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Autore: manga01    05/09/2016    1 recensioni
Gli eventi cambiano una persona, Sakura ne è la prova vivente.
Sasuke affronta il suo viaggio di redenzione seguito da Naruto (consideratosi come un fratello per lui) che non vuole abbandonarlo.
Passano quattro anni e Sakura è uno dei ninja d'elit più pericolosi di Konoha , vive la sua vita con il senso di colpa, dopo aver ucciso la persona che considerava come un fratello , in una missione segreta affidatagli dall'Hokage.
Sakura è fredda e distaccata , e solo poche persone hanno un piccolo contatto con lei.
Ma cosa succederà se Naruto e Sasuke tornassero a Konoha?
(dal primo capitolo )
- s-sono f-fiero d-di te S-Sakura
Inali il tuo ultimo respiro morendo tra le mie braccia , eppure il mio corpo si rifiuta di lasciarti
nonostante la vita ti abbia abbondanato , nonostante il tuo corpo è pesante io non ti lascio.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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5

 Inizio flash back 

La grotta non era tanto  ampia da ospitare più di quattro persone. Era umida e oscura, Sakura avrebbe pensato che fosse disabitata se non per la presenza di qualche insetto e uccello della notte. 
L'unica fonte di luce e calore era un piccolo fuoco che aveva acceso nelle profondità della grotta , in modo che la luce non fosse stata avvistata da qualche nemico , ma le probabilità erano pari a zero visto che la caverna era ben nascosta dagli alberi e cespugli , inoltre Sakura aveva preso briga di applicare all'entrata della grotta un tecnica illusoria , quindi non vi era  nessun pericolo o almeno non dall'esterno, ma lei rimaneva  sempre in allerta. In fondo erano sempre in territorio nemico.
- fammi vedere la gamba  - disse in modo autoritario .
Kenji aprì con un kunai la stoffa dei pantaloni facendo vedere la ferita sanguinante.
Sakura concentrò il chakra curativo sulla ferita che purtroppo , era molto profonda.
Kenji trattenne un gemito di dolore mentre lei  la disinfettava con dell'acqua presa dalla  sua borraccia.
- quei maledetti ci hanno colto alla sprovvista , ora potrebbero esserne andati con il rotolo proibito- imprecò lui a denti stretti
Sakura con molta precisione cucì la ferita per poi bendarla stretta.
- sicuramente sono nelle vicinanze - disse prima di riporre le bende rimaste, nella tasca destra dello zaino.
- cosa te lo fa pensare ?- chiese Kenji osservando sua sorella con curiosità mista ad orgoglio.
- il rotolo non si può aprire a causa di un sigillo molto complesso che l'Hokage stesso a creato. Sono arrivata all' ipotesi  che loro ,possano aver avuto l'idea di catturarci , convinti che noi della foglia ne sappiamo qualcosa , inoltre come siamo messi saranno certi di catturarci. 
- Come sono messo -  la corresse lui
Sakura in risposta sbuffò irritata e si sedette accanto a lui , usufrendo del calore dato dal fuoco e dal corpo caldo di suo fratello.
- sai che non ti abbandonerei mai  - disse seria lei
- anche se tutto questo va contro le regole anbu?
- anche se tutto questo va contro le regole anbu!- affermò decisa lei
Kenji sorrise e scompigliò i capelli rosei della sua sorellina prima di chiudere gli occhi abbandonandosi nelle braccia di Morfeo mentre Sakura avrebbe fatto il turno di guardia.


fine flash back


- Sakura

- Sakura! 

