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Autore: DanieldervUniverse    07/09/2016    5 recensioni
Yuna, l'evocatrice che si ama fin dal primo momento in cui la si incontra. Una ragazza forte e determinata, eppure sensibile e lieve come un fiocco di neve. Una ragazza che vuole salvare il mondo, impegnata in una missione suicida per fermare il demone Sin in nome di tutti gli abitanti di Spira, protetta dai suoi indomabili Guardiani. Ma chi sono questi Guardiani? Sono forse immagini scolpite nella nostra memoria, o sono spiriti erranti giunti per caso o seguendo un sogno? Mutevoli o radicati? Se i Guardiani di Yuna fossero diversi da quelli che conosciamo, sarebbe lo stesso? La storia cambierebbe?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rikku, Yuna
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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A\N: Eccomi ancora qui. Continuiamo fino alla fine.

DII\N: Quante volte l'hai promesso...

A\N: Ma ci sarà una volta in cui andremo d'accordo?!

DII\N: Devi proprio chiederlo?

A\N: Ah, lascia perdere.


Guadosalam era una città unica, costruita nel fondo della foresta.

Anzi, era essa stessa la foresta: nodosi rami e profonde radici si erano intrecciati strettamente ed erano cresciuti l'uno sull'altro, costruendo piazze, scale, palazzi, case, tutto.

Fontane e corsi d'acqua spuntavano ogni tanto, in pozze più o meno profonde, illuminati dalle torce magiche di fuoco fatuo, proiettando quelle ombre misteriose che davano un tocco esotico all'ambiente, un gusto quasi gotico.

Certo, non che a Yuna importasse qualcosa di tutto questo.

-In sintesi è come richiamare un Eone?

-Si, per te è la stessa cosa. Il tuo scettro solitamente è solo un pezzo di legno, ma non è raro per un mago, a furia di utilizzare sempre lo stesso strumento, che si formi un legame mistico. Nel tuo caso, la quantità di energia che catalizzi al richiamo di un Eone lascia delle tracce energetiche, che diffondendosi sempre attraverso lo stesso strumento, hanno incantato il tuo scettro- spiegò Golbez, mentre faceva ruotare l'oggetto nell'aria, senza bisogno di mani.

-Ma non ho evocato i miei Eoni così spesso- osservò la ragazza, facendo un breve calcolo mentale di quante volte fossero venuti in suo soccorso -E soprattutto, non credo di aver usato così tanta energia.

-Quando evocherai Bahamut la prima volta capirai. Per un evocatore esperto, evocare un Eone non è tanto difficile, ma per quanto tu e gli altri siate dotati, siete come dei bambini che imparano a parlare. Col tempo imparerai ad usare sempre meno energia- continuò lo stregone.

-Lord Golbez- lo accolse in quel momento un Guado vagamente largo e in carne, con una lunga barba verdognola.

-Tromell- rispose lo stregone, fermandosi con rispetto di fronte al nuovo arrivato.

-Questi è Tromell Guado, maggiordomo di Maestro di Seymour.

-Perché? La ballerina blu non ti paga abbastanza per farlo tu?- chiese ironico Jecht, beccandosi una gomitata tra le costole da parte di Cid.

-Maestro Seymour vi attende al suo palazzo- disse il guado, inchinandosi, prima di fargli segno di seguirlo.

-Ci attende così presto?- chiese Yuna.

-Maestro Seymour ci tiene a non far aspettare i suoi ospiti- rispose Tromell.

-Meglio- commentò Kuja.

-Almeno ce ne andremo più in fretta da qui- aggiunse, all'orecchio di Gabranth, che annui convinto.

Non fu una lunga strada, dato che in pochi attimi due grandi cancelli di legno apparvero davanti al gruppo, ricavati direttamente dalla corteccia.

-Miei signori- disse il guado, aprendo i portali e facendosi immediatamente da parte.

L'interno era ovviamente molto vasto, occupato per lo più da grandi tavoli, al centro e ai lati della stanza.

Dopo l'atrio vi era una breve corridoio, alla fine del quale, prima che sfociasse nelle altre stanze, sedeva un trono vuoto.

Il tavolo centrale era pieno di carte e mappe di Spira, mentre su quelli laterali si trovavano ancora vivande per la colazione, intoccate.

-Siamo in anticipo- osservò Kuja, fissando il trono vuoto.

-Oh, al contrario- disse Seymour, alle loro spalle.

