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Autore: Psiche_00    08/09/2016    3 recensioni
Nick e judy esco fuori a cena ma non hanno idea di quali saranno le conseguenze.
Un uscita non proprio perfetta, una notte d' amore e... un test di gravidanza!
Riusciranno i nostri eroi a difendere il proprio amore nonostante i pregiudizi e... i rispettivi genitori???
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Probabilmente non era il momento più romantico per una proposta del genere, ma in fondo era quello che entrambi volevano. Si, i loro genitori erano contrari e la serata era stata un disastro. Ma per loro ormai era così che andava sempre: quando si erano conosciuti non si sopportavano, erano talmente diversi da sembrare addirittura incompatibili, il loro primo appuntamento romantico era stato del tutto sabotato, e anche ora, in quel momento, quella proposta di matrimonio era stata avanzata alla luce di una serata del tutto negativa.
Ma loro erano così, erano un fiore nato in mezzo al cemento della città: un fenomeno del tutto improbabile (se non impossibile!) quanto meraviglioso, forte e bisognoso di cure allo stesso tempo.

A questo pensava Judy mentre Nick, nella sua mente, programmava un volo di sola andata per l’ Antartide in caso di risposta negativa!. Mentre lei pensava lo guardava negli occhi, dapprima sorpresa, poi stranamente calma. Infine la risposta fu inequivocabile.
–Si Nick, finché morte non ci separi.- ….

-…Ah davvero? Sai perché io non mi sento mica tanto bene, anzi con la senilità che avanza sento qualche dolorino qua e la ogni tanto che…-
-Zitta volpe ottusa !- Judy, con le lacrime agli occhi, si avvicinò d’ improvviso e lo baciò con tutto l’ amore che riusciva a provare in quel momento. Anche Nick infine si lasciò andare.

Non sapevano che ad aspettarli c’ era qualcosa di molto peggio della morte.

il giorno dopo a Bunnyborrow Stu e Bonnie Hopps si svegliarono presto. I piccoli generalmente a quell’ ora dormivano e così i due coniugi avevano tutto il tempo per fare colazione con calma e parlare. Quel giorno l’ argomento della discussione era particolarmente delicato.
-Non posso credere che l’ abbia fatto!- Cominciò Stu mentre la moglie gli versava il centrifugato di carote nel bicchiere.
-Neanche io… insomma, vivono insieme! Solo al pensiero di cosa potrebbero aver fatto in quell’ appartamento…- Bonnie si fermò quando vide lo sguardo del marito. Era furioso, quello era troppo per lui.
-E’ INACCETTABILE!!-
-Non urlare.. svegli i cuccioli!- Replicò piano la signora Hopps.
Stu non fece in tempo a rispondere che il telefono segnalò una notifica. Era un messaggio di Judy. Nel testo c’ era solo scritto “ spero che questo possa farvi cambiare idea sul nostro rapporto” e, sotto, l’ immagine della fede al dito.
Entrambi gli Hopps sbarrarono gli occhi! Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Intanto a Zootropolis, a casa della signora Christina Wilde, si riproponeva uno scenario simile.
Lei era seriamente preoccupata e delusa dal figlio. Aveva fatto di tutto per lui da quando suo padre se ne era andato a causa di una brutta malattia, quando Nick era ancora piccolo, e se ne era presa la piena responsabilità.
Non accettava però che avesse una relazione con una coniglietta. Anche lei quando era piccola veniva presa in giro dagli altri erbivori e nel momento in cui la stessa cosa era capitata a suo figlio non ebbe più alcun rapporto con altre prede: per lei erano tutti una branca di animali gretti e retrogradi. Non vedeva nulla di buono in loro.
Anche a Christina arrivò un messaggio simile dal figlio dove c’ era la stessa immagine dell’ anello: niente avrebbe potuto scandalizzarla di più! Era del tutto inaccettabile, non avrebbe mai permesso che un’ altra preda facesse del male al suo amato Nick.

In quel momento due famiglie tanto diverse per mentalità e biologia, si ritrovarono a convergere su un’ unico punto: Quel matrimonio non si doveva fare, né ora né MAI!!! …..(questa frase non mi è nuova…dite che Manzoni si arrabbierà per i diritti d’ autore?).

Verso sera alla stazione di Bunnyborrow scese un problema in veste di volpe. Christina aveva intuito fin da subito la provenienza di quei conigli, come Nick aveva fatto con Judy al primo incontro.
Il suo intuito non l’ aveva ingannata: bastò chiedere in giro al primo coniglio di passaggio se sapesse dove abitavano i genitori di una certa Judy Hopps, che quello le indicò subito il luogo.

