insinui queste cose!” affermo perentoria.
“ Sicura? Neppure se ti dicessi che sta uscendo con una modella?” mi provoca Anna Maria.
“ E allora lo lasciasse sfogare per evitare che salti addosso alla prima che passa!” ribatto.
“ Lei non è la prima che passa,Sandra!” esclama una voce che conosco. La voce del mio capo,del mio ex capo. Spero solo non abbia ascoltato anche i vaneggiamenti di Anna Maria!
 
[Mario]
Non sono un santo,ma crede per caso che vada in giro a baciare tutte le donne che incontro? Avrei la mononucleosi a quest’ora se così fosse!
“ Noi andiamo alle scrivanie prima che il dottor Mora faccia saltare qualche testa!” esclamano le ragazze lasciando Sandra sola con me. Il tale oggi è arrabbiato? Cominciamo proprio bene!
“ Possiamo chiarire quello che è successo ieri?” le domando.
“ Tutto fin troppo chiaro. Mi lasci in pace. Il dottor Mora già non la sopporta e ci metto poco a farle vietare l’ingresso qui,anche se la modella di turno ci resterà male se il suo principe azzurro non la scorterà dall’atelier fino al letto!” risponde acida. Modella? Che modella?
“ Di chi parla?” le domando confuso.
“ Un nome con lei non basta. Un giorno c’è una,quello dopo un’altra…” replica facendo per andare verso la sua scrivania,ma la blocco.
“ Non c’è nessuna modella!” affermo.
“ Non è un mio problema. Ora se si sbriga,i dirigenti sono quasi tutti in sala riunione!” replica. Sto per ribattere,ma si avvicina a lei il palestrato che di recente è entrato nella mia personale top ten di gente simpatica!
“ Ehi! Come mai non sei al piano di sotto?” chiede la mia ex segretaria a quello lì. Ah perché lui lavora al piano di sotto? Strano perché ogni volta lo incontro sempre qui!
“ Non potevo andare a lavorare senza salutarti!” risponde lui mellifluo posandole un casto bacio sulle labbra.
“ Io vado. Non vorrei che la glicemia mi si alzasse troppo!” commento acido per poi dirigermi verso la sala riunioni.
 
[Betty]
“ Che prepara oggi di buono la mia bella mogliettina?” mi domanda Armando abbracciandomi da dietro.
“ Nulla di che. Hai già voglia di cenare?” replico.
“ No,amore. La fame mi è passata quando prima hai detto di non sentirti bene e sei andata a stenderti. Non mi piace vederti stare male!” mi risponde sbaciucchiandomi la guancia. Sorrido rannicchiandomi di più nel suo abbraccio.
“ Guarda che è normale essere un po’ giù in gravidanza!” lo rassicuro.
“ E se pensassimo al nome? Eunice ti piace?” mi chiede. Ma no! Eunice Mendoza suona malissimo!
“ Eunice? Un altro nome?” negozio.
“ April,ti piace di più?” mi chiede. April Mendoza…va già un po’ meglio!
“ Più di Eunice sicuramente. Scusami tanto ma hai comprato il libro dei nomi,per caso?” replico. Ridacchia.
“ E Ava? Ava ti piace,amore?” ribatte.
“ Fa tanto detersivo,non so perché! Amore,potrebbe anche essere un maschio!” rispondo.
“ Pure tu come Bobo? Lei è una bella bambina!” protesta posandomi un bacio sulla pancia. Sorrido intenerita.
“ Allora potremmo chiamarla come tua sorella. In fondo il nome sposa bene con il cognome perché l’hanno già testato i tuoi…” propongo.
“ Sì,ma guarda quant’è stata sfortunata a livello sentimentale. Certo che se ereditasse questa sfortuna dalla zia potrei abbassare il fucile ed evitare di ammazzare qualsiasi bruto si avvicini alla mia bambina!” commenta. Scuoto il capo divertita. Povera me!
 
[Daniele]
“ La smette di muoversi come un ossesso su quella diavolo di sedia e ci spiega perché siamo qui? Non so se lo sa,ma io avrei da fare!” sbotto infastidito dal fatto che questo cretino che gioca a fare il presidente non apre bocca e si muove peggio di Gutierrez.
“ Non è proprio giornata,quindi la smetta di provocarmi! Vi ho convocati perché…” si interrompe quando si spalancano le porte della sala riunioni. Mi volto e Camilla è lì. È cambiata poco o nulla dall’ultima volta che l’ho vista…a parte l’abbigliamento decisamente trascurato. Sembra tutto meno che una Mendoza! Nicola Mora la fissa per svariati secondi facendole quasi la radiografia.
“ S-Se cerca il signor Lombardi è impegnato in riunione,come può notare lei stessa,pertanto dovrebbe aspettarlo fuori o in atelier,per cortesia! Può farsi spiegare dalle segretarie dove si trova l’atelier,signorina!” ed ecco che Nicola Mora ha appena fatto una colossale figura di merda.
“ Veramente la signorina,che poi sarebbe signora…” quel bifolco interrompe Ugo.
“ Fortunato il marito della signora! Signor Lombardi,non è giornata per fornirmi gossip sulla vita privata delle sue modelle! Aspetto una persona e sono agitato! Non può fare come le pare! Le modelle devono stare in atelier,lo sa!” afferma quel tipo.
“ Grazie per avermi equiparato alle modelle,ma non credo faccia per me quella vita e non penso il mio corpo sia adatto a livello di misure! Riguardo il mio ex marito non si reputava così fortunato,visto che se n’è andato! In merito al resto se hai cambiato idea e vuoi che torni a Zurigo,basta dirlo! O forse ero io la persona che aspettavi?” esclama Camilla. Nicola Mora resta a bocca aperta a fissarla.
“ Se non chiude la bocca,finiranno per entrarci le mosche!” lo derido beccandomi un’occhiataccia.
 