L'intero gruppo si volse, trovandosi davanti il mezzo-guado, in pompa magna e sorridente.

-Non vedo ragione di attendere i miei ospiti su un trono. È terribilmente di cattivo gusto, non trovate?- continuò, entrando, mentre Tromell chiudeva la porta alle sue spalle.

-Maestro Seymour- lo accolse Yuna, eseguendo il saluto.

-Lady Yuna- rispose lui -Viaggio interessante? Spero non abbiate subito aggressioni alla vostra persona.

Kuja fece per aprire bocca, ma Rikku gli pestò preventivamente un piede, lanciandogli un occhiataccia.

-Niente ha turbato il mio viaggio Maestro. Grazie per aver inviato Golbez a farci da guida nell'ultimo tratto- rispose Yuna, sempre cortese.

-Quei mostri si stanno facendo più audaci ogni giorno- comunicò lo stregone.

-Beh, una fortuna che tu fossi lì- rispose il Maestro, mettendogli una mano sulla spalla.

-Spero di non avervi causato contrattempi con questa deviazione forzata, Lady Yuna- riprese poi, tornando a concentrarsi sulla ragazza.

-Sono solo curiosa sul perché si sia dato tanto da fare per favorire questo incontro- rispose lei, mentre i suoi guardiani restavano in silenzio.

Rikku, di nascosto, sgraffignò due fette biscottate e iniziò a masticarle, e quando Kuja le lanciò un'occhiata di rimprovero, gliene offrì una.

Cid e Jecht rimasero contemplativi, ma dal linguaggio del corpo era evidente che fossero pronti a reagire a qualsiasi gesto ostile.

Gabranth, dal canto suo, continuava a fissare Seymour con occhi sospettosi.

-Lasci che ve lo mostri- la invitò il Maestro, indicando il tavolo pieno di carte -Dopo essere successo a mio padre, mi sono dato molto da fare per conoscere Spira. Ho sempre trovato frustrante il fatto di saperne così poco, nonostante il nostro mondo non sia così grande. Così, mi sono permesso di riscoprire un po della storia passata- spiegò l'uomo, mostrandole una mappa vecchia di quasi mille anni.

-Ricordate la Guerra delle Macchine, in cui gli Albhed furono sconfitti e Sin si liberò sul nostro mondo, attirato dai peccati del nostro popolo?

Yuna annuì, non capendo dove voleva andare a parare.

La Guerra delle Macchine e le origini di Sin erano cose che ricordavano tutti, anche i bambini.

-Mi sorprende che di Sin non si abbiano testimonianze prima di questo evento. Cosa ha spinto Sin a manifestarsi da allora?- continuò il guado.

-In tempi di guerra gli uomini commettono crimini innominabili- rispose Yuna, lasciando che si spiegasse da solo.

-Allora perché in mille anni la fame e la furia di Sin non si sono mai fermate?- chiese ancora Seymour.

-Il peccato nel mondo permane anche dopo che i perpetratori sono stati annientati- fece la ragazza, cominciando ad essere ansiosa.

-Ciò vorrebbe forse dire che prima il peccato prima della Guerra delle Macchine non esistesse?

Stavolta l'evocatrice non rispose, fissando l'interlocutore, confusa.

-Ho ragione di credere che le informazioni in nostro possesso siano incorrette, Lady Yuna- concluse Seymour, con enfasi.

-Crede che il clero possa mentire?- disse calma la ragazza.

-Certo che mente- intervenne Rikku, tutt'altro che calma.

-Non crede di metterla in pericolo, rendendola parte di questa cospirazione contro i suoi stessi connazionali?- chiese Cid, raggiungendo il fianco della figlia.

-Ho scelto Yuna perché si è distinta dagli altri evocatori in bellezza e spirito, ma sopratutto in convinzione e virtù. Quello che ha fatto a Luka è stato un grande gesto, che resterà nel cuore di tutti coloro che sono sopravvissuti. Anche il clero dovrebbe guardarsi dall'attaccare direttamente un personaggio del genere- spiegò il guado.

-In sintesi ha scelto la prima celebrità che le è capitata tra i piedi- riassunse Kuja.

-Quello che intende fare lei è rovesciare lo stesso clero, sulla teoria che Sin sia un... un...- cercò di dire Gabranth, non sapendo neanche come esprimersi.

-Un invenzione?- completò per lui Jecht.

