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Autore: corvina5    06/09/2016    3 recensioni
Secondo capitolo della storia 'Ricordi di un sogno già vissuto'
Un nuovo criminale infesta le strade di Jump City. SI fa chiamare il Compratore e sta stramando una vendetta con i fiocchi. I Teen Titans gli danno la caccia ma scopriranno che l'uomo è molto più pericoloso di quanto si possa pensare. BB nasconde un segreto che neanche i Titans sanno, così inizia a condurre una seconda vita.
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Revival of vengeance'
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Minacce








La mezza luna splendeva alta nel limpido cielo di Jump City. Persino le stelle quella notte sembravano essere più luminose del solito brillando come diamanti intorno alla sorridente luna.
Il mutaforma se ne stava accovacciato sul cornicione di un palazzo, da solo.
Rivolse lo sguardo al cielo, godendosi lo spettacolo ma senza scordare il motivo per cui era lì quella notte. BB non fece a meno di sospirare, colto da un momento di nostalgia.
-Pensi alla tua bella?-
Comparì dal nulla da dietro le sue spalle. BB si chiese come non fosse riuscito a non accorgersi della sua presenza dato i suoi sensi sviluppati.
-E’ per questo che ti ho chiamato-
Si alzò in piedi e si voltò di spalle verso di lui.
-Sai? Ero sicuro che un giorno mi avreste ricontattato ma quando mi hai chiamato ero convinto che fosse Robin con un altro dei suoi assurdi piani... Mi ha sorpreso il fatto che fossi tu-
-Ed è per questo che hai tenuto il nostro comunicatore? Non dirmi che magari ci speravi anche-
-Pff-
Lanciò il piccolo oggetto per terra.
-Nemmeno ricordavo di averlo,anzi credevo di aver buttato quell’affare-
-Oh andiamo X non c’è bisogno che tu faccia il duro con me: ho solo bisogno del tuo aiuto-
-Questo me lo hai già detto al telefono. Che cosa vuoi di grazia?-
-Dobbiamo salvare Corvina-
X si piegò sulle ginocchia emettendo una sonora risata.
-Che c’è di così divertente?-
-Che c’è di così divertente?! Mi stai proponendo un suicidio! Ma la parte davvero divertente è che tu pensi che io accetti-
-Non ti sto proponendo un attacco frontale. Ti sto proponendo di sgattaiolare dentro liberare la mia ragazza e andare via-
-Ma elaborare piani suicidi è una caratteristica speciale del vostro team?-
BB alzò un sopracciglio.
-Perfetto ti elenco i motivi per cui questo piano è un grosso buco nell’acqua: motivo uno; non sappiamo dove sia la base. Motivo due; non sappiamo in  che stanza si trovi Corvina e saremo costretti ad aprire qualsiasi cella sperando di non trovare troppi scagnozzi tutti insieme. Motivo tre: non conosciamo le posizioni delle telecamere di sicurezza-
BB si avvicinò la mano al mento, stringendolo.
-Ci deve essere per forza qualcosa. Tu hai conoscenze, qualcuno deve pur sapere dove si trova-
-Senti ragazzino ti do una dritta: se vai ad un mercato clandestino mai chiedere a dei criminali dove abitano altri criminali specialmente se si tratta di Galtry che ha occhi e orecchie ovunque-
-Grazie ma credo sia molto improbabile che io ci vada-
-Non si sa mai- fece spallucce.
BB si avvicinò una mano al mento e cominciò a camminare avanti e indietro.
-E se usassimo la magia?-
-Magia?! E da chi la vai a prendere la magia?-
-Dalla madre di Corvina-
-Dana? Ma non era morta?-
-Si ma io intendevo la sua vera madre, quella biologica-
-Sinceramente io non mi fido molto delle stregonerie. Vista la nostra esperienza dell’ultima volta, dovremmo tenerci... tenermi alla larga-
X si sedette sul cornicione facendo penzolare nel vuoto la gamba destra, tenendo la sinistra sotto il sedere.
-Beh tu che proponi di fare allora?-
-Tua la ragazza, tuo il piano-
BB guardava fisso il pavimento, osservando i minuscoli sassi spostarsi ad ogni passo del suo piede.
 