Sakura si risvegliò dallo stato di trans in cui si trovava e ritornò a prestare attenzione a Kakashi.
- Si
Kakashi guardò in modo curioso la rosa, cercando di capire a che cosa stesse pensando. Avevano appena finito di discutere sullo strano rapporto che lei aveva scoperto, e avevano deciso che una volta passata quella settimana , se ne sarebbe occupata lei, ma mentre parlava aveva notato Sakura , persa nei suoi pensieri , gli occhi che guardavano un punto impreciso della scrivania erano spenti e vuoti , come in uno stato di trans.
- stavo chiedendo se sta sera, ci sarai alla festa che Naruto a voluto organizzare  ,coinvolgendo  Sasuke con la forza ,  ma questo mi sembra ovvio- disse  lui ridacchiando
Sakura rimase in silenzio per un paio di minuti , per riordinare  le  idee.
Era abituata a  flashback improvvisi , ma questo non faceva che farla distrarre da ciò che stava facendo in quel determinato momento, per quanto fosse presa da quest'ultimi.
Sembrava di rivere realmente l'intera scena . Le emozioni i pensieri erano così reali che il tempo si bloccava e lei rimaneva  intrappolata nei suoi ricordi.
Guardò Kakashi.
Sakura aveva  indossato una normalissima divisa da Jonin,e il viso era  completamente scoperto mentre   i capelli erano legati  in una coda alta,visto che era stata esonerata una settimana dalle missioni e quindi anche da anbu,  aveva preferito indossare una comune divisa ninja che a comuni indumenti, . Anche perchè non ne era abituata.
- no - breve e concisa
Kakashi sorrise , aveva previsto tale risposta.
Guardò per un ultima volta Sakura, sempre precisa e composta , un ninja impeccabile , forte e astuta eppure gli mancava qualcosa di essenziale.
Assolutamente essenziale.
 - puoi andare  
Sakura annui e sparì in una nuvoletta di fumo.
Spero che ti divertirai alla festa Sakura! 
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Aveva bussato più di tre volte alla porta , ma niente , nessuno le degnava di aprire.
Sapeva che suonare il campanello era poco gradito a suo padre per questo aveva avuto la pazienza di non suonare.
"evita di suonare il campanello, tuo padre Kizashi , ultimamente soffre di emicrania" esplicite parole di sua madre.
L'incontro con l'Hokage era durato più del previsto , tanto da saltare il pranzo.  Si massaggiò le tempie cercando di attenuare il mal di testa , ma fu un gesto del tutto  inutile.
Aveva bisogno di riposarsi, almeno per eliminare quel fastidiosissimo mal di testa.
Stava per premere il campanello , quando la figura di Naruto apparve dietro la porta ,come per incantesimo.
Maleficio era il termine più esatto.
-Sakura-chan! Sei arrivata finalmente!
Sakura gli rivolse uno sguardo gelido e tagliente.
- Cosa ci fai, tu qui ?
Naruto si grattò la testa , per poi fischiettare come un pastore che porta a spasso il suo gregge. Sakura superò con agilità Naruto, e quando varcò la soglia del salotto,  si ritrovò tutti gli sguardi dei componenti dei vari team ,addosso.
Ed ecco le pecore che pascolavano indisturbate  a casa sua.
C'erano tutti , non mancava nessuno.
Al centro del grande salotto vi era un tavolino decorato con una tovaglia di un rosso accesso, sopra vi erano varie pietanze , ma una la colpì particolarmente.
Le palline di frutta che sua madre le cucinava sin da bambina.
E allora capì. Quella donna aveva organizzato tutto quanto e avrebbe scommesso l'anima al diavolo che Kakashi ci avesse  messo lo zampino.
- Sakura sei tornata! - sua madre le andò incontro abbracciandola sotto lo sguardo sbigottito di tutti , o meglio dire, quasi tutti.
Sasuke osservava la scena, senza aver mosso minimamente un singolo muscolo facciale.
