Anime & Manga > Digimon > Digimon Tamers
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    07/09/2016    4 recensioni
Quali pericolose avventure attendono i Digimon Tamers nella loro corsa contro il tempo per svelare i misteri di DigiWorld? Cosa sono i Deva, e chi è il 'Digimon Sovrano' di cui parlano? E perchè i loro piani coinvolgono il piccolo Calumon? Questa volta, molte cose potrebbero andare diversamente da come sappiamo... la mia prima storia di Tamers, che si ricollega (vedrete come...) a quelle di Adventure che sto scrivendo e a quella di Frontier-Savers che scriverò!
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Digimon Tamers Reload
Una fanfiction di Digimon Tamers scritta da: Justice Gundam


----------

 

Capitolo 29 - Alta tensione a DigiWorld

 

"COSA? ANTYLAMON E' STATO SCONFITTO?" tuonò Zhuqiaomon, non appena gli arrivò, per bocca del Deva Tigre Mihiramon, la notizia che il Deva Coniglio era stato battuto.

Mihiramon chinò la testa, mortificato. "PURTROPPO E' COSI', ZHUQIAOMON-SAMA, MIO SOVRANO." affermò. "HA COMBATTUTO VALOROSAMENTE, MA ALLA FINE E' STATO COSTRETTO A CAPITOLARE. AL MOMENTO, MENTRE STIAMO PARLANDO, VAJIRAMON SI STA MUOVENDO PER INTERCETTARE I TAMERS ED IMPEDIRE LORO DI GIUNGERE AL PALAZZO DELLA FENICE. MA TEMO CHE DA SOLO NON SARA' SUFFICIENTE."

"OVVIO CHE NON SARA' SUFFICIENTE! QUEI DANNATI UMANI SI SONO RIVELATI MOLTO PIU' PERICOLOSI DEL PREVISTO!" esclamò Zhuqiaomon. Le fiamme che componevano il suo corpo sembravano ardere ancora più furiosamente per la rabbia. "NON C'E' ALTRO TEMPO DA PERDERE. ROMPIAMO OGNI INDUGIO E RICHIAMIAMO TUTTI I DEVA SUPERSTITI AL PALAZZO DELLA FENICE! FORSE CONTRO UNO CE LA POTRANNO FARE, MA NON RIUSCIRANNO A CAVARSELA CONTRO TUTTI QUANTI! PER QUANTO RIGUARDA BEELZEMON E GLI ALTRI PROBLEMI, QUELLI DOVRANNO PASSARE IN SECONDO PIANO FINCHE' GLI UMANI NON SARANNO STATI ANNIENTATI E LA SHINING EVOLUTION NON SARA' CADUTA NUOVAMENTE NELLE NOSTRE MANI!"

Il Deva Tigre annuì lentamente, poi prese fiato e diede un'altra notizia preoccupante. "CERTAMENTE, MIO SOVRANO. SARA' FATTO. PURTROPPO... DEVO COMUNICARLE CHE CI SONO ALTRI PROBLEMI. IL NEMICO STA COMINCIANDO AD ESPANDERSI. NON PASSERA' MOLTO TEMPO PRIMA CHE RAGGIUNGA IL PALAZZO DELLA FENICE." affermò. "INTERE ZONE DI DIGIWORLD STANNO PER ESSERE CANCELLATE DALLA SUA ESPANSIONE."

"SI', SAPEVO CHE IL NEMICO STAVA COMINCIANDO AD ESPANDERSI. QUEI MALEDETTI UMANI... STANNO GIOCANDO CON COSE CHE SONO AL DI LA' DELLA LORO COMPRENSIONE E PORTATA!" tuonò indignato il Sovrano Fenice. "QUESTA E' UNA RAGIONE DI PIU' PER LA QUALE DOBBIAMO IMMEDIATAMENTE RISOLVERE IL PROBLEMA!"

Kumbhiramon, il Deva Topo, annuì con fare quasi frenetico. "Stiamo... stiamo già prendendo tutti i provvedimenti necessari, nostro Sovrano!" affermò. La sua convinzione cedette per un attimo, dimostrando che nonostante la sua apparente sicurezza, anche lui si rendeva conto di quanto delicata fosse la loro posizione. Sarebbe bastato un errore per mandare tutto al diavolo... "Forse, se riuscissimo a convincere Beelzemon a combattere al nostro fianco... certo, non posso dire che sia affidabile, ma lui odia i Tamers quanto e forse più di noi. Il nemico del mio nemico è mio amico... o almeno, possiamo contare sul fatto che combatterà contro il nostro stesso nemico."

"NON POSSO DIRE CHE IL RAGIONAMENTO MI CONVINCA, KUMBHIRAMON..." affermò Mihiramon. "DIMENTICHI CHE BEELZEMON E' UNO DEI SETTE GRANDI SIGNORI DEI DEMONI. NON POSSIAMO FIDARCI DI LORO... NON SI PUO' MAI SAPERE QUANDO DECIDERANNO DI FARE DI TESTA LORO ED IGNORARE TUTTO QUELLO CHE GLI ABBIAMO CHIESTO DI FARE."

Immediatamente, l'irascibile Sovrano del Sud puntò i suoi occhi fiammeggianti sul Deva Tigre. "TI DEVO RICORDARE CHI DI NOI E' IL SOVRANO, MIHIRAMON? SONO IO CHE ASCOLTO, RAGIONO E DECIDO!" tuonò, facendo retrocedere Mihiramon.

"CHIEDO SCUSA, NOSTRO SOVRANO. NON ERA CERTO MIA INTENZIONE MANCARLE DI RISPETTO." affermò Mihiramon, recuperando rapidamente il suo contegno regale.

Zhuqiaomon mosse il becco per dire di sì, accettando le scuse del suo fedele servitore. "VOGLIO CREDERE CHE SIA COSI', MIHIRAMON." affermò, per poi rispondere a Kumbhiramon. "MOLTO BENE, KUMBHIRAMON. LA TUA IDEA HA MERITO, MA... AL TEMPO STESSO, AMMETTO CHE LE PREOCCUPAZIONI DI MIHIRAMON SONO FONDATE. E SIA. RICHIAMEREMO BEELZEMON E GLI IMPORREMO DI COMBATTERE AL NOSTRO FIANCO. MA SE DECIDESSE PER QUALCHE MOTIVO DI TRADIRCI, CI PENSERO' IO STESSO AD ANNIENTARLO, PRIMA CHE POSSA DIVENTARE UN PROBLEMA. CHATSURAMON SI OCCUPERA' DI TENERLO D'OCCHIO, COME SEMPRE."

"Come preferisce, nostro Sovrano." affermò Kumbhiramon. "Beelzemon sarà anche un Digimon di livello Mega, ma le sue memorie di quando era uno dei Grandi Signori dei Demoni non si sono ancora risvegliate. Finchè sarà così, non potrà resistere a tutti noi Deva messi assieme."