[Nicola]
“ Scusate il ritardo!” esclama Cami. Ha i capelli castano chiaro ricci,gli occhioni da gatta verdi e un fisico decisamente attraente… Direi che ha un fisico simile a quello di Anna Maria,la receptionist,solo che veste in maniera meno vistosa per fortuna! Lei e suo fratello sono proprio diversi,ma di ciò me n’ero già accorto dalla foto vista a casa del dottor Mendoza! Ed ho appena fatto una colossale figura di merda con lei!
“ Ciao Camilla!” esclama il dottor Roberto senza troppo entusiasmo.
“ Ciao papà! Scusa,ma Bobo non voleva restare con Mariana!” esclama lei.
“ Noto che hai dato il massimo di te in quanto ad eleganza!” commenta sua madre. Certo che questa donna non si smentisce mai! E poi non è vestita male: indossa dei jeans chiari ed una maglia rosa con delle espadrillas bianche con la zeppa media.
“ Capisco che tu non l’abbia mai voluto vedere,ma Bobo esiste ed è una specie di terremoto,quindi scusa,mammina,se non posso usare borse piccole come una bustina da the o scarpe con tacchi da far invidia agli acrobati circensi! Ho bisogno di vestire comoda per star dietro a tuo nipote,dato che basta perderlo d’occhio un attimo per trovarlo a Timbuctù!” replica lei. Cominciamo bene con la signora Margherita!
“ Parlavo di abiti eleganti! Qui non servirai di certo caffè!” ribatte quella. Manco come se fosse un delitto servire caffè!
“ Lo so,ma servire caffè è certamente meglio che ritrovarsi ad avere a che fare con te ogni giorno!” replica Cami. Sante parole!
“ Calmiamoci! Camilla,loro sono il signor Hermes Pinzon; il dottor Mora,il presidente ad interim; i dottori Sanchez e Rosales,gli avvocati della Terramoda; e il dottor Santamaria,il nostro legale. Gutierrez ed Ugo il conosci già ed anche il resto del consiglio!” le spiega suo padre.
“ Piacere di conoscervi!” esclama Camilla.
“ Il signor Roberto non mi aveva detto di avere una figlia così bella! Piacere,signorina Mendoza!” replica Santamaria. Che marpione questo!
“ Signora. Sono stata sposata ed ho anche un figlio! E non è il caso che specifichi che i miei genitori non gliel’avevano detto perché i miei non vanno molto fieri dell’evento più bello della mia vita!” taglia corto Camilla. Mi scappa un sorriso per come ha zittito l’avvocato.
“ Camilla,stai benissimo anche se hai abbandonato le minigonne!” commenta Lombardi.
“ Ti ringrazio,Ugo! Le minigonne ho dovuto abbandonarle perché non erano adatte per correre dietro ad un bambino!” gli risponde lei.
“ Questo spiegalo ad Anna Maria! Allora? Nessun amore all’orizzonte?” domanda quello stilista impiccione.
“ L’unico amore della mia vita è mio figlio,Ugo! Mi dispiace,ma non c’è nessun gossip all’orizzonte!” replica Camilla.
“ Non essere cattiva! Possibile che nessun uomo ti abbia fatto battere il cuore in questi anni?” le chiede imperterrito quel tipo snervante.
“ Il mio cuore batte in maniera costante e regolare o sarei morta da un pezzo! In merito al resto: nessun amore! Di stronzi ne ho collezionati abbastanza!” taglia corto Camilla strappandomi un sorriso. Il tale sta per ribattere,ma lo fermo io. E che cavolo non siamo mica al bar!
“ Se vuole conoscere i fatti privati della dottoressa,può invitarla a casa per un the,ma qui siamo in riunione,se non se ne fosse accorto!” sbotto.
“ Nick,sembri Armando quando fai così e non è un complimento!” esclama Camilla.
“ Dev’essere quest’azienda a tirar fuori il lato peggiore della gente!” replico con un sorriso. Ricambia.
“ Tu sei sicura di voler collaborare con questo bruto?” chiede Lombardi a Camilla.
“ Sempre di più!” risponde Cami sorridente. Le fossette che si formano accanto alle sue labbra quando sorride sono adorabili.
“ Signor Hermes,sono davvero felice di fare la sua conoscenza!” decreta Camilla.
“ Anch’io!” le risponde il signor Hermes porgendole la mano,che lei gli stringe.
“ Mi dispiace per la condotta inadatta di mio fratello. Armando non si era mai comportato in questo modo e se l’ha fatto è perché ama molto sua figlia! Lo conosco abbastanza da sapere che Armando non l’avrebbe mai fatto se Betty non fosse stata quella giusta!” afferma lei.
“ Certo! Mia figlia di follie se ne intende!” commenta velenosa la madre di lei.
“ Così tu sei Nick! Scusa se non mi sono presentata prima,anche se in un certo senso ci conosciamo già!” esclama Cami ignorando la chiosa velenosa della madre. Mi alzo dalla mia poltrona per stringerle la mano. Fa per avvicinarsi,ma inciampa nella gamba della sedia della madre e mi finisce in braccio. Menomale che c’era la mia poltrona dietro o saremmo caduti tutti e due sul pavimento! Il suo viso è congestionato e anche il mio non è da meno. La punta del suo naso sfiora la mia guancia e viceversa. Le nostre labbra si toccano quasi. Il profumo di cocco dei suoi capelli unito all’aroma di liquirizia e vaniglia della sua pelle invade le mie narici. È un profumo buonissimo!
“ F-Fatta m-male?” le domando guardandole le labbra frastornato dal suo profumo. La mia mano è ancora sul suo fianco. Scuote il capo.
“ Excusez moi,Nick!” mugugna allontanandosi un po’ dal mio viso e chinando lo sguardo. Abbozzo un sorriso.
“ Parli francese?” le chiedo. Mi piace un sacco quando parla francese! Che cazzo sto dicendo? Nicola,che ti prende?
“ Sì,anche inglese ed un po’ di italiano,ma questo è stato un lapsus…sai per via del ristorante.” mi risponde. Mi porge la mano. Perché resta seduta sulle mie gambe? Mi gratto la nuca imbarazzato mentre ricambio la sua stretta di mano.
“ Sei proprio come ti immaginavo!” continua salutandomi con due baci sulle guance. Ancora quel profumo…
“ Nel senso che ti immaginavi uno sfigato?” le domando ancora sconvolto.
“ Nick,dobbiamo lavorare un po’ sull’autostima! Io non vedo nessuno sfigato,perciò smettila di essere così cattivo con te stesso o me ne torno a Zurigo e ti lascio da solo in questa gabbia di belve assetate di sangue!” risponde dolcemente regalandomi una carezza. Abbasso lo sguardo. Stavolta il profumo di liquirizia e vaniglia lo sento ancora di più per via della sua carezza sul mio viso!
“ Testa alta e non abbassare lo sguardo.” mi redarguisce gentilmente sollevandomi il mento con due dita. Annuisco. Fosse facile non sentirsi imbarazzato di fronte ad una così! Si è mai guardata allo specchio notando quanto è bella? O la vedo bella solo io? E poi il suo profumo…
“ Credevo fossi arrabbiata con me per qualcosa… Sei stata irraggiungibile per ore!” esclamo.
“ Ero in aereo. Non potrei mai arrabbiarmi con te…sei così dolce! So che non ti piacciono le sorprese,ma… Sorpresa!” esclama teatrale. Rido.
“ Mi hai fatto prendere uno spavento. Ho rischiato l’infarto!” affermo con un filo di voce.
“ Mi dispiace…speravo nell’infarto di qualcun altro!” sussurra ironicamente provocandomi una risata per poi fare anche lei lo stesso.
“ Credo che andremo molto d’accordo se la smetti di urlare!” esclama.
“ Tu invece intendi restarci seduta ancora parecchio sulle mie gambe? Per carità,non sei pesante,ma non credo sia un atteggiamento consono visto il luogo e poi non vorrei si facessero strane idee!” replico inebetito da quella vicinanza. Si alza di scatto e mi sollevo anch’io.
“ Oddio! Scusa!” esclama portandosi le mani al volto. È così buffa che scoppio a ridere di gusto.
“ Non è successo niente,Cami! Stavo solo scherzando! Diciamo che ci siamo conosciuti da molto vicino! E poi a me di solito ne capitano di peggio!” cerco di rassicurarla scostandole delicatamente le mani dal volto ottenendo in tal modo un sorriso.
“ Tu invece sei diversa da come ti immaginavo!” affermo cercando di non ripensare all’incidente di prima.
“ In senso positivo o negativo?” mi chiede aggrottando le sopracciglia.
“ Decisamente positivo. Non mi aspettavo fossi così bella!” le rispondo. Arrossisce.
“ Come colori somigli a tua madre!” continuo.
“ Per fortuna solo di colori!” sibila facendomi ridere.
“ Puoi anche dirlo che pensi di me che sono una catastrofe,ma ti giuro che di solito non sono così! Sarà il fuso orario!” afferma.
“ Può capitare di inciampare! Mi sei caduta in braccio,ma non è nulla di grave! Non ci siamo fatti male! Piuttosto mi dispiace per l’equivoco di prima! Non volevo di certo rispedirti a Zurigo!” mormoro imbarazzato.
“ Per me non è un’offesa essere scambiata per una modella! Non mi hai insultata!” risponde dolcemente con un sorriso. Le sorrido anch’io.
“ Così tu sei la sorella del temibile dottor Mendoza!” asserisco squadrandola da capo a piedi. È davvero notevole! Spero non si accorga che la sto guardando da quando è arrivata! Non voglio fare un’altra figuraccia!
“ Si vede che non mi hai ancora conosciuto bene! Nella famiglia,sempre che ne faccia ancora parte,Armando è l’agnello ed io il lupo cattivo!” replica facendo dell’ironia. Sì,che è temibile,visto che l’agnellino mi ha riempito di pugni fuori casa di Ines!
“ E ululi anche?” le domando ironicamente.
“ Sì,ma solo quando c’è la luna piena!” mi risponde facendomi ridere.
“ Camilla,siediti! Se ti va di bere qualcosa,basta dirlo!” la invito.
“ Nick,non serve trattarmi con i guanti. La gentilezza non guasta,ma sii meno formale,ti prego!” ribatte. Non posso fare a meno di sorridere. Le passo la mia sedia e ne prendo un’altra per me. È così diversa dalla sua famiglia!
“ Mi raccomando prenditi cura di te,che se ti succede qualcosa finisce che la specie dei gentleman si estingue sul serio!” si raccomanda con ironia riferendosi al mio gesto e strappandomi una sincera risata. Questa donna mi fa morire! Sto per ribattere,ma la porta della sala riunioni si spalanca ed entra Patrizia proprio quando Cami sta per sedersi.
“ Camilla,mi avevano detto del tuo arrivo e sono venuta a salutarti! Sei un po’ più sciatta dall’ultima volta che ci siamo viste!Ed hai qualche chiletto in più e qualche centimetro in più sui fianchi!” commenta Patrizia. Ma se è perfetta! Magari fossero tutte così le donne! È una fata!
“ Oh…la famosa first lady! È così che ti chiamano nei corridoi! Credi sia opportuno che mi inchini? Però non si è mai vista una prima donna così trascurata! Noto che le radici dei tuoi capelli non vedono la tintura da un  po’,cara! E la tua minigonna si è ristretta in lavatrice o te l’ha prestata una escort?” replica Camilla. Non posso difendere Patrizia,visto che ha cominciato lei!
“ Almeno mi vesto bene,non come te! I vestiti te li ha prestati una suora? E l’accostamento di colori è opera di un daltonico?” ribatte Patrizia. La povera Camilla abbassa lo sguardo. Quando Patrizia fa così la strozzerei!
“ PATRIZIA,BASTA! CHIEDILE IMMEDIATAMENTE SCUSA!” intervengo con veemenza.
“ Puoi scordarti che io le chieda scusa! Neanche per sogno,Nicola! Quelle cose le penso tutte!” bofonchia Patrizia.
“ E INVECE LO FARAI ECCOME! HAI OFFESO UNA DIRIGENTE,PATRIZIA! DOMANDALE SCUSA O SEI FUORI!” ribatto irato.
“ Ehi…senza le sue scuse vivo lo stesso,quindi non ti amareggiare la vita per questo!” interviene Camilla poggiando la mano sul mio braccio.
“ Non è vero che sei vestita male e neanche il resto. Sei bellissima!” replico. Camilla abbozza un sorriso imbarazzato.
“ Patrizia,dopo questo sfoggio gratuito di maleducazione verso una tua superiore,puoi dirmi che ci fai qui?” le domando.
“ Sono venuta a prendere le ordinazioni,ma non credevo di disturbarti!” mi risponde. Sbuffo sonoramente. Dalla porta aperta entra un bambino in lacrime. Ha la pelle chiara,i capelli castani ricci e gli occhi chiari. Si dirige spedito verso Camilla.
“ Pulcino,che ti prende?” gli chiede Camilla. Lui continua a piangere. Camilla lo prende in braccio e gli fa poggiare la testa sulla sua spalla.
“ Qui è brutto. Mammina,voglio tornare a casa! Voglio andare a Zurigo!” singhiozza. Se per lui è brutto,cosa dovrei dire io?
Entra subito Mariana che evidentemente per spettegolare l’ha perso di vista. Menomale che non si è fatto male il piccoletto!
“ Signora Camilla,io l’ho perso di vista solo un attimo ed è corso qui!” si giustifica.
“ Sarebbe potuto succedergli qualcosa,maledizione! Non avrebbe dovuto essere tanto irresponsabile!” la redarguisco con fermezza.
“ Non fa niente,Nick! Non è di certo colpa sua se Bobo ha l’argento vivo addosso!” mi calma Camilla poggiandomi una mano sul braccio.
“ Andiamo di là,piccolino?” chiede Mariana al bambino,che scuote il capo vigorosamente.
“ Mariana,vada! Ci penso io!” la esorta Camilla. La segretaria esce.
“ Tesoro mio,mi hai chiesto tante volte di venire qui! Adesso perché vuoi tornare in Svizzera?” domanda lei a suo figlio dolcemente.
“ Qui le persone sono cattive e urlano! E poi dov’è il mio maghetto?” singhiozza il piccolino. Il suo maghetto?
“ Bobo,chi è che urla?” domanda Camilla a suo figlio. Lui indica Patty. E ti pareva!
“ Ha urlato contro una signorina alta con gli occhiali. Ed io voglio il maghetto!” singhiozza Bobo. Patty e Sandra…il teatrino dell’Ecomoda!
“ Nicola,scusa è che Bobo non è abituato alle grida!” Camilla si giustifica con me. Povero bambino!
“ Amore,te l’avevo detto che non c’erano bambini qui,ma puoi fare tante cose!” Camilla di farlo calmare.
“ No! Voglio tornare a casa mia adesso!” risponde il piccoletto. Anch’io voglio tornare a casa mia!
“ MI STA STORDENDO,MALEDIZIONE!” sbotta Daniele Valencia,sortendo l’effetto contrario. Il piccolo comincia a piangere più forte.
“ Daniele! Ti costa tanto mettere in moto il cervello e capire che così lo spaventi?” replica Camilla.
“ In effetti ha ragione Daniele! Questo non è un asilo!” asserisce Patrizia.
“ E neanche un pollaio,quindi che ci fai qui?” replica Camilla.
“ Non sarebbe il caso di presentarci?” chiede la signora Margherita a sua figlia. Questa sta fuori! Il nipote piange e lei pensa a presentarsi. E poi in 4 anni e mezzo non l’ha mai visto e vuole presentarsi proprio adesso? Al suo posto mi sarei presentata al bimbo il giorno della laurea!
“ Bobo,loro sono i tuoi nonni…purtroppo!” esclama Camilla più per accontentare sua madre. Il bambino li guarda solo per un attimo,forse mosso dalla curiosità,e solo il signor Roberto gli rivolge un sorriso. Peccato che ciò non serva a nulla,dato che il piccoletto continua a piangere. Forse piangerei anch’io nei suoi panni dopo aver scoperto di avere quella mummia come nonna! 
“ Posso?” chiedo a Camilla. Mi guarda titubante prima di annuire. Le tolgo il bambino dalle braccia e lo faccio sedere sul tavolo della sala riunioni di fronte a me e con le spalle a gli altri. Somiglia moltissimo a Camilla. Mi guarda un tantinello spaventato e gli regalo un sorriso.
“ Così lui è il famoso Bobo!” commento rivolgendomi a Camilla che annuisce con un sorriso.
“ È bellissimo! È identico a te!” osservo. Camilla abbozza un sorriso.
“ Tu sei il mio maghetto? Il fidanzato della mia mamma?” mi chiede timidamente il piccoletto. Arrossisco di botto.
“ Sì,il maghetto,ma non iniziare a fare domande da terzo grado! E te l’ho spiegato più volte: non è il mio fidanzato!” gli risponde sua madre.
“ Peccato…mi piaceva! Ma puoi sempre fidanzarti con lui ora!” commenta il piccoletto strappandomi una risata per il tono che ha usato.
“ E dai! Non dargli corda,Nicola!” mi rimprovera Camilla imbarazzata. Questo bambino è un tipetto non male!
“ Questo modo di fare sicuramente l’ha preso da te! È fortissimo!” commento divertito.
“ Sì,come no. Se vuoi te lo lascio per una giornata così anche solo per quanto mangia,ti vengono i capelli dritti!” mi sfida Camilla.
“ Anch’io sono una buona forchetta e poi tuo figlio è simpaticissimo!” replico con un sorriso. Camilla scuote il capo rassegnata.
“ Però da quello che vedo anche tu sei un maghetto. Hai indovinato subito chi sono!” mi rivolgo al piccolino,che sfoggia un sorriso enorme.
“ Ti faccio da assistente! Volevo tanto conoscerti,maghetto!” esclama abbracciandomi. Questo gesto mi coglie di sorpresa e resto spiazzato.
“ Anch’io volevo conoscerti. Avevo ragione: sei davvero un bellissimo bimbo!” replico accarezzandogli la testa e ricambiando l’abbraccio.
“ Bobo,io non voglio vederti star male,quindi se vuoi tornare a casa,pagherò il volo a te e alla mamma per tornare a Zurigo!” affermo.
“ E tu vieni con noi,vero?” mi domanda.
“ Non posso,anche se verrei via volentieri. Sarei più contento se tu e la mamma restaste qui con me,ma non posso obbligarvi! Anzi,facciamo così: tu e la mamma restate qui oggi e se poi se domani vorrai ancora tornare a casa,io ti accontenterò,ci stai?” replico. Mi guarda dubbioso.
“ Io non voglio lasciarti solo con le persone che urlano perché poi diventi sordo! Non voglio che ti mettono nel freezer e diventi un gelatino!” mi risponde accarezzandomi la guancia e strappandomi un sorriso carico di tenerezza. Lo abbraccio forte.
“ Neanch’io voglio che tu e la mamma mi lasciate qui da solo. La prossima persona che ti fa paura,la mandiamo via,ok?” replico. Annuisce.
“ Mammina,vero che è bello? Vero che ti piace?” domanda Bobo alla madre che arrossisce. Sono imbarazzato anch’io!
“ Bobo,non cominciamo con queste domande! E comunque sì,è bello!” replica Cami. L’ha detto solo per far felice Bobo o lo pensa davvero?
“ Fammi indovinare: tu e la mamma non avete dormito molto,vero?” ipotizzo. Bobo scuote il capo.
“ E neanche tu a giudicare dalle occhiaie che ti ritrovi!” asserisce Cami. Mi gratto la nuca.
“ Cami,se tu sei d’accordo nel mio ufficio c’è un divanetto e possiamo sistemare Bobo lì!” le propongo.
“ Amore,vuoi fare un po’ di nanna?” chiede Camilla a suo figlio.
“ Posso dormire in braccio a te?” mi domanda Bobo. Qui?
“ Ehm…non credo sia il caso!” gli risponde Camilla per me.
“ Non ti sto simpatico,vero?” mi domanda il piccolino visibilmente deluso. Crede sia per questo?
“ Veramente il motivo dovresti già saperlo: qui urlano tutti e non dormiresti bene. Facciamo così: stasera ti cullo finché non ti addormenti e ti racconto anche la favola della buonanotte,ok?!” replico. Annuisce con un sorriso abbracciandomi forte.
“ Mamy,quindi non posso dire a Gustav,che ha il papà puzzone,brutto e cattivo,che tu hai un fidanzato mago bello e simpatico?” chiede Bobo alla madre. Noto Cami irrigidirsi non poco. Che le prende? E poi come fa a vedermi bello questo bambino? Non sarà miope?!
“ No. Poi se il tuo amico vuole vedere qualche magia,come si fa? Lo sai che non bisogna inventarsi le cose!” gli risponde Camilla.
“ Lo sai che zia Betty ha nella pancia il mio cuginetto che per ora mangia e dorme soltanto?” mi dice il bimbo. Sorrido.
“ Sì,mi è giunta voce di questa cosa. E immagino tu vorresti un maschietto!” replico. Annuisce con un leggero sorriso.
“ Anch’io vorrei nascesse un maschietto! Hai detto che sono tutti cattivi: io ti sembro cattivo?” gli domando.
“ No,tu non urli! La mamma dice che sei tanto simpatico. È contenta quando la chiami. E sei simpatico pure a me!” mi risponde. Sorrido.
“ Il che è un evento,visto che non gli piace mai nessuno!” aggiunge Camilla a bassa voce facendomi ridere.
“ Pure tu mi sei simpatico. Bobo,vuoi qualcosa da mangiare o da bere?” gli domando.
“ Lo yogurt alla fragola e le merendine a cioccolato però solo 3,per favore!” mi risponde. Solo 3? E gli pare poco? È peggio di me!
“ Nick,per carità! Quando siamo scesi dall’aereo ha divorato un panino quasi più grande di lui! Ok che ha il metabolismo veloce,ma non assecondare il suo appetito illimitato o mi ritroverò la dispensa vuota ogni giorno,ti prego! Bobo,niente cibo!” esclama Camilla facendomi ridere per poi rivolgersi a lui.
“ Se avesse fatto lo stesso anche tua madre,adesso non mi ritroverei la dispensa vuota ogni giorno!” bofonchia il signor Hermes. Povero me!
“ Piccolino,non ti piace stare qui perché non hai nessuno con cui giocare,giusto?” gli chiedo. Annuisce strofinandosi gli occhietti con le mani.
“ No,non ti strofinare gli occhietti che poi diventano rossi e ti bruciano!” gli dico dolcemente.  
“ E qual è il tuo gioco preferito?” gli domando,mentre si asciuga gli occhi con il fazzolettino che la madre gli ha dato.
“ Le macchinine! Ne ho tante,ma nessuno gioca con me!” mugugna. Poverino!
“ Piacevano pure a me da piccolo e costringevo zia Betty a giocare con me,ma non si divertiva molto!” gli confesso. Mi guarda dubbioso.
“ Ma lei è una femmina!” obietta aggrottando le sopracciglia.
“ Lo so,ma mi sono dovuto accontentare! Che vuoi farci! Sai che lui è il papà di zia Betty?!” esclamo. Il bambino guarda il signor Hermes.
“ Sei il nonno del cuginetto che vive nella pancia di zia Betty?” gli chiede il piccolino. Il signor Hermes annuisce regalandogli una carezza.
“ Adesso vuoi andare di là con Mariana?” chiede Camilla a suo figlio. Lui scuote il capo vigorosamente. Cami non sa a che santi far voto!
“ Io resto qua con te e con lui,che è tanto simpatico!” asserisce perentorio Bobo. Sorrido accarezzando la testa del piccolino.
“ Facciamo così: se vuoi gioco io con te dopo la riunione,ti va?” gli chiedo. Speriamo bene!
“ Davvero?” mi domanda contento. Annuisco. Mi abbraccia forte. Camilla mi regala un sorriso.
“ Ma tu ci sai giocare con le macchinine con il telecomando?” mi chiede.
“ No,ma puoi insegnarmi tu! Sono sicuro che saprai insegnarmi come si fa!” gli rispondo. Annuisce.
“ Ma ci sono due condizioni: la prima è che smetti di piangere perché io non gioco con i bambini tristi; la seconda è che vai da Mariana,ti fai dare fogli e colori e mi fai un bel disegno!” asserisco.
“ Lo metti nella tua cameretta?” mi chiede.
“ No,lo metto nel mio ufficio. È così disadorno che un disegno non può fargli che bene! Allora? Accetti?” replico.
“ Ma solo se giochi con me anche stasera!” ribatte.
“ Certo che trattare con tuo figlio è peggio che trattare con le banche!” sussurro a Camilla,la quale non trattiene una risata.
“ Bobo,non esagerare con le pretese!” lo redarguisce sua madre.
“ Ci sto. Allora giochiamo insieme anche stasera!” asserisco. Il piccoletto comincia ad esultare.
“ Anche stasera? Vuoi portare questo microbo a casa mia? Sei pazzo?” mi chiede Patrizia.
“ Patrizia,non starnazzare…ehm non urlare! E non definirlo più così! Comunque vado io da loro,tranquilla!” replico.
“ E tu,giovanotto,accetti la mia proposta?” mi rivolgo al bambino. Annuisce sorridente.
“ Così questo bimbo pestifero è tuo figlio! Non so come tu abbia fatto ad allevarlo da sola per anni! È un demonietto!” commenta Calderon.
“ No,l’ho trovato sotto un cavolo! Certo che è mio figlio e non azzardarti a dargli del << pestifero >> o << demonietto >> di nuovo o ti spacco la faccia! Mio figlio è un tesoro!” gli risponde Camilla mordace. Ha ragione! Ma come si permette questo idiota? Questo bimbo è carinissimo!
“ Se io sono pestifero,tu sei un brutto porcellone idiota che puzza di cacca!” sbotta Bobo. Sghignazzo divertito. Questo bambino già mi piace!
“ Maghetto,chi è questo signore con la faccia da maialone scemo?” mi chiede Bobo. Un’enorme testa di cazzo! Sorrido divertito.
“ Cami,Bobo mi serve! I suoi insulti sono fenomenali e lo nomino ospite ufficiale di tutte le riunioni!” esclamo divertito. Cami ride.
“ Amore,lui è un amico totalmente idiota di tuo zio!” risponde Camilla alla domanda di suo figlio.
“ E perché lo zietto conosce una persona idiota e con la faccia da culetto sporco di cacca?” domanda Bobo. Bella domanda! Rido divertito.
“ Hai presente quando ti ho raccontato per la prima volta la storia di Pinocchio e tu mi hai chiesto perché lui faceva tutte quelle cose brutte?” replica Camilla. Il piccoletto annuisce. Questa donna è arguta,intelligente ed incredibilmente divertente! La ascolto rapito con un sorriso tenendo il gomito sul bracciolo della sedia e il mento sul palmo della mano.
“ Tu mi hai detto che frequentava persone che gli davano consigli sbagliati come il gatto e la volpe o Lucignolo!” asserisce il piccoletto.
“ Questo signore,che poi definirlo << signore >> è un complimento,è stato come il Lucignolo di Pinocchio per lo zietto!” gli spiega Cami. Mi scappa un sorrisetto. Mica male questo parallelismo!
“ Ma Lucignolo a Pinocchio lo porta nel Paese dei Balocchi!” obietta il bambino.
“ Dove si trasforma in un asino! Bobo,non tutto ciò che ci piace,rappresenta il nostro bene! Spesso incarnano il nostro bene cose che non ci piace fare,ma da cui un giorno trarremo beneficio!” intervengo. Mi guarda confuso.
“ Un giorno,quando sarai grande,capirai!” affermo scompigliandogli i capelli.
“ E se ti dicessi che Lucignolo è cambiato?” domanda Mario Calderon a Camilla.
“ Sì,me ne sono accorta. So che ultimamente ti sei dato alla scrittura. Però risparmiami i tuoi componimenti poetici cotanto lusinghieri! Se vuoi farmi un favore,fa finta che io non esista!” risponde Camilla perentoria. Trattengo una risata per il modo di fare di questa donna!
“ Camilla,ascolta…” quel cretino le poggia la mano sulla spalla.
“ Mario,levami le mani di dosso e taci per i prossimi 4 millenni!” ribatte Camilla scostandosi il tentacolo di quel cretino di dosso.
“ Lasci in pace Camilla! E adesso vada a sedersi al suo posto la faccio uscire dalla sala riunioni!” affermo rivolto a quel cretino patentato.
“ Bobo,è ora che tu vada a tener fede al patto fatto con Nicola!” Camilla si rivolge a suo figlio,che annuisce. Allarga le braccine perché io lo faccia scendere. Lo rimetto per terra. Patrizia sembra incazzata… Mi sa che tra le due da oggi è guerra aperta!
Sento qualcosa tirarmi la giacca e mi volto verso il basso. È il piccoletto che sta attirando la mia attenzione.
“ Bobo! Si chiama Nicola! Non tirargli la giacca per chiamarlo!” lo redarguisce dolcemente la mamma.
“ Nicola,perché non diventi il mio papà?” mi chiede speranzoso. Camilla ha la faccia di una che vorrebbe scomparire per la vergogna. Non so che dire! Non mi aspettavo mi chiedesse di diventare suo padre solo perché sono stato gentile con lui! Il mio cervello è andato in tilt!
“ Ma pure tu pensi che i bambini sono una seccatura come il quasi papà di Gustav?” mi domanda. C’è davvero gente che odia i bambini? Lo faccio sedere sulle mie ginocchia sotto lo sguardo basito di Cami. Ma perché le situazioni complicate capitano tutte a me?
“ Questo quasi papà non credo avanzerà mai di livello diventando un papà effettivo. Mi sta sulle scatole pure se non lo conosco! Io non credo che i bambini siano una seccatura,tantomeno tu! E dovresti smetterla di credere a tutto ciò che dicono gli adulti,soprattutto le persone idiote come quello lì. Ad ogni modo c’è una condizione fondamentale per andare d’accordo con me!” esclamo accarezzandogli la punta del naso.
“ Quale?” mi chiede interessato il piccoletto.
“ Le promesse vanno mantenute. Quindi c’è un disegno che dovrei ricevere,conosci il bambino che me l’aveva promesso?” replico. Sorride.
“ Io!” risponde abbracciandomi. Sorrido. Scende dalle mie ginocchia e mi stampa un bacio sulla guancia prima di andar via. Che tesoro!
“ Di solito non è così affettuoso con chi non conosce. Ti spiace pormi le domande,che di certo avrai in mente,dopo la riunione?” chiede Cami.
“ Ok,ne parliamo dopo con calma. E comunque è un bimbo meraviglioso! È dolcissimo e tu sei un’ottima madre!” le rispondo. Arrossisce.
“ Grazie! Nicola,davvero: se stasera hai da fare mi aggiusto io con Bobo! Hai già fatto tanto!” afferma Camilla.
“ Allora non mi ascolti: io le promesse le mantengo!” ribatto.
“ Mi dispiace per quel casinista di mio figlio!” afferma costernata.
“ Camilla,vuoi passare tutto il tempo a scusarti? Se ti scusi di nuovo,giuro che ti mando a vivere da tua madre!” le sussurro.
“ Ma insomma! Smettila di prendermi in giro! E comunque grazie per tutto quello che stai facendo!” mugugna a bassa voce.
“ Non ho ancora fatto nulla,nulla di quello che meriti di ricevere dalla vita! Farò in modo che sia tutto in discesa per te!” replico. Sorride.
 