Sorseggiò un altro pò di sakè che gentilmente la signora Haruno gli aveva offerto di nascosto , in caso  quel pazzo di Rock lee lo avesse scambiato per un bicchier d'acqua , distruggendo l'intera casa o nei casi peggiori l'intero villaggio.
Kakashi aveva proposto l'idea di festeggiare,  a casa dei genitori di Sakura, il giorno prima.
Come sapeva che Sakura sarebbe stata lì ? Inspiegabile!
Naruto aveva accettato come se fosse una questione di vita o di morte e forse in fondo lo era ,mentre la signora Haruno ,aveva preparato ogni singola cosa insieme ad Ino ed Hinata che era appena tornata da una  missione e  saputo dell'idea aveva accettato subito  con entusiasmo.
Naruto ed Hinata erano quasi svenuti sapendo che sia l'uno e che l'altro erano entrambi a Konoha.
Patetici
Sakura accarezzò i cappelli della madre e si staccò educatamente da essa.
- quando ti ho detto riposati , non ti ho detto organizza un piano per far saltare i nervi a tua figlia invitando mezza Konoha a casa sua- le sussurrò con stizza
Mebuki sorrise soddisfatta. 
- tuo padre sta dormendo come un sasso nella stanza da letto , ha lavorato senza fermarsi nella bottega di Zao! - sussurrò La madre dandole una pacca sulla spalla, per poi voltarsi verso i ninja ancora ammutoliti.
- avete visto non vi ha ucciso! - constatò ad alta voce Mebuki verso i ninja , per poi sparire in cucina.
Tutti, dopo un sospiro di sollievo ,ripresero a parlare e a divertirsi mentre Sakura era rimasta ferma come un palo, dove la madre l'aveva lasciata un secondo prima.
- per ora - sussurrò a denti stretti
Si guardò in giro , Naruto era entrato in salotto ed era andato da Hinata come un cane fa con il proprio padrone.
Disgustoso.
Si sarebbe congedata in camera sua dopo aver avvisato la madre che questa era l'ultima volta che invitava gente a casa loro.
il mal di testa si intensificava sempre più e di certo ,il "beato" delle pecore che passeggiavano a casa sua ,non aiutava per niente.
Si sedette su una poltroncina essendo esausta, e guardò con poco interesse lo svolgimento della serata.
 Ino stava spudoratamente flirtando con Sai cercando ogni minima scusa per toccarlo .
Si ricordò che una volta  la bionda ,cercò di intrattenere una discussione con lei a casa sua , così iniziò a parlare a perdi fiato mentre lei sorseggiava in tranquillità il suo Thè. Continuava a stra-parlare e lei non avendo dei tappi per le orecchie dovette ascoltare tutti pettegolezzi della  Yamanaka. Quando Ino si lasciò sfuggire il nome di Sai , Sakura alzò gli occhi verso di lei e Ino nel panico si guardò intorno spaesata e con una scusa si dileguò da casa sua.
Sakura non aveva mai adorato il nome "Sai" da allora , e ogni tal volta che Ino si presentava a casa sua disturbando la sua quiete bastava il nome di quest'ultimo per farla dileguare.
Hinata la guardò e le sorrise per poi far tornare lo sguardo su Naruto. Sembravano una coppietta sdolcinata , di quelle che appena le vedevi, ti fanno venire le carie ai denti.
Annoiata ,voltò  lo  sguardo   incontrando gli occhi onice dell'Uchiha.
Sasuke era seduto sul divanetto in cui suo padre Kizashi era solito sedersi, stava sorseggiando una bevanda mentre con gli occhi l'osservava attentamente.
Era da tempo che le iridi verdi di Sakura non incontravano quelle nere e  profondi di lui.
Quando era bambina cercava in tutti i modi di farsi notare da quegli occhi neri come la notte ,che fin da subito l'avevano attratta , ed ora voleva solo scappare da loro , come se fossero letali . Lo guardò con poco interesse, per dimostrare più  a se stessa  , che lui apparteneva al passato e che non sarebbe stato più nulla per lei, incluso Naruto. Scorse lo sguardo verso sua madre che chiacchierava con l'Akimichi di qualche ricetta di cucina.

