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Autore: FalbaLove    03/09/2016    1 recensioni
[Solaria]
"Mi ha appena chiamato mio padre" mormorò la ragazza tra le lacrime
"Il sole sta scomparendo da Solaria"
(Andros)
La ragazza si accasciò a terra battendo il pugno con decisione su quel terreno asciutto e arido
" Ma come è possibile?" si chiese osservando i luoghi in cui una volta il mare si estendeva
{Linphea}
Gli occhi color giada osservarono le ceneri che si estendevano per chilometri e sentì una fitta al cuore;pianti,urla e sofferenze .
Diede un'ultima occhiata a quello spettacolo orribile privato del verde: cosa avrebbe mai potuto fare lei... una ex-fata?
〈Zenith〉
"Immagina questo pianeta come se fosse il corpo umano:tutti gli organi,ogni singola cellula hanno bisogno di qualcosa"
"Il cuore" . L'altra annui
"E cosa succede se noi veniamo privati di esso?"continuò
"Moriamo..."
(Melody)
La Winx tese l'orecchio al cielo:niente,nessun rumore. Guardò a terra affranta mentre anche nella sua testa la melodia più familiare perdeva ogni nota
[Domino]
"No,non di nuovo"una luce rossa abbagliò tutti in quella stanza mentre una lacrima,scendendo giù dalla guancia della ragazza,si ghiacciava toccando il pavimento.
(Gardenia)
Tutti si guardarono preoccupati:la Terra aveva perso i suoi abitanti.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Riven accostò nuovamente le sue labbra alla colorata,lunga cannuccia e ben presto assaporò con piacere un succo al kiwi:fissò con i suoi occhi violacei il viso tirato e pallida della ragazza davanti a lui che era intenta a tagliare la pizza in malo modo:sghignazzò di nascosto notandola mentre finalmente assaporava quel cibo fantastico sbuffando per togliere dal suo viso la ciocca rossa ribelle. Guardò con attenzione ogni suo singolo tratto:i suoi capelli sbarazzini regalavano giovanezza al suo viso oramai maturo,ma con le guancie che ardevano come un fuoco sembrava una piccola bambina dispettosa. Lei si sentì osservata e lo squadrò mordendosi il labbro
-Sono contenta di averti rivisto Riven-commentò velocemente quasi come se avesse paura di pentirsene:infatti si portò velocemente il tovagliolo alla bocca cercando di non guardare il grugno del ragazzo:dentro di sè l'ex-specialista era molto confuso,ma sentiva una strano sentimento caldo e pacifico farsi spazio dentro di lui cercando di rinvigorire le sue osse,la sua carne. Ero lo stesso sentimento che aveva provato quando i suoi occhi si erano rispecchiati in quelli tristi e malinconici dell'ex-fata della Natura:gli erano mancati i suoi amici.
Sbuffò come per permettere alla sua frase di scappare e ritornò a bere il suo succo di frutta storcendo la bocca davanti al sapore acidogniolo del frutto.
-Allora Bloom vuoi dirmi come mai sei qui?-tagliò corto:la ragazza annuì e dopo aver bevuto un sorso di una strana bevanda marroncina e piena di bolle tipica terrestre decise di rispondere al ragazzo:troppe domande si stavano infatti affollando nella mente di lui. Insomma se l'era trovata da un momento all'altro davanti ad abbracciarlo e non aveva avuto nessuna via di fuga per nascondere la sua presenza:qualcosa però dentro di lui escludeva la casualità e percepiva lo zampino dei loro due presidi.
-Sono stata mandata qui da Faragonda:so che c'è anche Flora con te-disse accennando a un sorriso,ma che risultò più una smorfia amara:il ragazzo per un secondo corrucciò la fronte all'udire il suo nome,il nome della ragazza che gli mancava terribilmente e che non sentiva da troppo,troppissimo tempo.
La ragazza notò il suo rabbursi e allungò una mano verso la sua,ma il ragazzo la scansò malamente:aveva oramai fatto un taglio con il passato,doveva ricordarselo. Lei sembrò un attimo turbata da quel suo gesto da  vecchio Riven,ma cercò di non dargli peso.