[Camilla]
Betty aveva ragione: questo ragazzo è proprio un pezzo di pane! Ho fatto bene ad accettare di aiutarlo oppure presto avremmo trovato solo le ossa di Nicola nella mani di questi avvoltoi. E poi non è brutto come l’ha definito Betty… Troppo pessimista la visione del mondo di Betty!
“ Perché hai detto a tuo figlio che Betty aspetta un figlio? Aspettare il ritorno di tuo fratello e Betty ti costava tanto?” mi chiede mia madre.
“ Perché occultare la verità non serve a niente. Quel bambino c’è,come c’è Bobo! Ok,Betty magari non si è comportata bene iniziando una storia con Armando mentre lui stava con Marcella,ma ormai è andata così.” replico.
“ Ormai il dato è tratto e tocca accettare la realtà!” interviene Nicola.
“ Lei stia zitto e vada a giocare con le macchine! Roba da matti: un presidente che gioca con le macchinine!” sbotta Daniele.
“ Daniele,non ti azzardare a trattarlo così! Lascialo in pace e pensa alle tue turbe psichiche gravi!” replico.
“ Cami,ti ringrazio per avermi difeso! Dottor Valencia,posso farle una domanda che nasce dal cuore?” dice Nicola. Daniele annuisce.
“ Perché ci ammorba tutti i giorni con la sua presenza non gradita?” domanda schietto Nicola. Sorrido.
“ Perché devo supervisionarla! Non lascio la mia azienda nelle mani del primo cretino che passa!” gli risponde Daniele.
“ L’età della balia l’ho superata da parecchio e poi ora c’è Cami a controllare che non commetta illeciti con l’azienda!” replica Nicola.
“ Mi sta cacciando dalla mia azienda?” chiede Daniele scioccato e furioso.
“ Sua? Non mi pare che lei si chiami Beatrice Pinzon Solano! Quindi giuridicamente non è sua! E poi faceva così anche col dottor Mendoza? Gli stava col fiato sul collo? Perché questo spiega il fallimento: non dev’essere bello lavorare con uno che gufa in questo modo ogni santo giorno,rompendo le scatole!” ribatte Nicola. Però…cazzuto il presidente!
“ Che fa? Ora lo difende? E ad ogni modo quando c’era quell’altro clown,in azienda venivo poco!” replica Daniele.
“ E allora faccia lo stesso anche adesso o le impiegate penseranno che la invito io e cominceranno a maledirmi! Qui si dice che lei porti cattivi presagi! Io non sono scaramantico,ma non si sa mai!” risponde Nicola facendomi ridere e zittendo Daniele.
“ Sei un mito!” Gli sussurro. Ci scambiamo un sorriso.
“ Ad ogni modo questa è una riunione di lavoro e gradirei evitassimo l’argomento << Betty >>! A quella poveretta staranno fischiando le orecchie per tutte le volte che la nominate!” esclama Nicola tornando serio.
“ Evitare l’argomento << Betty >>? Evitare di parlare della donna che ci ha tolto l’azienda?” chiede Marcella. Nicola alza gli occhi al cielo.
“ Cami,dimmi la verità nuda e cruda: per calmare questa qui mica me la devo sposare io?” mi domanda Nicola a bassa voce.
“ No,spero proprio di no!” gli sussurro ridacchiando.
“ Io credo tu stia così perché Betty ti ha tolto mio fratello,Marcellina!” le rispondo.
“ Tuo fratello non è il centro del mondo!” ribatte Marcella.
“ Per te sì! Marcella,hai monitorato la sua vita per 4 anni e esigevi di farlo per il resto della vita. Ringrazia che sia fuggito prima delle nozze e non dopo…almeno hai evitato un divorzio! Il vostro matrimonio non sarebbe durato neanche un mese; inoltre Armando,quando l’ho avvisato che non avrei partecipato alle vostre nozze,non mi sembrava entusiasta per quest’evento! E poi,il fatto che Betty ti abbia tolto Armando,ti sta bene per tutte le volte che l’hai umiliata! Io,al suo posto,mi sarei messa d’impegno per toglierti Armando e non vi ridarei mai l’Ecomoda per tutto ciò che le avete fatto passare in un anno!” esplodo. Nicola mi guarda sconvolto. Ho zittito il consiglio. Non ci credo!
“ La tua cara santarellina,mia vittima e martire,lo aiutava a occultare le amanti prima di diventare una di loro! Avrei dovuto farle un applauso per questo? E poi che ne sai cosa vuol dire essere mollata a pochi giorni dalle nozze!” commenta lei.
“ Hai la memoria corta,cara! Dimentichi che sono stata abbandonata anch’io due mesi dopo le nozze e non ho fatto tutta questa tragedia greca. Tu non hai orgoglio,Marcella,oppure l’avresti lasciato dopo il primo paio di corna e invece continui imperterrita a volerlo. Sono sicura che se domani Armando tornasse da solo,tu gli correresti di nuovo dietro come una disperata. Io invece non mi sarei ripresa il mio ex neanche se mi avesse comprato la Statua della Libertà! E poi,brutalmente parlando,le corna te le metteva lui non Betty. Marcella,sei una bella donna,sei intelligente,preparata…di uomini puoi averne quanti ne vuoi,ma lascia stare mio fratello! Lui non ti ama e non ti amerà mai! Hai 30 anni,vuoi invecchiare bramando un uomo che non ti vuole e che aspetta un figlio da un’altra donna?!” replico.
“ TU NON PUOI PARLARMI IN QUESTO MODO,DOPO CIÒCHE MI HANNO FATTO ARMANDO E QUELLA!” grida Marcella.
“ La smetta di starnazzare come un’oca! Deve smetterla di urlare come una venditrice ambulante e di usarci come pungiball per le sue nozze mancate! E non gridi mai più contro Camilla! È una sua superiore…in tutti i sensi!” sbotta Nicola. Sorrido per la sua premura nel difendermi.
“ Grazie Nick!” mormoro accarezzandogli l’avambraccio. Mi sorride sfiorandomi la mano. È proprio un bravo ragazzo!
“ Patty,puoi andare per cortesia? Nessuno ha voglia di nulla per ora! Puoi passare più tardi per il pranzo!” dice Nicola a quell’altra scema che è rimasta ad assistere alla scena inebetita.
“ Nicola,voglio chiarire che non ho nulla contro Betty! Non si è comportata bene con Marce,ma non ho nulla contro di lei!” esclama quella lì.
“ Direi che è il minimo,visto che il grosso gliel’hai fatto prima…come sabotare il suo computer perché non venisse promossa assistente alla presidenza! E non guardarmi come Bambi che non è il caso! So anche questo…l’ho detto che i miei contatti con Armando erano piuttosto regolari,no?” sbotto. Questa specie di vipera non può giocare alla santarellina!
“ Quindi ti ha raccontato anche della sua relazione con Betty,ne deduco!” interviene Mario.
“ Le deduzioni lasciale a chi ha il cervello!  Ad ogni modo: no. L’ho scoperto solo quando mia madre mi ha telefonato,dopo 5 anni di silenzio,tutta trafelata,per sapere se lui e Betty si erano rifugiati da me! Questo gossip mi ha incuriosito in merito a Betty! Dev’essere una fata se è riuscita a fargli perdere la testa!” commento. Non vedo l’ora di vedere le facce di Marcella e di Patrizia quando se la ritroveranno davanti!
Quella pazza se ne va prima che il mio cellulare cominci a squillare. Cazzo,Armando! Porca miseria! Gli avevo detto che l’avrei chiamato io!
“ Pronto!” rispondo cercando di restare calma.
“ Ehi! Tutto bene? Siete arrivati?” mi chiede.
“ Bene. Sono nell’azienda della mia famiglia in riunione!” rispondo criptica.
“ Guarda che puoi dirlo che sono io,evita solo di farti sfuggire dove sono!” replica.
“ Sei sicuro?” gli chiedo.
“ Sì. Che possono mai farmi? E poi io e Betty torneremo presto sposati e felici,quindi non possono farmi proprio nulla!” replica.
“ Come vuoi,Armando!” ribatto. Mi guardano tutti sbalorditi compreso Nicola.
“ Passamelo!” mi intima Mario quasi in contemporanea con mia madre.
“ No! Il mio cellulare non si tocca! E poi se Armando avesse voluto parlare con voi,vi avrebbe chiamato!” rispondo.
“ Dove sono?” chiede Marcella.
“ Non lo so. Armando non vuole dirmelo e fa bene! E smettila di maltrattare in questo modo il tuo orgoglio,per favore!” le rispondo.
“ Tutto bene? Betty?” chiedo a mio fratello.
“ Sta bene. Prima si è stesa 5 minuti perché si sentiva un po’ stanca,ma adesso si sta preparando perché voglio portarla a fare un giro e poi torniamo a casa per cenare! Voi donne durante la gravidanza siete strane…un po’ bipolari!” mi risponde. Rido.
“ La mia topina manda mia moglie in bagno a vomitare un’ora sì e l’altra pure!” mi racconta.
“ Armando,je te prie! Il girino che vive nel ventre di Betty potrebbe essere maschio e devi smetterla di vederlo come una bimba da viziare! Poi se nasce un maschio resti deluso…anche se questo ti spingerebbe a mettere subito in cantiere un altro figlio!” replico. È una fissa la sua!
“ Tanto lo so che anche tu tifi perché sia una bambina!” insinua.
“ Touché! Piuttosto avete già deciso quando tornerete?” gli chiedo.
“ Entro la fine dell’ultimatum di certo! Non ci tengo a non veder nascere mia figlia! Hai detto agli altri che ci siamo sposati?” replica.
“ No. Lo sai che ho sempre amato l’effetto sorpresa! Anzi quando tornerai porta con te dosi industriali di cardiotonici…credo serviranno! Qui sono tutti fuori di testa! Ora capisco perché tu e la tua dolce metà ve ne siete andati!” gli rispondo. Scoppia a ridere.
“ Sei sempre la solita! Bobo?” mi chiede.
“ Bobo ha appena terminato di fare i capricci! Menomale che c’è Nick che ha tanta pazienza! È un angelo!” gli rispondo. Nicola sorride.
“ Ma come facevi prima che arrivasse?! Vado a vedere se serve qualcosa a mia moglie! Ci sentiamo,sorellina!” esclama.
“ Va beh…salutamela e fa in modo che si riguardi! E smettila di essere geloso e di fare del sarcasmo! Ora ti lascio!” replico.
“ Cami,mi raccomando e dai un bacio a Bobo!” esclama.
“ Sì. Ciao.” Rispondo prima di riagganciare.
“ Dimmi dov’è!” mi intima mia madre.
“ Non lo so e anche se lo sapessi non lo direi di certo a te. Vuoi far crescere un altro bambino senza padre? Ci siamo sentiti raramente e non me l’ha mai detto. So solo che lui e Betty sono felici,stanno bene e che mio fratello vuole una bambina! Tornerà entro un mese da quando gli è stato dato l’ultimatum. Potrebbe rientrare domani o fra una settimana…ultimamente ad Armandino piace fare sorprese!” taglio corto.
“ E ce ne siamo accorti!” commenta velenoso Daniele.
“Armando sa che devono tornare,vuole solo accertarsi che il loro rientro non metta a rischio la salute del figlio che aspettano! Tiene molto al bambino e ne morirebbe se accadesse qualcosa a lui o a Betty! Non è un dispetto,è solo in ansia per la salute di suo figlio!” asserisco.
“ Stanno bene?” mi chiede il padre di Betty. Annuisco.
“ Signor Hermes,deve stare tranquillo: Betty non è sola! Armando la adora. Non esiste al mondo uomo più innamorato,mi creda! Trascorre ore a parlarmi di Betty quando ci sentiamo ed è cotto!” lo rassicuro.
“ E va tutto bene?” mi chiede Nicola.
“ Sì. Molto bene,ma Armando è geloso di te.” Gli rispondo.
“ Di questo me n’ero accorto e se n’era accorta anche la mia faccia qualche settimana fa!” replica strappandomi una risata.
“ Mi dispiace! Magari quando lui e Betty torneranno,non starle troppo appiccicato o rischi di prenderle di nuovo!” ribatto. Sorride.
“ Ora,se non ti spiace,parliamo di lavoro. Cami,io avrei pensato a Sofia come tua segretaria.” Asserisce Nicola.
“ Sì,la signora Rodríguez è un’ottima impiegata!” replico.
“ Veramente di Rodríguez ad ora l’è rimasto solo il cognome! Il suo ex marito,alias Mister Assegno,l’ha lasciata per mettersi con una pseudo modella! Sapessi che show avviene qui ogni mese quando quel poveraccio deve portarle l’assegno di mantenimento,gioia!” mi informa Ugo.
“ Il marito di Sofia? Davvero? Aveva…insomma…sembrava così…” farfuglio. Sembrava una brava persona!
“ Sembrava uno spaventapasseri,puoi dirlo! Non si è rivolto a nessun chirurgo: è ancora uno spaventapasseri,solo che non si accompagna più alla sorella minore dei sette nani,ma ad una stangona con poco cervello e molte curve!” replica Ugo.
“ Grazie per la dritta e per l’aggiornamento su questo gossip,Ugo! E comunque volevo dire che sembrava una brava persona il marito di Sofia! E poi i sette nani non erano fratelli fra loro quindi,a rigor di logica,non potevano avere una sorella in comune!” ribatto. Nicola scoppia a ridere.
“ Miss Mendoza,ha preferenze per l’office? C’è l’ufficio libero accanto al mio,vuole visitarlo?” mi domanda Gutierrez.
“ Cami,ci sono quello che era del direttore amministrativo,quello dove lavorava il dottor Calderon e quello di Betty. Però…preferirei optassi per uno dei primi due se non ti spiace!” asserisce Nicola tornando serio.
“ Mi spiace,ma io nell’ex ufficio di Mario non ci metto piede neanche se mi ci trascini per i capelli,Nick. Solo il pensiero che ci sia stato quel depravato mi fa vomitare oltre al fatto che dovresti far formattare il suo pc…sai quanti video porno ci saranno là dentro! Vorrei l’ufficio di Betty,se non ti dispiace!” replico. Nicola è sorpreso.
“ Camilla cara,non è per preservare la sacralità del luogo,ma non credo sia adatto a te l’antro in cui lavorava quella Betty!” afferma Ugo.
“ Fino a due giorni fa lavoravo in una bettola frequentata da ubriaconi,quindi figurati se mi scandalizza lavorare in un ex ripostiglio!” replico.
“ Te l’ha detto tuo fratello?” mi chiede Mario.
“ No,ho la palla di vetro. Ma tu sei così idiota di tuo o fai finta? Me l’ha detto Armando appena l’ha assunta e gli ho fatto presente che era disumano,ma so che quell’ufficetto è inglobato nella presidenza e non è esposto al corridoio. Siccome mi è giunta voce che in quest’azienda anche i muri hanno le orecchie,gradirei disporre della mia privacy,anche se non sono sicura che in quel luogo ci sia riservatezza dato che è stato sabotato un computer! Nick,naturalmente se ti da fastidio o la consideri una specie di invasione del tuo privato,sei libero di dirmelo tranquillamente! Non voglio darti alcun disturbo e preferirei fossi schietto con me!” esclamo.
“ Nessun fastidio! Almeno non dovrò attraversare tutto il corridoio o contare sulla comunicazione fra segretarie per riferirti le cose pure perché fra Patrizia e le altre non c’è un buon rapporto!” risponde Nick. Chi se l’aspettava che la sua ragazza avesse pessimi rapporti con le altre?!
“ Ma non ti fa schifo? Magari lì Armando e quella lì hanno concepito il figlio che aspettano!” insinua Daniele. Mi va quasi la saliva per traverso. Ma che cazzo gli passa per la testa?
“ Se la mettiamo così,per tutte le volte che sono rimasti soli a lavorare,magari l’hanno concepito in presidenza o in sala riunioni. Magari proprio su questo tavolo,Daniele!” ribatto. Daniele fa una faccia sconvolta. Così impara a farmi quasi strozzare con queste baggianate!
 
