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Autore: TheStrangeCaseOfCass    02/09/2016    3 recensioni
Dal capitolo 3: "Scosse la testa, contrariata. Diamine, era lì per divertirsi o no? Via questi cavolo di pensieri, occupavano già troppe delle sue giornate. Doveva lasciarsi andare quella sera, divertirsi come non faceva da troppo tempo, o forse come non aveva mai fatto."
Dal capitolo 5: "Lzzy annuì, felice di non dover tagliare fuori dalla sua vita quella magica ragazza che vi era entrata così all'improvviso. Era sempre stata una persona molto espansiva, aperta alle nuove esperienze, in diciotto anni aveva stretto amicizia con centinaia di persone in tutto il mondo e sentiva in qualche modo una speciale affinità con la strega."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 13

 
Icy si svegliò lentamente. Non aveva alcuna voglia di muoversi, circondata com’era da quel piacevole tepore… Un momento. Piacevole? In genere il caldo la infastidiva, perché di punto in bianco lo trovava piacevole? Con un enorme sforzo di volontà aprì gli occhi e capì che il calore era dovuto a Lzzy che, ancora addormentata, continuava a tenerla stretta. Quando la strega si liberò dall’abbraccio, il movimento fece uscire Lzzy dal mondo dei sogni. La ragazza si girò di schiena e si stropicciò gli occhi mentre Icy si alzava a sedere guardandosi attorno. Dormivano ancora tutti, nessuno le aveva viste dormire strette l’una all’altra. Non sapeva dire perché le importasse ma quasi si vergognava di quel risveglio, come se il suo lato più umano avesse bisogno di restare nascosto. Solo che con Lzzy finiva per scoprirsi sempre, e sempre un pò di più.
Stando attenta a non svegliare nessun altro Icy scese dal materasso e, scalza e con i capelli spettinati dal sonno, scese le scale. Lzzy la seguì aggiustandosi la canotta leggera, un altro dei motivi per cui Icy si era subito liberata dal suo abbraccio. La raggiunse in cucina.
- Sembri turbata. - le disse - Qualcosa non va? -
- Sono… calda. Non è normale. -
Lzzy scoppiò a ridere.
- Che hai da ridere? - la fulminò la strega.
- Scusa ma, sai, di solito la gente si preoccupa di essere fredda, non di avere una temperatura corporea decente. -
Icy sbuffò.
- Io non sono la gente, sono la strega del ghiaccio e per me essere calda è anormale. -
Lzzy alzò le mani in segno di resa e iniziò a preparare il caffè. Una volta pronto ne porse una tazza ad Icy, che si appoggiò al ripiano della cucina. In quel momento arrivò Darcy.
- Buongio… - La strega dell’oscurità si bloccò e rimase a fissare Icy, che si limitò ad alzare un sopracciglio. - Stai bevendo caffè? - chiese Darcy, scandendo lentamente le parole.
Icy realizzò che il caffè era una bevanda calda, del genere che di solito evitava come la peste. Non era male però. Si strinse nelle spalle e prese Darcy per un polso, dicendo:
- Stamattina va così. -
- Sei calda! Ti senti bene? - esclamò Darcy, squadrando attentamente l’amica.
- Sì, sto bene. Credo che sia colpa sua. - rispose l’altra indicando Lzzy con la testa.
- Ehi, riuscire a scaldarti è una colpa? - protestò quest’ultima.
- Più che altro è un miracolo in effetti. - ridacchiò Darcy, guadagnandosi una linguaccia da Icy. Mentre la strega del ghiaccio posava la tazzina ormai vuota Arejay si affacciò alla porta e, dato che Darcy gli dava le spalle, decise di farle uno scherzo: fece segno di tacere alle sue sorelle, quella di sangue e quella acquisita, e strisciò alle spalle della strega con l’intenzione di sollevarla.
- Non osare. - lo bloccò Darcy, girandosi con calcolata lentezza. Gli rivolse un sorriso sarcastico.
- Ma come… - Arejay aveva l’espressione di un bambino che si è lasciato sfuggire di mano un palloncino ad elio.
- Volevi prendere di sorpresa la strega delle illusioni? Andiamo Arejay, sii non dico serio, ma almeno realistico! - lo prese in giro Icy.
- Uhu, questa brucia. - commentò Lzzy, vendicandosi finalmente della sera precedente.
 