"A QUESTO PROPOSITO, CHE NE E' DI MAKURAMON E MAJIRAMON?" chiese Mihiramon. "E' PASSATO MOLTO TEMPO DA QUANDO MAKURAMON HA INVIATO IL SUO ULTIMO RAPPORTO... PRIMA ANCORA DI ANDARE NEL MONDO DEGLI UMANI."

"A QUESTO PUNTO NON IMPORTA. SE MAKURAMON NON E' RIUSCITO NELLA SUA MISSIONE, DEVE DARE LA COLPA SOLTANTO A SE' STESSO E ALLA SUA INCAPACITA'." disse Zhuqiaomon. "VOI CONCENTRATEVI SUGLI UMANI INVASORI. NON DOVRANNO RAGGIUNGERE IL PALAZZO DELLA FENICE, PER NESSUN MOTIVO!"

"Sarà fatto, grande Zhuqiaomon-sama!" esclamò prontamente Kumbhiramon. Giunti a questo punto, non c'era più spazio per le esitazioni. Dovevano eliminare sia i Tamers che il loro nemico, e farlo il prima possibile e con ogni mezzo a loro disposizione.

 

----------

 

Nel frattempo, qualcun altro era in cerca del gruppo dei Tamers... Ryou Akiyama, il famoso campione di Digimon Trading Card Game, e allo stesso tempo il più grande Tamer di cui si fosse mai sentito parlare nel Mondo Digitale del Sud, stava cercando in ogni modo di riunirsi ai suoi compagni, prima che un pericoloso e ben noto avversario li raggiungesse.

"Beelzemon è ancora lontano, Monodramon, quindi per adesso siamo al sicuro." disse il ragazzo, guardando in lontananza con un canocchiale. "Tuttavia, non mi sento tranquillo. E' da un po' che Beelzemon non dà sue notizie... un po' troppo, in realtà."

"E che problema c'è, Ryou?" chiese incuriosito il draghetto. "Voglio dire, finchè Beelzemon se ne sta lontano, noi abbiamo il tempo che ci serve per raggiungere Takato e gli altri, no?"

Ryou sorrise lievemente. Un po' invidiava laspensieratezza del suo partner digitale... "Da una parte, hai perfettamente ragione, Monodramon." affermò. "Finchè Beelzemon si tiene lontano, siamo al sicuro. Ma... mi chiedo come mai un tipo come Beelzemon se ne sia andato tanto lontano, e temo di avere anche una risposta."

"Davvero?" chiese il draghetto. "E... di cosa si tratta?"

Ryou guardò in lontananza, ripensando alla battaglia che lui e Monodramon / Cyberdramon avevano sostenuto contro il feroce motociclista demoniaco. "Beelzemon potrà anche essere irascibile ed impulsivo, ma non è uno stupido. Adesso sa fin troppo bene qual è il suo punto debole... se è come temo, sarà andato in altre parti di DigiWorld ad affrontare Digimon di livello più alto, in modo da rimediare alla sua mancanza di esperienza... e soprattutto, ottenere un controllo maggiore dei suoi poteri. E' per questo che dobbiamo a tutti i costi raggiungere Takato-kun e gli altri prima di lui. Se Beelzemon attaccasse in questo momento, potrebbe essere che nemmeno Cyberdramon riuscirebbe a tenerlo a bada, questa volta."

"Cosa? Accidenti, a questo non avevo proprio pensato." disse Monodramon sfregandosi la testa. "Quindi... questo vuol dire che dobbiamo fare presto, vero?"

"Almeno, finchè Beelzemon è abbastanza lontano, siamo relativamente al sicuro." disse Ryou. "Okay, Monodramon, da qui prenderemo la via che passa per il canyon... e da lì dovremmo arrivare alla città di Babamon e Jijimon. Lì avremo il tempo di prenderci un paio d'ore di riposo e qualcosa da mangiare, prima di riprendere il viaggio."

"Okay! Avevo giusto un po' di appetito..." rispose il draghetto. Ryou ridacchiò brevemente e alzò gli occhi al cielo, prima che lui e il suo inseparabile amico digitale iniziassero a scendere lungo un pendio, sfruttando i gradini naturali formati dalle rocce. La loro destinazione era chiara, se non altro...

 

----------

 

"Hmph. Siete una perdita di tempo. Via dalla mia vista!"

Beelzemon, irritato dalla presenza di tutti quei Digimon di basso livello, falciò alcuni Keramon con i suoi letali artigli, riducendo gli strani Digimon simili a meduse in brandelli che un attimo dopo diventarono stringhe di dati pronti ad essere assorbiti. Con un verso di disdegno, come per dire che era riluttante ad abbassarsi a tanto, Beelzemon estese la mano artigliata ed assorbì i dati, prima di voltarsi contro la strana, aberrante creatura che era il suo bersaglio vero e proprio - si trattava di uno strano Digimon simile ad un mostruoso insetto con sei zampe tentacolari composte da cavi intrecciati che fuoriuscivano dal suo corpo principale, e terminanti in "mani" rosse dotate di tre artigli bianchi ciascuna. Il collo era anch'esso lungo e stretto, e sosteneva una testa quasi umanoide racchiusa in una inquietante maschera bianca dagli occhi verdi, armata di un lungo e ricurvo corno rosso sulla fronte. Il suo corpo era oblungo e sembrava quello di una vespa, con la differenza che era rosso sulla schiena e bianco ai fianchi, ed ornato con dei corti spuntoni bianchi che fuoriuscivano dalla schiena, assieme ad uno spuntone più grande che faceva da coda alla bizzarra creatura.

Beelezemon ghignò sinistramente e sfoderò i suoi artigli mentre si avvicinava alla strana creatura, che lo fissava con sguardo inespressivo. "Molto bene... ora che abbiamo tolto di mezzo gli scarti, passiamo a noi... Infernomon!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome:
Infernomon
Anche chiamato: Infermon
Tipo: (non identificato)
Attributo: (non identificato)
Livello: Ultimate
Attacchi: Spider Shooter, Coccon Attack

Digimon sconosciuto creato da un bug. Nonostante di solito si muova con un'andatura da insetto, è in grado di ritrarre gli arti nel suo corpo per aumentare le sue capacità difensive. E' in grado di infiltrarsi in qualsiasi rete, a prescindere dal livello di sicurezza che incontra. Questo pericoloso Digimon deve essere tenuto sotto controllo per evitare che provochi il caos nella rete.

Il Digimon insettoide non rispose nulla - si ritirò di de passi e aprì la bcca, rivelando al suo interno un piccolo cannone già puntato contro Beelzemon, il quale reagì con incredibile rapidità e sfoderò le sue pistole. La sparatoria iniziò una frazione di secondo dopo, e con un assordante rumore di spari, Infernomon sparò una raffica di proiettili di energia gialla contro il suo avversario, cercando di tagliargli ogni via di fuga.