[Mariana]
“ Alla fine non assomiglia molto a quel poveraccio dell’ex marito della signora Camilla!” commenta Sofia riferendosi al figlio della signora Camilla che sta disegnando buono e tranquillo alla scrivania che prima era di Sandra. A parte l’infarto che mi ha fatto prendere all’inizio quando è scappato via,sembra un bimbo quieto.
“ Sofia!” la redarguisce Sandra accarezzando i capelli del bambino. Il piccoletto si volta a guardarla.
“ E questo disegno per chi è?” gli domando.
“ Per il mio papà. Nicola è il mio papà. Lui non vuole che io e la mamma andiamo via perché ci vuole bene!” mi risponde. Suo padre? Io e le mie colleghe ci guardiamo basite. Quindi i due si conoscevano già? Oddio!
“ Nicola ha detto che se urli di nuovo con quella signora antipatica che somiglia alla Barbie ti manda via perché mi fai spaventare! Io ho paura quando urlate!” continua il piccoletto rivolgendosi a Sandra.
“ Mi dispiace. È solo che quella signora mi fa arrabbiare!” gli risponde Sandra.
“ Non mi piace quella Barbie. Urla sempre. Mi sa che Nicola la manda via!” afferma il piccoletto. Se va beh…buonanotte! È più probabile che sia cacciato a calci nel sedere lui nonostante sia presidente!
 