§§
 
Cassandra si svegliò nel buio della sua camera ad Alfea. Si alzò, ma non fece in tempo a fare un passo che inciampò nelle sue stesse valigie, rischiando di fare un volo da Oscar senza bisogno delle ali. Per fortuna non aveva svegliato la sua compagna di sta…
- Buongiorno! -
Una voce squillante ruppe il silenzio, subito seguita da un’altra.
- Adelaide, non urlare! Staranno dormendo. -
- Embè? Voglio essere salutata lo stesso. -
Cassandra sorrise riconoscendo Adelaide e Francesca. In soggiorno fu accolta dal -Visto? Lei è sveglia. - di Adelaide che, mollato il borsone che portava a tracolla senza tanti complimenti, spalancò le braccia aspettando un abbraccio.
- Ciao Ade. Francesca. - le salutò la ragazza.
- Buongiorno. - disse una voce assonnata alle sue spalle.
Francesca salutò la nuova arrivata con un tono allegro raro da sentire alle otto del mattino.
- Ciao Giunia. Scusa se ti abbiamo svegliata. -
La ragazza dai capelli biondo castani e leggermente mossi fece cenno di lasciar perdere.
- Mi sarei svegliata comunque. Siete sole? - chiese.
- Sì, non abbiamo portato nessun muchacho sexy. La Spagna non ci merita. - rispose Adelaide con aria melodrammatica, scatenando una risata collettiva.
- Ma si lamenta pure oh! Ci fossi andata io in vacanza in Spagna, guarda là la tintarella. - borbottò una ragazza dai capelli corti e castani con le punte tinte di rosso scuro. Era appena entrata nell’appartamento insieme ad un’altra ragazza dai capelli blu.
- Sono arrivate anche Ioanna e Rebecca pare. - commentò Adelaide senza voltarsi né rispondere.
- Eh no guarda, sono un’apparizione! - replicò la ragazza dai capelli blu.
- Un’apparizione mistica dritta dritta dall’Olimpo londinese. - ribattè Cassandra.
 
§§
 
Ormai si erano svegliati tutti e gli Halestorm stavano per tornare a casa. Questa volta sarebbe stato diverso: non avrebbero più potuto vedersi così spesso e Icy aveva già visioni catastrofiche dei prossimi concerti di Lzzy la quale, consapevole di aver fatto tutto quanto era stato possibile fare in una settimana, non vedeva l’ora di tornare sul palco.
- Mi raccomando, non dire a nessuno… -
- Icy, a chi vuoi che lo dica? Guarda che non ci tengo a fare i test psicoattitudinali della CIA. - sbuffò la cantante.
- Cos’è la CIA? Ah, lascia stare, me lo dirà Bloom. -
Lzzy rise e strinse la strega in un abbraccio soffocante.
- Mi mancherai sis. Voglio almeno un messaggio ogni giorno, chiaro? -
- Idem. Azzardati a saltare un giorno e ti vengo a cercare. -
Lzzy si spostò per salutare gli altri e Arejay ne approfittò per passare un braccio attorno alle spalle della strega, stringendola in un mezzo abbraccio.
- Non preoccuparti Icy, la terrò d’occhio io e se fa qualcosa che non deve le tiro una bacchetta. Ma tu cerca di stare bene, ok? -
Icy sgusciò fuori dalla stretta del ragazzo, imbarazzata, e gli fece  un timido sorriso di conferma.
Quando attraversarono il portale, la strega del ghiaccio sentì la mente frizzante di Lzzy allontanarsi dalla sua e in pochi istanti il legame che le univa si assottigliò, finchè Icy non avvertì solo vagamente che la sua compagna di mente era viva. Per sapere di più le sarebbe bastato concentrarsi un po’.
- E’ ora di tornare ad Alfea. - disse Flora, riportando Icy sulla terra. Faragonda aveva permesso loro di saltare la cerimonia di apertura, ma dovevano comunque essere nel campus per mezzogiorno.
 
***
 
Quel pomeriggio, ad Alfea.
 