La casa di campagna era una grande fattoria circondata dai campi, vecchia ma curata. La signora Wilde fu sorpresa dalle dimensioni dell’ edificio che sembrava contenere un numero infinito di stanze: ovviamente non si immaginava quanto prolifici potessero essere i conigli.
I coniugi Hopps stavano mettendo a letto i loro cuccioli quando sentirono suonare il campanello.
Bonnie andò ad aprire e fu cosi che le due consuocere si ritrovarono l’ una di fronte all’ altra.
-Cosa ci fa lei qui?! Se ne vada prima che Stu la veda o non so cosa potrebbe succedere…-
-…Signora Hopps, non sono venuta per creare guai,- (perlomeno non a loro) – Siamo entrambe sulla stessa barca: lei non mi piace e neanche io piaccio a lei, ma presumo che entrambi vogliamo il meglio per i nostri figli…-
- Non vorrà sostenere anche lei questo rapporto! Le ha detto suo figlio del fidanzamento?!-
-Per l’ appunto, era proprio di questo che le volevo parlare, neanche io ho intenzione di lasciare che mio figlio si rovini la vita… ma se ha intenzione di ascoltare una vecchia volpe, potrebbe esserci una soluzione… lei intende?-
La volpe era stata alquanto persuasiva e visto che la faccenda sembrava irrisolvibile ai due conigli, non rimaneva altro che affidarsi al diavolo.
-Intendo… si accomodi.-

Il mattino dopo Nick e Judy si erano svegliati felici, il primo si preparava per andare a lavoro, mentre la coniglietta si sarebbe goduta la maternità a casa. In paradiso però, si avvicinava la tempesta.

Uscito di casa Nick, Judy si ritrovò da sola nell’ appartamento. Le dispiaceva di non poter andare a lavoro ma il suo, era un impiego pericoloso e non se la sentiva di rischiare in quella condizione.
Si sedette sul divano e incominciò a pensare a ciò che era successo due sere prima. Era felicissima, dispiaciuta per i suoi genitori, ma felice.
Tuttavia c’ era ancora un dubbio che di tanto in tanto riappariva nella sua mente. ancora non le tornava il discorso che aveva sentito in bagno a proposito di quella Natalie. Beh era ovvio che Nick avesse avuto delle storie prima di lei, ma sentire quel nome per la prima volta le era parso strano, si sentiva quasi gelosa di quel nome, pur non sapendone nulla.
Mentre rifletteva sentì bussare alla porta.

Nick quel giorno era di pattuglia. Mentre guidava la macchina, non poteva credere a quello che era successo: non c’ era stato bisogno di fuggire lontano, lei gli aveva detto di si! E non era nemmeno sotto sostanze pesanti! Non se lo aspettava, non poteva credere che con tutti i conigli che c’ erano a Zootropolis si era innamorata proprio di lui. Ad un certo punto però, le parole di sua madre gli tornarono in mente come un fulmine a ciel sereno.
“non rimarrete insieme a lungo”, “tu sei un predatore, lei una preda, “siete diversi come il giorno e la notte” , “ non puoi cambiare questo”.
E se avesse ragione? In fondo loro erano davvero diversi. Forse Judy aveva risposto frettolosamente, avrebbe potuto cambiare idea un giorno. Era raro che una preda e un predatore rimanessero insieme a lungo: Zootropolis ormai era una città moderna e casi del genere erano già capitati, ma erano rari e ancora di più lo erano quelli che riuscivano a durare nel tempo.

Intanto a casa, Judy andò ad aprire la porta. Ciò che vide la lasciò senza parole: era Christina.
-Buongiorno Judy!-
-Ehm… Buongiorno, signora Wilde! Si accomodi!- La coniglietta rispose educatamente e cercò di essere gentile per non peggiorare l’ opinione che quella volpe aveva nei suoi confronti.
Christina quindi entrò e si sedette sul divano.
-Avvicinati cara, non ti mangio mica!-
“lo spero!” pensò Judy, che intanto si accomodava vicino alla volpe.
-Vedi,- incominciò Christina- io non ho cattive intenzioni, sono sicura che tu sia una brava mammifera, ma ho paura che non sappia alcune cose… e non mi stupirebbe visto che Nick non ama parlarne…-
Judy sembrava incuriosita. Perfetto, l’ esca aveva funzionato. -Conosci Natalie?-
Quel nome ! l’ istinto glielo diceva che c’ era qualcosa sotto!
-N-no… mai sentito parlarne…- mentì, ma in fondo non se la sentiva di confessare di aver origliato la conversazione. L’ avrebbe solo messa in cattiva luce.
-Strano, Nick non è stato molto sincero a non parlartene… in effetti è stato un momento importante della sua vita…- Judy iniziava ad agitarsi, sentiva chiudersi la gola, ma riuscì comunque a rispondere:
- D-di cosa si tratta? Chi è … Natalie?-
La rete, notò con piacere la volpe, era stata tessuta con successo.
-La sua ex moglie!-
Judy aveva gli occhi lucidi. Se lui gliene avesse parlato prima, forse si sarebbe ingelosita, ma poi avrebbe lasciato correre. Invece non l’ aveva fatto. Perché? Perché tenere nascosta una cosa così grossa? Non si fidava di lei? Nick era stato falso, aveva sbagliato…

E Judy aveva abboccato.

