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Autore: SaryMino2003    03/09/2016    4 recensioni
Quattro Ragazze il cui obiettivo è quello di trovare la principessa perduta del devastato Regno dei Semi, distrutto dal Re Ego. Ma scopriranno che c'è un segreto che va oltre ogni immaginazione, facendogli superare insieme ogni prova messa davanti gli occhi.
Dal Capitolo 1 :
Il Regno dei Semi venne distrutto dal regno dell’Ego. Esso era capitanato dal malvagio Re Ego e dai suoi sgherri malefici rendendo quel regno pieno d’odio, distrutto e abbandonato alle ombre più totali, nono stante una forte Pretty Cure cercò di difendere il suo regno a tutti i costi. Delle lacrime argentee rigarono le sue guance soffici e marcavano i suoi occhi colmi di disperazione per l’innumerevole perdita finché una coltre di fumo oscura non la avvolse assieme al reame.
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ira, Madoka Aguri/Cure Ace, Nuovo personaggio, Regina
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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~~Il Regno dei Semi venne distrutto dal regno dell’Ego. Esso era capitanato dal malvagio Re Ego e dai suoi sgherri malefici rendendo quel regno pieno d’odio, distrutto e abbandonato alle ombre più totali, nono stante una forte Pretty Cure cercò di difendere il suo regno a tutti i costi. Delle lacrime argentee rigarono le sue guance soffici e marcavano i suoi occhi colmi di disperazione per l’innumerevole perdita finché una coltre di fumo oscura non la avvolse assieme al reame.
Nella città di Tokyo una folla di ragazzi si era recata dinnanzi ad un altissimo edificio. Era la gita organizzata dalla scuola media Ohgai , una specie di orientamento di gruppo. Ma non erano i soli : turisti e gente che ambiva a visitarle coloravano le strade della città. “Ragazzi fate attenzione. Completata giusto l’anno scorso ecco di fronte a voi la Torre di Tokyo. E’ alta 999 metri, ciò la rende la più alta torre trasmittente del mondo.”-spiegò l’insegnante. “Wow è incredibile!” “Voglio vederla da vicino!” “Anche io!”-dissero alcuni alunni mentre osservavano l’imponente torre. “Bene, fino alle 14.00 potete fare ciò che volete. Assicuratevi di non fare tardi”-annunciò la professoressa. I suoi alunni annuirono per poi sparpagliarsi per la zona piena di auto. Fortunatamente per tenere la situazione sotto controllo avevano il presidente del consiglio studentesco. In un angolo c’erano un gruppo di un'altra scuola che litigava con compagni della Ohgai. “Hey tu! Razza di idiota!”-disse il primo con la divisa bianca tipica della scuola media nominata prima, era basso e snello con occhi e capelli castano scuro. Lo affiancava un suo amico  con capelli a caschetto castano chiaro paragonabile al colore dei suoi iridi. “Cosa vuoi dire con ”-strillò il secondo con camicia scura, grasso e alto affiancato da due suoi compagni fortunatamente magri. “Presidente! Nikaido-Kun sta litigando con uno studente di un’altra scuola!”-la avvertì il suo amico Tom. “Presidente, sembra che Yashima-san soffra di mal d’auto”-la chiamò una compagna. “presidente, Mimuka-kun ha perso il suo borsellino!”-proseguì Momoka. Un ragazza con divisa scolastica, occhi porpora e capelli biondo platino scorazzava da ogni parte la chiamassero rapidamente, due ragazze la stavano cronometrando. “E’ velocissima!”-disse la prima, con capelli neri come la pece tenente in mano il cronometro. “E’ al livello delle nazionali accidenti!”-esclamò la seconda mentre reggeva un Notebook. La ragazza si diresse verso Mimuka. “Ecco, tieni il tuo borsellino”-sorrise porgendolo con grazia. Il ragazzo arrossì leggermente, prendendo ciò che era suo e coccolarlo come se fosse vivo, mentre la biondina si recò verso Yashima. La poggiò sotto la panchina di un ciliegio in piena fioritura, prese un fazzoletto ricamato rosa e iniziò a tamponarle la fronte. “Sull’autobus faceva caldo vero? Visto che qui si sta bene, dovresti riposarti un attimo.”-disse lei con un sorriso. “Grazie per l’aiuto”-disse Yashima respirando profondamente per prendere aria. “Di nulla”-rispose sorridente la ragazza, scattando verso il gruppo che litigava. “Nikaido, che succede?”