Beelzemon rispose con brutale efficienza, iniziando a sparare una raffica di colpi dalle sue pistole, ed intercettando a mezz'aria i proiettili di Infernomon! Nel momento in cui i proiettili di Beelzemon intercettavano quelli del Digimon insettoide, iniziò un abbagliante gioco di luci, sotto forma di una serie di esplosioni - come tanti fuochi d'artificio in miniatura che esplodevano attorno ai due combattenti. Infernomon si spostò di lato, muovendosi con innaturale agilità sui suoi arti esageratamente lunghi, e scagliò altri colpi dal suo cannone, ma Beelzemon si mosse con rapidità e precisone, sparando altri colpi dalle sue armi per intercettare i colpi dello Spider Shooter. Nessuno degli attacchi del Digimon insettoide riusciva anche soltanto ad avvicinarsi a Beelzemon, che bloccava ogni colpo con precisione chirrgica, e sembrava ancora non essere in difficoltà.

"Heh... se volessi, potrei fare a pezzi questo scarto ed assorbirne i dati senza alcuna difficoltà!" pensò tra sè il Demone della Gola, continuando ad intercettare gli attacchi della sua ennesima vittima. "Ma questo non mi aiuterebbe... devo imparare a gestire meglio la mia forza, o potrei trovarmi di nuovo in difficoltà contro un avversario meno forte ma più esperto di me. Hmph... per quanto mi secchi ammetterlo, devo riconoscere che quello smacco che ho subito da Ryou Akiyama mi è stato più utile che se avessi vinto!"

Mentre rifletteva tra sè, Beelzemon notò che la raffica di colpi che Infernomon gli stava scagliando contro sembrava rallentare, anche se in maniera difficile da percepire. E il suo istinto di combattente gli diceva che questo voleva dire due cose - o Infernomon si stava stancando, oppure stava cercando un altro approccio... Mise da parte i suoi pensieri, e strinse gli occhi, inquadrando l'avversario mentre questo smetteva di spostarsi di lato...

E un attimo dopo, Infernomon ritirò le zampe all'interno del corpo, facendone spuntare solamente le mani artigliate... e si scagliò a tutta velocità contro il suo avversario, come un proiettile vivente! Beelzemon ghignò - la sua previsione si era rivelata corretta, e adesso Infernomon era un bersaglio che percprreva una traiettoria assolutamente prevedibile...

Infernomon ridusse le distanze, arrivando ad appena un metro del Demone della Gola... che all'ultimo momento scomparve da dove si trovava, facendo in modo che il mostruoso Digimon insettoide proseguisse per la sua strada e atterrasse in maniera alquanto sgraziata sul terreno roccioso! Con uno stridio frustrato, Infernomon fece uscire nuovamente le sue zampe dal guscio, e le usò per puntarsi contro il terreno e frenare la propria corsa. Poi, fece scattare la sua testa a destra e a sinistra, cercando di vedere dove fosse andato Beelzemon.

"Non lì, idota! Sopra di te!" si sentì un attimo dopo la voce del Demone della Gola. Infernomon alzò di scatto la testa, appena in tempo per vedere Beelzemon che riappariva appena due metri sopra di lui, con gli artigli sguainati e pronti a colpire!

Sfortunatamente per Infernomon, non era appena in tempo per evitare il suo attacco fulmineo!

"Darkness Claw!" esclamò il signore dei demoni, sferrando un fendente così rapido che un comune essere umano non avrebbe nemmeno potuto vederlo! Gli artigli di Beelzemon penetrarono nella corazza di Infernomon, e il braccio del Signore dei Demoni della Gola trapassò il Digimon insettoide da parte a parte, fuoriuscendo dal torace! Infernomon stridette di nuovo, agitandosi spasmodicamente per qualche istante prima di disgregarsi in inoffensive stringhe di dati, che Beelzemon assorbì con evidente soddisfazione.

"Bene, mi sei servito ad allenarmi." disse Beelzemon, dopo aver assorbito gli ultimi rimasugli di Infernomon. "Non ti preoccupare, i tuoi dati sono a miglior posto. Mi aiuteranno a prendermi la rivincita su quei dannati Tamers... e finalmente, dimostrerò che non ho bisogno di nessuno per essere forte!"

Con quelle parole, Beelzemon strinse la mano a pugno, ripromettendosi che avrebbe ben presto preso la sua vendetta... ma si riportò rapidamente alla realtà, spostando il suo sguardo verso un altro Digimon che era apparso su una rupe vicino a lui... Ma quello non era un Digimon da uccidere ed assorbire, almeno non per il momento.

"ALLORA, BEELZEMON? HAI INTENZIONE DI RESTARE ANCORA A LUNGO A GINGILLARTI CON QUEGLI AVVERSARI INDEGNI DI TE?" affermò Chatsuramon, il Deva Cane, fissando Beelzemon con severità. Per quanto il Demone della Gola fosse senz'altro più forte di lui, sapeva che poteva permettersi di alzare un po' la voce con Beelzemon, almeno finchè Zhuqiaomon-sama lo teneva d'occhio. "IL NOSTRO SOVRANO RICHIEDE LA TUA PRESENZA. I TAMERS SI STANNO AVVICINANDO AL PALAZZO, E SE NON RICORDO MALE... C'ERA UNA CONDIZIONE IN BASE ALLA QUALE TI ABBIAMO PERMESSO DI RISVEGLIARTI COME BEELZEMON."

"Ne sono perfettamente consapevole, cagnolino di Zhuqiaomon." rispose Beelzemon con un ghigno presuntuoso. Chatsuramon corrugò la fronte, non proprio contento del nomignolo che si era sentito affibbiare, ma non disse nulla. "Quello che sto facendo adesso, è proprio per poter svolgere meglio il mio compito quando verrà il momento. Certo voi non vorreste che mi capiti di nuovo un... incidente come quello in cui sono incappato con Ryou Akiyama, vero?"

"HMPH. PENSALA PURE COME VUOI." affermò Chatsuramon. "QUELLO CHE CI INTERESSA E' CHE I TAMERS VENGANO FERMATI E LA SHINING EVOLUTION VENGA RITROVATA. E TU SEI LA NOSTRA MIGLIORE POSSIBILITA' PER FARLO, QUINDI... ADESSO SEI PREGATO DI ABBANDONARE TUTTO QUELLO CHE STAI FACENDO E VENIE CON NOI. E' UN ORDINE DEL SOVRANO ZHUQIAOMON-SAMA, E IMMAGINO CHE TU NON ABBIA INTENZIONE DI DISOBBEDIRE, VERO?"

"Sai bene che odio gli ordini, ma è raro che fare il proprio dovere sia piacevole come in questo caso. E ad ogni buon conto, non sono così stupido da pensare di potermi ribellare a Zhuqiaomon da solo." rispose Beelzemon, incamminandosi verso la sua motocicletta, Behemoth, e salendoci sopra. "Molto bene. Tu guida, e io ti seguo. Se ne ho voglia."

"HMPH... LA TUA LINGUA E' TROPPO LUNGA, BEELZEMON. CERCA DI TENERLA A FRENO." minacciò Chatsuramon, per poi lanciarsi a tutta velocità sulla via del ritorno al palazzo di Zhuqiaomon. Sentì il ruggito dei motori di Behemoth a poche decine di metri da lui, e la motocicletta demoniaca sollevò una fitta nuvola di polvere prima di iniziare a seguirlo...