-Ti prego Riven dimmi come sta:io...Noi non la vediamo da molto tempo-mormorò senza perdere il suo temperamente e Riven rivide i vecchi momenti passargli tra i ricordi:giocherellò nervosamente con i denti valutando fino a quanto poteva raccontarle della sua storia con l'altra Winx. Decise,come sempre,di tenere nasconto tutto:avrebbe detto lo stretto necessabile sperando che la fata non si sarebbe fermata a lungo.
-Sta bene tranquilla,ma se vuoi vederla di persona ora lavora da tua madre-tagliò corto e l'altra sembrò quasi turbata dalle sue parole:i suoi genitori in tutti quei giorni le avevano celato la veritò e cioè che Flora si trovava lì a Gardenia?Per un secondo le balenò in testa la pazza idea di un coinvolgimento da parte dei suoi genitori adottivi nel piano di Saladin e Faragonda.
-Ora mi vuoi dire cosa ci fai qui?-continuò lui leggermente staccato:allontanò quasi stizzito il bicchiere vuoto da davanti a lui e si lasciò andare completamente contro lo schienale della sedia. Bloom iniziò a ghiocherellare,come suo solito,con la cannuccia della sua coca cola osservando divertita le bolle esplodere contro i bordi del bicchiere.Fece scorrere con velocità le sue mani verso la sua borsa verde e cercò confusionatamente:dopo alcuni secondi in cui l'ex di Musa non la smetteva di sospirare annoiato mise davanti a entrambi una scatolina. Riven all'inizio le diede un'occhiata di circostanza,ma ad un tratto vide i suoi occhi illuminarsi
-Ma questa scatola io la conosco:dentro ci sono le...-
-Le stelle d'acqua-concluse la rossa la sua frase  e lui ne sembrò leggermente irritato,ma poi continuò ad udire le parole di Bloom interessato
-Veramente dentro c'è ne solo una:Daphne è andata nel Rego Dorato per recuperarla-il ragazzo continuava a capire poco della faccenda:cosa centrava quello strano coso che in passato gli aveva aiutati a sconfiggere Valtor con lui e Flora?
-E quindi?-
-Riven tu non capisci:questa è l'ultima speranza per far riacquistare i poteri a Flora-disse seria non staccando i suoi occhi azzurri da lui il quale rilassò il viso sorpreso:scrutò il volto della amica alla ricerca di qualche altro indizio mentre un solo pensiero gli ballava in mente
"La mia Flora riacquisterà i poteri?"ad un tratto però si accorse di una cosa:La sua Flora era la normale ragazza senza poteri,la Flora fata invece era la ragazza legittima di Helia....Voleva velamente che tutto ritornasse come prima,alla normalità?
Bloom notò lo strano silenzio del ragazzo...era così strano,così diverso.
-Uhm bene-mugugnò alzandosi improvvisamente dalla sedia:i suoi occhi fissarono prepotenti per alcuni secondi il bicchiere verde oramai vuoto e poi spostò il suo sguardo sulla Winx
-Prima però dovresti chiederlo a lei-
-Riven tu non capisci:Flora finalmente potrà ritornare una fata,una Winx e tutto..tutto ritornerà come prima-disse lei con un'allegria mai vista e sorridendo sinceramente:tutto sarebbe ritornato alla normalità,tutto si sarebbe ristabilito
-Sono contento per voi Bloom,ma io la mia parte l'ho già fatta. Voglio starmene fuori da questa faccenda,la mia vita è qui a Gardenia ora-sbottò lasciando agli occhi azzurri della Winx le sue spalle farsi sempre più lontane.


Una figura femminile si incamminò per il lungo corridoio fatto solo di specchi:i suoi tacchi risuonavano spezzando il silenzio inquietante di quel momento. I suoi occhi rossi e ardenti si soffermarono per l'ennesima volta davanti a una porta:il disgrignare dei suoi denti si propagò per tutta la stanza vuota,un l'altra. Si leccò le labbra irreguita e la sua lingua blu saettò.
