Crossover
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Autore: Suikotsu    01/05/2009    4 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 91: OTTO CONTRO UN ESERCITO


Questo capitolo sarà bello lungo, e compariranno dei nuovi personaggi. Ho deciso di aggiornare così presto perché oggi è il compleanno della mia fanfic.
Ringraziamenti:
XIllidan: No, non con Geki e Black(i due poveretti finirebbero disintegrati) ma con gli eroi.
XBankotsu: Lo scoprirai nel prossimo capitolo.
Xharua_96: Capisco, Banky è uno dei tuoi preferiti, he? Come darti torto? Sono contento poi che ti piaccia anche Kaggy.



Dopo la battaglia contro i drow il gruppo di eroi stava vagando per le campagne: avevano raggiunto alcuni portali magici con i quali era stato più semplice arrivare a destinazione, ma la meta era ancora piuttosto lontana.
"Dobbiamo raggiungere Mistdale, è lì che ci batteremo definitivamente contro i nostri nemici." - disse Drizzt.
Illius si fermò di scatto.
"Sento qualcosa...tante piccole forze..."
"Qui vicino c'è una città..."
"No...sembrano più..."
Il gruppo corse per un paio di chilometri e raggiunse un pianura, dove erano accampati migliaia di orchetti.
"Soldati nemici. Sicuramente vogliono invadere la città qui vicino." - comprese Rannek.
"Non possiamo affrontarli, sono troppi, verremmo di sicuro battuti."
"Allora raggiungiamo la città, prima che..."
Una freccia si piantò vicino al gruppo.
"...ci scoprano!"
Una ventina di soldati cominciò a correre verso i quattro.
"Dobbiamo raggiungere la città più vicina e..."
Illius venne superato da Zhai: l'elfa aveva in mano i pugnali e li stava roteando con abilità.
"Ma perché non ci ascolta mai?"
La giovane sfrecciò tra i nemici e li falciò con abilità.
Gli orchi rimasero stupiti.
"Sappiate una cosa!" - gridò - "Noi siamo coloro che hanno decimato i vostri comandanti! Andatevene, o farete una brutta fine!"
Gli uomini si guardarono.
"Questa se l'è cercata." - sospirò Illius - "Aiutiamola!"
I mostri ruggirono e marciarono in massa.
"Fulmine rosso!"
"Tormenta nera!"
Il doppio attacco travolse decine di soldati, ma dal polverone alzatosi ne uscirono tanti altri.
Zhai creò un'ombra e Rannek alzò la spada.
"Addosso!"
Il gruppo si scontrò contro l'esercito: ben presto gli eroi furono circondanti, ma sconfissero facilmente tutti i loro nemici; gli orchetti erano svantaggiati dal fatto che si intralciavano a vicenda, ma il loro numero era soverchiante.
Tre stregoni unirono i loro poteri per sopraffare Illius ma questi li respinse, li individuò e li uccise col potere della mente.
Zhai e la sua ombra sfrecciarono tra i soldati senza che questi avessero il tempo di attaccare.
Le spade di Drizzt furono avvolte da un alone nero, poi le fece roteare e creò un'onda d'urto che sbaragliò una ventina di uruk-hai.
La battaglia fu lunga, ma più nemici cadevano più ne arrivavano.
"È come se fossero posseduti!" - comprese Illius.
I nemici cambiarono formazione e corsero in massa contro gli eroi.
Rannek cercò di resistere, ma decine di nemici gli saltarono addosso contemporaneamente, e venne travolto ed atterrato.
"Muori!" - urlò un uruk-hai facendo calare la sua arma.
Un rumore di metallo che si spezzava risuonò nell'aria: la spada cadde a terra rotta, con un pugnale vicino a sé.
"Chi è stato?"
Sopra una roccia altissima stavano due persone, un uomo ed una ragazza.
I due scesero con un salto, atterrando illesi con grazia.
Indossavano abiti molto simili - delle uniformi viola - con la differenza che l'uomo indossava un mantello blu come i suoi occhi e la sua carnagione era più scura.
"Mi presento, sono Kunzite." - fece il primo mentre i capelli albini venivano mossi dal vento.
"Io mi chiamo Zoisite." - disse il secondo, un po' più giovane; in realtà era un ragazzo con i capelli castani tendenti al rosso.
Gli orchetti fissarono stupiti i due, poi attaccarono assieme.
I due si guardarono e sorrisero.
"Tecnica della palla di fuoco suprema!"