-domandò la biondina con aria un po’ scocciata. “Q-questi qui sono venuti a sbattere contro di noi!”-rispose secco. “Ma che dici! Siete stati voi!”-ribatté lo studente dell’altra scuola ingaggiando nuovamente il litigio. La bionda si mise in mezzo gridando un secco “STOP!” e di colpo si zittirono. “Se litigate per una cosa tanto insignificante la più grande torre radio vi riderà in faccia.”-sorrise indicando verso l’alto, i ragazzi lì presenti alzarono lo sguardo al cielo. Il grasso poi abbassò lo sguardo. “Chi diavolo sei tu?”-chiese con tono da maleducato. “Piacere di conoscervi. Sono il presidente del consiglio studentesco della scuola Ohgai : Tsugumi Aino!!”disse con voce stridula ma sorridente come era solito, i suoi capelli le arrivavano sulle spalle, possedeva un fiocco che legava i suoi capelli in una coda alta. I tre ragazzi si tapparono le orecchie, ma Tsugumi afferrò la mano del grasso, stringendola con entrambe le sue delicate mani ed esclamando “Se ci stringiamo la mano, diventeremo amici! Piacere di conoscerti”. Lui arrossì volgendo lo sguardo altrove, mentre i suoi amici porgevano a loro volta le mani all’affascinante biondina. “Incredibile, ha sistemato tutto così in fretta!” “C’era da aspettarselo da presidente, è veramente affidabile!”dissero i suoi compagni colpiti dalla sua energia e positività. “Aino-san. Oggi vorremmo avere la tua risposta, per favore prestaci la tua forza!”-supplicarono cinque ragazze che tenevano in mano strumenti differenti appartenenti a vari sport. “Certo. Va bene”-rispose lei, finché una ragazza con occhi e capelli blu lisci con ciocche legate in una treccia davanti non la spinse via verso un centro commerciale lì vicino. “Perché ti cacci sempre nei pasticci?”-sbottò la sua migliore amica. Lei si chiamava Riko Hishikawa, le due si conoscevano dalla tenera età e giocavano sempre assieme. E’ un tipo molto studioso, riflessivo quanto basta al contrario della sua amica Tsugumi spesso impulsiva per il bene degli altri non pensando poi alle conseguenze. “Che vuoi dire?”-domandò Tsugumi. “Puoi lasciare gli oggetti smarriti all’apposito comitato, gli studenti col mal d’auto li potevi lasciare al comitato medico. Inoltre non puoi prenderti la responsabilità per mediare nei litigi. Visto che sei il presidente, dovresti essere più dignitosa e … Uh? Tsugumi?”-si interruppe non notando più l’amica vicino a lei. “Se stai cercando Aida-kun, si sta occupando di un bambino smarrito”-la informarono due studenti. Intanto la biondina era davanti ad una piccola bambina quasi in lacrime. “Onee-chan ti insegnerà un bel trucco. Prova a disegnare un cuore sul palmo della tua mano ed esprimi un desiderio.”-sorrise la bionda marcando con il suo dito la sagoma di un cuore sulla mano desiderò la bambina imitando Tsugumi. “Michiko!”-la chiamò la mamma, la piccola corse ad abbracciarla per poi salutare la ragazza che l’aveva soccorsa. Riko giunse sul piano dell’amica, assieme continuarono lo shopping. “Tsugumi insomma. Perché ti preoccupi così tanto per gli altri?”-domandò Riko. “Perché guardare la faccia sorridente degli altri non ti rende felice?”-rispose porgendo ancora una domanda. “Secondo me stai spruzzando troppo amore in giro.”-emise la compagna, quando si spaventò appena vide Tsugumi circondata da fiori di gelso e due cuoricini negli occhi, indicava un punto ben preciso. Una folla di gente, dove vi era la celebre e famosa idol Makoto Kanzaki, chiamata anche Mako-P. “Ah, la celebrità esplosa dopo aver debuttato con la sua canzone.”-dedusse Riko indossando un paio di occhiali. La ragazza assieme a sue due manager cercava di entrare nell’auto, con la confusione la celebrità perse il fiocco su cui era appeso uno strano oggetto dorato su cui era inciso un arco che tirava una freccia  con la punta a cuore. Tsugumi glielo restituì in tempo prima che il bus sarebbe partito. Intanto dall’alto tre fatine sedevano su un’antenna. “L’ho percepito! L’oscuro pulsare di un Ego!”