-Non ho detto questo- rispose il ragazzo.

-Però l'hai pensato- replicò l'uomo.

-Lady Yuna, io credo che, se uniremo le nostre forze, saremo in grado di annientare Sin e il clero una volta per tutte- disse Seymour -Se lei accetterà, ovviamente.

-Non abbiamo prove- rifletté la ragazza -Come pensa di riuscire a smascherare la forza più potente di Spira con solo il mio aiuto.

-Non contano solo i mezzi, in questo confronto, Lady Yuna. Una persona con una forte volontà sarà disposta a tutto per raggiungere il proprio fine. Ma sopratutto, io conto di usare la sua influenza.

-Ma io non ne possiedo- replicò Yuna -Lei è il Maestro di Yevon.

-E lei è l'eroina di Spira- rispose lui, imperturbabile -Immagini cosa possiamo ottenere entrambi da una nostra unione.

-Ma sto già dando tutto l'aiuto possibile nella lotta contro Sin.

-Oh, Lady Yuna, non sto semplicemente chiedendo il suo aiuto- disse il Maestro, chinandosi a sussurrarle nell'orecchio.

La faccia di Yuna assunse molto rapidamente una profonda nota di rosso, mentre Cid sollevava il sopracciglio, vedendo la reazione della figlia.

Golbez sembrò sospirare, rassegnato... o forse stava trattenendo il fiato?

In quel momento il portone si aprì con uno schianto, facendo voltare tutti i presenti, accetto Yuna.

-Eccomi!- esclamò Garnet, ansante, prima di ricomporsi e assumere un atteggiamento più rispettoso.

I suoi Guardiani erano immediatamente dietro di lei, nelle stesse condizioni e\o peggio, esclusa Beatrix.

-Lady Yuna, Maestro Seymour, Golbez, Guardiani- disse, educatamente salutando tutto i presenti.

-Lady Garnet, siete oltremodo puntuale- disse Seymour, rispondendo al saluto.

-Lietissima. Lady Yuna, che piacere rincontrarla dopo Djose- disse l'evocatrice, avvicinandosi ai due.

Poi si rese conto che Yuna era intenta a fissare il vuoto, ignorando i suoi saluti, con la faccia color peperone.

-Tutto bene?- chiese la mora, prima di voltarsi verso Seymour -Che gli hai detto?

Quello si limitò a sorridere, innocente.

-Mi ha chiesto di sposarlo- disse Yuna, con tono piatto e con una nota si shock profonda.

I capelli di Kuja schizzarono in aria, mentre l'armatura di Gabranth e i pantaloncini di Rikku caddero a terra (con molto disappunto di quest'ultima, che balzò su Gidan non appena realizzò che l'aveva presa di mira con il suo sorriso malizioso).

-Tu cosa!?- esclamò oltraggiata Garnet, all'indirizzo di Seymour, con i pugni stretti e lo sguardo di rimprovero.

-Non avrei dovuto?- replicò il guado.

-Lei ha già fin troppi problemi a badare a Spira, a Sin, a tutti quanti in questo mondo! Non puoi costringerla a preoccuparsi anche di te!- esclamò Garnet, come una mamma rimprovera il figlio, prima di prendere Yuna per mano e trascinarla fuori.

-Scusalo, Seymour è un bravo ragazzo ma ha dei modi a dir poco spaventosi. Ti faccio fare un giro, così potrai rilassarti e riflettere sulla cosa...

Le due ragazze lasciarono la sala, avvolta in un imbarazzante silenzio, rotto solo dalle imprecazioni di Gidan e Rikku, ancora intenti a colpirsi duramente e rotolare qua e là.

-Mi scuso per il suo comportamento. Lady Garnet e io siamo cresciuti come fratelli: tende sempre ad avere un certo atteggiamento nei miei confronti- fece Seymour, con voce tranquilla.

-Maestro Seymour- disse Cid -Non so cosa lei pensi di questa sua brillante idea, ma se mia figlia deve finire nel fuoco incrociato tra lei e...

-Avrò la massima cura nel proteggerla, ha la mia parola- lo interruppe il Maestro -Ora credo che abbiamo entrambi compiti più gravosi a cui badare. Vorrete scusarmi, ma ho urgenza di recarmi Bevelle, non credo avrò modo di incontrarvi nuovamente tanto presto. Darò a Yuna il tempo per decidere.