Il più giovane dei due lanciò una vampata di fuoco che assunse la forma di una sfera col diametro di una ventina di metri, che si abbatté sui mostri incenerendoli.
Stregoni ed arcieri attaccarono assieme, ma Kunzite spalancò le braccia, creando due sfere dorate.
"Onda di luce stellare!"
Le sfere si scontrarono ed esplosero, creando un bagliore che avvolse e distrusse più di cento nemici.
Gli eroi rimasero stupiti da tanta potenza.
"Loro...sono...i semidei!" - gridò Illius
"Sì, veniamo in nome di Minako." - disse Kunzite - "Anche se siamo semidei minori, ci daremo da fare."
"Minori?!"
"Sì, i nostri due compagni hanno un potere che è più grande dei nostri due messi assieme."
Dal fiume vicino uscì un getto d'acqua che salì verso l'alto per poi ricadere a terra: da esso comparve un guerriero.
Il ragazzo aveva gli occhi azzurri e i capelli del medesimo colore; indossava una corazza dorata con un elegante elmo, ed impugnava un tridente.
"Julian, cavaliere della Dea dei Mari." - si presentò facendo ondeggiare il mantello rosso.
Gli orchetti  posizionarono le catapulte, ma il semidio alzò la sua arma.
"Tridente degli abissi!"
Un fulmine dorato volò contro le armi d'assedio, demolendole tutte nel giro di pochi secondi.
I mostri indietreggiarono, stupiti dalla dimostrazione di forza.
"Ci sono anch'io!"
Un vortice piovve dal cielo, travolgendo decine di orchetti, e l'ultima semidea fece la sua comparsa.
La donna era molto bella, con i capelli del colore della notte e gli occhi blu scuro, alta e snella; era vestita con un abito blu con ricami e decorazioni dorate molto elegante con un lungo mantello, e le sue armi erano due spade, sottilissime, circolari e dorate.
"La vostra ora è giunta! Pioggia di stelle!"
La ragazza alzò le armi al cielo e piovvero contro i demoni dei fasci di luce che falciarono senza pietà i soldati, incapaci di reagire ad una simile potenza.
I quattro si disposero in linea retta contro gli orchetti.
"Ehi, venite con noi?" - disse Julian ai quattro eroi.
Illius fu il primo ad alzarsi.
"Sarebbe un onore."
"E allora venite."
Gli otto avanzarono con passo deciso contro la massa, che invece indietreggiò: sembrava quasi che la forza dei semidei avesse risvegliato i mostri.
"Attaccate!" - urlò un ufficiale della retroguardia.
"Ma signore, quelli ci massacrano!"
"Attaccate!"
Illius preparò il fulmine rosso e lo scagliò con tutta la sua potenza.
"Notevole." - disse la semidea - "Ma guarda il mio!"
Il raggio scarlatto sfrecciò con forza tale da aprire un solco nel terreno, benché questo fosse dieci piedi più in basso, e quando si scontrò contro i mostri ne distrusse almeno duecento.
"Avete dei poteri immensi, divina..."
"Lady Kayura, ma chiamami pure Kayura." - disse lei sorridendo.
Gli otto attaccarono tutti assieme, travolgendo i nemici, superiori di numero di mille ad uno.
Kayura si ritrovò circondata, ma i colpi delle sue armi scatenarono dei cicloni che spazzarono via centinaia di nemici in pochi secondi.
Julian sorrise ai trecento nemici che aveva difronte.
"Vi spazzerò via tutti con un solo colpo."
Alle spalle del ragazzo comparve un'onda gigantesca, una massa d'acqua incontrollabile per un qualsiasi mortale.
"Tsunami!"
L'ondata travolse i mostri, annegandoli senza che potessero contrattaccare.
Zoisite e Kunzite si misero spalla a spalla.
"Pronto?"
"Pronto!"
I due, abituati a combattere in coppia, fusero i loro attacchi.
Il più anziano prese la sua spada e disegnò per terra una croce, mentre il più giovane creò una sfera incandescente.
I mostri ruggirono ed attaccarono, ma non poterono fare nulla per fermarli.
"Croce ardente!"
Una croce fatta da fiamme bianche fuoriuscì dal sottosuolo, avvolgendo decine, centinaia di soldati che bruciarono tra le fiamme purificatrici.
"Abbiamo al nostro fianco dei guerrieri invincibili!" - gridò Rannek spazzando via una decina di avversari.
"La vittoria è nostra!"
Drizzt congelò una cinquantina di nemici con un solo colpo, poi Zhai li fece a pezzi.
"Tuono blu!"