-strillò la fatina fucsia dalle lunghe orecchie dritte che ricordavano la forma di un cuore. La sua fisionomia ricordava quella di un coniglietto fluttuante dotato di un fiocco roseo sulle orecchie, il suo nome è Sharuru. “Gli Ego stanno venendo in questo mondo?”-domandò la fata arancione i cui disegni parevano trifogli. “Si Lance. Sbrigati, nostra stella della speranza”-disse la fata blu di nome Raquel, aveva le orecchie lunghe su cui era inciso un diamante. I tre assieme cercarono l’ultimo seme. Intanto Tsugumi ricevette da un signore con occhi e capelli biondi lo stesso accessorio di Makoto. Esso , secondo il venditore si chiamava Cure Lovies, che nelle mani di Tsugumi iniziò a sfavillare. La ragazza si guardò attorno confusa, ma comunque ricevette gratis quell’oggetto misterioso. Riko arrivò giusto in tempo per farla recare assieme a lei al piano della torre, come detto dall’insegnante. Prima di salire però le attendevano una grande folla per salire in cima. Ma secondo Tsugumi aspettare fa parte del divertimento, a poco a poco si scorreva. “Accidenti, sarei dovuto andare dall’entrata sul retro!”-si infuriò un ragazzi stufo della fila e bloccato lì per mezz’ora. Il suo cuore si macchiò d’odio, ma presto svanì lasciando spazio all’amore. Un ragazzino probabilmente quattordicenne con capelli argentati e occhi dorati iniziò a ghignare. “Puoi farlo. Nessuno ti trattiene”-disse freddo schioccando le dita, il ragazzo cadde al suolo e da lui si creò un Ego nero a forma di granchio che sfondò l’ascensore e si recò verso l’osservatorio tra le risate del suo creatore. “Che succede? Va verso l’osservatorio?”-si chiese Tsugumi pietrificata dalla paura, poi strinse forte i pugni. Riko cercava di far uscire la gente assieme agli studenti mentre Tsugumi iniziò a percorrere le scale fino all’ultimo piano per salvare la piccola Michiko. “Michiko-chan … Michiko-chan è in pericolo!”-pensò la biondina per motivarsi mentre a perdifiato  cercava di salire rapidamente ogni gradino. Le tre fatine iniziarono a seguire la ragazza senza che lei se ne accorgesse. All’ultimo piano si udì un rumore, poi spuntò l’Ego. “Me ne frego delle regole!”-disse il mostro, rispecchiando i sentimenti negativi del cuore del proprietario. La gente iniziò a gridare di paura sparpagliandosi per tutto il piano cercando di fuggire. Fortunatamente a salvare la Michiko che stava per essere calpestata dall’ego fu proprio Tsugumi, e anche in tempo. Il mostriciattoli si scontrò contro il muro, divincolandosi per liberarsi mentre la biondina consigliava alla mamma della bambina di andarsene via. I due obberidono, la bionda si lasciò cadere a terra stanca della corsa, poi osservò il panorama meraviglioso e mozzafiato. Il mostro uscì dal muro e si diresse verso Tsugumi che rapida evitò il colpo. “Questo è il MIO panorama!”-emise l’Ego. “Ma che dici? Questo panorama non è per te! E’ per tutti. Non dovresti essere così egoista da volerlo tenere tutto per te. Tutti devono poterne godere. Certo … tu sei un granchio ma anche in questo caso è meglio andare d’accordo con le altre persone.”-spiegò Tsugumi al mostro che, confuso iniziò ad ascoltare e non riusciva più a muoversi. Le tre fatine rimasero stupite dal comportamento della ragazza, Sharuru si avvicinò di scatto presentandosi. “Sono una fata proveniente dal Regno dei Semi, Sharuru.”. La ragazza le strinse la zampa felice. “E lo accetta così …?”-sussurrò Lance. “Di certo non è una persona comune”-emise Raquel. Lei però ci era abituata. Sharuru si trasformò in un telefono fucsia con la sua faccia uscente da esso, con un fiocco su cui ci si poteva inserire un oggetto tondo particolare, era dotato di un touch screen a forma di cuore. “Usa il mio potere e trasformati! Così potrai combattere contro l’Ego. Quella specie di granchio insomma!”