[Armando]
“ Amore,vedrai che se la caveranno quei due in azienda!” cerca di rassicurarmi la mia adorabile mogliettina. Le poso un bacio sulla tempia.
“ Non è l’azienda a preoccuparmi,se devo essere sincero!” le confido. Solleva un sopracciglio.
“ Non guardarmi così! È solo che…non ti sembra che Cami sia troppo entusiasta?!” esclamo. Ridacchia.
“ Hai finito di essere geloso di me e cominci con tua sorella?” mi canzona. La porto a me e la bacio con grande passione.
“ Io non smetterò mai di essere geloso di te. Sei la mia dolce mogliettina e sei una gemma rara. È logico che tema che qualcuno ti allontani da me. In merito a Camilla: non frequenta un uomo da troppi anni e questa vicinanza con Nicola mi fa temere il peggio!” affermo.
“ Nessuno mi porterà via. Io mi sono sposata per la vita. A meno che tu non mi voglia più!” mi rassicura. Me la stringo forte al petto. Che sciocchezza! Come potrei non volerla più?!
“ Io voglio sia te che la nostra bambolina. Non vedo l’ora di prenderla in braccio,di darle il biberon,di cantarle la ninnananna!” affermo.
“ Facciamo che la ninnananna la evitiamo che sei un po’ stonatino. L’ho sentito prima mentre eri in doccia!” replica ironica.
“ Chi è che è stonato?” le chiedo solleticandole i fianchi e beandomi del suono melodioso della sua meravigliosa risata. Non credo si possa amare più di quanto io amo lei!
 
[Margherita]
Non posso credere alla faccia tosta di mia figlia. Ha portato qui quel bambino e neanche voleva presentarci! Cominciamo proprio bene! Questo ritorno è stato proprio un disastro!
“ Non avrà intenzione di venire tutti i giorni in Ecomoda!” commento rivolta a mia figlia.
“ Mamma,non ho il dono di leggere nel pensiero,quindi se mi dici di chi parli,è meglio!” risponde con un sorriso beffardo.
“ Non fare la finta tonta,Camilla!” sbotto.
“ Un nome o un cognome bastano per farmi comprendere di chi stai parlando!” replica prendendosi gioco di me.
“ Del bambino!” emetto queste due parole con uno sforzo sovrumano.
“ Di mio figlio. Beh…dipende da Nicola. Se per lui va bene tenerlo qui per un po’ fino a che non si abitua alla nuova città,credo di sì!” afferma con un sorrisetto derisorio rivolto a me.
“ Bobo qui è il benvenuto. Vedrai che le segretarie saranno felici di averlo qui e poi chissà che il sorvegliare il piccoletto non le aiuti a non chiudersi in bagno a spettegolare. Bobo potrebbe diventare terapeutico! Sempre che in terapia non ci finisca lui con tutti i teatrini che avvengono qui e che potrebbero tranquillamente traumatizzarlo!” afferma Nicola Mora facendola ridere. Dio mio,che nervi!
“ Possiamo fare un patto di sangue!” propone mia figlia.
“ Non siamo mica nel << Padrino >>?! Ce la fai a restare seria?” domanda divertito Nicola Mora. Mia figlia prende un biro e si scarabocchia sul polpastrello dell’indice per poi fare lo stesso con lui. Uniscono i loro polpastrelli.
“ Il patto è che chi di noi due esce sano mentalmente da quest’avventura in Ecomoda si prenderà cura dell’altro e lo farà tornare mentalmente stabile,ci stai?!” propone mia figlia.
“ Ok. Ci sto!” risponde lui. Non mi piace come mia figlia guarda questo tipo!
 
[Patrizia]
“ No,ragazze. Se il bambino ha detto così,vuol dire che è vero. Oddio! Vi immaginate la faccia della signora Margherita? Stavolta la disconosce davvero! Che storia!” commenta Anna Maria. Sono nascosta fuori dal bagno ad ascoltarle.
“ Quindi pensate che lui lo sappia?” domanda la nanerottola.
“ Questo spiegherebbe la profezia. In fondo magari io l’ho interpretata male!” commenta Mariana. Ma di che cavolo stanno parlando?
“ Però! Chi si aspettava tutto questo movimento dopo l’arrivo della signora Camilla?!” osserva Sandra.
“ Veramente c’è movimento da quando tu hai ben due corteggiatori!” la punzecchia Anna Maria. Due? E chi sono? Due non vedenti?
“ Anna Maria,piantala!” la zittisce la giraffa zitellona. Quella specie di microbo è inginocchiato davanti alla panchina del bagno intento a giocare con le sue macchinine.
“ Mariana,ora posso andare dalla mamma? Io ho tanta fame. E poi Nicola aspetta il mio disegno!” esclama il marmocchio.
“ Veramente è ancora un po’ presto! La mamma e Nicola avranno da fare!” gli risponde Mariana.
“ Sì,concepirgli un fratellino!” sibila la nanerottola. CHE COSA?
“ Sì,io lo voglio un fratellino!” esclama entusiasta quel microbo.  
“ Sofia! Ti sembra il caso di dire queste cose davanti al bambino?!” la redarguisce la zittellona.
“ Meglio che si abitui. Per me quei due non ci metteranno molto a saltarsi addosso!” interviene Anna Maria. Ci manca solo questa!
“ Anna Maria!” la rimproverano tutte. E no! Nicola serve ancora a me!
 
