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Autore: Syerra    09/09/2016    4 recensioni
"Tsubasa respira e cerca di mantenere il controllo” gli sussurrò in un orecchio Taro, il capitano si mosse sconnessamente sulla sedia, vide che anche gli altri compagni della Nankatsu guardavano meravigliati la donna di fronte a loro. Chi si sarebbe mai immaginato che il medico sportivo sarebbe stata la loro ex compagna di scuola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Genzo Wakabayashi/Benji, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Durante l'intera riunione Tsubasa non staccò gli occhi dalla donna, sentiva l'impulso di alzarsi dalla sedia e andarla ad abbracciare, chiederle che fine avesse fatto in quegli anni, era così cambiata “Tsubasa respira e cerca di mantenere il controllo” gli sussurrò in un orecchio Taro, il capitano si mosse sconnessamente sulla sedia, vide che anche gli altri compagni della Nankatsu guardavano meravigliati la donna di fronte a loro. Chi si sarebbe mai immaginato che il medico sportivo sarebbe stata la loro ex compagna di scuola.
Appena Gamo li invitò ad andare a cena Ishizaki si alzò dal suo posto e corse verso l'amica d'infanzia, senza troppi convenevoli l'abbracciò su con gli occhi lucidi “Ma che fine avevi fatto?!” “Be sai tra Tokyo, poi il trasferimento a Yokohama ho perso un po' di contatti” “Ma adesso ti fai chiamare Mitsui, allora ti sei sposata?” una stilettata passò in mezzo al petto di Tsubasa, era talmente felice di averla incontrata che non si era accorto di quel particolare “Sì sette anni fa, ma dimmi di te invece come va?” Ryo prese sotto braccio l'amica e la condusse nella mensa mentre le raccontava di come la sua vita era cambiata.
La dottoressa si sedette tra Yayoi e Ishizaki, ma il capitano riuscì ad accaparrarsi il posto di fronte alla ex compagna di scuola, voleva sentire i loro discorsi e indagare sulla vita della ragazza “Allora Yayoi e Jun ci hanno fregato per bene, non ci avevano detto che la dottoressa eri tu Nakazawa emm Mitsui, non so più come chiamarti” “Sanae, va più che bene Aoi, sono stata io a chiedergli di non dire nulla, dovevate vedere le vostre facce… scusate” Sanae si alzò velocemente dal tavolo per rispondere al telefono cellulare. Il capitano immaginò che fosse il marito, sicuramente voleva sincerarsi che la moglie fosse arrivata a destinazione, un moto di gelosia lo percorse, non poteva immaginarsi come era l'uomo che aveva sposato “Tutto bene?” Genzo lo fissava con uno sguardo stranito, fece solo un cenno di assenso e tornò a concentrarsi sul piatto di spezzatino, ma nella sua mente bollivano mille pensieri. “Scusate era una chiamata urgente” Shingo guardò divertito la ragazza “Doveva essere il tuo maritino, hihihi sarà geloso marcio a saperti con un sacco di bei ragazzi AHIA JUN HIKARU MA SIETE IMPAZZITI?!!!” i due compagni di squadra avevano assestato un bel calcio e una gomitata al numero venti della nazionale, che adesso ululava dal dolore “Non vi preoccupate ragazzi va tutto bene, non era mio marito Aoi….Lui è morto quattro anni fa, ma era io figlio Soichiro” il silenzio calò nella sala, nessuno poteva immaginarsi che Sanae fosse vedova e che per di più avesse un figlio, Tsubasa la fissò sbalordito, la cosa che lo colpì fu la serenità con cui la ragazza lo aveva detto, ma poté leggere una certa malinconia nei suoi occhi. “Adesso il piccolo Soichiro dovrebbe avere sei anni giusto?” Sanae fu grata al tentativo di Hikaru di smorzare la situazione, non amava avere su di se gli sguardi pieni di compassione. Con occhi pieni di felicità fece un gesto di assenso e tirò fuori dal portafoglio una foto facendola vedere a Yayoi e a Ishizaki “Mamma mia come è cresciuto assomiglia a te Sanae-chan” “Secondo me assomiglia più a Hideaki, hanno lo stesso taglio degli occhi e il sorriso malandrino” in un attimo la foto fece il giro del tavolo e quando capitò tra le mani del capitano questi tremò leggermente. Davanti a se aveva l'immagine di un bel bambino sorridente, con i capelli scuri e un enorme sorriso, gli occhi sorridenti erano uguali a quelli di Nakazawa e si lasciò sfuggire “Però anche lui gioca a calcio” “Già, gioca come libero, tra pochi giorni partirà con la squadra per il suo primo campionato nazionale” a tutti i ragazzi tornò in mente il torneo di calcio, si erano conosciti li, era stato il primo e vero impegno sportivo nazionale e avevano combattuto fino alla fine per aggiudicarsi la vittoria “Ma adesso con chi è a casa?” chiese Jun con una faccia sospetta che nessuno gli aveva mai visto “Con Hitomi” “Cosaaaaaa?!!!!!!” urlarono in coro Misugi e Matsuyama, vedendo l'espressione pacifica della donna Jun disse “Ma sei fuori a lasciarle un bambino!” “O su dai non è più come ve la ricordavate” vedendo per la prima volta il numero sei della nazionale così inviperito Ryo si fece prendere dalla curiosità “Ma chi è questa Hitomi” “Hitomi è mia cognata, ahahha dovete sapere che ne ha fatte di cotte e di crude a quei due, ma nonostante questo si vogliono un gran bene” i due per risposta assottigliarono gli occhi e fecero un'espressione risentita “Suvvia era solo una ragazzina” “Vorrai dire il demonio” Ryo ancora più incuriosito chiese cosa avesse fatto quella ragazza ma i due entrarono in un mutismo assoluto.
La serata passò piacevolmente, Sanae fu in certo senso al centro dell'attenzione, raccontò di qualche aneddoto di lavoro, di suo figlio di come i mister l'avevano convinta ad entrare nel loro team. Per tutto il tempo Tsubasa la scrutò, ogni movimento o parola della ragazza lo attraevano e si stupì di se stesso quando sentì una sorta di gelosia quando la dottoressa rivolgeva la sua attenzione agli atri ragazzi della squadra.