-Povera piccola… Non volevo creare problemi! Chissà quante cose non ti ha detto del suo passato… Nick è sempre il solito, non si apre mai con gli altri…-
“non si apre mai con gli altri”, da quando Judy era gli altri?
-… ad ogni modo sarà meglio che vada, sono un po’ stanca! Buona giornata Judy, divertiti con il tuo fidanzato!- e se ne andò, così come era venuta.
Judy era distrutta, appena la porta si chiuse lei rimase lì, a riflettere su quella discussione. Quella sera avrebbe preteso dei chiarimenti.

Intanto Nick, finito il giro di pattuglia senza che ci fossero stati problemi, tornò in ufficio. Sbrigate le ultime pratiche, terminò il turno e si avviò verso casa.
In macchina, mentre guidava, continuò a riflettere su quello che aveva pensato la mattina. “ Ah mamma, hai sempre cercato di programmarmi la vita, come quella volta con Natalie! Ma questa volta non ce la farai, non più!” e accantonò i dubbi su Judy.
Lei lo amava veramente ne era sicuro.

Arrivato a casa, aprì la porta ed entrò. –Eccomi carotina! Ti sono mancato?- fece Nick con il suo solito sorrisetto, ma quello che rimediò fu solo uno schiaffo improvviso e, apparentemente, inspiegabile.

-Quando pensavi di dirmelo?!!!- Judy era furiosa.
-Dirti cosa??- ora Nick la guardava con gli occhi verdi sbarrati, non ci capiva nulla.
-Che ti sei già sposato!, che hai un Ex moglie! Immaginavo che avessi avuto delle storie in passato, MA NON UN MATRIMONIO!-
Nick era visibilmente sorpreso. Vedendolo silenzioso, Judy ricominciò, con gli occhi lucidi e un tono di voce quasi strozzato: -Perché non me l’ hai detto, Nick?-
Sperava che lui negasse. Ma non lo fece.
-Chi ti ha detto questa cosa?- . Quelle parole per Judy erano una prova. Nick si era veramente già sposato senza che le avesse detto nulla.
-Allora è vero…-
-Judy! Chi te lo ha detto?!!- Nick era furibondo, lo dimostrava l’ averla chiamata per nome.
-Tua madre!-
-AH… Quella manipolatrice! Sapevo che non si sarebbe arresa!!-
-QUELLA MANIPOLATRICE? Qui l’ unico manipolatore sei tu, Nick!-
- Ma non capisci? Judy, io non mi sono mai sposato! Fu lei che mi costrinse a conoscere Natalie! È stata lei a tendermi una trappola organizzandomi un matrimonio a sorpresa! Tutto per il suo egoismo e la sua fissa di avere dei nipotini!-

Judy era confusa, non sapeva cosa credere. Allora forse non era vero? Nick non si era mai sposato e la vera storia era stata stravolta totalmente da sua madre? Era tutto un casino. -Perché dovrei crederti, Nick? Tu sei abituato a mentire ma questa storia è fin troppo ridicola anche per te! Perché non la smetti con queste bugie e non mi dici la verità?! Aveva ragione tua madre, non ti apri con gli altri e io non sono un eccezione.-
-Perché allora dovresti credere a mia madre?! O forse di me non ti fidi abbastanza?-

Judy non lo ascoltava, guardava fissa nel vuoto.
-Aveva ragione mio padre, non avrei mai dovuto stare con te! Sei solo una volpe infima e bugiarda come tutte le altre!- disse infine e si avviò in camera per preparare le valigie.
Peccato che appena chiusa la porta dietro di sé, Judy si era già pentita di quelle parole, Nick non se le meritava, ma ormai le aveva dette e il suo orgoglio le impediva di tornare indietro.

Nick era rimasto lì, immobile, col cuore spezzato. Ci aveva creduto così tanto, ma alla fine sua madre aveva vinto. Judy non si fidava di lui, per lei era una volpe qualunque. Quelle parole lo avevano distrutto.
Ad un certo punto vide uscire Judy con la valigia.

-Io torno al mio appartamento. Domani chiederò il trasferimento in un altro dipartimento. Addio Nick.-
Dietro di lei si chiuse la porta di casa. Rimase fuori, davanti all’ uscio. A piangere in silenzio, mentre dall’ altra parte anche Nick sentiva lucidarsi gli occhi.

Sembrava tutto finito.


NOTA DELL'AUTRICE: scusate per l attesa ma scrivere questo capitolo è stato difficile... fino a questo momento Nick e Judy non hanno dovuto passare grossi problemi, ma la tranquillità non dura per sempre e in qualche modo i problemi si insinuano, anche nei rapporti più belli! Il capitolo finisce in modo abbastanza triste... ma purtroppo dobbiamo tener presente che tutto si basa su equilibri sottili, e a volte possono anche spezzarsi.... ma la storia non finisce qui ! Spero di pubblicare il prossimo capitolo e di finire la storia prima dell inizio della scuola. Come sempre, se ill capitolo vi ha coinvolti o se qualcosa non vi ha convinto fatemelo sapere nelle recensioni! :)) a presto!
   
 
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