-Dove cavolo sono finiti?!-grignò tra se stessa alzando il labbro in tono di sfida davanti al suo riflesso. Si soffermò a guardare quegli occhi così pieni di odio e rabbia e per un attimo si sentì incantata:allungò le lunghe unghie verso quel suo riflesso e lo accarezzò delicatamente lungo il perimetro beandosi dello scricchiolio tra unghia e vetro. Tirò il capo indietro beandosi di quel rumore senza smettere e un'espressione di felicità di dipinse sul suo verde volto. Avvicinò quasi incantata il suo viso e le sue labbra allo specchio e annussò quella strana parete:sogghignò soddisfatta e la leccò facendo scorrere la lingua su quel muro che faceva forse troppo contrasto con il colore bluastro. Si passò nervosamente una mano sul viso accarezzandosi dolcemente,ma ad un tratto i suoi occhi si riabbuirino nuovamente e un grido malefico di nuovo si propagò per l'intera stanza. Si accasciò malamente sul pavimento sbattendo le ginocchia,ma questo non sembrò turbarla
-Dove siete finiti fratelli!-urlò con tutta la forza che aveva in corpo mentre sentiva la rabbia salirle con velocità su,sempre più su per il suo corpo inebriandola:la vista si fece più mossa e disorientata,ma lei sembrò bearsi di questo sentimento.
-Icy!-continuò,ma per la seconda volta non ricevette alcuna risposta e le sue parole si fecero sempre più deboli fino a quando le sue orecchie non le udirono più. Scosse la testa arrabbiata e per un secondo il cappuccio minacciò di scoprire il suo capo,ma velocemente lo afferrò.
-Imbecilli...mi tocca sempre fare tutto da sola-boffonchhiò tra sè e sè,ma all'improvviso i suoi occhi individuarono qualcosa di piccolo muoversi per il corridoio timidamente:si morse il labbro e assunse una posizione felina facendo aderire pienamente i suoi palmi al pavimento. Sorrise divertita osservando quell'animaletto indifeso,ma poi il suo viso si rabbuì e con uno scatto raggiunse l'oggetto desiderato afferandolo tra le mani. Osservò per un secondo le sue mani raccolte  a pugno e con discrezione le avvicinò al suo volto. Aprì con delicatezze le sue lunghe dita mostrando tra i suoi palmi un piccolo scarafaggio marrone che spaventato cercava di scappare
-Piccolino siamo rimasti soli-mugugnò rivolgendosi a quello strano animale utilizzando un tono dolce e calmo,troppo strano per una come lei
-Ma non preoccupparti bastiamo . Se quegli imbecilli non ci sono vorrà dire che io e Zenith ci incontreremo da soli-finì questa frase stringendo rapidamente la mano e beandosi dello scriccolio provocato dall'uccisione dell'animale
-Preparati Zenith-concluse alzandosi e lasciandosi sfuggire il povero cadare che cadde disintegrato e immobile a terra.



Un'ombra camminò velocemente e senza farsi notare per i corridoi verdi di Torrrenuvola. Lucy sospirò fissandosi sconsolata gli stivali da biker logorati e impolverati:quel giorno la Griffin aveva obbligato tutte le sue allieve a una esercitazione "speciale" nel grande e polveroso giardino della scuola.Alzò un sopracciglio stanca mentre i suoi occhi verdi cambiarono direzione e osservarono solo per un secondo i capelli miseramente sporchi. Cercò di dimenticare quella brutta giornata mentre si preparava ad imboccare un'altro lungo e tetro corridoio che rispecchiava alla perfezione lo stile della Preside:ad un tratto si fermò udendo degli strani rumori dietro di sè e due occhi gelidi sulla sua schiena. Di scattò controllò dietro di lei,leggermente impaurita,ma non notò nulla di strano,soprattutto nessuno. Sospirò ancora poco convinta e continuò la sua strada:la sua mano scivolava lungo i muri verdi, pallida come quella di un cadavere e le vene che delimitavano le sue dita le sembrarono dello stesso colore smorto. Fece una smorfia amara mentre si adentrava,furtiva e leggermente spaventata,nella sua stanza segreta;sospirò guardando i due corpi distesi delle due ragazze. Sorrise forse ripensando ai vecchi tempi in cui loro rappresentavano i suoi idoli:si diede della sciocca mentalmente mentre delicatamente toglieva con accuratezza una benda dalla mano di Darcy osservando le condizioni della ferita.