Darcy aveva seguito tutta la cerimonia da una finestra al piano terra, non vista. Le presidi avevano da poco terminato il loro discorso e le giovani streghe e fate si stavano disperdendo nel cortile.
Le piaceva guardare le persone da lontano, giocare a indovinare cosa stavano facendo, cosa pensavano… I suoi poteri l’avevano abituata ad osservare i più piccoli dettagli e ora, guardando tutte quelle ragazze che si mescolavano fra loro, era in grado di capire se fossero fate o streghe dal look eccessivamente dark o eccessivamente “harajuku” delle novelline o dai movimenti delle più grandi e sobrie.
Per questo un gruppo attirò la sua attenzione: mentre, come al solito, fate e streghe tendevano a stare in gruppi distinti, due streghe stavano parlando con alcune fate non molto lontano dalla sua postazione. Per un attimo Darcy pensò che di lì a poco avrebbero iniziato a lanciarsi incantesimi su incantesimi, ma osservandole meglio notò che i loro atteggiamenti erano amichevoli: stavano addirittura ridendo fra loro! Concentrò la sua attenzione su di loro, incuriosita. L’unica fata che aveva atteggiamenti civili con le streghe oltre alle Winx era Mirta, che come esempio valeva zero dato che era stata lei stessa una strega.
Le due streghe avevano entrambe i capelli castani, ma una li portava corti e li aveva mossi, quasi ricci; mentre l’altra li aveva più lisci e lunghi fino a metà schiena. Quella con i capelli corti indossava un abito corto violetto, dei leggings color crema e degli stivali viola scuro con il tacco basso e di tanto in tanto si aggiustava la lunga sciarpa bianca. L’altra invece aveva una maglia nera che le lasciava la pancia scoperta sotto uno smanicato rosso ancora più corto, dei jeans e degli stivaletti rossi col tacco alto e sottile.
Non ricordava di averle viste a Torrenuvola quando lei e le sue sorelle avevano preso il controllo della scuola. Forse facevano parte di quel pugno di studentesse che erano fuggite prima che sigillassero l’edificio… chissà.
Una fata dai capelli corti e bianchissimi fece scoppiare a ridere tutto il gruppo. Di lei vedeva solo il cappuccio verde con cuciti sopra due occhi azzurri e, appunto, i capelli, perché era seduta su una panchina insieme ad una fata dai capelli biondo castani. Invece la ragazza dai ricci biondi la vedeva benissimo. Era l’unica ad indossare un vestito, di un azzurro più scuro di quello dei suoi occhi. Una ragazza dai capelli castani con le punte rosso scuro si appoggiava alla sua spalla con un braccio. Indossava una felpa rossa a maniche lunghe e dei semplici leggings neri. Al collo portava uno strano ciondolo, una specie di triangolo con un cerchio e una linea dentro. Un’altra ragazza aveva i capelli castani raccolti in una coda alta, mentre un ciuffo le ricadeva sull’occhio destro. Aveva una ciocca tinta di azzurro, unica nota di colore nell’abbigliamento incredibilmente total-black: gli stivaletti col tacco basso si sovrapponevano ai pantaloni, poco più chiari della t-shirt a collo alto. A causa del suo look aveva esitato un attimo nel classificarla. L’ultima ragazza aveva i capelli lunghi e blu, ma non di un blu uniforme: avevano varie sfumature, dal blu elettrico al blu di Prussia. Portava una maglia giallo acceso senza maniche, con stampata la scritta “AC/DC”. Ricordava di aver sentito parlare Joe di una band con quel nome… questo significava che quella ragazza era terrestre! Sempre più incuriosita, Darcy elaborò un incantesimo che le consentisse di ascoltare i loro discorsi. La ragazza dai capelli bianchi stava raccontando qualcosa.
- …e c’era questo ragazzo che aveva praticamente puntato Francesca ma lei no, ovviamente lei va dietro a Richard quindi non se lo fila nemmeno ‘sto tizio. -
La bionda, Francesca evidentemente, replicò:
- Ma che dovevo fare scusa? Quello non lo rivedo manco per sbaglio e poi avrei dovuto stare lì a spiegargli tutta la storia sulla magia e bla bla bla… E non so lo spagnolo quindi non mi avrebbe capita e io non avrei capito lui… -
- Tu non ti capisci neanche da sola Francè! - la interruppe la ragazza col ciondolo, provocando un altro scoppio di ilarità.
La strega con la sciarpa bianca si guardò intorno e Darcy temette che si fosse accorta del suo incantesimo, ma tirò un sospiro di sollievo quando disse:
- Ma perché ci stanno tipo fissando tutti? -
- Forse perché siamo l’unico gruppo misto di fate e streghe? - rispose l’altra strega.
- Vabbè, ma non è che sia proprio una cosa dell’altro mondo! - intervenne la ragazza dai capelli blu - Ci conosciamo da prima di… tutto questo e mica tronchiamo un’amicizia solo perché tu e Maria avete scelto Torrenuvola. - continuò, facendo un ampio gesto con il braccio per indicare probabilmente l’intera Dimensione Magica. Era sicuramente terrestre e, stando a quanto aveva detto, lo erano anche le altre.
