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Autore: Diotima_    06/09/2016    2 recensioni
La vita dei Titans non è più la stessa.
Ma loro non lo sanno.
Vivono in un universo parallelo. Realtà e fantasia si intrecciano.
Persone comuni o supereroi?
Riusciranno a capire chi sono, effettivamente?
Genere: Azione, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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IL VALORE DELLA TECNOLOGIA
 
 
Ci avevano separati.
Grandi geni i nostri nemici.
Sanno benissimo che insieme siamo più forti.
I nostri attacchi combinati…
Ne abbiamo superate di prove, ma questa no.
 
Ero lì, impotente a guardare i miei amici combattere.
Io, il primo a cadere.
Mi sento così vulnerabile.
 
Tac.
 
Un esperto sa benissimo dove mettere mano.
 
Tac.
 
E la persona con cui stavo combattendo era esperta per davvero.
 
Tac.
 
Un colpo secco.
Al centro dell’armatura.
 
Sentii l’aria mancarmi, spalancai occhi e bocca.
Vedevo doppio.
Mi accasciai a terra.
Incapace di respirare.
Il nemico, completamente vestito di nero, con il volto coperto, aveva in mano i miei circuiti.
 
Aveva in mano la mia vita.
 
Ero stato colto alla sprovvista.
Mi sembrava di rivivere lo scontro con Brother Blood.
Ma questa volta, non riuscivo a riprendermi.
 
Quell’uomo, (era un uomo?) il mio duellante, se ne stava andando, con il mio cuore meccanico.
 
Non urlavo. Non potevo.
Non parlavo. Non potevo.
Non sussurravo. Non potevo.
 
Così inutile.
 
Guardo B.B., sta correndo verso di me sottoforma di rinoceronte.
Sbaraglia tutti il mio miglior amico.
Allungo una mano.
Lui mi raggiunge, riprendendo sembianze umane.
 
-È tutta colpa mia Cy. Ma ti rimetteremo a posto. Robin saprà sicuramente come fare. Tieni duro.-
 
Subito dopo aveva urlato.
Uno di quei cosi neri lo aveva attaccato alla spalle.
Vigliacco.
 
Comunque si dà colpe inutili.
Eravamo andati lì per salvarlo. Era stato rapito.
Ma era una trappola.
Non potevamo mica abbandonarlo.
Dovevamo intervenire.
 
Alla Torre era arrivato un video con protagonista Beast Boy, legato ed imbavagliato.
Ricoperto di sangue.
E un indirizzo.
 
Robin aveva capito subito che doveva esserci qualcosa di losco sotto.
Ma stare con le mani in mano non è dai Teen Titans.
Soprattutto se ad essere in pericolo è uno di noi.
 
Tanta polvere.
 
Il nostro leader sta combattendo con tutte le sue forze.
Star è circondata.
Raven è ai piedi di Gar.
Anche lui adesso è a terra.
 
L’ultima cosa che vedo è proprio Raven che cerca di guarire le ferite del mio amico con la magia.
 
Stanno tutti dando il massimo.
E io?
Io me ne sto qui, a guardare un mondo che secondo dopo secondo perde tutti i suoi connotati.
 
Chiudo gli occhi.
 



Quando li riapro, su di me c’è un soffitto bianco.
E una bellissima ragazza.
Con un camice.
 
-Finalmente si è svegliato signor Stone!
Non si preoccupi sappiamo il suo nome perché era scritto in uno dei suoi chip.
Adesso sono in laboratorio.
Sa di essere un rarissimo caso? Mai visto un uomo-robot così.
La stiamo analizzando. Dobbiamo capire come aggiustarla… ehm… guarirla.-
 
Sono in ospedale quindi.
Non riusciranno mai a capire e a farmi tornare come prima. È alta tecnologia.
Provo ad emettere un suono.
Silenzio.
Non riesco a parlare, ancora.
Che rabbia.
 
-Non si sforzi, non può parlare. Le manca parte di un circuito collegato al cervello.-
 
Grazie tante, questo lo sapevo anche io.
 
Ma gli altri dove sono? Che fine hanno fatto?
 
 
I giorni e le settimane passavano lenti, tutti uguali.
Sempre in quel letto, incapace di fare qualsiasi cosa.
Collegato ad un numero infinito di macchinari.
 
Un giorno però, qualcosa cambiò.
Un ragazzo biondo, maglia bianca, jeans strappati, con un gatto in braccio si avvicinò al mio letto mentre l’infermiera faceva il suo controllo di routine.
 
-Victor, abbiamo pensato che magari la pet therapy possa allietarla, in qualche modo.-
 
Eppure quegli occhi azzurri, li ricordavo di un altro colore.
Ma no… non è possibile, le medicine mi fanno brutti scherzi, non può essere.
Il ragazzo prese la mia cartella clinica.
 
-Ah, così ti chiami Victor Stone, eh? Piacere, io sono Garfield Mark Logan!-
 
Sto sognando?
È proprio lui?! È vivo!
È vivo, ma è cambiato.
È… rosa.
Perché?
Perché non si ricorda di me?
Troppe domande.
 
Ma non posso fare a meno di sorridere.
 
Viene a trovarmi tutti i giorni.
Mi sbagliavo, non è cambiato.
È sempre il solito idiota.
Senza memoria.
Quindi non può rispondere alle mie domande silenziose.
 
Tuttavia oggi il sole è già tramontato da un pezzo e lui ancora non si è visto.
 
All’improvviso sento un rumore, la porta si apre.
Ma ad entrare non è BB.
 
Il ragazzo chiude silenziosamente la porta e si avvicina.
 
-Ti ho trovato Cyborg!-
 
Da quanto non sentivo il mio nome da “eroe”.
 
Robin!
 
Booyah!
 
Quanto vorrei gridare al mondo la mia felicità.
 
-Ora ti porto via, ho già pronto il chip, così potrai parlare. Immagino quanto ti manchi.-
 
Mi sorride, io vorrei dirgli che qui, in questa città (che non so nemmeno quale sia) c’è anche Beast Boy.
 
Non faccio in tempo a formulare questo pensiero che una voce familiare interrompe Robin.
 
-Tu! Fermo! Non puoi portare via il mio amico! Fermo o chiamo i medici!-
 
Diamine e ora?
Da un lato sono contento, i tre ragazzi del gruppo riuniti. Dall’altro sono spaesato. Che gli dirà?
 
Il leader si gira e lo riconosce immediatamente.
 
-Gar… tu, tu… sei… normale??-
 
Ora dovrà spiegargli tutto.
E anche a me.
Cosa ci è successo?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 










Nota: questo è il terzo capitolo. Non so, non credo sia riuscito bene come gli altri due. Ma comunque spero vi piaccia, ditemi voi! Spero di non avervi deluso! Nei prossimi due capitoli la storia prenderà una piega diversa e la situazione verrà illustrata quasi per intero!
Alla prossima, mi auguro!
 
 
  
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