Un taglio,molto profondo,divideva quasi a metà il suo palmo ,ma per fortuna oramai la sua grandezza era quasi dimezzata grazie alle sue cure:prese con attenzione un barattolo di disinfettante e ne sbruzzò un po' sopra mentre la strega,addormentata,faceva comparire sul suo viso un'espressione sofferente
-Come vi siete conciate...-mormorò ricoprendo la ferita. Ad un tratto si bloccò come un masso quando uan mano gelida si posizionò sulla sua spalla e il suo cuore iniziò a battere forte,sempre più forte.
-Icy-sospirò girandosi e fissando l'altra strega che seria la stava fissando con i suoi occhi azzurri,così vuoti e pieni di tristezza.
-Come stanno?-queste parole risultarono quasi come un ordine a cui rispondere piuttosto che a una domanda:Lucy alzò impaurita un labbro e indietreggiò balbettando
-Stanno meglio Icy,ma ora dimmi di Mirta-le parole risultavano molto difficili da pronunciare e tutto ciò fu un enorme sforzo per la ragazzza,ma il viso sorridente e divertito della sua amica,della sua migliore amica non riusciva ad abbondare la sua mente. Icy la ignorò avvicinandosi ai volti pallidi,ma sereni delle sue sorelle
-Io mantengo sempre i patti pidocchio,ora lasciami sola-grignò osservando impassibile e tesa la strega lasciare con sconforto la stanza.non poteva pensare a lei o ai suoi stupidi pensieri in quel momento. Il suo sguardo,quando fu certa di essere rimasta sola,si posò sulle due sorelle che dormivano:deglutì a fatica avvicinandosi a loro. I suoi occhi gelati fissarono velocemente ogni loro centimetro del corpo:oramai sapeva a memoria le loro ferite,i loro lividi e le loro ciccatrici...le apparivano tutte le notti,nei suoi incubi. Guardò amaramente la sua sorellina più piccola,Stormy:analizzò il suo viso che sembrava così rilassato e in pace. Non era truccata e doveva ammettere che senza tutto quel mascherone sembrava molto più giovane e fresca:si passò la sua mano sulla guancia constatando che fosse gelata. Storse le labbra e l'avvicinò alla sua bocca dipinta di fretta da un rossetto blu:ci soffiò con velocità per riscaldarla. La passò dolcemente lungo il perimetro del viso di Stormy:faceva così male vederla così. Sentì gli occhi farsi sempre più umidi e con stizza lasciò la strega del Vento dirigendosi dall'altra sorella,Darcy,forse quella messa peggiò tra le due. Appoggiò la sua mano sul suo petto;sembrava così strana,così pallida ,così non lei. Sentì il suo cuore battere piano,ma con decisione e subito si calmò ascoltando quella poca energia vitale in lei.
-Non vi lascerò qui,sorelline:tra poco noi tre staremo di nuovo insieme...Ve lo prometto-pronunciò sibilando scandendo le parole mentre stringeva forte la sua mano tra le sue:quella,senza aprire gli occhi,iniziò ad agitarsi ed a emettere strani versi pieni di sofferenza.
-Lucy! Darcy ha di nuovo la febbre-urlò con tono acido senza ricevere però immediata risposta. Guardò il volto pieno di dolore di una delle due sue ragioni di vita e subito avvicinò il suo volto a quello della strega:baciò dolcemente la sua fronte facendo aderire perfettamente le sue labbra blu. La sorella sembrò gioviarsi da quel suo gesto e pian piano i suoi muscoli si rilassarono.
-Icy cosa sta succedendo?-domandò leggermente allarmata l'alieva di Torrenuvola evidentemente accortasi delle sue urla.
-Prenditi cura di loro,idiota-mormorò quella avvicinandosi alla porta e dando un'ultima occhiata alle due ragazze distese. Lucy percepì la figura di Icy sparire dietro di lei mentre due parole fredde e glaciali ondeggiavano per tutta la stanza
-Vi vendicherò-e la ragazza sapeva perfettamente che questa volta la Strega del Ghiaccio non si sarebbe fermata di fronte a nulla.