- Secondo me stanno aspettando che ci prendiamo a parole per passare alla parte divertente della cerimonia. - disse la ragazza con la ciocca azzurra.
- Ne hanno da aspettare allora! - rise la fata di cui Darcy vedeva solo i capelli.
- Vi ricordate il primo anno quando c’erano quelle tartine incantate e io e Desirè vi abbiamo avvisate di non mangiarle? - chiese Maria.
- Oddio sì! - esclamò la ragazza con il ciondolo coprendosi la bocca con le mani.
- Noi povere novelline in mezzo a quel casino con le Winx e le Trix che si affrontavano sopra le nostre teste. Che ricordi! - disse la ragazza con la ciocca azzurra.
- Un inizio davvero traumatizzante. - commentò Francesca.
Desirè, la strega con i capelli lunghi, chiese:
- Ma è vero che sarete in classe con loro? Con le Winx e le Trix? No perché è così strano che quando Ioanna me l’ha detto ho pensato che mi stesse prendendo in giro. -
- Grazie sai? - replicò la ragazza con il ciondolo, che Darcy identificò come Ioanna.
Intervenne la ragazza con la ciocca azzurra.
- E’ vero Desy, e onestamente sono un pò tesa per domani. Voglio dire, non è una cosa da tutti i giorni andare in classe con le streghe più potenti della Dimensione Magica, eppure per noi lo diventerà. E’… strano. -
Darcy ascoltava attentamente. Si era appena resa conto di stare origliando le sue compagne di corso ed era indecisa se interrompere l’incantesimo o continuare ad ascoltare. Dopotutto stavano parlando di lei e delle sue sorelle e sapere in anticipo cosa aspettarsi sarebbe stato utile, quindi decise di continuare.
- Io non so come dovremmo comportarci - stava dicendo Francesca - è una situazione particolare e ci penso da quando ci hanno dato le liste, ma non vengo a capo di niente. -
- Per quanto mi riguarda, io cercherò di comportarmi come con chiunque altro. Farò quello che devo per avere una convivenza civile, nel senso che io saluto, poi se ricambiano bene sennò amen. Non mi sono mai messa a correre appresso alla gente e non inizierò adesso. - disse la ragazza dai capelli blu.
- Non lo so Rebe… Non penso vorranno fare conoscenza. - disse la ragazza castana sulla panchina.
- A dire il vero anch’io pensavo di regolarmi così. Che ne sappiamo noi, magari non sono tanto male come sembra. Se il Consiglio di Roccaluce ha dato loro un’altra possibilità, perché noi non dovremmo farlo? - disse ancora la ragazza con la ciocca azzurra.
- Ben detto Cass. - disse Rebecca.
- Sì, credo che sia la cosa migliore da fare. - convenne Francesca.
- Secondo me, già da domani a colazione capiranno che siamo completamente fuori di testa e staranno loro alla larga da noi, però sono d’accordo. - disse la ragazza dai capelli bianchi.
Darcy si stupì nel sentirle parlare, si aspettava sorrisi finti e odio malcelato, ma queste ragazze la stavano veramente sorprendendo. Era curiosa di sapere cosa pensavano le altre due fate, ma nessuno disse più niente perché in un angolo del cortile alcune fate e streghe si erano trasformate e stavano per affrontarsi.
- Uh, inizia la festa. Peccato che io sia troppo pigra per arrivare laggiù. - commentò la ragazza dai capelli bianchi.
- Scusa Adelaide, ma da che parte staresti? Con noi o contro di noi? - chiese Maria.
Adelaide rovesciò la testa sulla panchina, sbuffando.
- E’ ovvio che sarei zona neutra, mica mi metto a combattere con le mie amiche. -
- Zona neutra, ok. Ma quelle ci vanno giù pesante mi sa, meglio togliersi di qui. - rispose Maria.
Dopo aver dato un’occhiata al gruppo di teste calde, Rebecca disse:
- Sì, credo anch’io. Venite, entriamo. -
Mentre si avviavano verso l’ingresso della scuola una giovane strega, probabilmente del primo anno, raggiunse correndo Desirè.
- Posso venire con voi? Non voglio farmi massacrare prima del primo giorno. - disse, i capelli neri che svolazzavano.
- Certo Aire. - le rispose Desirè.
Aire si unì al gruppo, gettando occhiate veloci verso la “battaglia”.

Spazio dell'autrice
Sto aggiornando ad un orario decente, da non credere!
Cooomunque, eccoci qui, io e le ragazze. Mamma mia, le conosco da due anni *lacrimuccia*
Sembrano secoli...
Smetto di fare la sentimentale, va bene.
Che dire per il resto? Icy inizia ad avvertire alcuni cambiamenti fisici portati dal Bonding, ma questo è niente...
Ringrazio Vlad123 e tutti gli autori nominati finora, e naturalmente anche i lettori silenziosi. :)
Vi lascio ad Adelaide... http://i64.tinypic.com/s5agr5.jpg
...Francesca...  http://i65.tinypic.com/2hqtcno.jpg
...e Giunia  ;)  http://i66.tinypic.com/rhrc6x.jpg
See you :))
Cass
P.S. In bocca al lupo DarcyRocks, buon inizio classico ;)

 
   
 
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