Succede semplicemente che mi sono beccata un mal di gola di
quelli che ti fanno venir voglia di sbattere la testa contro il muro, e ti
fanno passare la fame perché, non so se è successo anche a voi che state
leggendo, inghiottire quando si ha mal di gola è un’atroce tortura…ç_ç
Impossibilitata persino a parlate ho deciso di sfogare il
mio dolore scribacchiando quanto esattamente stavo male…e non so come, dalle
nebbie febbricitanti del mio cervello, è venuta fuori questa One-shot
su Sanji, Zoro, il mal di
gola, e i rimedi per farselo passare (o magari per farlo peggiorare!XD), quindi
vi lascio a questa lettura, e se sentite dei colpi di tosse, ecco, sono io!
V__V’
Non ci poteva credere, non
aveva proprio idea di come fosse potuto succedere…
Lui era un tipo che non si
ammalava facilmente, da bambino quasi non si era mai beccato un raffredore, ma
quella mattina quando si era svegliato aveva sentito subito una
fastidioso dolore alla gola; aveva barcollato fino alla cucina, aveva
preparato la colazione, ma solo nel momento in cui si accinse a dare il
buongiorno a Nami-san si accorse di essere senza voce.
-Che succede Sanji?- chiese Rufy, salito in quel momento
sul ponte attirato dal buon profumo della colazione.
-Sanji ha perso la voce- spiegò Nami al posto del cuoco, che si teneva la gola con
aria perplessa. -Dovremmo chiedere a Chopper di dargli qualcosa per il mal di gola-
Sanji cercò di dire che non
era importante andare a svegliare Chopper, che era stanco per aver studiato
qualcosa fino a notte fonda, quando si sarebbe svegliato avrebbe
chiesto uno sciroppo o una cosa simile, dopotutto un mal di gola non era
niente di grave.
-Sanji-kun noi dovremo
scendere dalla nave per cercare una città- disse dopo poco Nami, caricandosi in
spalla uno zaino -Non importa che scenda anche tu, visto che stai
male, le provviste le abbiamo fatte poco fa…e per fortuna ancora Rufy non si è
divorato tutto- borbottò con un’occhiataccia al loro capitano, che si affrettò
a scendere con una mezza risata.
Sanji annuì e sorrise,
commosso dal fatto che la sua adorata Nami-san si fosse preoccupata per lui. Mentre scendevano Chopper si preoccupò a sua volta del suo
mal di gola.
-Ti potrebbe
salire la febbre- annunciò con fare pratico -Al momento non ho molto da
darti, in quest’isola volevo cercare altri medicinali. Prendi questa comunque-
disse porgendogli una piccola pillola rotonda e madreperlata.
Sanji salutò i compagni
sventolando una mano mentre Chopper gli gridava -Mi raccomando prendila dopo
aver mangiato!-
Quando furono spariti dalla
vista Sanji non poté trattenersi dal fare una smorfia
sofferente, causata da quella dannata gola, eccessivamente secca e che
bruciava. Si diresse verso la cucina per prepararsi qualcosa
da mangiare così avrebbe potuto prendere la pastiglia datagli dalla
renna.
Mentre mangiava una semplice
colazione a base di uova rimuginò su cosa preparare
per cena (sicuramente i suoi compagni sarebbero rientrati tardi) e quello lo
distrasse un po’ dal dolore.
Proprio nel momento in cui
mandò giù l’ultimo boccone del primo uovo la porta della cucina
si aprì.
-Buongiorno- sbadigliò uno Zoro molto spettinato, evidentemente
svegliatosi da appena qualche minuto.
Già irritato per il fatto di
aver il mal di gola Sanji tentò di ringhiare allo spadaccino che se voleva la
colazione era tardi, avrebbe dovuto imparare ad essere
puntuale!
Ovviamente dalla
sue labbra non uscì alcun suono e fu costretto a richiudere la bocca con
uno sbuffo.
-Che hai?-
domandò l’altro mentre gli si sedeva davanti, incuriosito.
Sanji gli lanciò
un’occhiataccia indicandosi la gola e sillabando senza voce un “Ho mal di
gola”.
Zoro aggrottò leggermente le
sopracciglia allungando una mano per prendere il piatto con ancora un uovo che
Sanji non aveva finito.
Il cuoco non disse nulla (anche
perché non poteva) e si limitò a prendere dalla tasca la pastiglia datagli da Chopper per poi inghiottirla.
Gli vennero le lacrime agli
occhi: la sferetta era più ruvida di quando sembrasse e la gola faceva davvero,
ma davvero, male.
Forse vedendolo sofferente
Zoro, fra un boccone e l’altro, gli disse -Dovresti prendere del latte caldo
Sanji inarcò un sopracciglio
con aria perplessa.
-Fa bene alla gola a quanto
ne so- spiegò Zoro, scrollando le spalle -Comunque, gli altri sono andati in
esplorazione?-
Sanji
annuì, sentendosi insolitamente impacciato per non poter parlare normalmente. Per dissimulare l’imbarazzo andò verso il frigo alla
ricerca di una delle bottiglie in vetro del latte.
Mentre lo riscaldava regnò un piacevole silenzio con Zoro che faceva tintinnare
appena la forchetta sul piatto, in un atmosfera tranquilla
che mise ugualmente a disagio il cuoco.
-Si lasceranno coinvolgere da
qualcosa e torneranno tardi- ricominciò a parlare Zoro
quando il cuoco si fu seduto con il bicchiere di latte caldo fra le mani. -Oppure si cacceranno nei guai-
Sanji gli lanciò un’occhiata vagamente
sorpresa. Era la prima volta che Zoro parlava tanto…forse per
il fatto che altrimenti c’era troppo silenzio, ad ogni modo scoprì che
non gli dispiaceva affatto sentire la sua voce risuonare nella quiete della
nave.