Il capitano si mise a letto la testa iniziò a pesargli come un macigno, era così confuso dai suoi sentimenti, una parte di se avrebbe voluto avvicinarsi a Sanae, mentre l'altra gli diceva di stare cauto e di lasciar perdere prima di prendere una cantonata. Le loro vite avevano preso strade completamente diverse, lui era diventato uno dei calciatori più forti, mentre lei un rinomato medico; Adesso che ci pensava bene era stato un vero e proprio egoista, non le aveva mai chiesto quali fossero i suoi sogni, desideri e prospettive di crescita, era sempre stato fisso sul suo sogno di raggiungere Roberto e di giocare in Brasile. Se solo fosse stato meno egoista forse avrebbero avuto la loro occasione, si girò verso il letto di Taro, aveva assolutamente bisogno di sfogarsi con qualcuno, ma rinunciò quando vide l'amico ormai nel mondo dei sogni. Chissà se la bella dottoressa era ancora attratta o provava ancora qualcosa per lui, ma di una cosa era sicuro aver incontrato Sanae gli aveva riacceso un sentimento che ormai credeva sopito.

Prima degli allenamenti la dottoressa annunciò che ci sarebbe stata una prima visita medica di controllo, doveva accertarsi dello stato di salute di ogni giocatore. A Tsubasa tremavano leggermente le mani, si stava facendo prendere dal nervosismo, dannazione aveva affrontato i migliori campioni del mondo e nessuno lo aveva mai messo così in difficoltà come quella donna, fece un lungo sospiro e bussò alla porta e la superò solo quando la voce cristallina di Sanae lo invitò ad entrare. Lo studio era grande,spazioso e luminoso, insieme a Sanae vi era anche Yayoi, le due stavano parlando di un negozio del centro “A Ozora vieni, se vuoi puoi spogliarti dietro il paravento” a quella semplice frase il capitano divenne rosso come un pomodoro, dannazione alla sua timidezza dove erano finiti i suoi buoni propositi! Con titubanza uscì dal paravento e si posizionò nel punto che gli aveva indicato Sanae, dovette ammettere che trovava la dottoressa estremamente sexy con il camice bianco e gli occhiali da lettura, ok doveva darsi una controllata prima che il suo amico di sotto lo mettesse in difficoltà “Sanae vado a prendere la cartella di Tsubasa in archivio, mi sono accorta di non averla presa” detto ciò l'infermiera uscì dallo studio, nel frattempo la ragazza si era alzata e aveva iniziato a prendergli le misure con il metro. Sentì un brivido percorrergli la schiena al contatto delle dita della ex manager col suo corpo “Scusa ho le mani fredde” “Non ti preoccupare.. allora come va?” “Bene, a parte il primo imbarazzo per tutti di farsi vedere in mutande, sta andando benissimo, siete tutti in forma” senza volerlo al capitano spuntò un sorriso “A che pensi?” “Alla possibile reazione di Hiyugan” Sanae scoppiò in una fragorosa risata, gli era mancata e voleva continuare a sentirla ridere “Dovevi vederlo, all'inizio si è rifiutato e allora gli ho detto che non ero una maniaca sessuale