-ordinò la fata. La ragazza annuì facendo un tentativo, anzi due, che però fallirono miseramente. Ad aiutarla venne una Pretty Cure dal peculiare colore lilla, come i suoi occhi e capelli che guadagnarono diverse ciocche spesse arricciate, due folti riccioli tenuti in una coda di cavallo e un singolo ciuffo liscio fino al petto. Indossa un fermaglio per capelli indaco e un nastro viola che legava i capelli. Aveva orecchini a forcella viola e un girocollo lilla. Il suo vestito è lilla e bianco con la gonna lilla pallido a un taglio sopra con una sottoveste frilly. Un cuore ametista è attaccato alla sinistra del torace con un panno viola appeso da esso ricordante la forma di picche. Un fiocco viola lungo è cucito al fianco destro, mentre a coprire le braccia sono maniche lilla con rivestimento bianco. Gli stivali lilla sono rivestiti in viola con un tacco bianco, le arrivavano oltre le ginocchia. Sul suo lato destro, giaceva la Lovely Commune. La cure inserì una Lovies  esattamente nel punto tondo, poi tracciò sullo schermo la sagoma di un cuore. Quello centrale iniziò a battere due volte per dare forza al suo attacco. “Risplendi! Holy Sword!”-attaccò purificando in un sol colpo il mostro. I sentimenti positivi invasero il proprietario facendolo riprendere. Tsugumi si presentò per poi tempestarla di domande. “Cure Sword. Che ci fai qui? Come ti sei permessa di distruggere il mio Ego! Me la pagherai!”-disse il ragazzo dai capelli argentati, il suo nome era Ira e da come dice il nome aveva occhi pieni d’odio. D’un tratto spuntò un altro granchio comandato da una ragazza più grande, il suo nome era Kurumi. “Come al solito fai un lavoro superficiale. Devo proprio pensarci io … Ego, elimina l’ultima Pretty Cure!”-ordinò, con le sue chele stringeva sempre più forte la cure evidentemente sofferente. Kurumi rivendicava la posizione della loro principessa, ma la Pretty Cure non cedeva. “Sei fedele ad un regno ormai morto! Sei davvero così stupida?”-ribatté Kurumi con occhi rossi e capelli neri come la pece. Tsugumi si sentiva in colpa. Era colpa sua se Cure Sword era finita nelle grinfie del granchio, cercò di fermarlo ma era tutto inutile. “Levati di torno banale umana”-disse Ira, mentre ghignava dalla sofferenza della cure. “Per favore. Dammi la forza e il coraggio per salvarla!”-pregò disegnando con il dito un cuore sullo screen del cellulare-“Ti Prego!”. Una luce iniziò a scaturire dal Cure Lovies. “Tsugumi! Combinami con quella cosa scintillante e pronuncia Pretty Cure Love Link!”-gridò Sharuru. Lei inserì nella cavità l’oggetto. “Pretty Cure, Love Link!”-disse poi marcando le parole L-O-V-E sul telefono, esso si illuminò e apparve la sagoma dell’arco come quella sul Lovies, la trasformazione si innescò. La ragazza venne circondata da cuori, i suoi capelli divennero biondo oro legati da una cuffietta fucsia. In questo modo i capelli messi a quella maniera ricordavano la forma di un cuore con una coda di cavallo partente da esso. Sotto la testa aveva capelli con boccoli ricci simili a quelli di Cure Sword. Indossa due orecchini a forma di cuore rosa e accessori di colore bianco e rosa tra i capelli, anche a forma di cuore, un piccolo girocollo rosa, manicotti rosa con il cuore magenta su di loro e bianchi-rosa stivali colorati con cuori magenta pure su di questi. L’abito è quindi rosa, bianco e una leggera sfumatura di azzurro poco visibile con un cuore rosso-magenta sul petto e un nastro rosso di colore rosa sul suo bacino. Ha anche un paio di fronzoli sotto il vestito rosa e pantaloni corti fucsia scuro. Sul fianco destro era appeso il Lovely Commune. “L’amore straripante! Cure Heart!”-si presentò avvolta da cuori e luce dorata.-“Ego che hai perso l’amore! Io, Cure Heart, ti restituirò il batticuore!”-aggiunse unendo le mani per formare la sagoma di un cuore. Tutti rimasero stupiti dalla formazione di una nuova Pretty Cure. Il signore che aveva venduto la Lovies era lì a sussurrare parole “Finalmente sei nata, mio dolce cuore”. Cure Heart sfavillava di sentimenti puri e nobili, i suoi poteri dipendevano da questo.



Angolo dell'Autrice
Salve a tutti, sono nuova e di conseguenza questa è la mia
primissima fiction a capitoli. Non essendo molto esperta gradirei
una recenzione(Positiva, Negativa, Neutra) che mi aiuti a
migliorare da parte di voi lettori, anche per il rispetto di colui
che ha scritto per aiutarlo e fargli capire gli errori. Detto questo
spero che questo capitolo vi piaccia! ^_^
See ya!
SaryMino2003
   
 
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