 

----------

 

La città di Babamon e Jijimon era conoscuta per essere un luogo tranquillo che era riuscito per la maggior parte del tempo a tenersi fuori dalle continue lotte di potere e dalla violenza che imperversava nel Mondo Digitale del Sud, grazie al numero, alla posizione rimossa, e al fatto che nessuno dei Digimon che viveva lì fosse interessato alle questioni esterne. Era molto raro che qualcuno di importante si interessasse a loro, anche solo marginalmente. Per questo motivo, il fatto che fossero arrivati Makuramon, uno dei dodici Deva di Zhuqiaomon, ed Orochimon, uno dei feudatari più forti dei dintorni... e che in quel momento si trovassero nella piazza principale, esigendo udienza con i capi della città... era motivo di allarme e sgomento. Il gigantesco Digimon simile ad un'idra torreggiava minaccioso su tutti i piccoli abitanti della città, con makuramon che aveva preso posizione sulla sua groppa, mettendosi in una posizione sopraelevata rispetto a tutti i presenti.

"Allora, quanto ci mettono i vostri capi ad arrivare?" esclamò Makuramon, sghignazzando malignamente. "State facendo aspettare uno dei Deva di Zhuqiaomon-sama! Sapete che questa è una mancanza di rispetto che sarei libero di punire cancellando uno su dieci di tutti voi?"

"Un... un po' di pazienza, Makuramon-sama, la prego..." disse uno SnowAgumon, un Digimon simile ad un tirannosauro in miniatura con una testa enorme e ricoperto da squame bianche come la neve. Stava cercando di indurre il crudele Deva ad avere pazienza, nel frattempo cercando d guadagnare un po' di tempo, ma sapeva che stava correndo un grosso rischio. Non appena uno dei due si fosse stancato della commedia, non c'era assolutamente nulla ad impedire loro di ucciderlo ed assorbire i suoi dati... "Stanno... stanno arrivando adesso, mentre stiamo parlando. Certo non ci sogneremmo mai di mancare di rispetto a voi..."

"NON CREDO CHE MENTANO, MAKURAMON. TANTO VALE MOSTRARE UN PO' DI INDULGENZA." affermò Orochimon, le cui teste squadravano ogni angolo della piazza centrale del villaggio, alla ricerca di qualunque cosa non assomigliasse ad un Digimon.

Makuramon fece volteggiare tra le mani il suo bastone da combattimento, inviando una non troppo implicita minaccia ai Digimon che stavano lì attorno ad osservare intimoriti... e un attimo dopo, vide arrivare i due capi del villaggio, Jijimon e Babamon, in mezzo a due ali di folla che si separavano rispettosamente per lasciarli passare. Ghignando ferocemente, tronfio della sua superiorità, Makuramon attese che i due anziani Digimon si avvicinassero e si inchinassero a lui in segno di deferenza.

"Aaah, eccovi, finalmente! Cominciavo a credere che da queste parti si fossero dimenticate le buone maniere!" esclamò sarcastico il crudele Deva Scimmia. "Allora, perchè ci avete messo tanto?"

"Siamo... siamo spiacenti, Makuramon-sama. Non era certo nostra intenzione far attendere un emissario del nostro grande sovrano, Zhuqiaomon-sama." disse rapidamente Jijimon. "Mi dica... cosa spinge due Digimon importanti e potenti come voi a presentarvi nel nostro umile villaggio? State... state cercando qualcosa di particolare?"

"Più che qualcosa... qualcuno!" rispose Makuramon senza esitazione. "Vedete... ci è stato detto, da qualche nostro... collaboratore, per così dire... che in questo villaggio si trova un essere umano! Per l'esattezza, uno di quegli esseri umani che stanno dando così tanti grattacapi al nostro Sovrano, Zhuqiaomon-sama! Ora, immagino che voi sappiate cosa vorrebbe dire per voi se, mettiamo caso, io andassi a dire al nostro Sovrano che una di quei dannati Tamers si nasconde proprio qui nella Città del Canyon!"

Jijimon strinse più forte il suo bastone da passeggio. Certo che lo sapeva cosa voleva dire... Zhuqaomon non sarebbe stato per niente tenero con loro!

"MI SEMBRA DI CAPIRE CHE LO SAPPIATE!" tuonò Orochimon. "DUNQUE AVETE DUE POSSIBILITA' DI SCELTA. CONSEGNARCI IMMEDIATAMENTE LA RAGAZZINA, O SUBIRE LA NOSTRA IRA. AVETE MEZZ'ORA DI TEMPO PER DECIDERE!"

Alcune voci terrorizzate degli abitanti del piccolo villaggio cominciarono a sentirsi tutt'attorno, e i due anziani capi della città si sentirono gelare il sangue nelle vene - erano posti di fronte a due possibilità sgradevoli, e l'unica cosa da fare era scegliere il male minore. Per quanto l'idea li ripugnasse, Jijimon e Babamon avevano delle responsabilità nei confronti degli abitanti, e questo avrebbe molto probabilmente voluto dire sacrificare Shuichon per salvare quanti più possibile dei loro amici Digimon...

Ma almeno Jijimon non voleva gettare Shuichon al macello senza che lei fosse almeno consapevole di cosa stesse accadendo...

"Ecco... Orochimon-sama, Makuramon-sama, noi... noi saremmo disposti a collaborare, ma... prima, ci è concesso discuterne un attimo con i nostri compagni?" chiese il Digimon simile ad un buffo vecchietto. "Non... non siamo abituati a prendere decisioni così importanti senza esserci consultati prima..."

"Hah! Volete farmi fesso?" gracchiò Makuramon. "Conosco bene i vostri trucchetti, misere creaturine! Volete distrarci e poi far fuggire la ragazzina, non è vero? Con noi non attacca..."

"ABBIAMO DETTO MEZZ'ORA, E MEZZ'ORA SARA'." disse Orochimon, in disaccordo con il suo alleato. Quando Makuramon sgranò gli occhi in un'espressione di rabbia ed incredulità, una delle teste di Orochimon si girò severamente verso di lui. "NON SIAMO QUI PER MINACCIARE QUESTE CREATURINE MA PER FARCI CONSEGNARE L'UMANA. NON E' NECESSARIO RICORRERE A MEZZI TROPPO COERCITIVI, NON SEI D'ACCORDO ANCHE TU?"

Makuramon grugnì antipaticamente, ma dovette arrendersi davanti alla maggiore potenza di Orochimon. "E va bene, allora aspetteremo mezz'ora!" esclamò con esasperazione. "Badate bene, però, che trascorso questo lasso di tempo non ci accontenteremo più di chiacchiere! Prendete la vostra decisione, e fate in fretta, mi sono spiegato?"

