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Autore: I_love_villains    01/09/2016    2 recensioni
Allora, intendo raccontare le avventure delle mie due Creepy preferite, anche se non mancheranno le altre. Ci saranno diversi episodi, avventurosi, divertenti, tristi, come nella vita. Indovinate a chi si deve il rating giallo? Beh, spero che ci divertiremo insieme.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kage Kao, Offenderman, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mentre Offenderman informava il fratello e Satàna parlava con Joahnn, le due rapitrici si trovavano con Becky.
“Non capisco perché non posso divertirmi un po’ con lei, quello di prima non mi spaventa affatto” si lamentò Bloody Wolf.
“Perché non vai a giocare a palla, cagnolino?” la provocò l’albina.
“Senti Nuvoletta, se non vuoi finire sbranata ti conviene comportarti bene” minacciò Bloody.
“Quello di prima è un demone potente, farlo arrabbiare ci causerebbe inutili problemi” spiegò Rosalie all’alleata.
“Se lo dici tu allora proverò a trattenermi, ma ora come pensi di far sapere a quel bastardo che abbiamo qui la sua amichetta?”
“Fra un paio di giorni spedirò qualcuno a consegnargli una lettera.”
“Uff! Quindi fino ad allora dovremo sopportare questa mocciosa e le sue lagne!”
“Consolati pensando a quanto si preoccuperà Offender.”
Il viso di Anna si illuminò sadicamente a quelle parole.
“Così mi consoli troppo, lo sai?” disse.
“Bla bla bla... Non fate altro che cianciare, voi anatre?” chiese sprezzante Becky.
“Ecco, a questo mi riferivo!” esclamò Bloody indicandola. “Non conosci qualche metodo per tapparle la bocca?”
“Sì” rispose the switcher con un leggero sorriso.
“Cioè?”
“Un incantesimo per cucirle la bocca. Dimmi, Becky, è necessario?”
“Non. Osate. Toccarmi.” scandì la Proxy.
“Cucirla metaforicamente o letteralmente?” volle sapere Bloody, curiosa.
“Non riuscirà più ad aprirla ...”
La risposta divertì Anna, che sogghignò all’idea.
“Ti metteresti contro Joahnn ...” avvertì Becky.
“Non ti faccio alcun male ... e posso evitarlo, se smetti spontaneamente di parlare.”
L’albina le guardò male, poi si voltò dall’altra parte.
“Non c'è niente di male nell'essere ragionevoli” disse Rosie sorridendo.
Becky, decisa ad ignorarle, si esaminò le unghie come se fosse sola. Bloody ringhiò infastidita.
“Se vuoi, puoi dirci come preferisci che uccidiamo Offender ... dopo che finiamo di giocarci” propose Rosalie.
La Proxy si girò verso di loro ghignando.
“Non parla, quindi non le interessa come muore quel coso” fece Bloody Wolf.
Becky cominciò a ridacchiare, infastidendo la strega.
“Cosa c'è di divertente?”
“È divertente ... siete così sicure di batterlo ... rimarrete a bocca asciutta.”
“E tu credi che noi non lo conosciamo, cocca? Conosciamo i suoi punti deboli” affermò Bloody.
“E giocherà in casa mia, dove ho molti aiutanti” aggiunse the switcher.
“Pft! Cosa credete? Voi siete solo delle bambine rispetto a lui!” esclamò Becky, per nulla impressionata.
“Tsk. Uccide donne indifese, non mi sembra così preparato a uno scontro reale” replicò Rosie.
“E forse non sai che ha anche ucciso una bambina tempo fa” la informò Bloody. “Ora dimmi dove sta la sua forza se si accanisce su chi non può difendersi?”
“Che stupide! Pensate davvero che non abbia mai combattuto contro qualcuno più forte di lui? Pft! Ha battuto cose su cui voi avreste incubi!”
“Per esempio?” domandò la strega.
“Zalgo.”
Improvvisamente attorno alla bolla in cui era imprigionata apparvero dieci bambini. Lei ignorò risatine e sguardi malevoli, mentre la strega strinse le labbra.
“Ciao, pesti. Allora, com'è andato il giro?” domandò Anna.
“Bene” rispose uno di loro. Gli altri fissavano Becky.
“Vogliamo i tuoi amici!”