e che non era la prima volta che vedevo un uomo in mutande a causa della mia professione, si è abbastanza calmato, ma il colpo di grazia l'ho inferto chiedendogli se si fosse rifiutato perchè aveva qualcosa da nascondere” questa volta fu Tsubasa a ridere come un pazzo, si immaginava Kijiro rosso come un semaforo in biancheria davanti alle due ragazze “Hey di cosa ridete?” “ahahaha stavo raccontando a Tsubasa della reazione di Hyugan alla visita medica”.

Sanae controllò lo stato di salute del capitano e dopo aver letto la cartella medica gli chiese se gli facesse ancora male la caviglia sinistra, doveva aver saputo del suo piccolo infortunio durante la finale del campionato spagnolo “ No, perché?” “Ti appoggi più sul piede destro, oddio nulla di allarmate, ma domani dopo gli allenamenti vieni che proviamo a fare qualche manipolazione e ad applicare una pomata specifica” non fu mai così contento di avere avuto un leggero infortunio, perché questo gli avrebbe permesso di stare vicino a Sanae senza aver la presenza ingombrante dei compagni di squadra, aveva notato come lo fissavano Ryo e Taro, come se si aspettassero che facesse qualcosa di inopportuno. Con un sorriso a trentadue denti il capitano della nazionale si avviò verso il campo di allenamento “Tsubasa aspetta” a chiamarlo fu la Yayoi, appena furono vicini la ragazza gli disse strizzandogli l'occhiolino “Faccio il tifo per te” “Come scusa?” “Ma si dai con Sanae, vedrai che la conquisterai” a quelle parole Tsubasa assunse le tonalità dell'amaranto e automaticamente si grattò la testa “Ma ma è così evidente?” “No non ti preoccupare, è solo che io sono piuttosto perspicace in queste cose, sareste perfetti insieme, ma ti avviso che non sarà facile. Be ora vado o la dottoressa mi rimprovera” detto ciò la ragazza tornò al suo lavoro lasciando il ragazzo con mille domande.

Anche quella sera a cena Tsubasa era riuscito a sedersi di fronte alla ex compagna di scuola, come la sera precedente il cellulare suonò ed uscì per qualche minuto dalla mensa “Era Soichiro, è emozionato per la partenza di domani” “Immagino ti manchi molto” Sanae guardò Yayoi con un leggero sorriso “Si, ma i mister mi hanno detto che quando finirà il torneo potrà venire qui” l'infermiera si aprì in un sorriso smagliante “Davvero, che bello, lo accompagnerà Hitomi?” al nominare il nome della ragazza gli occhi della signora Misugi si illuminarono, Sanae fece un cenno di assenso “O mio dio vedremo il diavolo” “Basta Jun, non dire cavolate. Chissà come è diventata bella, già lo era da ragazzina. Non hai neanche una sua foto?” “Mi spiace ho appena cambiato telefono e non sono riuscita a portare le foto sul nuovo cellulare, con la tecnologia non vado molto d'accordo e non sono iscritta a nessun social” Yayoi alzò le spalle e continuò la sua cena sotto lo sguardo inviperito del marito, erano tutti curiosi di vedere la ragazzina che metteva paura ai due ragazzi della nazionale.