"Certo... non avrebbe potuto essere più chiaro, Makuramon-sama..." rispose rapidamente Babamon. I due capi della Città del Canyon si inchinarono e cominciarono a ritirarsi sotto lo sguardo di Makuramon e delle otto teste di Orochimon, facendo cenno ai Digimon più piccoli di lasciare spazio attorno ai due Ultimate, e pregandoli di non farli arrabbiare. "Temo... che la situazione non ci consenta molte posibilità di scelta, caro. Hai sentito anche tu, vero? Non possiamo rischiare che il nostro villaggio venga raso al suolo per ordine del nostro Sovrano, anche se mi rattrista il pensiero di consegnare quella bambina a Makuramon-sama..."

Jijimon si sfregò la testa, cercando di pensare ad un modo per togliere tutti da quella spinosa situazione. Ma per quanto cercasse di pensarci su, gli appariva chiaro che non c'era molto spazio per fare qualche furbata o cercare di raggirare Makuramon ed Orochimon. "E' vero... è vero... se non altro, dobbiamo parlare con Shuichon-chan e dirle come stanno le cose..." disse, mentre si riavvicinavano alla loro abitazione, sulla cui soglia la bambina stava in piedi, guardando incuriosita e un po' preoccupata quello che stava succedendo. Aveva già capito che tutta quella folla di Digimon che si era riversata nella piazza centrale non voleva certo dire buone notizie, e anche se non riusciva a vedere bene Makuramon ed Orochimon da lì, sentiva la possente voce del serpente ad otto teste...

"Cosa.. cosa succede, Babamon-san... Jijimon-san?" Chiese la bambina, esitante.

Jijimon sospirò tristemente, cercando le parole per dirlo. "E'... una situazione parecchio brutta, piccola. Vieni... torniamo all'interno della nostra casa, che ne discutiamo..."

 

----------

 

Gli era sembrato di dormire da giorni. Il piccolo Digimon scosse la testa stordito, cercando di mandare via quella vertigine che si ritrovava addosso... e si guardò attorno per orientarsi meglio. In un attimo, i ricordi più recenti gli tornarono, quando si guardò attorno e vide la strada che portava verso il Palazzo della Fenice...

Solo che, quando vi era passato la volta prima, gli era sembrato che fossero un po' meno imponenti...

"Zhuqiaomon-sama mi aveva ordinato di... intercettare i Tamers, quegli umani che si sono introdotti nel nostro mondo... e fermarli. Ma ho perso..." disse tra sè. Un istante dopo, un fiume di ricordi si riversò di colpo nella mente del piccolo Digimon, che si rese conto una volta per tutte che era successo qualcosa di davvero serio... "Un momento... i Tamers... il mio signore... Zhuqiaomon-sama... non posso crederci, sono sopravvissuto... ma a che prezzo?"

Quello che una volta era stato il potente Deva Coniglio Antylamon si guardò esterrefatto, rendendosi finalmente conto della verità - il suo corpo alto e slanciato si era ora ridotto alle dimensioni di poco più di mezzo metro, ed ora assomigliava ad un coniglietto dalle orecchie afflosciate, ricoperto da una corta e soffice pelliccia marroncina, con dei segni rosa sul collo e sulle sue grandi orecchie, che terminavano con tre lunghi ciuffi di pelo rosa che le facevano assomigliare a delle grandi mani tese. Aveva tre punte sulla fronte, che spuntavano poco sopra i suoi tondi occhi marroni, e aveva braccia e gambe corte, ciascuna con cinque corte dita nere.

"Ho perso i miei poteri di Deva..." disse tra sè. "Adesso sono un Digimon di livello Rookie come tanti... ma in fondo non potevo aspettarmi molto meglio per il mio fallimento."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome:
Lopmon
Tipo: Animale
Attributo: Dati
Livello: Rookie
Attacchi: Tiny Twister, Blazing Ice

Questo grazioso Digimon è una sorta di controparte di Terriermon. Le sue origini sono per lo più avvolte nel mistero, e anche se può essere classificato come Digimon Animale grazie alla sua struttura corporea, non si sa ancora molto di lui. In combattimento, si rivela essere più potente di quanto il suo aspetto inoffensivo farebbe supporre.


Lopmon si riebbe abbastanza rapidamente dal suo shock. Che strano, era convinto che si sarebbe lasciato prendere dal panico se si fosse ritrovato ad essere il Digimon Rookie indifeso che era una volta, ma a quanto pareva la sua mente razionale era stata tra i dati che non erano andati perduti nella sua de-evoluzione. Adesso sapeva che la cosa migliore da fare era cercare un posto dove stare al sicuro, e pianificare la prossima mossa. Certo non avrebbe potuto ripresentarsi al suo Sovrano in queste condizioni. Gli altri Deva non avrebbero esitato a cancellarlo per aver dato prova di debolezza, e per quanto fosse fedele a Zhuqiaomon, Lopmon non era deciso a gettare via la propria vita inutilmente.

"Zhuqiaomon-sama prova soltanto disprezzo per quegli umani..." disse tra sè Lopmon. "Eppure questi si sono comportati in maniera compassionevole con me. Avrebbero potuto cancellarmi, assorbire i miei dati per rendere più forti i loro Digimon. E sarebbe stata anche la cosa ragionevole da fare, data la situazone in cui si trovano. Eppure non lo hanno fatto. Curioso. Nonostante il mio rispetto per il mio Sovrano resti immutato, mi chiedo se forse non c'è qualcosadi sbagliato nelle sue convinzioni."

Decidendo di rimandare a più tardi questi ragionamenti, l'ex-Deva di Zhuqiaomon si nascose tra alcune rocce, cercando di evitare le attenzioni di Digimon più grandi e più forti di lui. Adesso che era un Digimon di livello Rookie, sopravvivere in quel mondo spietato si sarebbe rivelato molto più difficile, ma ce l'aveva fatta una volta e ce la poteva fare di nuovo.

 

----------

 

"Sembra che... la Città del Canyon sia in un momento difficile." disse tra sè ad alta voce Ryou Akiyama, mentre lui e Monodramon si avvicinavano a quella città che già in passato avevano visitato più volte nei loro viaggi attraverso il Mondo Digitale del Sud. "Di solito, quando arriviamo qui, c'è molta più attività."

"Vero... non sarà successo nulla di grave, spero." disse Monodramon, tenendosi accanto al suo Tamer mentre si avvicinavano alla città, camminando nella valle in mezzo a due alti e scoscese rupi di granito grigio. Gli unici Digimon che si vedevano erano alcuni Gotsumon che cercavano come potevano di mimetizzarsi, chiaramente intimoriti da qualcosa. "Sono curioso di scoprire cosa sta succedendo qui. Non vorrei che ci fosse qualche Digimon che sta cercando guai..."

Ryou si sfregò la fronte con una mano. Monodramon aveva ragione, e non sarebbe stato da lui abbandonare la Città del Canyon se fosse stata in pericolo, soprattutto considerando che in passato erano stati molto generosi con lui. D'altro canto, sapeva che Takato e gli altri avevano bisogno del suo aiuto...