- Scusa non era mia intenzione - l'Inuzuka aveva versato l'aranciata rossa sul parquet.
- fa niente- disse Mebuki , tranquillizzandolo.


- f-fa n-niente S-Sakura

Il mal di testa aumentava e lei sentiva ancora la voce nella mente.
Osservò il liquido rosso  versato dall'Inuzuka.  La macchia si espandeva pian piano sul parquet.

il tuo sangue ( ...)
Fluisce incessantemente e diventa tutt'uno col fango ormai tinto di un color porpora scuro



Strinse la stoffa della poltrona mentre il respiro si fece irregolare.
è tutto nella tua testa , non è reale. si ripeteva 
Ma la voce del fratello e il ricordo del sangue non se ne andavano.
Mebuki con uno straccio ripulì , sporcandosi leggermente le mani.

le mani sporche del suo sangue



Si alzò in malo modo attirando l'attenzione dei presenti, stava trattenedendo il fiato da quando aveva sentito la voce di Kenji.
Mebuki si precipitò dalla figlia, sembrava shoccata , come avesse visto un fantasma.
- cara stai bene ?
 Sakura si voltò , lanciandogli uno sguardo che avrebbe fatto piegare perfino il ferro.
Mebuki si ritrovò a tremare come una foglia, strinse la mano in un pugno e se la portò al petto. Mai sua figlia gli aveva rivolto certi sguardi, neanche quando era arrabbiata ma ora guardando le iridi fredde e gelide di Sakura , le veniva quasi da piangere.
Nessuno osava emettere un minimo suono . Sasuke si era alzato quasi in allerta e Naruto aveva gli occhi sbarrati.
La voce di Kenji l'aveva resa sorda agli altri suoni , il ricordo del sangue l'aveva resa cieca a tutto ciò che la circondava. 
- S-Sakura 
La voce cessò e il ricordo del sangue svanì.
- S-Sakura è successo qualcosa ? - chiese  la madre in un sussurro quasi impossibile da udire.
Sakura sgranò gli occhi . 
Sua madre tremava come una foglia  ed era impallidita , gli occhi erano lucidi e aveva serrato la mano al petto, come per proteggersi da lei.
Le aveva fatto del male? Far del male alle persone a lei più care , era questo che faceva ? Con Kenji, con sua madre , con tutti?


Guardò dietro Mebuki , tutti erano immobili , non emettevano nessun suono.
Ino ed Hinata la guardavano come se fosse un fantasma.
Rise dentro di se.
Lei lo era , era un fantasma , un guscio vuoto senza vita.
Naruto era shoccato quanto lei ,mentre Sasuke si era alzato dalla sua postazione , come per difendersi. No , non lui. Voleva difendere sua madre, da lei.
indietreggiò di qualche passo. 
- Vado a casa - furono le uniche parole che emise , dando le spalle a tutti.
-ma ..... - 
- e meglio così - le disse dura per poi andarsene.
  §:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§

 
Camminava a passi svelti tra la gente , Konoha quella sera non era mai stata così affollata.
Strattonava i passanti ricevendo insulti e imprecazioni.
Le gambe si muovevano da sole , senza meta ma con un obbiettivo : Andarsene il più lontano possibile da lì.
Si sentì debole ,e subito dopo si ricordò di non aver toccato cibo.
Si poggiò con la mano destra, alla ringhiera di un'abitazione abbandonata per recuperare un pò di energie.
Avanzò ancora un pò .
Tra i tanti locali ne riconobbe in  particolar modo, uno.
La scritta rossa " Ichiraku" spiccava sul telo bianco mentre un odore familiare invadeva l'aria circostante.
Senza rifletterci si avvicinò e scostò il piccolo telo che le arrivava sul volto.
Teuchi le dava le spalle. Si guardò intorno notando che era tutto come se lo ricordava.
Erano tre anni che non ci metteva piede , una volta entrata negli anbu ,aveva preferito non frequentare più il locale di Ichiraku.
Sentì un rumore metallico risuonare nel locale , quando si voltò verso il bancone,  Teuchi era a bocca aperta.
- Sakura! - disse sorpreso
Sakura non facendoci caso si sedette su uno dei tanti sgabelli.
-  è da molto che non ti vedo, sei cresciuta così tanto! - disse scrutandola da capo a piedi
- sei qui per una delle mie famose ciotole di ramen?! 
lei annuì e Teuchi si mise subito all'opera.
- Mi hanno detto che ora fai parte degli anbu , e che sei capitano della squadra degli  inseguitori - affermò lui di spalle.
Sakura tamburellò le dita sul balcone , producendo un rumore monotono e ritmico.
- ti hanno detto bene - disse sforzandosi , parlare era diventato faticoso ,perfino mantenere le palpebre alzate.
- Sai l'altro giorno Naruto e Sasuke parlavano di te , beh più Naruto - rise Teuchi - sembravano affranti - aggiunse poi
Smise di tamburellare le dita e alzò lo sguardo su Teuchi.
- Per caso è successo qualcosa? - disse Teuchi porgendogli la ciotola di ramen.


