Io e
Zelda siamo praticamente nel bel mezzo del nulla, nel
campo di Hyrule.
Sarebbe
facilissimo trovarci, qui ed ora.
Avanti
gente, fatevi vivi, qui sta per calare la notte…
-Link , inizia a fare buio…- fa Zelda.
-Ehi,
dovevamo o non dovevamo fare un campeggio? Cos’è, ora
hai paura?- faccio un occhiolino.
Spero
che lei stia al gioco.
Non so
se ci posso sentire, ma se possono, dobbiamo recitare
una commedia fatta bene.
Quando
andremo a letto, farò ovviamente finta di dormire.
-O-oh!- fa
lei. Sembra abbia capito. –Non ho paura! Sono una
Principessa!-
Mi è
piaciuta la frase.
Brava,
dì che tu sei tu, così se ci sentono vengono!
-Bene,
dove ci accampiamo?- chiedo –Per modo di dire, dato che non abbiamo una tenda.-
-Io
direi di dormire in mezzo alle stelle, è così romant- uh, così avvincente!-
-Perfetto.
Allora cerco di fare un cuscino alla ben’ è meglio con
quelle piante, ok?-
-Come
ci copriamo?-
-Principessa!-
dico con un tono di voce più alto –Siamo in estate, dai!-
Lei
ride.
Dopo
qualche minuto i cuscini sono pronti, e ci diamo la buonanotte. Uso tutte le
mie forze per restare sveglio ad occhi chiusi, e
sentire con sicurezza tutti i suoni
provenienti da intorno a noi.
Sto per
addormentarmi, credendo che ormai nessuno sarebbe venuto, ma li sento.
Dei
passi. Leggeri, sfuggenti, veloci, ma udibili.
Se non
sono degli assassini patentati, quelli lì.
Mi
avvicino a Zelda, circondandola con le braccia: se il loro obbiettivo
siamo noi, voglio che io sia per forza il primo, così che lei riesca a
scappare.
Metto
una mano sulla spada, che è ancora sulla mia schiena.
-Sono
loro, Miss Rekla.- sono sicuro che sia una voce già
sentita prima.
-Zitto,
idiota! Vuoi che si sveglino? E’ stato un incredibile colpo di fortuna che
proprio stanotte siano qui fuori senza nessuna guardia, se anche solo uno si
sveglia, tutto andrà a monte e dovremo scappare…- è
una voce femminile che parla ad un tono quasi non udibile.
-Sì, Signora.-
Sono
qui vicino, saranno meno di qualche metro. Sento il cuore che batte
all’impazzata. Non è solo la mia vita, qui in ballo, ma anche quella di Zelda.
E se moriamo entrambi… non tarderà a succedere anche alle Guardie del Castello
e ai Saggi, dato che avranno acquisito ‘sta cosa qui
del Coraggio e della Saggezza.
Sento
l’alito dell’uomo sul mio collo. Potrebbe essere un momento perfetto per
ucciderlo, ma voglio aspettare. Che farebbe la donna? E’ imprevedibile, non
sarei preparato e non posso rischiare prima che succeda qualcosa.
Ma
ovviamente quella stupida figlia di papà doveva rovinare tutto, stiracchiandosi
e aprendo gli occhi.
-LinkAAAAH! SONO QUI! AIUUUUUTO!-
-Merda!-
urla l’uomo, e sento che l’aria viene squarciata dal
suono di una spada che sta per colpire qualcosa, con quel qualcosa che sono io.
E non
posso permetterlo.
Gli dò un
calcio nello stomaco mentre mi rialzo e sguaino la spada. Mi giro verso Zelda, che
è in guai ben peggiori, tentando di tenere lontana da sé il pugnale che le era
a meno di una decina di centimetri dal busto.
Che
fare?
Non
posso fermarmi a pensare, devo agire.
…
L’ho
fatto davvero?
Io, un
semplice ragazzo che fino all’altro ieri pensava solo a rubare le mele nei
mercati?
-TU!-
sento l’uomo che si era rialzato nel frattempo –NON PUOI AVERLA UCCISA!-
Già, lo
penso anch’io…
-LA
VENDICHERO’!-
Si
fionda su di me, ma decido che è tempo per un duello, con le spade vere, però. Chissà se in questi anni ho imparato qualcosa.
Finiamo
immediatamente lama contro lama.
Dannazione,
se è forte.
-Link!-
sento Zelda che mi chiama –Stai attento!-
Lo
sarei, se non mi nominassi continuamente!
E non
ti avvicinare, stupida!
-Aspetta,
ti aiuto!-
-Cosa?! Che pensi di-FERMA!-
Va
dietro a quell’uomo e gli tira giù il cappuccio.
Lui
decide di ignorarmi, impugna la spada con entrambe le
mani mentre si gira, penso determinato a tagliarla in due, io gli faccio lo
sgambetto, quello cade ma la lama riesce comunque a ferire la Principessa su un
fianco.
Non è
molto grave, non me ne preoccupo.
Gli
metto un piede sulla schiena.
-Chi siete? Dimmelo!-
-Mai…-
-DIMMELO!-
-… ho
detto… mai.- respira –E mi avete visto a volto nudo
quindi penso che vi dovrò eliminare entrambi. Tanto morirò comunque una volta
tornato dai miei compagni.-
-Perché?-
chiede Zelda.
Ma dico,
ha tentato di ucciderti, hai una ferita sulla pancia e sei così tranquilla?!
Ma che
problemi c’ha?
-Nessuno
può vedere i nostri volti. Io stesso non conosco quelli degli altri.-
Passa
qualche secondo.
-CREPATE!-
si alza di scatto, e con molta più forza, facendomi cadere.
Riprende
in mano la spada, puntandola contro Zelda.
Devo
rialzarmi, devo reagire!
Sento
un urlo.
E’
Zelda.
…
L’ho
fatto di nuovo.
Oh,
wow.
Il sole
sta sorgendo.