Alla fine, Ryou decise un po' a malincuore che, almeno finchè Beelzemon non si fosse fatto vivo, Takato e gli altri potevano aspettare un pochino. "Va bene. Meglio andare a dare un'occhiata. Con tutto quello che è successo nel Mondo Digitale di recente, non è il caso di sottovalutare nulla." affermò infine, indicando al suo Digimon l'ingresso del villaggio, protetto da delle basse mura di granito rozzamente scolpite, a solo qualche centinaio di metri di distanza. Anche da quella distanza, si vedeva subito che la città non era della sua solita atmosfera rilassata ed allegra.

Con attenzione, temendo che qualche Digimon particolarmente grande e potente fosse entrato in città e avesse costretto gli abitanti a servirlo o peggio, Ryou e Monodramon si intrufolarono oltre i cancelli, usando dei passaggi che conoscevano bene da tutte le volte che erano stati in quel luogo. Dopo un breve percorso tra corridoi angusti, il Digimon King e il suo partner sbucarono in un vicoletto polveroso, cercando di dirigersi verso la piazza centrale del villaggio. Solo adesso riuscivano a sentire delle vocine sommesse provenire dalle strade attorno a loro...

"Lo dicevo io, che non dovevamo accogliere quella bambina umana..."

"E cosa dovevamo fare? Lasciarla a vagare per DigiWorld senza che nessuno potesse aiutarla? Sai che fine avrebbe fatto se avesse incontrato qualche altro Digimon piuttosto che noi, vero?"

"Ma almeno non ce ne saremmo andati di mezzo noi..."

"Voi dite quello che volete... io, finchè sono in tempo, prendo le mie cose e me la batto!"

Ryou corrugò la fronte. Una bambina umana da queste parti? Come ci era arrivata? E per quale motivo? Doveva essere successo qualcosa di serio nel Mondo Reale...

"Sì, hai ragione... nemmeno io me la sento di avere a che fare con Orochimon e Makuramon... è già un miracolo se il nostro villaggio sarà ancora in piedi domani mattina..."

Monodramon storse il naso. "Orochimon e Makuramon... questa non ci voleva proprio, Ryou..." disse il draghetto. "Sembra che abbiano qualcosa di grosso in mente... forse vogliono catturare questa bambina che in qualche modo è finita a digiWorld, per presentarla a Zhuqiaomon..."

"Può essere. Diamo un'occhiata in giro, e cerchiamo di saperne di più..." affermò Ryou, facendo cenno al Digimon draghetto di seguirlo nei vicoli stretti mentre si avvicinavano alla piazza principale del villaggio. Restando ben nascosti, il Tamer leggendario e il suo partner si affacciarono nella grande piazza, al centro della quale torreggiava un Digimon simile ad un enorme serpente ad otto teste che si guardava attorno come un dominatore, tenendo spietatamente d'occhio tutti i Digimon che ancora stavano là attorno e non si erano dati alla fuga. "Come sospttavo... è Orochimon, uno dei Digimon più forti che non siano i Deva di Zhuqiaomon... ma mi sembra strano che sia qui, lontano dai suoi domini. A meno che, ovviamente..."

Ryou aguzzò un po' la vista, e non appena si accorse della piccola figura umanoide armata di bastone che stava in piedi con arroganza sul dorso di Orochimon, si reseconto di come stessero le cose. "Hmm... adesso sì che mi è chiaro, invece. Sembra che Orochimon e Makuramon si siano alleati. Forse per cercare meglio i nostri compagni, Calumon, o tutte e due le cose." affermò. "In ogni caso, questo rappresenta per noi un problema non indifferente. Dobbiamo cercare prima di tutto di strappare quella bambina, chiunque essa sia, alle grinfie di Orochimon e Makuramon. Non oso pensare a quello che le accadrebbe se la consegnassero a Zhuqiaomon."

"Hai ragione, Ryou... quando vuoi, io sono pronto!" disse Monodramon. Ryou annuì, e approfittando del fatto che il Deva Scimmia e il suo alleato non davano l'impressone di essersi ancora accorti di loro, scivolarono nuovamente nel vicolo e cercarono un'altra via per accedere alla piazza principale.

Dopo alcuni minuti passati a districarsi tra quei sentierini in mezzo alle case scolpite in pietra, finalmente Ryou e Monodramon raggiunsero quella che sapevano essere la strada principale del villaggio, una strada polverosa affiancata da due file ordinate di edifici scolpiti in grossi blocchi di roccia, con dei tendaggi sdruciti che facevano da parasole sospesi in maniera spartana ma efficiente su diversi degli edifici. Poco prima di arrivare alla piazza centrale, i due amici presero una deviazione, in modo da non rendere troppo ovvio il loro arrivo ai due Digimon, e si avvicinarono a quella che sapevano essere l'abitazione dei due anziani del villaggio, nella speranza di venire a sapere da loro cosa stesse accadendo di preciso.

Erano arrivayi vicini all'entrata quando sentirono delle voci provenire dall'interno... e una di esse dava veramente l'impressione di appartenere ad una bambina umana di non più di cinque o sei anni!

"Eeeh? Ma perchè devo andare v ia? Non mi volete qui?"

"Non è che non ti vogliamo cara... anzi, saremmo davvero felici di poterti aiutare!" rispose la voce di un anziano, che Ryou e Monodramon riconobbero subito essere Jijimon. "Ma.. il problema è che c'è qualcun altro che non vuole che tu sia qui, e ha detto... che se tu non andrai con loro, loro faranno del male agli abitanti di questo villaggio!"

"Ma perchè? Non è giusto! Voi non gli avete fatto niente, vero?"

"Certo che non gli abbiamo fatto niente, cara..." rispose Babamon. "Ma sfortunatamente ci sono molte persone... anzi, molti Digimon... qui nel Mondo Digitale... a cui non interessa proprio nulla se hai fatto qualcoa o meno. Loro prendono quello che vogliono da chi non è in grado di difendersi... so che non è giusto, ma è così che vanno le cose in questo mondo!"

"Sì... mi ricordo..." disse tristemente la bambina. "Terriermon, il Digimon di mio fratello Jen, mi ha detto che il Mondo Digitale non è un bel posto, ma... ma non credevo che... ma non possiamo fare qualcosa? Non possiamo metterci tutti assieme e cacciare via questi prepotenti?"

"Se fosse possibile, tesoro... non saremmo in questa situazione. Li avremmo già mandati via da molto tempo." rispose Jijimon. "E' questo il destino dei Digimon più deboli, qui nel Mondo Digitale. E' così che ha stabilito il nostro Sovrano, Zhuqiaomon-sama. I deboli periscono e i forti prosperano. Questa è l'unica legge che Zhuqiaomon-sama approva."

Ryou annuì tra sè e fece un cenno di intesa a Monodramon. Non c'era dubbio... per quanto potesse sorprenderli che Shuichon fosse lì a DigiWorld, non c'era modo di sbagliarsi. "Credo di aver capito cosa è successo, Ryou... ma come ha fatto la sorella di Jenrya ad arrivare nel Mondo Digitale?" chiese Monodramon.