 
 
 
 
 
Appena Sarah uscì dalla stanza, Corvina tirò un sospiro di sollievo: non l’aveva scoperta.
La conversazione con la sua carceriera era stato diverso dal solito. Spesso Sarah cercava di estorcerle informazioni o semplicemente cercava di intimorirla minacciandola.
Per la prima volta Corvina riuscì a scorgere un’emozione negli occhi della ragazza che finora le sembravano solo vitrei.
Scosse la testa scacciando via quei pensieri ricordandosi cosa era più importante. Le mani cominciarono a formicolare di nuovo ricoprendosi di magia. A pugni stretti, Corvina cercava disperatamente di spezzare quelle catene. La fronte le si inumidì terribilmente facendo scivolare qualche goccia di sudore sul viso.
Si fermò all’istante nel sentire dei passi pesanti avvicinarsi alla sua porta. Lentamente si aprì, facendo entrare al suo interno una persona che Corvina non si sarebbe mai aspettata.
 
 
 
 
 
-Io non capisco perché hai voluto che indossassi questa cosa! Questi vestiti poi- si lamentò BB sistemandosi la maschera e la tuta.
Il volto era coperto da una maschera completamente nera, la tuta dello stesso colore aderiva perfettamente la suo corpo stringendolo un po’ sulla zona inguinale.
-Perché lì dove stiamo andando ci sono la maggior parte dei criminali di Jump City e già non mi vedono di buon occhio e poi quei vestiti sono l’unica cosa più decente che potessi trovare al posto della tua tuta-
-E io cosa c’entro con questo?-
-Se vedono che porto un eroe in un mercato clandestino penseranno che faccia parte dei buoni e noi due verremmo linciati-
-Ehi ti ricordo che stai parlando con un Titans. Probabilmente avrò rinchiuso la maggior parte di loro in galera-
-Già ma adesso non siete cinque contro uno, sono un esercito di persone che ti vogliono morto contro uno. Lo capisci?-
BB si limitò a lanciargli un occhiataccia finché non si rese conto che con quella maschera che gli copriva interamente il volto, era impossibile notare ogni minima espressione.
-Si, si come ti pare. Ma dove si trova questo mercato clandestino? Ormai è un po’ che camminiamo-
-Non dirmi che il principino è già stanco-
-No io...-
-Tranquillo è dietro l’angolo-
Si fermarono davanti ad una porta in acciaio.
BB non fece a meno di notare dei cocci su quella porta, simili a bossoli di proiettile.
X bussò due volte.
Lo spioncino si alzò mostrando gli occhi di un uomo. Erano lucidi e molto arrossati e le iridi marroni scure puntavano dritto su BB.
-Oh- disse X -Lui? Lui è solo un amico che vuole entrare nel giro giusto, mi spiego?-
Senza dire nulla, l’uomo chiuse con violenza lo spioncino e aprì la porta ai due clienti.
Davanti a loro si aprì un lungo corridoio rosso.
X entrò senza sbattere ciglio e dando una mano sulla spalla all’uomo che aveva aperto la porta. Lui però continuava a fissare BB. Per un attimo il mutaforma si sentì come messo a nudo, come se quell’uomo potesse percepire i suoi pensieri più profondi.
BB distolse lo sguardo e seguì X per il lungo corridoio rosso.
L’uomo tirò fuori dalla tasca un walkie talkie portandosi il piccolo oggetto alla bocca.
-X ha portato un amico-
 
 
 
 
 
 
 