-Va
meglio?- gli chiese all’improvviso
Zoro, fissandolo.
Sanji si riscosse e,
sbuffando, prese un sorso misurato di latte caldo.
Fu sorpreso dal piacevole
tepore che lo invase, scivolando giù per la gola dolorante e ammorbidendola,
privandola di quel fuoco fastidioso che la infiammava.
Prese
immediatamente un sorso più consistente continuando fino a metà bicchiere,
dopodiché poggiò il recipiente sul
tavolo, continuando a scaldarsi le mani con aria più rilassata.
-Va meglio-
riuscì a dire con un filo di voce.
Sussultò nel sentire lo stato
in cui si trovava e riportò di nuovo una mano sul collo. La sua voce era così
fioca che a stento si sentiva, era un debole soffio nella stanza.
-Il latte funziona sempre-
disse lo spadaccino, quasi soprappensiero -Quando aveva mal di gola Kuina lo
prendeva semp…-
Si interruppe di colpo e il suo sguardo si incupì quando
incontrò quello del cuoco, che lo aveva osservato con aria interessata quando
aveva pronunciato quel nome.
Sanji distolse lo sguardo
sotto quello improvvisamente più freddo di Zoro. Si
sentì come se avesse invaso qualcosa di privato, anche se ovviamente non era
colpa sua se lo spadaccino si era lasciato sfuggire un
nome che Sanji neppure conosceva.
Nervosamente bevve ancora la
bevanda calda che aveva fra le mani, desiderando di uscire dalla stanza.
Ammetterlo gli costava, e gli sembrava anche una cosa folle e assurda, ma si
sentiva così fragile a non poter esprimersi come voleva. Era un
impaccio dell’essere malati quello.
Si alzò dalla sedia, e capì
immediatamente che le sue ginocchia non l’avrebbero retto. In quella frazione
di secondo si rese conto che la sua pelle era calda, troppo calda, scottava, e
mentre registrava di avere la febbre le sue ginocchia cedettero del tutto e,
sempre in quell’infinito piccolo istante, Zoro si accorse che qualcosa non
andava e scattò a riprenderlo al volo.
Mentre il tintinnio delle forchetta, che lo spadaccino aveva lasciato malamente
cadere nel piatto, si spengeva, Sanji apriva gli occhi lucidi per la febbre e
guardava confusamente Zoro.
-Ho la
febbre- soffiò, senza un suono.
Zoro parve lo stesso aver capito e lo aiutò a camminare fino alla stanza dove
Chopper teneva i medicinali.
Quella nuova stanza della
Sunny aveva un comodo, morbido letto, voluto da Chopper nel caso qualcuno si fosse sentito male e avesse avuto bisogno di un po’ di
comodo riposo.
Prima di farlo distendere
Zoro premette la sua guancia contro la fronte del cuoco.
Sanji non riuscì a registrare
quel gesto con la dovuta lucidità, altrimenti avrebbe tirato
un calcio nello stomaco a quello stupido spadaccino per ricordargli di non
stargli così vicino. Quell’invasione dello spazio fisico di Sanji non fu però
contestata dallo stesso, che si limitò a mormorare qualcosa chiudendo gli occhi,
sentendosi avvampare per la febbre.
-Si, hai
parecchia febbre- gli comunicò lo spadaccino.
Appena Sanji riaprì gli occhi
incontrò quelli scuri dello spadaccino, che lo stava fissando fin troppo
intensamente. Il cuoco arrossì, pensando alla faccia che doveva avere in quel momento, accaldata e con lo sguardo
arrendevole a causa della febbre.
Ci teneva a ribadire con se stesso che era a causa della febbre, non
perché quel cretino di un marimo continuava a tenerlo stretto, con le mani
ruvide premute sulla sua schiena così…
No, dolcemente non era un
aggettivo che si adattava allo spadaccino, per niente.
Però c’era qualcosa di protettivo nel modo in cui lo
teneva. Qualcosa che aveva sentito anche nella sua voce, non
si era accorto prima che la voce dello spadaccino era calda come il latte che
gli aveva lenito il dolore. Forse era solo la febbre che gli distorceva
i sensi…forse…la gola che faceva male…
Ma quando, senza alcun
preavviso, sentì le labbra dello spadaccino sulle sue, e un istante dopo, non
sapeva bene come, le loro lingue si erano incontrate famelicamente e le sue
mani calde avevano artigliato i vestiti del marimo, in quei concitati e terribilmente brucianti minuti scordò
totalmente di quanto la gola gli facesse male.
-Come va la gola di Sanji?-
Chopper, uscito in quel
momento dalla cabina dove il cuoco ammalato risposava, sorrise alla domanda del
capitano.
-Sta molto meglio grazie alla sciroppo che ho preparato, credo che…- ma si interruppe
quando uno Zoro stranamente tremante gli andò incontro tenendosi due dita sulla
gola.
-Senti Chopper non è che mi daresti qualcosa contro il mal di gola? Non so
perché ma è venuto anche a me…-
*Bevendo latte caldo* Cosa dire…anzi,
cosa scrivere, visto che la mia voce è esaurita quasi quanto questa pagina…
Vorrei scrivere di più sulle coppie Yaoi
di One Piece! Ecco cosa volevo dir…scrivere! Ad ogni
modo avrete notato che è abbastanza tendente all’OOC, perché il mal di gola mi
fa venire voglia di coccole dolciose! V_V/ Senza
voce, una One-shot che si può basare solo su sguardi e
sensazioni, e il mal di gola si attacca facilmente. Senza voce, ma comunque posso sempre scrivervi: Recensite!!
A presto! (Spero, ah, mi sa che è l’ora dello sciroppo…)