Il colpo di Illius distrusse l'ultima catapulta assieme ad una trentina di soldati.
"Ragazzi, avete visto?"
"Sì."
"E pensare che una volta in gran numero potevano tenerci testa...ora cadono come mosche!"
Rannek creò un'onda d'urto che devastò alcuni plotoni.
"Siamo diventati più forti. Abbiamo armi migliori, e poteri immensi! Ed ora anche i semidei sono scesi in guerra al nostro fianco."
Zoisite spalancò le braccia, scatenando un vento più freddo di quello del grande Maerzadi, al punto che perfino le corazze nemiche congelarono assieme alle fiamme.
"Sono troppo forti!" - gridò un orchetto scappando.
I troll non si fecero spaventare ed avanzarono verso Julian.
"Che stolti..."
Il semidio spiccò un balzo e con un doppio calcio spezzò il collo di un mostro, poi volò verso il cielo e lanciò delle saette magiche che devastarono l'esercito.
Le frecce partirono, ma Kayura intervenne, fermandole con la forza della mente e scatenando delle falci dorate che tagliarono a metà cento e più soldati.
"Fasci di luce!"
I raggi luminosi di Kunzite trapassarono tantissimi avversari, anche trenta di fila, dato che i raggi avrebbero potuto perforare con facilità anche il mithril.
La battaglia proseguì per altri pochi minuti: ad ogni colpo dei semidei decine di nemici cadeva a terra morti; la forza dei guerrieri degli dei era inimmaginabile, superiore perfino a quella di Samanosuke e Vrael.
Alla fine non rimasero che poche centinaia di orchetti che si inginocchiarono a terra tremanti.
"Pietà! Pietà!" - supplicarono.
Kayura, leader del gruppo, si avvicinò ad uno di loro.
"Che avevate in mente? Volevate attaccare la città?"
"Sì, ordine di Kagekiyo!"
"Kagekiyo?!" - disse Drizzt.
Zhai affilò i pugnali.
"Lui! Ha ha! Vendetta!"
I mostri tremarono.
"Dove si trova?" - chiese Zhai.
"Ad una decina di chilometri ad ovest da qui. Pietà, risparmiateci!"
Kayura sorrise.
"E perché dovremmo farlo?"
"Perdonare è divino!" - spiegò un orchetto.
"Ma noi siamo semidei, non dei."
I quattro furono avvolti da un alone dorato e urlarono, scatenando un attacco micidiale che distrusse tutti i superstiti.
Rannek rimase di stucco davanti ad una simile potenza.
"E sono dei semidei...ma quanto potere potrebbero avere degli dei completi?"
Julian sorrise e roteò il tridente, alzandolo verso l'alto.
"Ha ha! L'ho detto io che nessuno può competere con noi!"
Kayura non gli fece granché caso e si voltò verso i quattro eroi.
"Bene bene, siete voi i combattenti addestrati dal maestro Tenkai?"
"S...sì." - rispose Drizzt.
"Ora andate a cercare questo Kagekiyo, poi vi dirigerete a Mistdale. Tenete questa pietra azzurra. Gettatela per terra e gridate il luogo in cui volete andare. Al resto penserà lei.
Noi però non possiamo aiutarvi."
"Ma perché?" - chiese Rannek - "Col vostro aiuto potremmo schiacciare interi eserciti!"
"Vero." - spiegò Kunzite - "Ma siamo potuti intervenire solo per questa volta dato che è un caso straordinario. Onimusha in persona ci ha inviati per salvarvi, dato che ha gran considerazione di voi. E poi siamo divinità anche noi, e non ci sarebbe permesso combattere. Quando gli dei lo sapranno ce la faranno pagare..."
"Capisco." - disse Illius guardando i quattro con un certo timore reverenziale.
Kayura sistemò un attimo i lunghi capelli, poi si voltò sui compagni.
"Torniamo dai nostri rispettivi padroni."
"Agli ordini, dolcezza!" - disse Julian ricevendo un sonoro ceffone.
Gli altri due ridacchiarono, poi tutti si trasformarono in sfere di energia che volarono verso il cielo.
"Sappiate una cosa: gli dei hanno grande fiducia in voi! Quindi non deludeteli!" - gridò Kayura alle loro menti.
"Abbiamo conosciuto anche dei semidei." - disse Rannek - "Di questo passo conosceremo gli dei in persona."
"Ma cosa c'importa! Andiamo a fare a pezzi quel samurai! Devo prendermi la mia rivincita!" - disse Zhai.
"Giusto. Andiamo!"





  
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