[Nicola]
“ E direi che con questo è tutto! Cami,esamina i resoconti e poi se vuoi ci riuniamo e ne parliamo!” asserisco. Lei annuisce.
“ Vedrai che ce la faremo!” mi rassicura poggiando la mano sul mio polso dopo aver notato la mia espressione preoccupata. Le sfioro la mano.
“ Davvero?” le domando saggiando la morbidezza della sua pelle con i polpastrelli delle mie dita. Spero proprio di farcela!
“ Certo! Adesso non sei più solo a guidare la baracca!” mi risponde con un sorriso. Sorrido anch’io.
“ Miss Mendoza,se vuole l’accompagno a fare un giro per l’Ecomoda!” le propone Gutierrez con fare da maniaco.
“ Gutierrez,la smetta di provarci con Camilla o prima la licenzio e poi,al ritorno del dottor Mendoza,la manderò a cercare da lui per darle una lezione! Camilla è cresciuta qua e conosce bene l’azienda!” intervengo con veemenza. Che cavolo! Questo tizio non ha proprio vergogna!
“ Excuse  me!” esclama lui mortificato mentre Cami si porta una mano davanti alla bocca per nascondere un sorriso.
“ Grazie per essere intervenuto! Poi,se ti va,mi accompagni a fare un giro in produzione!” mi sussurra. Le sorrido annuendo.
“ Nick,la tua segretaria si è persa? È ora di pranzo!” mi fa notare Camilla. Spero non si accorga che non smetto di guardarla da quando è qui!
“ Ho qualcosa sulla faccia?” mi chiede. E adesso che mi invento?
“ Una ciglia!” improvviso accarezzandole lo zigomo.
“ Nick,so di non essere al massimo della forma,che i miei capelli fanno schifo e che non vesto succinta come la tua first lady,ma puoi evitare di guardarmi come se fossi un alieno?” mi dice Camilla a bassa voce. Si è accorta che la sto fissando,ma ha frainteso!
“ Ma se sei bellissima! Vestita così stai molto bene e in merito ai vestiti succinti credo che Gutierrez e qualche altro (compresa tua madre) se ne faranno una ragione!” le sussurro facendola ridere come una pazza. Rido a mia volta. È un colpo di tosse a farmi trasalire.
“ Disturbo?” domanda a denti stretti Patrizia.
“ Dovresti allungare le tue gonne inguinali,almeno finché mio figlio frequenterà questo luogo! Non è abituato ad assistere a certi spettacoli e se ti pieghi si vede tutto! Non voglio sviluppi alcun tipo di parafilia da adulto per colpa tua!” afferma Camilla rivolta a Patrizia.
“ Veramente al presidente non danno fastidio le mie gonne,anzi gli piacciono molto…e il fatto che tu non possa permettertele perché non hai un corpo perfetto come il mio non vuol dire che il resto dell’universo femminile debba farne a meno!” replica Patrizia.
“ Razza di oca,io sono una dirigente e tu un’impiegata,perciò se ti dico di vestire in modo decente,tu lo fai perché è un ordine!” ribatte Cami.
“ Patrizia,da domani cerca di vestire in modo più coperto e smettila di dire sciocchezze: Camilla è perfetta così com’è! E poi ti ho chiesto anch’io di vestire in modo più decoroso qualche giorno fa! E tu,Cami,per favore,cerca di evitare queste diatribe ogni volta che la vedi!” intervengo. Entrambe annuiscono ma dubito che abbiano capito.
“ E comunque sul << perfetta >> ci sarebbe molto da contestare!” obietta Patrizia. Ancora?
“ Non da parte tua che dalla perfezione sei parecchio lontana! Potresti chiamarmi un attimo Sofia senza aggiungere altro,Patrizia?” le chiedo.
“ SOFIA! IL PRESIDENTE CHIEDE DI TE!” grida Patrizia. Il suo livello di decibel è qualcosa di fastidioso!
“ Che classe!” sibila Camilla tappandosi delicatamente l’orecchio.
“ Non gridi come un’anatra! Non sono mica sorda?!” sentiamo ribattere da quell’altra. Se va beh…buonanotte!
“ Sofia,io sono la segretaria del presidente,quindi sono una tua superiore,pertanto portami rispetto!” replica Patrizia.
“ Patrizia,il rispetto dev’essere reciproco e non urlare,maledizione!” la redarguisco duramente.
“ Mi dica,dottore!” esclama Sofia dopo essere entrata in sala riunioni.
“ Sofia,da oggi lei sarà la segretaria della dottoressa Mendoza,che occuperà l’ufficio che era di Betty. Dovrà aiutarla in tutto,supportarla ed ubbidire ad ogni suo ordine. Naturalmente il suo avanzamento di grado comporterà un aumento di stipendio!” affermo perentorio.
“ Davvero? Grazie,dottor Mora!” esclama abbracciandomi. Me la stacco di dosso.
“ Anche meno entusiasmo va bene lo stesso! E si ricordi le mie raccomandazioni,Sofia: esigo che Camilla non abbia da ridire su di lei! Dovrà essere un supporto per Camilla che è qui per darmi una mano! Se non vuole farlo per me,lo faccia per Betty!” affermo. Sofia annuisce.
“ Dottoressa Mendoza,sarà un piacere aiutarla!” esclama Sofia.
“ E per me avvalermi del suo supporto! Ho un ottimo ricordo sia di lei e che delle altre collaboratrici!” le risponde cordialmente Camilla.
“ Sofia,i suoi bambini come stanno?” continua Camilla rivolta alla sua segretaria.
“ Bene. Tiriamo avanti anche se quel disgraziato del mio ex marito non è proprio il padre dell’anno!” risponde la poveretta.
“ Mi spiace. Per qualsiasi cosa può contare su di me. Parlando d’altro,Mariana è ancora brava nei tarocchi?” domanda Cami. È così dolce!
“ Allora ce l’hai qualche affaruccio! Non puoi essere così cattiva con me! Voglio sapere tutto tutto!” esclama Lombardi tutto concitato.
“ No,Ugo! Voglio solo sapere come andrà il mio periodo qui e se sopravvivrò!” Camilla stronca sul nascere le smanie di quello lì.
“ Se vuole domani Mariana leggerà le carte a tutte noi a pranzo…può pranzare con noi!” esclama Sofia.
“ Sì,magari! Vieni con me? Sempre che tu non abbia altri impegni,Nick!” risponde Camilla con entusiasmo per poi rivolgersi a me.
“ Perché no?! Volentieri!” accetto con un sorriso.
“ Anche se il dottore ha già avuto la sua profezia!” interviene Sofia. A chi ho sconvolto la vita in questo periodo?
“ Ah sì? Davvero,Sofia?” domanda curiosa Camilla.
“ Mariana gli ha predetto che la donna della sua vita gli darà un figlio,gli sconvolgerà l’esistenza e si ameranno…” interrompo Sofia.
“ Stop o la licenzio! E comunque sono solo carte,no?” esclamo. Che cavolo! Mi sconvolgerà la vita ed io a lei…ma in meglio o in peggio?
“ Anche Betty era scettica e con lei c’hanno preso. Lo ero anch’io e anche con me c’hanno azzeccato purtroppo! E c’hanno azzeccato pure con Sandra,che si è fidanzata come le aveva predetto Mariana!” obietta Sofia. Un figlio…
“ Fidanzata? E con chi? Sofia,questa deve raccontarmela per bene!” esclama Camilla tutta gasata. È un piacere vederla così serena!
“ Con un tipo che è arrivato qui da poco come tecnico informatico. Molto carino. E la tratta come una principessa!” le risponde Sofia.
“ Balda? ” chiedo stupito. Lei annuisce. Ultimamente sta sempre nei pressi della scrivania di lei,ma non credevo fosse per questo!
“ Mario,sta attento,no?! Mi hai rovesciato tutto il caffè sulle fotocopie!” lo redarguisce quel cerbero di Daniele Valencia.
“ E così Mariana colpisce ancora! Dai,dottor Mora,dovrai prepararti a pappette e pannolini. Auguri caro mio!” ironizza Camilla beccandosi un pizzicotto sul fianco da parte mia.
“ Avremo un figlio?” mi chiede Patty. Eh no! Patrizia con gli ormoni a palla no!
“ Parlavano di una donna con cui il dottore non ha ancora una storia! Forse non resterà first lady per molto!” obietta Sofia. Camilla ghigna.
“ Carina questa della first lady!” commenta Camilla fra le risate.
“ Va beh…lasciamo perdere! Delle carte ne parliamo domani! Quello che doveva sapere l’ha saputo,pertanto ispezioni un’ultima volta l’ufficio che era di Betty!” intervengo. Questa è una riunione sull’azienda non sul mio privato! Ma poi chi sarà questa donna?
“ Fammi capire: quella lì starà nel tuo ufficio? Starete tutto il giorno appiccicati?” inveisce Patrizia. Liquido Sofia con un gesto eloquente.
“ PATRIZIA,NON COMINCIARE A FARMELE GIRARE!” La ammonisco.
“ Guarda come sono finiti la tua amica ed Armando a stare sempre appiccicati!” replica. Il mio viso dev’essere diventato amaranto.
“ Nick,dovresti spiegare alla tua first lady che i bambini non li porta la cicogna! Capirei un’affermazione del genere da mio figlio,ma non da lei che si può tranquillamente dire che ha imparato prima ad aprire le gambe e poi a guidare l’automobile!” commenta Camilla. Mi massaggio delicatamente la fronte. La convivenza fra queste due sarà difficile!
“ Sei qui per dirmi qualcosa di intelligente o per illustrarmi sempre le tue solite paranoie?” sbotto esasperato verso Patrizia.
“ Ho ordinato il pranzo. Frutti di mare al vino bianco e scaloppine al limone,come al nostro primo appuntamento,ricordi?” esclama Patrizia.
“ Sì,e ricordo anche la fame che avevo dopo quelle portate striminzite!” le rispondo.
“ Direttamente proporzionali agli abiti della tua fidanzata!” mormora Camilla. La rimprovero con lo sguardo. E che cavolo!
“ Scusa! Mi è sfuggita!” si scusa.
“ Patty,comunque lo sai che a pranzo e a cena ho fame e non mi accontento di così poco!” esclamo.
“ Perché a colazione no!” commenta il signor Hermes con sarcasmo facendo ridere Camilla. Ad interrompere la discussione è Bobo.
“ Il disegno!” dice Bobo dandomi un foglio. Sollevo il piccolino e lo metto a sedere sul tavolo. Il disegno ritrae due omini con le macchinine.
“ Questo sei tu?” gli chiedo indicando il più piccolo fra i due. Lui annuisce.
“ E questo sono io?” gli domando. Conferma di nuovo con un cenno del capo. Mi ha disegnato molto più carino di come sono in realtà!
“ Grazie. È meraviglioso! Poi scegliamo dove metterlo. Mi dai una mano! Penso proprio che meriti un bel premio…anzi un regalo!” affermo piegando il foglio ed infilandomelo nella tasca della giacca. Mi sorride mentre gli scompiglio i capelli.
“ Tipo che tu e la mamma mi regalate un fratellino come dice Sofia?” mi chiede. Cosa?
“ Credo che Nick intendesse un giocattolo,Bobo,e non un fratellino!” gli spiega la povera Camilla cremisi in viso quanto me.
“ Come il camion dei pompieri che mi ha regalato lo zietto quando ero più piccolo? Ha pure la sirena!” replica Bobo. Ahi,dalla faccia che hanno tutti,mi sa che nessuno era a conoscenza del fatto che il dottor Mendoza fosse andato a trovarli a Zurigo!
“ E allora me lo fai vedere questo camion?” gli domando.
“ È a Zurigo. Quando lo andiamo a prendere vieni con me e con la mamma? Così ti faccio vedere la mia cameretta e puoi dormire con la mamma che ha il lettone grande!” replica. Io e Camilla ci scambiamo un’occhiata divertita e imbarazzata.
“ Poi vediamo!” taglio corto con un sorriso e il volto in fiamme. Chissà com’è casa di Camilla!
“ Armando è venuto a trovarvi?” domanda la signora Mendoza a sua figlia. Cami alza gli occhi al cielo.
“ Perché tu e il nonnino non siete mai venuti a trovarmi?” chiede Bobo a quei due mostri. Gli occhi di Camilla diventano leggermente lucidi e si morde l’interno del labbro inferiore. Metto da parte la voglia che ho di abbracciarla forte e mi limito a prenderle la mano sfruttando la presenza del tavolo a nasconderci. Sento qualcosa di strano e incredibilmente piacevole alla bocca dello stomaco quando le mie dita vanno a riempire gli spazi vuoti fra le sue dita. Mi ringrazia con lo sguardo. Accarezzo con i polpastrelli le nocche delle sue dita.
“ Perché tu e la mamma vi tenete per mano? Io do la mano solo alla mia fidanzata!” esclama Bobo. Non so dove cavolo guardare e non sono il solo. Io e Cami ci guardiamo di sbieco staccando quasi nello stesso istante le nostre mani. È il rumore dello stomaco di Bobo a far distogliere il mio sguardo dal suo e quello degli altri da noi due per dirigerlo verso il bambino.
“ Potevi almeno insegnare a tuo figlio a mascherare certe reazioni con un colpo di tosse!” esclama la signora Mendoza. Alzo gli occhi al cielo.
“ Mai sentito parlare di reazioni fisiologiche? La mancanza di borborigmi può essere sintomo di un’ostruzione intestinale,signora! Si informi! E poi è un bambino,che cavolo! Ha solo fame!” sbotto. E che cavolo! Questa è più snob della regina d’Inghilterra!
“ E questo zainetto?” chiedo a Bobo per evitare una discussione imminente. Se lo toglie dalle spalle e me lo mostra meglio.
“ Me l’ha comprato la mia mamma! Lei c’ha pure scritto il mio nome perché lo usavo all’asilo!” mi risponde.
“ Allora sai leggere!” commento. Come fa a sapere del suo nome altrimenti?!
“ Non esageriamo adesso! Leggere no. Ma in aereo ha imparato a contare da 1 a 50 perché si è messo in testa di piacerti di più in questo modo!” mi racconta Camilla. Sorrido intenerito. Gli regalo un bacio sulla fronte e lo faccio sedere in braccio a me.
“ Cucciolo,tu sei perfetto così come sei! La mamma mi ha detto che hai portato con te tanti giochi,è vero?” gli chiedo. Lui annuisce sorridente.
“ Ci giochiamo insieme. Ora però ho fame famissima!” esclama Bobo. Questo superlativo assoluto significa che ha fame più di me?
“ Questo si era capito! Un bambino ben educato sa contenere certe reazioni!” commenta sprezzante la signora Mendoza. Io e Cami ci scambiamo uno sguardo che la dice lunga. Ora capisco perché ha sposato il primo stronzo che passava!
“ Scusa nonna!” esclama Bobo mortificato.
“ A contenere le reazioni fisiologiche ci penserai quando saremo ospiti della regina d’Inghilterra,amore mio!” lo rassicura Camilla riuscendo a strapparmi una sincera risata. Questa donna è un fenomeno!
“ Cami,io ti adoro!” commento divertito.
“ C’è poco da ridere,dottore! Si tratta di buone maniere,ma capisco che per lei non sia chissà che tragedia non conoscere il bon ton!” asserisce la signora Mendoza. Cristo Santo,che palle che è questa!
“ Non trattare male Nicola! Non ti voglio bene quando sei cattiva con lui e quando muori vai all’inferno se lo sgridi!” sbotta Bobo. Lo guardo intenerito per poi rivolgere lo sguardo verso Camilla. Non credo la signora Mendoza si strapperà i capelli per la perdita dell’affetto del nipote!
“ Ha ragione Bobo. Smettila di trattarlo in questo modo,mamma! Non credo tu possa essere così snob con chi tiene tutti voi per le palle, volgarmente parlando!” afferma Camilla. Menomale che ho coperto le orecchie al bambino immaginando le venisse fuori una parolaccia!
“ Voglio le patatine fritte e un hamburger e un gelato!” afferma Bobo. Sta facendo brontolare anche il mio stomaco.
“ Ed io una macchina decappottabile ed un massaggiatore thailandese! Mi sa che devo smettere di darti la pappa reale o finirai per mangiare anche me! Pulce,non fare il furbo: oggi è il giorno della verdura!” gli risponde sua madre. Questa donna è forte! Mi fa morire dalle risate.
“ Ma le patatine sono verdura!” replica lui. Rido.
“ No,le patate sono tuberi e fritte non sono salutari proprio per nulla.” Ribatte Camilla.
“ Ma a Zurigo non è più il giorno della verdura!” obietta lui.
“ A Zurigo sono le 21 ed è ancora il giorno della verdura! Mi spiace,ma non attacca!” lo smonta Camilla. Il bimbo guarda me in cerca di aiuto.
“ No,è inutile che guardi Nicola perché non può darti una mano! E poi Nicola è sempre dalla mia parte!” afferma Camilla.
“ Cami,ma questo giorno della verdura in cosa consiste?” le chiedo.
“ Un giorno in cui lo tsunami non mangia schifezze,ma solo roba sana come le verdure,che il piccolo terremoto odia!” mi risponde Cami.
“ A te piacciono gli hamburger,le patatine e i dolci?” mi domanda Bobo.
“ Sono la mia passione,ma devi mangiare anche le verdure,altrimenti non crescerai mai e non troverai mai una fidanzata!” gli rispondo.
“ Tu mangi le verdure?” mi chiede. Annuisco.
“ E tu ce l’hai la fidanzata?” gli domando.
“ Io sì,ma la mamma no!” mi risponde.
“ Bobo! Sei fissato!” esclama Camilla. La pelle eburnea del suo viso è di colore rosso quando mi volto a guardarla.
 