Dopo aver salutato gli altri si avviò verso l'ascensore “Tsubasa aspetta, se non ti dispiace saliamo insieme” il cuore del capitano iniziò a battere più velocemente, nell'abitacolo il profumo della ragazza gli inondò le narici, le mani iniziarono a sudargli doveva assolutamente trovare qualcosa da dire per smorzare l'atmosfera “Allora tuo figlio è emozionato per il torneo?” “Sì, assomiglia un pò a voi. Eravate così entusiasti e scalmanati” “Senti da che pulpito viene la predica, ti ricordo che qualcuno ha fatto l'autostop per seguirci” detto ciò entrambi scoppiarono a ridere. Erano arrivati al piano della ragazza “Veramente avevo fatto l'atostop per seguire un ragazzo” detto ciò uscì augurandogli una buona notte, mentre lui diventava rosso come un pomodoro e cercò di capire se avesse sentito bene.

Si sentiva stanco e spossato, era da due ore che tirava rigori a quella stramaledetta porta, il suo fisico gli urlava di smetterla mentre la sua mente gli diceva di continuare, doveva tenersi impegnato, se si fosse fermato a pensare gli si sarebbe fuso il cervello. Non capiva se interessava ancora a Sanae o semplicemente lo vedeva come un amico, gli dava dei segnali contrastanti delle volte lo fissava con dolcezza invece altre volte manteneva una certa freddezza, soprattutto quando erano nel suo studio. “Se fossi in te mi fermerei, se no va a finire che domani non ti reggi in campo” il capitano si girò con uno sguardo affranto verso l'altra metà della golden combi, l'amico gli porse un asciugamano e una bottiglietta d'acqua, per poi invitarlo a sedersi accanto a se sul campo erboso. Rimasero per un bel po' di tempo a fissare il cielo, con Taro si stava bene anche senza parlare, lui era il suo migliore amico e lo conosceva meglio di chiunque altro “Sono un coglione” “Per Sanae, be si te l'ho sempre detto che dovevi dirle quello che provavi” “Per cosa Taro?! Per farla rimanere ad aspettarmi avendo una storia incerta?! No ho fatto bene, solo… insomma giustamente è andata avanti si è sposata e ha avuto un figlio, è che fa male. Ho una tale confusione n testa, continuo a pensare che potevamo essere felici insieme” Taro lo fissò intensamente, come se stesse cercando le parole giuste “Be ma potreste essere felici adesso, insomma lei è libera e se accetti che abbia avuto un figlio.Ppotresti conquistarla e avere la vita che vorresti, però sta a te Tsubasa devi essere sicuro di quello che vuoi” il capitano fece una faccia stranita, non aveva pensato a quella eventualità, effettivamente non era troppo tardi. Si alzò in piedi come pieno di energie e con in mente la meta da raggiungere, questa volta non si sarebbe fermato davanti alle due insicurezze e avrebbe conquistato Sanae.


Ed ecco il secondo capitolo. Abbiamo scoperto un pò si cosa su Sanae, la sua vita è cambiata radicalemente non solo professionalmente ma anche emotivamente. Non so perchè mi sono immaginata la nostra Anego che va dritta per la sua strada, sposandosi e creando una propria famiglia. Forse perchè non ho mai accettato che sia un personaggio un pò passivo nei confronti di Tsubasa. Ma non sono riuscita a resistere al richiamo di questa coppia.
Ringrazio coloro che hanno letto il primo capitolo e chi la recensito, spero che vi piaccia anche questo secondo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate.

 
   
 
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