Alex fissava nervosamente l'orologio al suo polso:la lancetta dei minuti sembrava essersi trasformata in quelle delle ore. Sbuffò notando che il suo abnorme anticipo si stava sempre più affievolando. Si guardò di nuovo intorno cercando con lo sguardo dei capelli fucsia,ma di nuovo ritornò a fissare il suo orologio. Mille dubbi circolavano nella sua mente:che avesse avuto un contrattempo o peggio che le fosse successo qualcosa? Scosse la testa come per cercare di eliminare ogni supposizione e fece un grosso respiro:sentì il battito ritornare normale. Riprese in mano la bella rosa fucsia comprata oramai mezz'ora prima dal fioraio che si stava facendo sempre più sciupata:alzando gli occhi al cielo si ripreparò a ridirigersi verso la fontana per bagnare nuovamente il fiore. Ad un tratto però si sentì sfiorare la spalla e curioso si girò:un sorriso involontario si dipinse sul suo volto alla vista di quegli occhi azzurri perfetti che ogni sembravano l'ottava meraviglia del mondo.
-Tecna...sei...sei-mormorò,ma la vista di quella fata gli aveva tolto anche la forza di parlare. Era sempre stata bellissima ai suoi occhi nei giorni precedenti,ma quel giorno sembrava ancora più bella:era rimasta sempre semplice,ma gli faceva enormemente piacere vederla più curata,più truccata poichè questo voleva dire che l'aveva fatto per lui...Lei aveva pensato a lui.
Tecna rise divertita davanti a quella sua goffaggine
-Alex il gatto ti ha mangiato la lingua?-lo derise lei dolcemente:si spostò dietro all'orecchio una ciocca ribelle non riuscendo a smettere di sorridere
-Bellisima-concluse il ragazzo porgendole come un robot la rosa:Tecna rimase un attimo interdetta da quel suo gesto visto che lei era tutto tranne che una ragazza da rose e smancerie,ma decise di non darlo avedere. Era la prima volta che un ragazzo gliene regalava una:su Zenith tutti i suoi ex-fidanzati puntavano ai gadget più nuovi o ai telefeni più sofisticati e anche Timmy non era mai da meno. La osservò un secondo e poi la accostò al naso:il suo profumo dolce le solleticava il naso. Era davvero molto bella con i suoi petali morbidi e per un attimo si lasciò trasportare da quel regalo così inusuale.
-Grazie Alex,sei stata molto carino-lo ringraziò lei cercando di non dare troppa importanza a quel "Bellissima":effettivamente quella sera stranamente si era truccata più del solito e con più accuratezza e addirittura il vestito era stato scelto con attenzione. A casa continuava a ripetersi che era da molto che non usciva e che quindi per una volta voleva di nuovo risentirsi bella per se stessa,ma in quel momento quella stupida risposta non riusciva ad avere nessun sostentamento.
-Allora andiamo a cena-tagliò corto cercando di lasciare per una sera il cervello spento
"Stella ci riesce per molto più tempo"si divertì con se stessa seguendo quello strano ragazzo.


Flora osservava triste la sua pianta preferita,la Bella di notte:i suoi fiori viola erano ancora chiusi mentre fuori la luce del tramonto faceva brillare ancora la città illuminando con una luce soffusa anche i suoi posti più bui e nascosti. La ragazza sospirò accarezzandola dolcemente e le sue dita ambrate sicure scivolarono tra i suoi petali:una lacrima rigò il suo volto mentre il colori di quei fiori le ricordavano troppo i suoi occhi. Si portò la mani sul volto coprendolo:non voleva pensare,non voleva stare ancora male. Si era sentita una stupida pedina,ma dopotutto la stupida era stata solo e soltanto lei:lui non era cambiato,era lo stesso stupido e ottuso egoista Riven di sempre. Quello che trattava male le persone che non conosceva e ancora peggio quelle che provavano ad avvicinarsi. Lui era come un fuoco ardente:non potevi avvicinarti troppo per non rimanere bruciato. Ma lei era una  ex-fatina della Natura che era rimasta vittima dei suoi stessi sentimenti:non era servito vedere da fuori la storia con Musa...Era stata una sciocca e anche se ci provava riusciva a dare la colpa solo a se stessa. Lo conosceva,sapeva come era fatto,ma dopo otto anni in cuore suo sperava,forse,che il ragazzo davanti a lei avesse lasciato dietro di sè tutti i suoi difetti:si morse il labbro ripensando alla prima volta che aveva visto quello strano specialista.