Seymour fece un ultimo inchino all'uomo, prima di uscire dalla camera, seguito in religioso silenzio da Golbez.

-Ma di che diavolo sta parlando?- chiese Steiner, mentre Vivi si nascondeva dietro alla sua gamba al passaggio dei due.

-Lascia perdere- rispose Jecht -Tu piuttosto, Beatrix- continuò rivolto alla guerriera orba -Conosci un posto dove possiamo darci da fare? Sai, sfogare un po di stress e sudare un po.


Yuna era rimasta sorpresa che anche i Guado possedessero delle terme in cui fare il bagno, specie in mezzo a quegli alberi, ma almeno spiegava perché Guadosalam non fosse fredda e lugubre.

Garnet l'aveva trascinata direttamente nella vasca, senza tanti preamboli, e aveva continuato a ripetere di quanto Seymour fosse stato insensibile e stupido a confessarsi in quel modo.

-Va meglio, Lady Yuna?- chiese la mora, un poco più calma.

-Si. Oh, Yevon- fece la ragazza, debolmente.

-Non darti pensiero, sono sicuro che non se la prenderà se dici di no. Sarebbe il minimo, dopo il modo in cui ti ha trattata- riprese l'altra, cerco di incoraggiarla.

Yuna non rispose, fissando il proprio riflesso nell'acqua.

Quella richiesta così diretta l'aveva spiazzata completamente: matrimonio?

Con un Maestro, per giunta.

Lei?

Perché proprio lei?

E perché dopo averle parlato di quella cospirazione?

Non aveva senso, niente aveva senso.

Allora chi era Sin?

-Non si faccia problemi, ci penso io a quello là- continu Garnet, mettendole una mano sulla spalla.

-Lei crede che sia sincero?- chiese Yuna, pacata -Crede che mi ami davvero?

Stavolta fu Garnet ad arrossire, non sapendo cosa dire.

-Beh, lo conosco da così tanto tempo... Ma non saprei dirlo... Aveva una strana luce negli occhi...- rispose vaga, distogliendo lo sguardo.

-Forse dovrei accettare- mormorò Yuna, con tono triste.

-Ma cosa dite!- esclamò la mora, riavendosi -Non vi dovete sentire in dovere, Lady Yuna. Non è modo di trattare una ragazza, il suo.

-Non è quello, Garnet- replicò debolmente la castana -È solo che... non credo sia un caso che ci siamo incontrati.

-Uh? Oohhhh, sta forse dicendo che prova qualcosa per mio fra... per il Maestro?- chiese l'altra, genuinamente sorpresa.

-NO!- esclamò Yuna -Cioè, non provo amore per lui. È solo... curiosità? Ammirazione per le sue ambizioni, probabilmente.

-Oh si, quelle. Belle parole, ma spesso sono solo fumo e niente arrosto- replicò Garnet, scettica.

-E se le realizzasse?

-Buon per lui.

Le due tornarono a tacere, rilassando gli arti, stanchi per il viaggio, nell'acqua calda.

-Credo dovrebbe chiedere consiglio- osservò Garnet ad un certo punto -Cioè, posso darvi del tu?

-Certamente- rispose Yuna.

-Okay. Per questa decisione, intendo. È evidente che Seymour ha un debole per te, ma non devi fare la scelta sbagliata solo per compiacere i suoi sogni. Non fraintendermi: lo considero un fratello e gli voglio un mondo di bene, ma nemmeno io ti augurerei di essere mia cognata senza felicità.

Yuna sorrise, toccata da quella dichiarazione, e fece scivolare un braccio attorno al collo di Garnet, che ricambiò il gesto dopo pochi attimi.

-È proprio vero che noi ragazze dobbiamo aiutarci a vicenda- disse la castana.

-Certo che si- replicò l'altra.

-Hai ragione Garnet, dovrei chiedere consiglio a qualcuno- ammise Yuna, più distesa.

-Sai già a chi?

-Hai presente il Farplane?


A\N: E la chiudiamo qui. Domani, il viaggio nel Farplane.

DII\N: E sono già due nomi di luogo di FFX che sbagli. Non sarà il caso di farti passare il glossario?

A\N: Mi traducono “Mushroom High Road” con “Via Microroccioso”, ti pare che abbia senso?

DII\N: Scusatemi, dopo di questa lo devo ammazzare. Alla prossima, Ciao.

A\N: Ehi, non...

PUNCH BAM STRARABAM!

  
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