“Nuove anime tutte per noi!”
“Potete uccidere chiunque ci ostacolerà” disse Rosalie ai demoni.
La Proxy continuò a ignorarli.
“Oh, ha imparato a stare zitta” notò compiaciuta la bimba.
“Se voleva farmi un regalo di Natale in anticipo ci è riuscita.”
“Mancano due settimane ... triste che non lo passerai con la tua famiglia, fantasmino.”
“Eh? Cosa?” fece Becky, curiosa.
“Beh, se uccidiamo il tuo padrone, e forse anche chi gli darà una mano, resterai sola” spiegò Rosie.
“No, no. Intendo che cosa accade tra due settimane?”
“Dovresti saperlo. Forse Bloody ha ragione, sei stupida.”
Bloody sorrise alla collega.
“Parlano la streghetta e la cucciolotta” commentò risentita l’albina.
“Sempre meglio streghetta e cucciolotta che bambinetta viziata e seguace di un bastardo” ringhiò Anna.
“Comunque, fra due settimane esatte è Natale” disse Rosalie.
“Stupida festa” mormorò uno dei ragazzini.
“Natale …?” ripeté disorientata Becky.
“Non sai cos'è il Natale?” domandò stupita Bloody.
“Beh ... ne ho sentito parlare quando stavo a Parigi. Ogni anno era sempre lo stesso, con decorazioni e tante altre cose, ma ... non so cosa sia ...”
“Scusa, ma il venticinque dicembre cosa fanno tutti a casa tua?”
“Io non ho mai avuto una casa.”
“Intendevo con Offenderman.”
“Perché, credi che un mostro del genere lo festeggi?” intervenne the switcher. “Ma addirittura non sapere cosa sia ...”
“Ero solo curiosa. Ho pensato che magari Splendorman è passato qualche volta dal fratello.”
“Beh, io non sono da molto con Smexy” le informò Becky.
“Noia” dissero insieme i dieci bambini e scomparvero.
La Proxy la pensava come loro e avrebbe tanto voluto imitarli, ma non poteva.
“Però potreste anche essere un po' più simpatiche!” esclamò esasperata.
“Con te? Un'assassina?” domandò indignata Rosalie.
“E io cosa sarei, scusa?” fece Bloody.
“Non siamo tanto diverse ...” proseguì Becky.
“Siamo completamente diverse. Io non ho mai ucciso nessuno e Bloody si occupa di gente malvagia.”
“Però qui dentro è di una noia mortale” si lamentò Becky.
“Se vuoi ti uccido così con ti annoi più, che dici?” propose Anna.
“Non puoi, è già morta, ricordi? È un fantasma” disse la strega.
“Appunto” rise l’albina.
“Mi sono scordata, di solito tratto coi vivi …”
“Perché non ci parli di quel demone?” domandò Rosie per fare conversazione.
“Quale?”
“Il tipo che ci ha fatto giurare di non farti niente, chi se no?” chiarì Bloody.
Mentre Becky ci pensava su arrivò Segugio, che si stese fra le due more.
“Eccoti, ma dove ti eri cacciato, mi hai fatto preoccupare” disse dolce Bloody coccolandolo.
“Non ne ho la più pallida idea” rispose la Proxy sorridendo.
“Ok, stop, fermi tutti. Rosie mi spieghi allora perché non dovremmo torturarla?” intervenne Anna smettendo di accarezzare il lupo mannaro, che continuò a scodinzolare.
“Non è prudente venire meno a una promessa fatta a un demone” spiegò la strega.
“Ma se lei non lo conosce neanche!!!”
“Lui però sembra conoscerla. Non so se sia una fortuna avere un simile innamorato.”
“Innamorato? L'ho incontrato solo una volta, e a stento ricordo il suo nome ...” disse Becky.
“Sto parlando di lui, non di te” la interruppe Rosie.
Bloody si divertì a punzecchiare l’albina riguardo la sua possibile cotta. Rosalie invece non sorrideva più.
“Per colpa di Offender nessuno potrà amarmi ...” sussurrò con i pugni serrati.
“Perché?” chiese la Proxy.
“Ma sei stupida davvero?! Guardami! Come faccio ad avere un ragazzo?!” scattò la strega alzando la voce.
“La stupida sei tu” replicò Becky.