Era arrivata da pochi giorni ad alfea ed era una ragazza piena di sogni e aspettative:dopo poco aveva fatto amicizia con due Principessa,una bionda e una rossa. Non era mai stata una persona molto popolare e piena di amici a Linphea,ma trasferendosi a Magix volevo e desiderava fare un taglio con il passato,con la sua vecchia vita. Dopo poco si unirono anche a loro Musa e Tecna. Non riusciva a credere di poter essere amica con quattro fate così diverse da lei,ma con il tempo aveva scoperto che quelle ragazze erano diventate parti importanti della sua vita. E poi erano arrivati quattro ragazzi da una scuola non poco lontana da Alfea:era sempre stata impacciata con l'altro sesso. A volte rimaneva incantata a guardare gli occhi innamorati di Sky e Brandon nei confronti delle due Winx desiderando qualcuno anche per lei così,ma poi si era unito anche un altro specialista molto strano:Riven era entrato a far parte del gruppo come un fulmine nel ciel sereno. Era così inquietante con i suoi occhi bui e l'espressione arrogante che poco dopo fece breccia nel cuore di Musa:doveva ammettere che si era sentita sempre in soggezione con lui,ma con il passare del tempo la Fata della Musica era riuscita a sciogliere il ghiaccio e l'indifferenza che occupavano il suo cuore e l'aveva reso un uomo migliore. Poi,inaspettatamente, aveva lasciato tutti:quando l'aveva rivisto dopo così tanto tempo per un attimo le sembrò di essere ritornata indietro ai primi anni di Alfea quando tutto era più felice. Sospirò
-Come ho fatto a innamorarmi di una persona così?-domandò flebilmente osservando la piantina davanti a sè:appoggiò esasperata una mano sul grande vetro della vetrina  osservando il sole farsi sempre più lontano e scomparire tra le montagne. Non riuscì a non pensare a quando a Magix trascorreva la serata a guardare il tramonto con Helia:faceva così male pensare ancora a lui. Il primo specialista che aveva fatto battere il suo cuore e di cui era sicura di essere ancora innamorata:lui le mancava terribilmente con i suoi occhi azzurri sicuri e profondi e il suo sorriso che la prima volta che lo vide le fece battere forte il cuore. Ma oramai aveva scelto di abbandonare la sua vecchia vita e lui ne era una parte importante di essa:sperava con tutto il cuore che stesse bene e che non soffrisse per lei. Il suo cuore,anche se faceva male da ammettere,oramai apparteneva a due uomini. Ad un tratto la sua attenzione fu attirata dal suo telefono che vibrò:sul suo viso ambrato comparve una smorfia amara mentre dentro di sè sentiva di conoscere già alla perfezione il mittente che oramai da una settimana le tartassava di chiamate e messaggi. Con una espressione sorpresa scopriì che Riven questa volta non centrava niente e anzi il numero era sconosciuto:aprì leggermente titubante l'SMS mentre giocherellava nervosamente con le dita e con le unghie dipinte da uno smalto rosa confetto. Sorrise divertita leggendo quei pochi caratteri ricoscendo perfettamente il mittente. Digitò velocemente una risposta e dopo neanche un minuti un secondo messaggio comparve sul suo display
-Alla nove sotto casa mia-questa volta Flora si lasciò scappare le parole mormorandole tra sè e sè. Storse il labbro indecisa su cosa rispondere al misterioso interlocutore:sicuramente non era una cosa da lei e quindi...
Scosse la testa oramai convinta su cosa rispondere ma le sue lunga dita affusolate stavano per scrivere un messaggio di risposta quando i suoi occhi color giada caddero sulla Bella di Notte che finalmente si stava aprendo mostrando la parte più nasconsta di lei,ma allo stesso tempo più bella
"Flora ma cosa stai facendo?"si domandò osservando sconsolata il suo messaggio:strinse i pugni e corrucciò la frnte.Senza neanche lasciare il tempo al suo cervello di pensare cancellò ogni sua parola e digitò velocemente
"Va bene ci vediamo lì"concluse buttandosi ancora troppo indecisa sulla sedia di vimini di Vanessa.