-Ahh- sospirò lui allargando le braccia.
L’uomo entrando, aveva portato con sé un odore acre.
Corvina!- riprese -Credevo che alla fine non ti avrei più rivista-
La maga alzò un sopraciglio, confusa dalla sua affermazione.
-Credevo che a questo punto tu fossi già a fare giochi di magia all’inferno-
Si spiegò lui, come se le avesse letto la domanda negli occhi.
-Beh? Non dici nulla? Non sei contenta di vedermi?- disse ridendo.
L’odore del suo alito arrivò anche al naso di Corvina.
-Beh cosa ti aspetti che ti dica?-
-Eccola!- rise -La ragazza insolente! Mi piace-
-Se ti piaccio adesso, dovresti vedermi arrabbiata-
-Non provocarmi, carina- disse con malizia.
-Nemmeno tu, idiota!-
L’uomo emise una risata.
-Ora capisco cosa ha visto BB in te-
-Che cosa vuoi tu da me? Cedevo che io facessi parte solo della vendetta di Sarah-
-Infatti è cosi, e così dovrà rimanere-
Corvina corrucciò la fronte, lanciandogli uno sguardo di sfida.
-Lei pensa che tu abbia ucciso suo fratello e questa cosa non deve cambiare-
-Come prego? Mi stai minacciando?-
Corvina rise.
Nicholas si avventò su di lei stringendole le guance con la mano e avvicinando il viso al suo.
-Non provocarmi ragazzina! Non sai di cosa sono capace-  La sua voce si incupì terribilmente, rivelando la vera natura dell’uomo.
Lasciò il viso di lei spingendola contro la barella.
Corvina mosse la mascella come per massaggiarsi il viso.
-Cosa puoi farmi tu per farmi mentire su una cosa del genere? Se dico la verità tu mi ucciderai, se mento Sarah mi ucciderà. Direi che non sei proprio in vantaggio-
-No è vero... per ora-
Nicholas tirò fuori dalla tasca un sigaro mettendoselo tra i denti.
-Cosa intendi?-
L’uomo prese un fiammifero e lo accese sulla barella, facendo strisciare l’oggetto vicino alla testa di Corvina. Accese il sigaro con soddisfazione come per farle capire che avesse già vinto.
-Intendo che presto non sarai l’unica prigioniera qui dentro e non potrai fare a meno di mentire-
Inspirò profondamente con la bocca, riempiendosi i polmoni di fumo.
-Non riuscirai a prenderlo-
-Oh si invece- mentre parlava il fumo usciva dalla bocca e dal naso creando una cappa maleodorante nella stanza  -In questo momento è a Jump City in un mercato clandestino. Mi basta uno schiocco di dita- disse ripetendo il gesto con la mano.
-Beh non credo che mentirò neanche in quel caso. Tu BB lo vuoi morto comunque-
-Già ma potrei anche fingere la sua morte e prendere tutti i suoi soldi. Voi due rimarreste qui imprigionati ma vivi e insieme- fece un altro tiro -Se continuerai a mettermi i bastoni tra le ruote ragazzina, il tuo fidanzatino morirà di una morte straziante e tu. Dovrai. Guardare- espirò il fumo sulla faccia di lei facendola tossire.
Nicholas sorrise.
Corvina lo guardava torvo cercando di controllare i suoi poteri per non farsi scoprire.
-Che dici? Ti ho provocato?-
L’uomo si voltò e se ne andò sogghignando.
 
 
 
 
 
 
 
 
Il corridoio sembrava infinito. Mentre camminava, BB non riuscì a non sentirsi un po’ nervoso, come colto da un brutto presentimento. Per un attimo desiderò che quel corridoio fosse davvero infinito per non dover superare la porta che c’era alla fine e dover entrare in un mondo che non conosceva.
-Esattamente cosa devo aspettarmi da questo posto?- chiese.
-Gioco d’azzardo, donne, soldi... Tutto quello che una persona possa desiderare!-
-Mph- disse con sufficienza.
-Ascolta qui la gente compra armi, droghe insomma non è un posto da prendere alla leggera. Se racconti una storia ad una persona ma poi cambi versione le persone qui lo notano. Sta vicino a me e non dire niente-
BB annuì.
La porta di ferro arrugginito si aprì con una leggera spinta di X. La porta cigolò leggermente facendo voltare tutti verso i nuovi arrivati. In quella piccola saletta, adibita a tavoli per il gioco d’azzardo, regnava il silenzio più tombale. Di tanto in tanto si sentivano solamente le voci dei mazzieri ma in quel momento tacquero anche loro scrutando dall’alto in basso i due.
BB deglutì.
-Vai avanti e non guardare nessuno- gli sussurrò piano X.
X cominciò a camminare a testa alta verso la prossima porta seguito a BB.
Nessuno in quella stanza aveva ripreso a giocare, continuavano tutti a scrutare i ragazzi seguendoli passo per passo.
BB non fece a meno di notare che nella stanza era presente anche un uomo di sua conoscenza.
X aprì la seconda porta e lui lo segui, lasciandosi alle spalle la saletta inquietante.
Appena la porta si richiuse, l’uomo tirò fuori dalla tasca un cellulare portandoselo poi all’orecchio.
-E’ lui, le voci sono vere-
-Blake se questa e una delle tue stronzate, vedi di finirla! Ho già minacciato Corvina con questa storia mi serve che sia lui-
-E’ lui- ripeté convinto.
-Bene, allora vedi di portarmi il suo dannato culo verde qui e all’istante!-
Blake chiuse la telefonata annuendo con il capo, come se Nicholas potesse vederlo.
Si alzò in piedi e fece cenno ai suoi uomini seduti dietro di lui.
-Signori, andiamo a prendere a calci qualche tizio in maschera-
 
