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Autore: Brenda21    07/09/2016    1 recensioni
È l'istinto del Lupo a Governarmi quando, braccato dalla Disperazione, nelle Notti senza fine, Cerco di Dimenticare il male che sto infliggendo a tutti.. Soprattutto a Lei!
Liam.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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capitolo finale


CAPITOLO FINALE

POV LIAM



Avevo la testa che mi scoppiava, vedevo Ariel soffrire in modo atroce lungo il tragitto in auto. Cercavo di rimanere tranquillo anche se tenevo premuto tutto l'accelleratore per arrivare in fretta a casa. Tutti erano già  stati avvisati, infatti dopo pochi minuti erano già davanti casa mia, dove ad attenderci c'era un'intera equipè medica "scelta " da noi. Non ebbi neanche il tempo di aiutare Ariel a scendere che già l'infermiera Kelly corse in suo aiuto. Entrai in casa e li trovai ad attendermi tutti i compresi i genitori di Ariel, ai quali avevano raccontato che il parto in casa  era stata una decisione proprio di Ariel perchè si sentisse più rilassata. Riuscivo a sentire le tempie che mi martellavano la testa, era successo tutto troppo in fretta, un susseguirsi d'emozioni.
Eppure ero abituato a cose peggiori, ma alla nascita del bambino non ero ancora pronto, perchè c'erano ancora tante cose da chiarire. Arrivai al piano superiore, dove la stanza degli ospiti  era stata adibita come una vera e propria stanza d'ospedale, c'era tutta l'attrezzatura necessaria per ogni evenienza. Tentai di entrare, ma fui subito bloccato da Marcus

- Liam, non puoi entrare è peggio se Ariel ti vede! La sua frase risuonò come un ordine.

Entrai nello studio e cercai di calmare i nervi sedendomi.
Sentivo la voce di mio padre e il signor Hale il tono era rilassato, non capivo come facevano ad essere cosi calmi.

Andavo avanti e indietro vedendo il volto di Jennifer farsi via via sempre più teso, a quel punto non ragionai più e afferrai la maniglia ma le mani di Marcus mi bloccarono ancora.

-Liam ti prego, lo so che è insopportabile ma i medici hanno chiesto che non entri nessunio.

-Lo so ma non riesco a sentire che soffrre e non poter fare nulla! Gli dissi guardandolo negli occhi.

-Cerca di rimanere tranquillo. Concluse lui
Tornai al mio posto e ripetevo tra ma e me di mantenere la calma dopotutto mia madre aveva chiamato la miglio equipè medica della città.
Nell'ambiente silenzioso si sentiva solo il ticchettio dell'orologio e Ariel che ormai sembrava esausta ad un tratto un pianto di un neonato mi fece alzare di scatto la testa.
Tutti all'istante urlaronpo di gioia

-E' nato! Disse Jennyfer

Ebbi un tuffo al cuore, finalmente era nato, vidi l'ambiente colorarsi di allegria

-Complimenti Liam sei diventato papà! esclamò Marcus dandomi un scherzosa pacca sulla spalla.
Un'infermiera sbucò poco dopo fuori dalla stanza con in braccio un minuscolo fagottino avvolto in una coperta bianca.

-Auguri signor Black è un maschio! Disse mentre mi si avvicinava
Il mio cuore perse un battito quando vidi quegli occhietti chiusi e quel nasino dolcissimo.Sfoerai un sorriso bellissimo, non potevo credere che quell'esserino fosse nostro figlio.
Un lampo però mi attraversò la mente: Ariel.

-Come sta Ariel , voglio vederla. Dissi subito all'infermiera.
Questa facendosi seria mi risponde -Mi dispiace, la signora ha perso molto sangue..non la feci neanche finire la frase che subito  diedi il piccolo a Jen e mi precipitai nella stanza.
Una volta dentro fui subito invaso da un odore di sangue misto a medicinale.
Mi avvicinai al letto dove si trovava Ariel ,immobile,sembrava stesse dormendo.Era già stato pulito tutto.

-Ariel......La chiamai piano. La vidi aprire gli occhi a nstento era stanca, affaticata, esausta.

-E' un maschio, amore mio. Continuai con le lacrime agli occhi, mentre lei mi regalava un debole sorriso.Io le presi la mano e la portai alle labbra.

-Amore ora vedrai andrà tutto bene. Cercavo di tranqullizzarmi ma era evidente che non era così.

-Signor Black. Mi sentii chiamare alle spalle dal dottor Cooper che continuò -Lei sa che il bambino diciamo cosi è nato "speciale" beh, vede il corpo della signorina Hale non ha retto al parto ed ha provocato una grave emorraggia interna, che noi non possiamo fermare.

Nella mia mente solo un pensiero "Lo sapevo"

-Abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Concluse il dottore.

-Lo sò . Dissi a denti stretti- Voglio restare solo con lei ora.
Mi avvicinai al letto, sfiornado il suo braccio piano , ripensai a tutti quei mesi trascorsi insieme, dal nostro primo incontro, a t5utto ciò che avevamo passato.Non poteva finire così, nopi non lo meritavamo.
Ariel doveva vivere e io con lei, perchè senza di lei ero completamente perso.
In quel momento non volevo più pensare c'era una sola cosa da fare, così affondai i miei denti nella sua carne.





 
   
 
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