La mia vita è un continuo sopravvivere dal senso di colpa  dopo aver ucciso mio fratello trafiggendogli  il petto con la  mia katana , il suo sangue , la sua voce sono diventati i miei incubi. Non riesco più a distinguere la realtà dall'illusione.
Sono intrappolata in una tela di ricordi, intrecciati con i miei incubi  . Sono solo la preda che verrà uccisa dal ragno, eppure in parte non mi considero tale.
La preda si dimena cercando di sfuggire al suo destino, invece io l' accetto , dicendomi che è ciò che merito.
Faccio solo del male alle persone che mi stanno vicino. Ho fatto del male alla donna che mi ha dato la vita . Dovevi vedere i suoi occhi lucidi pieni di terrore, tremava come nei mesi più freddi dell'anno ,inconsciamente  aveva serrato un pugno sul petto come se riuscisse  in qualche modo a difendere il suo cuore ferito dal mio sguardo gelido ,  come se riuscisse a difendersi da me.

Mi sono rifugiata per anni nell'indifferenza , avendo la possibilità di allontanare le persone che amavo da me.
L'uomo è egoista. Io sono egoista.
Ho lasciato che alcuni mi si avvicinassero  con piccoli gesti che ad occhi altrui potrebbero essere insignificanti e banali ma che dietro ad essi vi era un significato profondo, permettendogli di tirare un pezzo dopo l'altro di ciò che ero veramente.
Vedevo la luce di speranza  che albeggiava nei loro occhi quando nelle rare volte un piccolo e timido  sorriso mi adornava il volto. Vedevo la felicità nei loro volti quando mi esprimevo in un piccoli gesti.
Ma quando mi rendevo conto di essermi esposta troppo , automaticamente mi difendevo ferendoli e li continuerò a ferire perchè è ciò che faccio alle persone che mi circondano.
Quando facevano  un passo avanti a me io glieli facevo fare tre indietro.
Loro non meritano questo.
Non riescono a capire che io possa solo fargli del male!

ecco cos'è successo!




- niente -

-non è successo niente-

Sakura prese le bacchette , iniziando a mangiare. Erano buoni come se li ricordava, forse anche di più.

- Sai Sakura , tenersi tutto dentro fa più male delle stesse emozioni che cerchiamo di contenere   dentro di noi . - disse ad un tratto Teuchi.

- le persone soffrono indipendentemente da quello che scelgono di fare - disse lei afferrando un pezzo di carne

- però si soffre di meno sapendo che ci sono persone che condividono con te le tue emozioni

- e se qualcuno preferisse soffrire, a costo di non coinvolgere persone che non c'entrano nulla oppure pensasse che quel male se lo meritasse? 

- farebbe comunque  soffrire entrambe le parti ....... la persona soffrirebbe interiormente, mentre i suoi cari ,si sentirebbero escluse e impotenti e soffrirebbero anche loro e poi nessuno si merita di soffrire Sakura.

Sakura alzò lo sguardo ,stava riprendendo man mano le energie.

- Ti chiederai come lo so , beh .....quando Ayame perse sua madre , diventò più chiusa , non parlava nemmeno con me , io che ero suo padre.
Avevo perso mia moglie , ero distrutto dentro e mi sentivo un padre impotente, Ayame piangeva ogni notte ed io non potevo farci nulla , ma non mi arresi.
Cercai di farla sorridere e di far estraniare le sue emozioni.

- un giorno litigammo pesantemente.
 Io volevo l'Ayami dolce e tenera che conoscevo mentre lei voleva stare da sola , soffrire da sola.

- ci guardammo e scoppiammo a piangere tutti e due , ci abbracciammo e ci promettemmo di superarlo insieme- disse Teuchi imbarazzato


Sakura non poteva far altro che rimanere in silenzio e conservare gelosamente quel ricordo doloroso che Teuchi  aveva  voluto confidargli.

- Grazie - disse  Sakura una volta finita la sua cena , per poi alzarsi .

- di niente ! E mi raccomando torna a trovarmi , Ayame sarebbe felice di vederti! - disse Teuchi sorridendole 

Non disse nulla e lo salutò con un cenno del capo.

Uscì e si incamminò verso casa.
Avrebbe riflettuto su quelle parole  più in la , ora voleva solo osservare la luna dal suo giardino e cullarsi nelle braccia di Morfeo.


   
 
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