-Mike-urlò dolcemente vanessa mentre controllava per l'ennesima volta il suo stufato:appena abbassò lo sportello del forno dell'aria calda si accostò al suo  fresco viso e lei potè solo allontanarsi con uan smorfia sofferente e infastidita.
-Cosa c'è?-domandò il marito entrando nella cucina con un grande sorriso e addosso finalmente i vestiti di casa:era decisamente più comodi rispetto a quelli da pompiere.
-Flora mi ha detto che voleva restare ancora una oretta in negozio per finire alcune cosa...Potresti andarle a chiedere se vuole mangiare con noi?-non fece in tempo a ricevere risposta che notò suo marito troppo vicino alle patate fritte appena sfornato:con uno scatto rapido allontanò la mano famelica del marito dalla sua opera d'arte.
-Mike-lo rimproverò lei cercando di mantenere un'espressione seria anche se si vedeva benissimo che non avrebbe resitito per molto.
-Va bene vado carceraria-mugugnò lui altrettando divertito schioccando un dolce sulle sue guancie accaldate. Uscì dalla cucina fischiettando:non riusciva a non oensare a quanto si fosse affezionata in quelle settimane Vanessa a Flora. Oramai la conoscevano da molti anni come una delle migliori amiche di loro figlia,ma,complici anche le grande passioni in comune tra le due, in quegli ultimi giorni Vanessa gli era sembrata molto più felice e spenseriata. Sapeva perfettamente quanto pesasse alla moglie avere sempre lontana la figlia e sapere che è spesso in pericolo. Fece scorrere sicuro la mano sulla maniglia e aprì la pirta che collegava il negozio di Vanessa con la loro casa,ma quando vi entrò non ci vide la ex-fata della Natura,ma solo un piccolo bigliettino rosa. Curioso si avvicnò e lo lesse ad alta voce
-Sono dovuta andare via urgentemente. Ci vediamo domani un bacio- sorrise notanto la bella e sicura scrittura della fata:alzò le spalle pensando che era contento che la Winx si fosse fatta degli amici a Garnedia. Spese tutte le luci e abbassò le tapparelle:per oggi potevano entrambi concedersi il meritato riposo. Chiuse la porta e girò la chiave per alcuni giri:stava per ritornare il cucina quando udì uno strano rumore provenire dal salone. Corse velocemente in cucina e notò che tutto era come prima con eccezione della scomparsa di Vanessa:leggermente allarmata udì la moglie urlare. Si sentì gelare il sangue e subito accorse verso il salone pregando dentro di lui che non si fosse appena consumato il peggio;ma quando arrivò nella prima stanza in comunicazione con la porta di ingresso non riusciva a credere a quell che vedeva:sgranò gli occhi mentre il suo cuore iniziava ad accelerare e i suoi occhi inumidirsi. Davanti alla porta d'ingresso,spalancata,l'alta e slanciata figura della moglie stava piangendo a dirotto su una spalla.
-Oddio Bloom-mormorò Mike guardando la bella ragazza che lo stava fissando teneremente con le lacrime che scivolavano uand i seguito all'altra sulle sue guancie rosate.
-Papà-concluse lei correndo tra le sue braccia
-Bambina mia-

Gli occhi azzurri e curiosi di Tecna continuavano a fissare pensierosi i fiori violacei dalla ringhiera su cui era appoggiata:erano davvero belissimi ed rea sicura di non averli mai visti. Piegò leggermente il capo mentre cercava nel database del suo cervello di capire quale fossero il loro nome. Stava per far scivolare velocemente la sua mano nelle tasche della sua piccola ,ma spaziosa borsetta blu alla ricerca del suo tecnologico palmare per avere una risposta,ma dovette interrompere la ricerca poichè un brivido percorse la sua schiena. Il vento freddo accarezzò di prepotenza la sua pella infiltrandosisotto i vestiti e alla fata non restò che coprirsi come meglio poteva. Ad un tratto però qualcosa di pesante e caldo si posò sulle sue spalle regalandole un leggero torpore:osservò sorpresa la figura che si era appena accostata affianco a lei.
-Si chiama Bella di notte-replicò Alex senza lasciarle neanche il tempo di ringraziarlo:la fata arricciò il naso osservando il viso del ragazzo che,estasiato,ammirava quella bellissima pianta.