“Tu sai solo parlare a sproposito! Me ne vado, tu resta pure, se vuoi, Bloody.”
“Ti prego, no, vado a mangiare con Segugio” fece Bloody seguendola fuori dalla stanza.
Segugio abbaiò festoso e uscì con loro, lasciando la ragazza albina sola con i suoi pensieri. Anche Rosalie era pensierosa. Raccomandò ai due soci di fare attenzione fuori, poi meditò su ciò che era riuscita ad ottenere fino a quel momento e su quanto ancora restava da fare.
La caccia di Bloody Wolf e Segugio fu felice. Una volta che si furono rimpinzati e dissetati, si stesero accanto un tronco d’albero per riposare. Fu in quel momento che Segugio drizzò le orecchie e si mise a ringhiare. Anna si alzò in piedi.
“Ehi bello, che ti prende? Non siamo soli, giusto?”
Sesugio annuì continuando a ringhiare. Fissava una direzione precisa.
“Fatti vedere se hai fegato!” urlò Bloody, innervosita.
“E io che pensavo che saresti scappata con la coda fra le gambe, lupetta” ghignò giocosamente Joahnn.
“Almeno non mi hai scambiata per un cane” commentò lei poco divertita. “Cosa vuoi da me?”
Il demone si avvicinò, rendendo Segugio inquieto.
“Tranquillo, se ci tiene alla vita gli conviene lasciarti stare” disse Bloody, alterata dalla presenza del ragazzo.
“Come se potessi anche solo toccarmi” rise beffardamente quest’ultimo.
“Non ho tempo da perdere, cosa vuoi da me?”
“Niente. Solo che mi annoiavo e la strega ha già capito che con me non si scherza.”
“Mi stai forse dando della stupida?!” ringhiò la ragazza.
“Mmh, chi lo sa …” rise divertito Joahnn.
Bloody si spostò su un masso lì vicino, subito seguita dal lupo mannaro. Il demone rimase fermo a guardare le stelle.
“Sai, è divertente …” cominciò. “Voi esseri umani credete di essere sempre nel giusto. Se vi accade qualcosa di brutto pensate di soffrire più degli altri, diventando così egoisti ... ma non siete tutti uguali, anzi, alcuni di voi cercano di cambiare ... È questo che mi affascina di voi: siete tutti diversi.”
“Tu che ne sai, non sei neanche umano!” ribatté Anna.
“Nel corso della mia vita ne ho incontrati tanti, di umani. Molti erano egoisti, mentre altri, nonostante soffrissero, cercavano di andare avanti, aiutando altre persone … certo che siete davvero divertenti e curiosi, voi umani” espose il suo pensiero Joahnn.
“Almeno non parli a vanvera come la tua amichetta” commentò Bloody, che aveva ascoltato attentamente.
“Prima mi hai incuriosito. E così credi di sapere che cosa sia il vero inferno?”
“Se lo vivo una volta basta per l'eternità, no?”
“Pft ... Si riaggancia al discorso di prima. Credi di aver passato l'inferno, quando in realtà non sai nemmeno che cos'è l'inferno.”
“Allora dimmelo tu cos'è l'inferno.”
“Non è una cosa da spiegare, ma solo provandolo sulla propria pelle lo si può capire …”
“Allora ho ragione, no? Il mio inferno l’ho già passato.”
“Cosa potevo mai aspettarmi ...” sospirò deluso il demone. “Sei umana, dopotutto.”
“E tu come fai a dire che io sono un'umana?” chiese Bloody, alludendo alla sua trasformazione.
“Lo si vede da dieci chilometri che lo sei” rispose Joahnn, fissandola con curiosità.
“Ora che hai da guardare, pesce lesso?” si irritò lei.
“Sei arrogante, quindi divertente” rispose lui sorridendo.
“Tzs, sei noioso. Andiamo Segugio.”
Entrambi si alzarono e tornarono nel loro covo.
Joahnn li guardò allontanarsi, poi alzò la testa e ammirò le stelle. Chiuse gli occhi e il pensiero di una persona lo fece sorridere malinconicamente. Scomparve.



***Angolo Autrice***
Beh, le ragazze non fanno molto per aumentare la simpatia ^^'
Il momento dello scontro si avvicina!
Alla prossima!
   
 
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