 
La porta si spalancò rivelando dietro di essa quello che sembrava un vero e proprio mercato. C’erano bancarelle di ogni tipo e che vendevano qualsiasi cosa: dalle armi a segreti governativi.
-Non me lo aspettavo così- ammise BB.
-Beh è un mercato nero come pensavi che fosse?! Che fossero tutti incappucciati con degli strani mantelli neri?-
-Ehm... no. Pff ma certo che no!-
X scosse la testa.
-Quindi da dove cominciamo?-
-Da un mio amico. Vieni- gli fece cenno con la testa.
Svicolarono tra le fitte bancarelle e tra la folla affamata di informazioni ed impazienti di comprare nuove attrezzature.
In un angolo della baracca, un uomo era appoggiato con la schiena al muro fumando una sigaretta.
BB lo scrutò dall’alto in basso: l’uomo indossava un completo blu a righe gialle ed un cappello dello stesso colore delle righe, sulla testa. Le mani erano coperte da un paio di guanti blu, decorati con un bottone d’oro sul polso, lo stesso tema era ripreso per le scarpe blu con una fibbia d’oro. Teneva il capo chino, nascondendosi la faccia con l’ombra del cappello. S’intravedeva soltanto la bocca, di tanto in tanto, sputare fuori il fumo grigiastro.
-Nessuno te lo ha mai detto che non si può fumare al chiuso?- gli chiese con tono scherzoso.
-E a te non hanno mai detto di tenere la bocca chiusa?-
Il tono dell’uomo era tutt’altro che scherzoso.
Alzò la testa guardando dritto verso X rivelando il viso di un uomo anziano. Il viso rugoso era sfregiato da una cicatrice sulla guancia che arrivava vicino all’orecchio destro dell’uomo. Nonostante il viso stanco, gli occhi erano ancora vividi, ancora ardenti di una forza interiore che mai avrebbe lasciato.
-Ancora con queste maschere eh, J?- spense la sigaretta contro il muro e ne accese subito un’altra.
-Se tengo la maschera c’è un motivo ed uno di questi è che nessuno deve sapere il mio nome!- disse  indicando con gli occhi BB.
-Perché lui non è un tuo amico?-
-Beh non proprio-
Prese il polso di BB scostando la manica e facendo intravedere la pelle verde.
-Oh capisco-
-E’ per lui che siamo qui-
-Cosa volete sapere?-
-Dove si trova Nicholas Galtry per iniziare- rispose BB.
-Calmati ragazzino, non vedo il tuo patrigno da anni-
-Come fai a...?-
-So benissimo chi sei Garfield, io lavoravo per lui nella sua ristretta cerchia di amici-
-E come mai adesso sei qui?-
-Lo vedi questo?- si indicò la cicatrice -Questo me lo ha fatto lui in persona, dopo aver ucciso la mia famiglia. Non sei l’unico a cui Galtry ha rovinato la vita-
-Perché ha fatto una cosa del genere?-
-Ero una spia, un infiltrato e appena Lui lo ha scoperto è entrato in casa mia. Blake ha violentato mia moglie e Nicholas l’ha uccisa davanti a questi occhi- disse indicandoseli.
Prese una foto della donna dal portafogli e gliela mostrò insieme ad una ecografia.
BB guardò l’uomo con un espressione interrogativa.
-Si, lei era incinta-
-Signore, io non posso rimediare alle stragi che ha fatto il mio patrigno ma posso fare in modo che le paghi, tutte quante-
-Chi?-
-Come scusa?-
-Chi ti ha portato via, oltre ad i tuoi genitori?-
-La mia ragazza-
-Figliolo lascia che un vecchio ti dia una lezione: l’amore è una cosa bellissima e quello vero capita solo una volta in tutta la vita. Non permettere mai a nessuno di portartelo via, non fare come me-
BB si limitò ad accennare.
L’uomo si slegò dal polso il Rolex d’oro consegnandolo a BB.
-G-grazie ma non posso davvero accettare-
-Ma cosa stai dicendo stupido, quello non è un orologio qualunque-
L’uomo premette un bottone sul cinturino e lo schermo immediatamente si oscurò. Qualche secondo dopo una voce di un uomo giovane echeggiò dall’orologio.
-Si signore?-
-Ragazzo questo BB uno dei Teen Titans-
-Si so esattamente chi è, la sua ragazza è imprigionata qui-
-E’ Corvina! Lei come sta?-
-Piano playboy lei sta bene-
BB non poté evitare di tirare un sospiro di sollievo.
-Ascoltami soldato- riprese l’orologio il vecchio -io ora ti lascio nelle mani dell’innamorato. Aiutalo con ogni mezzo disponibile-
-Si, signore-
La chiamata s’interruppe.
-Io non so come ringraziarla-
L’uomo gli mise una mano sulla spalla avvicinandosi al suo orecchio.
-Fagliela pagare-
 