[Camilla]
Voglio scomparire! Ma perché mio figlio ha questo talento strategico di mettermi in imbarazzo? Nicola non trattiene una risata.
“ Tuo figlio è forte!” mi dice Nicola fra le risate. La sua risata fa ridere anche me.
“ Camilla,dovresti trovarti un uomo di classe,distinto,in grado di dare un certo tipo di educazione al bambino,Camilla!” interviene mia madre.
“ Ti preoccupi di Bobo? Strano,non l’hai fatto per anni!” replico acida.
“ Camilla,Bobo ha bisogno di un padre! Magari però stavolta evita di farti abbindolare dal fascino del clochard!” ribatte velenosa mia madre.
“ E magari potrei cercarmi un classista come te,no?! Sei fuori strada! Sarebbe come vivere con te e dopo 21 anni di prigionia,grazie ma preferisco la liberta! Semmai dovessi scegliere un padre per Bobo,lo farei seguendo i miei gusti!” sbotto.
“ Signora,mi dispiace intervenire in questa simpatica diatriba familiare da sitcom,ma devo confidarle una cosa che ribalterà tutti gli ideali che hanno guidato la sua vita finora: anche i clochard  e gli uomini che ignorano il bon ton hanno un cuore!” interviene Nicola facendomi ridere.
“ Che c’è? Che ti ridi?” mi domanda Nicola con un ghigno divertito sul volto.
“ Tu. Ti rendi conto della sicurezza che traspare nelle tue risposte sfrontate? E pensare che quando ci siamo conosciuti per telefono eri anche restio ad accettare la presidenza e credevi potessero sbranarti qui! Mi sa che tu sei il lupo cattivo!” commento facendolo ridere.
“ Solo perché mi difendo?! Allora dovresti temermi,Cappuccetto Rosso!” ribatte ironico.
“ Cappuccetto Rosso? No,al massimo ti concedo la Ursula oppure Grimilde!” replico.
“ Con la prima non ci sei a livello di taglie,mentre con la seconda…non ti ci vedo vestita da vecchietta a cercare di far fuori una tua avversaria con una mela avvelenata!” ribatte. Rido.
“ E allora quale cattiva delle fiabe sarei?” gli chiedo.
“ Cattiva? E perché? Hai lasciato tutto per aiutarmi…al massimo potresti essere una fata!” risponde. Sorrido arrossendo leggermente.
“ Allora se tu sei un maghetto e la mia mamma una fatina,perché non vi sposate? Così diventi il mio papà! Ti prometto che se sposi la mia mamma,faccio il buonissimo per sempre!” esclama Bobo rivolto a Nicola. Io e quel poverino stiamo morendo d’imbarazzo.
“ Perché devi fare il buonissimo a prescindere e senza ricattare le persone o finirai per diventare brutto come quel signore lì!” rispondo a mio figlio indicando Daniele. Bobo lo guarda un po’ intimorito da tale prospettiva. A Nicola scappa una risata.
“ Stai tranquillo,Bobo: tu non diventerai mai brutto perché sei un bimbo bellissimo!” lo rassicura Nicola. Sorrido intenerita.
“ Comunque,dottor Mora,io vorrei solo che Camilla scegliesse col cervello,anziché con gli ormoni! Che optasse per qualcuno colto,brillante… anche senza un conto in tasca a 6 zeri,se ci tiene ad avere accanto un poveraccio! Qualcuno che non sia un farabutto!” interviene mia madre. Sbuffo. Bobo mi tira la manica della maglia.
“ Che c’è,pulce?” gli domando.
“ Mamma,che cos’è un clostard?” mi chiede.
“ Amore,è un barbone,un senzatetto…” taglio corto. Mi guarda confuso.
“ Bobo,la mamma non voleva dire che tutta la gente con la barba può essere vista come un clochard!” interviene Nicola.
“ Davvero?” domanda mio figlio.
“ Certo! E poi te lo immagini un uomo con la barba lunga che vive in una casa senza tetto? Quando piove che fa? Cammina con l’ombrello in casa oppure prende shampoo e bagnoschiuma e si fa la doccia gratis?” replica Nicola sfiorandogli la guancia. Io e Bobo scoppiamo a ridere.
“ Che c’è?” domando a Nicola che ci guarda.
“ Avete la stessa risata e anche lo stesso sorriso.” Risponde.
“ E allora chi sono questi clostard?” domanda mio figlio attirando l’attenzione mia e di Nicola.
“ Sono delle persone povere che non possono permettersi una casa,quindi vivono per strada!” taglio corto.
“ Mamma,io non voglio vivere per strada!” mormora mio figlio.
“ Niente clochard,promesso! E poi te l’ho detto: dovrà piacere prima a te oppure niente fidanzato!” lo rassicuro con una carezza.
“ Mi hai promesso che quando troverai un maschio a cui piacciono gli hamburger,le patatine fritte,i dolci e anch’io lo sposerai!” mi rammenta mio figlio. Sperando non mi tocchi una specie di Homer Simpson!
“ E da quando tu saresti commestibile?” gli chiedo solleticandogli il pancino anche per allontanare il discorso da quell’argomento.
“ Sono dei canoni discutibili quelli che usi per trovarti i fidanzati!” esclama la Fernandez.
“ E che vuoi fare? C’è chi guarda i portafogli e chi la dieta alimentare!” ribatto velenosa.
“ E come si chiama la tua fidanzata?” domanda Nicola a Bobo anche per sopprimere una discussione in erba fra me e la sua ragazza.
“ Marika. Lei è a Zurigo. È quasi bella come la mia mamma!” gli risponde Bobo prendendogli gli occhiali per provarseli. Che figlio paraculo!
“ È inutile adularmi,passerotto! Mangerai la verdura e posa gli occhiali di Nicola!” affermo conoscendo mio figlio e il suo talento di ruffiano.
“ E va bene mangio la verdura,ma voglio gli occhiali come i suoi…mi piacciono!” si arrende il mio Bobo.
“ Restituisci gli occhiali a Nicola!” intimo a mio figlio.
“ Non fa niente!” interviene Nicola.
“ Non cominciare a viziarlo!” replico dolcemente. Tolgo gli occhiali di Nicola dal naso di Bobo per posarli sul naso del legittimo proprietario.
“ Quanto sei bello quando fai il bimbo ubbidiente!” esclamo per poi posare un bacio sulla guancia di mio figlio.
“ Nicola,al mio compleanno tu e la mamma mi regalate un fratellino?” chiede Bobo. Voglio morire! E anche Nick è della mia stessa idea!
“ Te l’ho già spiegato che ci vogliono 9 mesi e il tuo compleanno è fra poco,amore!” replico,mentre Nick è ancora sotto shock.
“ Tanto io aspetto. Mammina,hai la cioccolata?” mi chiede Bobo.
“ Sì,ma lo sai che non voglio che mangi cioccolata prima di pranzo! Il cambiamento di città non muta le regole che ti ho dato!” rispondo.
“ Ma io voglio darne un po’ a Nicola! Non fare la maleducata!” ribatte. Ma guarda questo! Nicola scoppia a ridere come un pazzo.
“ Piccolo impertinente! Giuro che questa me la paghi,pulce!” sibilo cercando di non ridere.
“ Nicola,a te piace la cioccolata?” domanda Bobo al presidente che sta ancora ridendo.
“ Moltissimo,ma magari possiamo mangiarla insieme dopo pranzo. Dicono che la cioccolata svizzera sia ottima!” risponde Nicola.
“ Questo bambino è un mago nel rigirare la frittata!” commenta Nicola rivolto a me.
“ Tutto suo zio. Sia in questo che in altro…grida comprese!” replico a bassa voce. Nicola scuote il capo divertito.
“ Allora io lo porto a mangiare fuori. Il pranzo ordinato non credo gli piaccia!” asserisco alzandomi e prendendo in braccio il mio piccoletto.
“ E come vai?” mi chiede Nicola.
“ Taxi. L’auto di Armando immagino sia nel suo garage e Bobo si stanca presto di camminare!” gli rispondo.
“ Vieni con noi?” chiede Bobo a Nicola protendendosi verso di lui. Questo gesto mi fa perdere l’equilibrio e cadere di nuovo addosso a Nick.
“ Scusa!” mormoro imbarazzatissima. Nicola ridacchia divertito strappandomi una risata.
“ Nicola ha da fare,Bobo! Lo monopolizzi stasera,anche a pranzo mi sembra troppo!” gli rispondo riprendendo la posizione eretta.
“ No,dai vi accompagno io! Non mi crea problemi,se a te non da fastidio!” asserisce Nicola.
“ Ma che scherzi? Nessun fastidio! Siamo contenti se vieni con noi,anche perché con un viaggio di 16 ore alle spalle,non so se riesco a sopportare da sola le sue marachelle!” replico con un sorriso,che ricambia.
“ E poi se il piccoletto non mangia le verdure,non vengo a giocare con le macchinine stasera!” asserisce Nicola.
“ Ma me l’avevi promesso! Ed io mangio le verdure,solo se mi imbocchi tu!” protesta Bobo.
“ Va bene: ti imbocco io!” replica quel sant’uomo. Sorrido. Nicola si alza dallasua sedia.
“ Io,Camilla e Bobo pranziamo fuori. Ci vediamo dopo!” afferma lui. Stiamo per andarcene,ma il cordless della sala riunioni squilla. La biondina non si affanna per rispondere,quindi lo fa Nicola.
“ Sandra,mi dica!...No,Patrizia è qui!...Davvero?...Sì,mi metta in comunicazione!...Pronto…Sì,l’ho cercata con insistenza per un incontro!... Davvero?...Sì,ottimo!...Buona giornata!” gli sentiamo dire. Quando riaggancia è pallido e ventila il volto con la mano. Poggio Bobo sul tavolo.
“ Ehi! Stai bene?” gli chiedo,dato che si sta coprendo parte del volto con le mani. Non vorrei ci fossero pessime notizie!
“ Ah?” mi chiede di ripetere sconvolto scoprendo il suo viso dalle mani.
“ Nick,sei pallido. Mi sto spaventando!” esclamo. Mi abbraccia forte per poi sollevarmi da terra. Emetto un gridolino per la sorpresa.
“ Ma che fai?” chiedo divertita e imbarazzata mentre mi fa volteggiare fra le sue braccia.
“ Oddio...scusa! È che tu mi porti fortuna! Non ci posso credere! Una settimana a cercare un contatto,poi arrivi tu e tutto si risolve!” straparla prendendomi le mani quando sciogliamo l’abbraccio. È contento!
“ Nicola,che vuoi dire? Hai vinto al gioco d’azzardo?” gli domando.
“ A telefono era il direttore della banca con cui l’Ecomoda ha il debito più grosso. In queste settimane ho parlato solo con la sua segretaria, che mi sbagliava sempre il cognome chiamandomi Moda anziché Mora…insomma lui mi ha sempre snobbato,forse per paura di una fregatura, ed invece ora mi ha dato appuntamento per dopodomani mattina! Di sicuro sei tu che mi porti fortuna!” mi spiega. Sorrido.
“ Certo che Moda come cognome sarebbe stato più appropriato visto dove lavori!” commento ironica a bassa voce.
“ Cara la mia spiritosona,è inutile che scherzi perché tu dopodomani verrai con me!” replica.
“ Cosa? No,dai! Le banche no…e poi io ho Bobo!” obietto.
“ Che verrà con noi! Ti prego!” ribatte con la faccia da cane bastonato.
“ Tu e Bobo non giocate in modo pulito,uffa! E va bene!” mi arrendo. Lui con la faccia da cane bastonato,mio figlio con gli occhioni da Bambi ed io devo sempre soccombere!
“ Brava! E adesso andiamo a festeggiare tutti e tre! Credo che dovrai darmi una tua foto per metterla nel portafogli come amuleto…” esclama. Sorrido scuotendo il capo. Bobo gli tira delicatamente la giacca per farlo voltare.
“ Non puoi abbracciare la mamma senza il mio permesso!” esclama serio. Il povero Nick diventa di 1000 colori,mentre trattengo una risata.
“ Bobo,scusa. Io non volevo scavalcarti…” farfuglia Nicola prima che mio figlio scoppi a ridere.
“ Immagino fosse uno scherzo! Tale madre…” esclama Nicola per poi solleticargli il pancino. Mio figlio ride a crepapelle.
“ Però per questo scherzo meriti una piccola punizione! Non giocherò con te alle macchinine!” afferma Nicola facendo rattristare Bobo per poi scoppiare a ridere,beccandosi così il solletico di mio figlio. Alzo gli occhi al cielo rassegnata.
“ Stop! Fate i bravi bambini così poi vi faccio andare sull’altalena e sullo scivolo!” esclamo prendendo in braccio mio figlio.
“ Qualche giorno ti farò qualche bello scherzo per la tua lingua tagliente!” replica Nick.
“ Ah sì? Piuttosto la tua schiena come sta? Insomma non sono un peso piuma e…” farfuglio. Mi guarda male per poi alzare gli occhi al cielo.
“ Bobo,ma tu lo dici alla mamma che è bellissima?” chiede Nick a Bobo. Arrossisco.
“ Sì,ma lei dice che sono un ruffiano. Perché non mi crede? Io non sono bugiardo!” replica Bobo. Nicola gli regala una carezza.
“ Lo so che non sei bugiardo. È la tua mamma che è insicura. Ma prima o poi lo capirà che è bellissima! Adesso però andiamo che ho una fame da lupi!” afferma Nicola prima di venire via con me e Bobo. Sorrido divertita.
“ Mi fai scendere?” mi domanda Bobo. Se proprio devo! Preferisco tenerlo in braccio per evitare che combini disastri.
“ Ma solo se mi dai la mano!” affermo. Lo faccio scendere e afferra da un lato la mia mano e dall’altro quella di Nicola.
“ Grazie per quello che stai facendo!” dico a quel martire che ci sopporta. Gli sono anche caduta addosso…poverino!
“ Ti confido una cosa in segreto: i frutti di mare non mi piacciono molto! Li detesto!” mi sussurra facendomi ridere.
“ Premo io il pulsantino!” esclama mio figlio. Ma se lui è vicino all’ascensore,io a chi sto tenendo la mano?
“ Scusa! Credevo fosse Bobo!” pronunciamo velocemente quasi nello stesso istante io e Nick allontanando le nostre mani. Ci scappa da ridere.
 
[Patrizia]
Non mi farò portare via la carne dal piatto! Quella Camilla ancora non mi conosce!
Esco dalla sala riunioni e seguo quei due afferrando il braccio di Nicola. Lui si volta a guardarmi.
“ Amore mio,possiamo parlare un attimo?” gli chiedo.
“ Ti aspetto all’ascensore con Bobo!” asserisce Camilla prima di allontanarsi per raggiungere il suo marmocchietto.
“ Che c’è?” mi chiede spazientito.
“ Posso sperare che stasera dormirai nel mio letto o dovrò venirti a cercare in quello di Camilla Mendoza?” gli domando furiosa.
“ Ma sei impazzita? Solo perché pranzo con lei e sono gentile con suo figlio? Stai esagerando!” mi risponde.
“ L’hai tenuta per mano tutta la riunione quella lì e poi quel bambino pestifero vuole sistemarti con sua madre!” replico.
“ Non ha neppure 5 anni e non è pestifero! Ne stai facendo un dramma come al solito! E le ho preso la mano solo per via della discussione con sua madre,Patrizia!” ribatte.
“ Un dramma giusto! Quella lì vuole accasarsi e il figlio le ha già trovato un partner!” esclamo.
“ Quella lì si chiama Camilla,è una tua superiore quindi portale rispetto! Ed io non sono un essere inanimato che si fa sedurre dalla prima che incontra,pertanto smettila di trattarmi come se non avessi cervello,Patrizia!” sbotta.
“ Vedi che la difendi? Ti piace? Vuoi tradirmi con lei?” gli domando.
“ Perché secondo te io sono uno che finisce a letto con una donna che ha visto una sola volta in vita sua!” replica offeso.
“ Nicola…” farfuglio. Ad interromperci è quel moccioso che gli tira la giacca. Nicola si abbassa e lo prende in braccio.
“ Le porte si sono aperte. Andiamo?” esordisce quella piccola peste. Ci mancava solo lui! Nicola annuisce posandogli un bacio sulla guancia.
“ Sai che ti dico? Pensa quello che vuoi! E alla tua domanda iniziale: non lo so se stasera ho voglia di dormire con te,anche perché delle tue accuse assurde ne ho già piene le scatole!” asserisce per poi andar via furioso. Maledizione!
“ Molto riguardo ti usa il tuo fidanzato!” commenta una voce che purtroppo conosco. Ci mancava solo lui!
“ Daniele,non sono affari tuoi!” sbotto.
“ Tempo due mesi e il tuo ragazzo finirà dritto dritto nel letto di Camilla Mendoza,scommettiamo? Sempre che non accada prima…magari stasera stesso!” mi provoca.
“ Nicola non ha alcun interesse per quella donna! È solo compassione!” replico.
“ Davvero? Dagli sguardi che si lanciavano in quella sala non traspariva molta compassione e poi gli si è anche seduta in braccio e lui non ha battuto ciglio! Mi sono quasi sentito di troppo in quella riunione!” ribatte.
“ Veramente è solo inciampata. Che stai insinuando?” gli chiedo.
“ Non parlavo della scena a cui hai assistito anche tu. È un episodio accaduto appena è arrivata. Sei interessata a sapere cos’è successo in sala riunioni quando tu non c’eri?” mi domanda. Annuisco. Appena arrivata gli si è seduta in braccio?
“ Ti aspetto stasera a casa mia,tanto il tuo amichetto credo sarà impegnato con quel mocciosetto e anche con la madre del mocciosetto!” afferma per poi lasciarmi lì confusa.
 