Ryou scosse la testa. "Non lo so, Monodramon, e al momento non è questo ciò di cui ci dobbiamo preoccupare." affermò. "Vieni. E' il caso di intervenire."

Il draghetto annuì, e il giovane Tamer si schiarì la voce prima di entrare con discrezione nell'abitazione di Babamon e Jijimon. "Chiedo scusa... ma sono capitato qui più o meno per caso, e... non ho potuto fare a meno di sentire i vostri discorsi. Non sarà un problema, spero, se provo a dire qualcosa anch'io." si presentò. I padroni di casa e la loro piccola ospite, che discutevano seduti ad un basso tavolino di legno non troppo distante dall'ingresso, si voltarono immediatamente verso chi aveva parlato, e videro Ryou e Monodramon che entravano lentamente, la mano alzata in segno di saluto e un sorriso amichevole sul volto.

"Ryou-san! E' l'amico di mio fratello!" esclamò la piccola Shuichon, che senza attendere oltre scattò verso il ragazzo... e abbracciò al volo il piccolo Monodramon, facendogli perdere l'equilibrio! "Monodramon-chan, c'è anche lui! Che bello rivedervi! Jen e gli altri suoi amici sono con voi, vero?"

"Ah! Un... un momento, piccola! Apprezzo le attenzioni, ma... così mi fai cadere!" esclamò il draghetto viola!

"Purtroppo no, Shuichon-chan... non sappiamo esattamente dov'è tuo fratello in questo momento..." disse Ryou. "Io e Monodramon siamo venuti qui perchè avevamo qualcosa da fare, e adesso stiamo cercando di ritrovare il gruppo... ma tu, come mai sei qui?"

"Non lo so, in realtà..." disse la bambina, facendosi un po' triste. "So solo che prima ero al parco a giocare mentre papà e Yamaki-san parlavano... e poi è arrivato un grosso buco, ci sono caduta dentro e sono arrivata qui..."

"Già, immaginavo..." disse tra sè Ryou. Non si aspettava che Shuichon potesse dargli chissà quali elementi, ma sperava almeno di capirci un po' di più. "Beh, poco male. Adesso preoccupiamoci di impedire a quei due di prenderti. Visto che tuo fratello è qui, potrebbero usarti come ostaggio per costringerlo ad arrendersi, o a fare quello che vogliono loro."

"Già... conoscendo Makuramon-sama, non ho dubbi che cercherà di sfruttare qualsiasi possibile appiglio a suo vantaggio." dise Jijimon. "Ma come pensi di fare, Ryou Akiyama? La tua fama ti precede, su questo non c'è dubbio, ma pensi che sarà sufficiente per impedire a Makuramon e ad Orochimon di prendere con sè Shuichon-chan?"

"Ammetto che... non mi aspetto certo affidabilità da uno come Makuramon. Però... credo di avere qualche appiglio." affermò il giovane Digimon King. "Dopotutto... non faccio per vantarmi, ma ho avuto una certa esperienza nel viaggiare attraverso i vari mondi digitali, e conosco qualche trucco anch'io."

Shuichon sbattè gli occhi stupita. "E... che cosa pensi di fare, Ryou-san?"

Il famoso Tamer e campione di Digimon Trading Card Game si sfregò il mento, cercando di pensare a qualche possibilità... e poi sorrise e annuì tra sè. "Penso che ho una posibile soluzione. Ascoltatemi..."

 

----------

 

Makuramon sbuffò, guardando spazientito le ombre degli edifici in pietra del villaggio che si erano allungate ancora un po'... e anche Orochimon sembrava insofferente all'attesa che si protraeva già da un po' di tempo. La mezz'ora che i due avevano lasciato ai Digimon per prendere la loro decisione non era ancora scaduta, ma ormai mancava poco... ed ogni minuto che passava era un minuto in più in cui ritardavano a fare un passo importante verso la vittoria.

"Insomma, io dico che non è il caso di continuare ad attendere!" sbottò rabbiosamente Makuramon. "Perchè non facciamo quello che avremmo dovuto fare fin dall'inizio e ci prendiamo la mocciosa? Questa città da quattro soldi non significa nulla per noi!"

"SERIAMENTE, MAKURAMON, CREDI CHE A ME IMPORTI QUALCOSA DI QUESTA CITTA'? NO, MA AL CONTRARIO DI TE CONOSCO IL SIGNIFICATO E IL VALORE DELLA MODERAZIONE!" tuonò Orochimon. "SAREBBE UNO SPRECO DI TEMPO SFOGARCI SU QUESTO VILLAGGIO, E MAGARI NON CI PERMETTEREBBE NEMMENO DI CATTURARE LA MOCCIOSA UMANA! NON E' QUESTO CHE VOGLIAMO! SE VOGLIAMO AVERE LA SHINING EVOLUTION DOBBIAMO ESSERE PRONTI ANCHE A QUALCHE SECCATURA!"

Makuramon sbuffò di nuovo e si sedette a gambe incrociate sulla schiena di Orochimon, chiedendosi quanto ci sarebbe voluto perchè gli abitanti di quel villaggio si decidessero... e un attimo dopo, una voce che il vile Deva aveva già sentito diverse volte rispose finalmente al suo ultimatum!

"Voi siete Makuramon ed Orochimon, vero?" chiese la voce chiara e sicura di Ryou Akiyama, e i due Digimon Ultimate si voltarono di colpo verso di lui, chiedendosi cosa ci facesse in un luogo così sperduto e poco importante. Ryou e Monodramon si erano presentati sulla piazza principale del villaggio, avanzando verso di loro... ma il ragazzo non aveva con sè il suo D-Ark e Monodramon avanzava con le mani in alto per dire che non aveva intenzione di combattere. "Veniamo in pace. Siamo qui per discutere con voi... riguardo il vostro obiettivo. State cercando il Digimon di nome Calumon, vero? Quello che voi chiamate la Shining Evolution..."

"Aaaah, chi si vede! Il famigerato Ryou Akiyama!" gracchiò Makuramon sarcastico. "Cosa porta un eroe del tuo stampoin questo ridicolo e polveroso ammasso di rocce?"

"Vorremmo proporre una soluzione che converrà ad entrambe le parti." disse Ryou. "Sappiamo bene il motivo per cui il vostro Sovrano, Zhuqiaomon-sama, cerca la Shining Evolution. Ma Calumon è anche un nostro amico, e noi vorremmo recuperarlo sano e salvo."

"Hah! E credi che noi cascheremo così facilmente in questa trappola, Tamer Leggendario?" gracchiò Makuramon con un ghigno feroce. "Non credere che solo perchè hai fatto qualche favore in passato ai Sovrani, che questo ti consenta di trattare con noi Deva come un nostro pari! Resti pur sempre un semplice umano, senza il tuo D-Ark e le tue carte!"

"E IN COSA CONSISTEREBBE POI, QUESTO SCAMBIO?" tuonò Orochimon, altrettanto sospettoso. "CONOSCIAMO BENE I VOSTRI TRUCCHI, UMANI... QUINDI NON CREDIATE DI POTERCI INGANNARE FACILMENTE!"