-Non sapevo che fossi amante delle piante-coomentò leisistemandosi come meglio poteva la giacca con il forte profumo maschile,il suo.L'altro per tutta risposta scosse la testa
-Non lo sono,ma devo ammettere che questo fiore mi ha sempre affascinato-concluse andandosi a sedere verso la panchina poco distante da loro due:Tecna alzò gli occhi al  cielo pensando a quanto fosse enigmatico a volte Alex,ma decise di sedersi accanto a lui.
-Tecna-mormorò il ragazzo osservandola teneramente negli occhi:la ragazza rimase per un secondo incantata da quegli occhi azzurri che nascondevano forse troppi segreti. Subito però il viso di Timmy si sovrappose al suo e sgranò lo sguardo:era venuta lì per un motivo molto preciso,doveva ricordarselo.Al mago però non sfugì questo suo strano comportamento e allungò la sua mano verso quella candida e morbita della ragazza che però la ritrasse velocemente portandosela verso la testa e iniziò a passarla nervosamente tra i capelli. Alex sbuffò,ma non demorse:era la prima volta che provava sentimenti così forti per una ragazza. Non riusciva a non pensare tutto il giorno a lei e non riusciva a dimenticare il suo sorriso,per lui,perfetto:il suo modo leggermente saputello di contraddirlo e la risata nervosa che a volte aveva quando si trovava in situazioni imbarazzanti.
-Volevo dirti che ho passato una serata molto bella-si sentì per un attimo mancare appena si rese conto di aver realmente pronunciato quella frase:però decise di non staccare gli occhi dal suo viso e di decifrase ogni suo sguardo. La Winx dal canto suo continuò a fissare nervosa e impacciata l'orizzonte,ma il suo sguardo leggermente sorpreso e il suo mordersi imbarazzata il labbro lo rilassarono.
-Io vorrei dirti-iniziò,ma questa volta lei si girò all'improvviso scuotendo la testa.
-Ti prego Alex io non posso e non voglio continuare così. Il fatto.. oddio è troppo difficile-mormorò mentre il cuore del ragazzo batteva all'impazzata:si stava per dichiarare,ma lei l'aveva fermato all'improvviso. Strinse i pugni.
-Non dire niente ti scongiuro-concluse la fata  portando delicatamente la sua mano sul suo petto. Un secondo dopo si ritrovò il viso del ragazzo davanti al suo:le sue labbra carnose e morbide aderirono perfettamente a quelle rosate dell'abitante di Zenith che sentì una strana senzasione invaderle il corpo. Ogni sua anche più piccola anticamera del cervello le stava ordinando di staccarsi immediatamente da quel ragazzo e di pensare a Timmy,il suo fidanzato,ma la le sue labbra e le sue mani cercavano di avvicinare sempre di più a lei il mago. Chiuse gli occhi godendosi quel bacio e cercando per una volta di ignorare la sua parte logica mentre un "Non è più tempo di parole,Tecna"si propagava nell'aria frizzante autunnale fino a giungere alle sue orecchie. Sorrise continuando a baciarlo:come poteva una cosa così sbagliata essere allo stesso tempo così bella?


Il Mio Angolo
Buonasera a tutti. Ok sono passati davvero molti giorni dall'ultima volta che ho pubblicato...Mi dispiace davvero molto,ma purtroppo è mancata una persona a me molto cara e quindi... Non c'è bisogno di dire che mi manca davvero molto,ma questa è la vita e non sarò certo nè la prima nè l'ultima a dover affrontare una situazione come questa. Adoro scrivere e devo ammettere che mi è mancato molto:questo capitolo originariamente era davvero molto diverso,ma quando lho ripreso in mano ho deciso di stravolgere tutto e beh questo è quello che è uscito. Non so sarà stato il mio umore non dei migliori o qualsiasi altra cosa,ma ho fatto davvero fatica a renderlo,ai miei occhi,decenti.
Grazie,davvero grazie a tutte le persone che leggono,recensiscono e mettono tra le preferite questa storia:io ci sto mettendo davvero molto impegno e spero che si veda.
Spero di pubblicare presto il prossimo capitolo,ma questi ultimi giorni sono stati davvero molto duri.
Mando un bacio enorme
Grazie di  cuore
FalbaLove
   
 
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