[Marcella]
“ Io torno a casa! Arrivederci!” esclama quella specie di saltimbanco del padre di Betty. Anche quei due reduci del circo che spaccia per avvocati lo seguono.
“ Mario,dovrei chiederti un favore!” esordisco sottovoce nei confronti del migliore amico del mio ex che oggi sembra con la testa da tutt’altra parte. Chissà che gli è preso!
“ Quale?” mi chiede.
“ Mi serve l’indirizzo di una persona che tu conosci!” gli spiego.
“ Sì,certo.” Replica.
“ Ricardo Mantilla. Dovrei parlargli di una cosa e non mi risponde al cellulare!” affermo. Magari non abita dove siamo stati l’altra notte!  
“ Ricardo? Avete argomenti in comune?” mi chiede. Sbuffo sonoramente.
“ Puoi farmi questo favore oppure no?” sbotto infastidita.
“ Ok. Dopo pranzo ti scrivo un biglietto con il suo indirizzo,ma non metterti nei guai,Marcella!” risponde. Come se avessi 3 anni! Ho solo bisogno di avere una conferma del suo indirizzo!
Daniele e Patrizia rientrano in sala riunioni e l’ultima citata comincia a prendere le ordinazioni come faceva pure quando Armando era qui.
Vado lì e che gli dico? Voglio solo sapere se ho fatto qualcosa di male! Insomma non capisco perché ha reagito così ieri!
“ Marcella,ma mi ascolti?” mi chiede Patrizia.
“ Io non ho molta fame!” le rispondo presupponendo che la sua domanda a cui non ero attenta riguardasse il menù.
“ A quello non c’ero ancora arrivata!” mi fa notare.
“ Ah. E allora che c’è?” le domando.
“ Nicola come ti è sembrato con Camilla?” mi chiede.
“ Beh…ha avuto con lei un atteggiamento diametralmente opposto a quello che di solito ha con me. Deduci tu!” le rispondo. Sbuffa. Che voleva una bugia?
“ Ma non preoccuparti,Patzy Pat! Cosa vuoi che succeda tra quello spaventapasseri e Camilla?! Al massimo potrebbero interpretare << La Bella e la Bestia >>!” cerca di rassicurarla Ugo. Peccato che era la stessa cosa che mi ripetevo io di Armando e quella donna e invece me l’hanno fatta sotto al naso!
 
[Sandra]
“ In effetti si è legato al bambino così in fretta!” commenta Sofia.
“ Che c’entra? Magari gli piacciono i bambini e basta!” obietta Ines.
“ Peccato che l’idea di avere un figlio dalla first lady non mi pare lo entusiasmi più di tanto!” asserisce Mariana.
“ E non entusiasma neanche me. Vi ricordate quando inscenò la finta gravidanza? Ogni giorno sembrava una specie di tragedia greca con lei che si lamentava di continuo come se portasse in grembo un cucciolo d’elefante!” replico. Ci manca solo lei incinta!
“ Chi è che porta in grembo un cucciolo di elefante?” domanda una voce alle mie spalle. Mi volto per fissare i suoi occhioni blu a calamita. Fa per abbracciarmi,ma indietreggio.
“ Che c’è?” mi chiede.
“ Meglio di no qui. È il posto dove lavoriamo!” rispondo imbarazzata. Non voglio finire nei guai e non voglio vi finisca neppure Romeo!
“ Ma che c’è di male?” obietta.
“ Mi vergogno. È la mia vita privata!” rispondo imbarazzata fissando il pavimento. Mi solleva il mento delicatamente e mi regala un delicato bacio sulle labbra.
“ Prego! Continuate pure! Questa non è più un’azienda di moda,ma un’agenzia di cuori solitari!” commenta maligno il dottor Calderon prima di dirigersi verso il bagno degli uomini.
“ Credo che quel tipo non mi sopporti!” afferma Romeo. Magari non sopporta neppure me!
 
[Betty]
Niente. È proprio andato. Continua a fissare la mia pancia come in attesa di qualcosa. Possibile che non capisca che non crescerà da un giorno all’altro e così presto?!
“ La smetti di guardarmi la pancia come se fossi un alieno?!” chiedo a mio marito.
“ Anche tu le prime volte che uscivamo insieme e dicevo di amarti mi guardavi come se fossi un marziano. Chiamala vendetta! E poi sto aspettando di veder crescere la casetta temporanea della mia piccolina,la mia principessina! Però se tu sei gelosa,mi toccherà ricordarti che solo tu sei la regina del mio cuore!” mi risponde posando svariati piccoli baci sulla mia pancia.
“ Secondo te a tua madre è già esploso il fegato dopo una giornata con tua sorella?” chiedo ad Armando.
“ Mah…io spero duri un po’ di più a livello di pazienza! In fondo Bobo è un bambino bellissimo ed è impossibile non affezionarsi a lui!” mi risponde accarezzandomi il viso. In effetti è vero! Quel bambino è capace di farsi amare da tutti!
“ Chissà se Nicola l’ha visto!” commento.
“ Come si fa a non vedere uno tsunami del genere? Il tuo amico se lo ritroverà spesso fra le scatole e questo è solo un bene!” mi risponde.
“ Perché,amore mio?” gli chiedo.
“ Perché la presenza di Bobo eviterà a mia sorella e al tuo amico di compiere qualche pazzia…almeno credo!” replica. Già!
 
[Camilla]
“ Bravo! Chi se lo aspettava che ti piacesse la pasta con zucchine e gamberetti!” esclama Nicola rivolgendosi a Bobo.
“ La mia mamma me la prepara sempre ed è più buona di quella mangiata qui!” risponde mio figlio.
“ Ed io che pensavo che l’ultima donna in grado di cucinare fosse la signora Giulia! Credo che ogni tanto potrei tradirla con te!” mi canzona.
“ La signora Giulia è la tua fidanzata?” chiede Bobo a Nicola,il quale rischia di strozzarsi con l’acqua.
“ No,è la mamma di zia Betty. È la nonna del tuo cuginetto e cucina benissimo!” gli risponde Nicola quando si riprende.
“ La smetti di fare domande impertinenti a Nicola?!” redarguisco mio figlio.
“ Lascialo stare! Non importa! E così abbiamo scoperto che sei una brava cuoca!” esclama Nicola mentre accarezza i capelli di mio figlio.
“ La bettola dove lavoravo cucinava cibi italiani e la moglie del tiranno mi dava lezioni. Non è stato facile per me ricominciare!” gli rispondo.
“ Immagino! Anche io e Betty siamo partiti dal nulla e conosco la situazione.” Replica.
“ Me l’ha raccontato! E mi ha parlato anche tanto di te. Mi aveva detto che mi sarei trovata bene con te!” ribatto. Mi guarda in modo strano. Come quando in sala riunioni mi ha tolto la ciglia dalla faccia.
“ Che c’è?” gli domando. Scuote il capo.
“ Nicola,se vuoi per stasera lasciamo perdere!” esclamo.
“ Perché?” mi chiede.
“ Da quello che ho visto hai litigato con Patrizia ed io non voglio causarti problemi! Betty mi ha detto che sei innamorato cotto di quella ragazza e non mi va che litighiate per colpa mia e di Bobo!” gli rispondo. Questo ragazzo mi sta aiutando e non voglio rovinargli la vita!
“ Se non vuoi avermi fra le scatole anche stasera lo capisco,ma se lo fai per quello che hai visto fra me e Patrizia,tu non c’entri nulla e poi stasera non vengo mica per stare con te…o meglio non solo con te! Io vengo per giocare con Bobo!” asserisce.
“ Non mi da fastidio averti fra i piedi. Mi stai dando un’enorme mano e non so proprio come ringraziarti!” replico.
“ Posso farti una domanda?” mi chiede. Annuisco
“ Perché tu e Patrizia vi odiate tanto?” mi domanda.
“ Credevo lo sapessi. È la tua fidanzata!” gli rispondo. Poteva anche raccontarglielo…è cosa vecchia ormai!
“ Mamma,posso andare sullo scivolo?” mi chiede Bobo indicando lo scivolo fuori dal ristorante. Annuisco.
“ No,non me l’ha detto!” afferma Nicola riferendosi alla nostra discussione di prima.
“ Per non far cadere l’aureola che ha sulla testa!” commento.
“ Dai! Ho bisogno di saperlo! Devo capire perché la odi e perché lei odia te. Da domani lavoreremo tutti e tre insieme!” esclama.
“ Non me lo ricordare oppure scappo via e non torno più!” replico facendolo ridere.
“ Tu sai che Patrizia è stata sposata,vero?” gli chiedo. È meglio chiederglielo perché non so quante altre cose questa donna gli tiene nascoste!
“ Sì. Hanno divorziato più di un anno fa!” mi risponde.
“ Maurizio,l’ex marito di Patrizia…piaceva a me!” sbotto. Mi guarda un po’ scioccato.
“ Patrizia era una mia cara amica e lo sapeva. Un pomeriggio Maurizio mi aveva invitato ad uscire,ma io dovevo studiare per un esame all’università oltre che essere in punizione e chiesi a Patrizia se poteva avvisarlo che volevo rimandare l’uscita poiché per via della punizione non potevo usare il telefono. A quell’esame ci tenevo e non volevo rimediare una bocciatura oltre al fatto che non volevo infrangere le regole in merito al mio castigo!” gli racconto facendo una specie di origami con il tovagliolo.
“ E lei gliel’ha detto?” mi chiede.
“ Ho saputo che a quell’appuntamento ci è andata al posto mio facendogli credere di essere timida e che io mi ero offerta di prendere appuntamento con lui per conto suo. Il resto lo sai…” gli rispondo.
“ Giusto per essere chiara: a me di Maurizio ad ora non importa nulla,anche perché poi dopo qualche mese ho conosciuto il mio ex marito e la cottarella per Maurizio è finita nel dimenticatoio,ma è per principio. Lei è stata falsa con me,mi ha usata ed io non potrò mai perdonarla!” gli chiarisco. Non voglio che pensi che sono una che si è legata al dito questa cosa perché non è così!
“ Già il fatto che tu non ti sia vendicata…” replica lui ancora incredulo.
“ Non è nel mio stile. E poi te l’ho detto dopo qualche mese è entrato nella mia vita il padre di Bobo quindi non ho perso l’amore della mia vita per colpa sua!” gli rispondo.
“ Vuoi dire che se Maurizio fosse stato l’amore della tua vita…” farfuglia.
“ …avrei lottato per lui! Pure perché Patrizia è stata con lui solo per soldi. Guarda caso adesso che hanno divorziato lei è rovinata!” asserisco.
“ Lo dici per mettermi in guardia?” mi chiede quasi sulla difensiva.
“ No,sarebbe fiato sprecato. Betty mi ha detto che ha provato pure lei a farlo senza risultati. Hai voluto sapere e ti ho risposto!” gli rispondo.
“ Senti,Camilla,ma tu sei proprio sicura di voler lavorare in quel tugurio?” mi domanda.
“ Se me lo chiedi perché lavorare nello stesso ufficio con me può crearti problemi con Patrizia…” mi interrompe.
“ Veramente lo dico per te. È orribile! Non sarai masochista?!” esclama.
“ Veramente fra noi due il masochista sei tu! Sei tu che stai con Patrizia Fernandez,non io!” preciso. Scuote il capo divertito. Bobo corre verso di noi. È tutto sudato.
“ Guarda qua! Sei tutto sudato! Adesso dobbiamo andare a casa!” esclamo quando quella piccola peste si avvicina al tavolo.
“ Ma mammina…” cerca di protestare.
“ Mammina,niente! Ci manca solo che ti ammali!” affermo. Nicola fa cenno alla cameriera di portare il conto.
“ Nicola…” Bobo cerca l’aiuto di quel poverino che ci sta sopportando.
“ Guarda che la mamma ha ragione! Poi se ti ammali non possiamo giocare!” afferma Nicola facendolo sedere sulle sue ginocchia. Regalo un bacio sulla guancia al mio cuccioletto mentre la cameriera arriva con il conto.
“ Posso dirvi una cosa?” ci chiede la cameriera. Annuiamo. Io sono un po’ titubante…non vorrei che Bobo avesse disturbato qualche cliente o distrutto qualcosa perché mio figlio n’è capace!
“ Siete una splendida famiglia!” esclama regalando una carezza a Bobo. Posso scomparire? Non c’è una botola da queste parti? Non sono qui neppure da 24 ore e già non conto più le figuracce fatte! Nicola è tutto rosso in volto e anch’io mi sento accaldata per l’imbarazzo!                
“ Veramente…non…” farfuglio.
“ Grazie e arrivederci!” la liquida Nicola pagandole il conto.
“ Pensavo chissà che dovesse dirci!” sibila Nicola ancora rosso in volto.
“ Nick,scusa ma in azienda non posso tornare o Bobo con i vestiti bagnati si ammalerà!” affermo quando ritrovo la facoltà di parola.
“ Cami,facciamo una cosa: visto che i vostri bagagli sono alla reception,ora passiamo in Ecomoda,voi mi aspettate in macchina mentre ritiro i bagagli e poi andiamo a casa di tuo fratello!” mi propone Nicola. Questo ragazzo è un angelo!
“ Non voglio che trascuri il lavoro per colpa nostra!” obietto.
“ Non trascuro niente! Preferisco evitare di incappare in Patrizia di nuovo per oggi,ok? Mi aiuti ad evitarla?” replica. Annuisco con un sorriso.
“ Almeno mi permetti di offrirti la cena?” gli chiedo. Dopo tutto ciò che ha fatto per me,mi sembra il minimo! E ci ha anche offerto il pranzo!
“ Perché no,vediamo se Bobo mi ha detto la verità sul tuo talento culinario! Ma domani mattina tu e Bobo venite a fare colazione con me in un posto! C’è una persona che dovete conoscere assolutamente!” mi risponde per poi prendere in braccio mio figlio. Annuisco.
 
 
Capitolo terminato! Lo so che vi ho fatto attendere parecchio per pubblicare questo benedetto capitolo,ma tra l’università,le vacanze e l’altra storia ho avuto poco tempo!
Che ne pensate di questo primo incontro tra Camilla e Nicola? E di quello fra Nicola e Bobo? Margherita si ammorbidirà un po’ nei confronti del nipotino o continuerà a non volerlo nella sua vita?
Sandra ha fatto bene a fidanzarsi con Romeo? Che ruolo avrà questo baldo giovane nella vita di Sandra? E che pensate della reazione di Mario?

Vi do una piccola chicca: nel prossimo capitolo scoprirete i retroscena del matrimonio di Camilla e quindi perché è così restia a parlarne ad anima viva! Non so quando aggiornerò! Alla prossima! 
  
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