Ryou e Monodramon si guardarono. Stavano giocando ad un gioco pericoloso. Da un momento all'altro, i due Digimon Ultimate potevano decidere che non ci guadagnavano niente a restare là a discutere, e attaccare. "Non dico di sapere esattamente dove si trova la Shining Evolution, ma sicuramente posso aiutarvi a cercarla." disse Ryou, cercando di puntare sugli interessi comuni. "Potremmo metterci d'accordo per fare sì che il potere della Shining Evolution vi permetta di combattere contro il vostro nemico... e allo stesso tempo, permettere a Calumon di sopravvivere."

"NON CAPISCO COME MAI VI INTERESSI DI UN DIGIMON COME LUI, UNA VOLTA CHE NON AVRA' PIU' ALCUN POTERE... MA PER QUANTO MI RIGUARDA, NON MI SEMBRA TANTO MALE COME IDEA..." affermò Orochimon dopo averci pensato su qualche istante. "MA COSA CI ASSICURA CHE TU NON CERCHERAI DI INGANNARCI O DI TRADIRCI UNA VOLTA CHE AVRAI AVUTO QUELLO CHE TU E I TUOI COMPAGNI VOGLIONO?"

"Avete la mia parola, e quella dei miei compagni." disse Ryou, chinandosi su un ginocchio assieme a Monodramon. "Ho più volte dato una mano ai Mondi Digitali, e ho sempre mantenuto la parola data. Il vostro Sovrano può attestarlo."

"Hmph... su questo, se non altro, hai ragione, Ryou Akiyama..." disse Makuramon, facendo qualche rapida revisione ai suoi piani. "E' vero, non è la prima volta che fai un favore al nostro Sovrano Zhuqiaomon-sama. E sei sempre stato... affidabile, almeno per gli standard di un essere umano. E va bene... che cosa desideri, in cambio del nostro supporto?"

"Noi... chiediamo solo che voi lasciate in pace questo villaggio e riportiate me, Shuichon e Monodramon dal gruppo dei nostri compagni. A questo punto... credo che siano vicini al Palazzo di Zhuqiaomon-sama, dove avremo la possibilità di esporre la nostra posizione anche a lui, ed accordarci in modo che questa crisi si risolva senza ulteriore inutile violenza." continuò Ryou, sperando di essere riuscito a giocare bene le sue carte.

Non era ben sicuro che i due Digimon Ultimate fossero soddisfatti dell'idea, ma Orochimon sembrava disposto a deporre le armi almeno per il momento... mentre Makuramon sorrideva infido - come se Ryou aversse bisogno che gli venisse ricordato che aveva a che fare con il più infido di tutti i Deva. Finalmente, anche il Deva Scimmia rispose. "Bene... immagino che per adesso, tanto valga collaborare. Va bene... chiama pure quella mocciosa che è arrivata a DigiWorld, e vedremo di scortarvi fino ai tuoi compagni. Ma... fai in modo di mantenere la tua promessa, o le conseguenze saranno... quanto meno spiacevoli, se capisci cosa voglio dire."

"Certamente. Non avrei fatto questa proposta, se non fossi stato pronto a rispettarla." affermò Ryou. Monodramon si voltò verso la dimora di Babamon e Jijimon, e fece cenno a Shuichon che adesso era tutto sicuro, e poteva venire fuori.

La bambina avanzò lentamente, incoraggiata senza troppo successo da Jijimon e Babamon. Per quanto Shuichon non fosse esattamente una bambina fifona, anche uomini adulti e coraggiosi si sarebbero comprensibilmente tirati indietro davanti ad una mostruosità ad otto teste come Orochimon.

"Va... va tutto bene, piccola Shuichon." disse Jijimon, anche lui un po' incerto davanti al colossale serpente. "Ryou-san e Monodramon non lasceranno che nessuno ti faccia del male."

"SU QUESTO GARANTISCO IO, ANCHE PER IL MIO COMPAGNO QUI PRESENTE." esclamò Orochimon, ancora un po' sospettoso. "MA ORA SBRIGHIAMOCI. NON RITROVEREMO LA SHINING EVOLUTION RESTANDO QUI IN QUESTO VILLAGGIO DA QUATTRO SOLDI, E NEL FRATTEMPO... I TUOI COMPAGNI TAMERS SI AVVICINANO AL PALAZZO DI ZHUQIAOMON-SAMA! SE VOGLIAMO CHE CI SIA ANCORA QUALCUNO CON CUI TRATTARE... SARA' MEGLIO CHE CI SBRIGHIAMO!"

Ryou annuì, pensando che in quel momento era Beelzemon, e non Zhuqiaomon, l'avversario che lo preoccupava maggiormente. Ma non era il caso di rivelare questo particolare ad Orochimon, almeno non per il momento. Mentre Shuichon si avvicinava con comprensibile esitazione al gigantesco serpente ad otto teste, si voltò un ultima volta verso Jijimon e Babamon, che mossero la mano verso di lei per salutarla.

"Va tutto bene, Shuichon-chan." disse la Digimon simile ad una vecchietta. "Vedrai che Ryou-kun non permetterà a nessuno di farti del male."

Jijimon annuì lentamente, appoggiandosi al suo nodoso bastone da passeggio. "Sì, puoi stare tranquilla. Ryou-kun sa cosa fare." disse. "Andrà tutto bene, e tra poco potrai ritrovare tuo fratello."

"Grazie, Babamon-san... Jijimon-san... siete stati molto gentili con me!" disse Shuichon, riprendendo a sorridere, prima di tendere la mano verso Ryou e Monodramon. Il ragazzo e il suo compagno digitale le sorrisero e le presero la mano per dirle che non aveva nulla da temere... poi, Ryou gettò uno sguardo significativo a Makuramon per dirgli che non gli avrebbe permesso in alcun modo di farle del male, e la perfida scimmia rispose con un sorriso obliquo mentre Orochimon si preparava a partire senza apporre ulteriori indugi.

"Va tutto bene, Shuichon-chan. Questi Digimon cattivi non proveranno a farci del male." affermò Ryou, continuando ad osservare i suoi riluttanti e temporanei alleati. Non riusciva a togliersi dalla testa lasensazione di aver fatto un patto con il diavolo... e del resto, pensò, la cosa non avrebbe dovuto stupirlo più di tanto. Questo posto era quanto più vicino all'inferno potesse andare senza essere già morto...

 

----------

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Questo capitolo non mi voleva proprio venire. Purtroppo sto avendo un po' di problemi con il mio computer che si è guastato, ed è purtroppo irreparabile. Ma... se non altro ho la possibilità di continuare a scrivere! E spero che questo capitolo sia stato almeno soddisfacente, anche se è più di preparazione che altro...

Nel prossimo ci avvicineremo ad un momento decisivo... e vedremo come se la caveranno Takato e gli altri ormai quasi al cospetto di Zhuqiaomon! Come andrà a finire?

Spero di riuscire a scrivere presto il prossimo capitolo, quindi... a presto! :)

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon > Digimon Tamers / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam