LACRIMA
Lenta ed inesorabile
perla solitaria
che scorre placida
lungo la candida guancia.
Frutto del dolore,
dello strazio interiore,
essa è matura e gonfia
come il pistillo di un fiore.
Sulla sua superficie
riflette un mondo
di paure e terrore,
di panico e dolore.
Scivola, come il tempo
inclemente e incalzante,
che spinge i nostri giorni contati
sulla punta delle dita.
Tesoro,
racchiude al suo interno
lo scrigno delle emozioni
del momento.
Scivolano i giorni del dolore
verso terra, come la timida
lacrima, che un giorno si sciupò,
immersa nella sua opinabile euforia.
NOTA DELL’AUTORE
Salve a tutti!
Questo giovedì ho scelto di proporvi questo piccolo
componimento, che ho scritto un po’ di tempo fa, ma che mi piace davvero molto.
Spero che possa piacere anche a voi.
E’ molto semplice in realtà, ma comunque dopo avervi proposto
poesie piuttosto serie e più impegnative ho scelto, questa volta, di offrirvi
qualcosa di più piacevolmente sognante e rilassante.
Grazie a tutti voi, carissime amiche e cari amici, che
continuate a seguire e a sostenere quest’ormai immensa raccolta.
Grazie di cuore a tutti, e buona giornata! A giovedì
prossimo.