-Signori e signore!- urlò un uomo attirando l’attenzione              .
-Blake- digrignò tra i denti l’uomo.
-Il mercato è stato violato- continuò lui -Da chi? Dal non di meno eroe preferito della città. Signori e signore il vero Teen Titans Beast Boy-
Le persone intorno erano confuse bisbigliando tra di loro.
-Guardate proprio lì davanti a voi. Quello accanto a Rosso X- poi si rivolse a BB -Perché non ti togli la maschera e fai vedere chi sei veramente?-
BB rimase immobile.
-Oh! Hai bisogno di una motivazione?- lanciò verso di BB delle foto -Eccola lì la tua motivazione.
-Non ti azzardare a guardarle- gli proibì X.
-Non farlo- gli sussurrò il vecchio mettendogli una mano sulla spalla.
BB si scrollò la mano di dosso, camminando rigido verso le foto. Si chinò raccogliendole da terra. Erano tre foto rappresentanti Corvina legata a quella sudicia barella.
-Allora? Ti bastano? O vuoi che chiami direttamente Sarah per farti sentire le sue urla mentre la tortura?- lo provocò Blake.
BB si tolse la maschera e la lanciò insieme alle foto ai piedi dell’uomo.
Blake si voltò soddisfatto verso la folla che li aveva accerchiati.
-Che vi avevo detto? Questi eroi, signori, sono ovunque e riescono persino a convertire quelli come noi- disse indicando X.
-Quindi- riprese -vogliamo fare qualcosa a riguardo o no?-
Un eco di “si” si levò tra la folla.
-Bene! Allora prendeteli e portateli a me!-
Blake si girò verso BB sussurrando -Game over-
La folla si avventò contro di loro con una ferocia tale che i tre non riuscirono nemmeno a difendersi.
Furono portati in ginocchio ai piedi di Blake, proprio come lui aveva richiesto.
-Bella mossa ragazzino- si rivolse X a BB.
Blake si avvicinò al vecchio.
-Bene, bene ma guarda qui abbiamo qui. Chi non muore si rivede e tu dovresti essere già morto da un bel po’-
L’uomo lo guardava con occhi spenti come e le offese di Blake gli scivolassero come acqua.
Innervosito, Blake decise di premere.
-A proposito come se la passa tua moglie all’inferno? Non ti ha più richiamato?-
Il vecchio con uno strattone si liberò dando un pugno sul mento di Blake per poi tornare in ginocchio.
-Vedete signori?- si rivolse alla folla -Questi individui meritano di essere puniti. Io ho già punito quest’uomo in passato             e non lo volli uccidere solo per fargli passare gli ultimi anni della sua vita solo come un cane. Beh direi che la sua vecchiaia in solitudine l’abbia passata e quindi adesso- si rivolse al vecchio -io ti do il permesso di morire-
Velocemente estrasse un coltello a serramanico e gli tagliò la gola.
L’uomo cadde a terra agonizzante, rigirandosi nel suo stesso sangue. Il fragore della folla si fece più forte sputando sull’ormai cadavere e deridendolo.
-Che anche gli altri facciano la stessa fine!- gridò un uomo tra la folla seguita da un eco di approvazioni.
-No! Signori, signori- calmò la folla Blake -Questi due fanno parte di un piano ancora maggiore. La morte è troppo facile. Loro si meritano di più, per questo verranno con me. Ma vi prometto, cari signori, che non la passeranno liscia-
Da dietro le spalle, un uomo li colpì con una mazza sulla nuca.
I due caddero a terra. L’ultima cosa che BB vide fu X svenuto accanto a lui e il fragore della folla esultante.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO DELLA SCRITTRICE
PER PRIMA COSA VOLEVO FARE LE MIE SCUSE A TUTTI QUELLI CHE SEGUONO LA MIA STORIA E CHE SONO RIMASTI IN SOSPESO. MA ALLO STESSO TEMPO VOLEVO ANCHE ANNUNCIARE IL MIO RITORNO E VI PROMETTO CHE AGGIORNERO’ CON COSTANZA.
MI SCUSO ANCORA UNA VOLTA E RIGNRAZIO QUELLI CHE CONTINUERANO A SEGUIRMI.
 
UN BACIO,
CORVINA
   
 
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