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Autore: MaraWP    14/09/2016    1 recensioni
Una vita passata a trattenere le emozioni per non mostrarsi debole agli occhi di tutti, a prendersi cura degli altri trascurando completamente se stessa. Lara è così, il sorriso sul volto e le lacrime nel cuore. Riuscirà una nuova arrivata ad addolcire l'animo della ragazza e a sconvolgerle completamente la vita?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un altro giorno è passato, ormai è quasi una settimana che sono qui e ancora non sono riuscita a vederla. Ogni notte continuo a sognarla, riesco a sentire la sua paura mentre chiama il mio nome, rivedo accadere ogni secondo vissuto all'aeroporto e poi, improvvisamente, mi sveglio.
Ieri non mi è stato possibile arrivare al secondo piano, ci ho provato, ma niente sfugge agli occhi delle guardie. Oggi devo giocarmi l'ultima carta che ho, sperando che vada a buon fine. 

Sono già arrivata alla villa da qualche ora e al mio arrivo ho trovato una brutta bruttissima sorpresa. Non so quando sia successo, ma la donna che il primo giorno mi ha fatto entrare per iniziare a lavorare ha assunto altre quattro ragazze, mettendole tutte al piano di sotto. Se prima speravo di poter eludere la sicurezza, ora sono circondata da possibili spie in minigonna. Sono tutte finlandesi, bionde, altissime e bellissime, mi chiedo perché si limitino a fare le cameriere, come minimo in Italia sarebbero delle modelle strapagate. Per di più dato che sono qui da prima di loro, tocca a me fare da guida e questo compito extra mi occupa tutta la mattinata. Finalmente finisco e nel pomeriggio, mentre cerco di trovare un modo per salire al secondo piano, una guardia spunta dal corridoio del piano di sopra e dal limite delle scale chiama una delle cameriere. 

" She need a cup of the. No sugar" ( lei ha bisogno di una tazza di The. Niente zucchero) 

Subito non capisco a chi si stia riferendo con quel " lei", poi, la donna che mi ha accolto interviene nella conversazione e mi toglie ogni dubbio. 

" Not her, she's just arrived. Sends Alycia, I trust more" ( non lei,è appena arrivata. Manda Alycia, mi fido di più) 

La guardia mi fa un cenno di assenso e senza fare domande corro in cucina a preparare il The. Con il vassoio tra le mani salgo le scale, fino a raggiungere l'uomo nel corridoio. 

" The last door to the left. Leave the thé and sign out" ( Ultima porta a sinistra. Lascia il tè ed esci) 

Con un cenno del capo do il mio assenso e a passi svelti mi dirigo verso quella porta che tanto aspettavo di varcare. Il vassoio trema nelle mie mani, piccoli cerchi si disegnano all'interno della tazza, segno delle vibrazioni che la scuotono. Sto per rivederla, finalmente posso farle sapere che sto bene, che quella pallottola non mi ha ucciso ma sopratutto che mai, per niente al mondo, l'avrei abbandonata. 
Prendo un lungo respiro.
Busso. 

" Come in" ( avanti) 

Afferro la fredda maniglia dorata della porta e la apro, rimanendo sulla soglia. 

" Put it on the desk, thanks" ( mettilo sulla scrivania, grazie) 

È lei. Sta seduta sul letto a gambe incrociate dando le spalle alla porta, ignara del fatto che sia stata proprio io ad entrare. Poso il vassoio sulla scrivania e richiedo la porta dietro di me. 

" Aurora" 

" Come sai il mio... "  Si interrompe non appena si volta verso di me. 

I suoi occhi si riempiono di lacrime non appena incontra il mio sguardo e scivolando velocemente giù dal letto corre verso di me. La stringo forte tra le mie braccia, la sento piangere sulla mia spalla, sento il suo respiro tremare, sento il suo cuore battere come non mai. 

" Shh, è tutto apposto. Sono qui ora, calmati " dico, accarezzandole i capelli. 

" Non ci credo, non è possibile! Dio mi sembra un sogno Lara, dimmi che non mi sveglierò ora, ti prego

" Non è un sogno, sono qui davvero " le sorrido, passando un mio dito sulla sua guancia per asciugarle una lacrima. 

" Ancora non ci credo. Pensavo non mi avresti mai trovata, pensavo che tu fossi... " 

" Morta? Diciamo che ci sono andata vicina " rispondo, sollevando la maglia per farle vedere la fasciatura. 

Il suo sguardo si abbassa sul mio ventre, mentre vedo cambiare nettamente l'espressione sul suo viso. Delicatamente posa una delle sue mani sulla benda, accarezzandomi piano per non farmi male. 

" Mi dispiace così tanto, è tutta colpa mia. Se io non ti avessi avvicinato, se non fossi venuta su quella stupida roccia quella sera ora non saremmo qui. Tu non saresti qui a rischiare la vita un'altra volta! " 

" Hai finito? Rifarei tutto da capo se fosse necessario. Non ti avrei mai abbandonato, nemmeno se ti avesse portato su di un'isola deserta avrei rinunciato a te"

" Non ti merito, davvero.. Non merito tutto questo" dice, abbassando lo sguardo. 

" Tu meriti tutto il bene di questo mondo Aurora. Sei speciale, sei l'unica che è riuscita a conquistarmi essendo se stessa. Se ora sono qui è perché a te ci tengo più di ogni altra cosa " 

Prendo il suo viso tra le mani cercando di sollevarlo quel tanto che basta per avere i suoi occhi a contatto coi miei. Sono così belli, potrei stare a guardarli per ore e perdermi nell'azzurro di quel mare,eppure sembrano così pieni di sensi di colpa, mortificati. Mi guardano come se aspettassero qualcosa, come se solo io potessi cambiare tutto quello che sta succedendo. Mi avvicino lentamente al suo viso per lasciarle un bacio sulla fronte, mentre sento le sue mani stringere forte la mia felpa. 

" Ti porterò via da qui, è una promessa. Ora devo andare o la guardia si insospettirá. Domani pomeriggio a quest'ora richiedi qualcosa da bere, tornerò di nuovo per informarti del piano"

" D'accordo. Forse sarà la prima notte che dormirò tranquilla sapendoti qui" dice sorridendo. 

Mi avvio verso la porta per uscire ma proprio mentre Afferro la maniglia della porta, la voce della bionda mi richiama. 

" Comunque il tuo cambio di look non è niente male"

" Sapevo che mi avresti riconosciuto "

Le regalo un ultimo sorriso per poi uscire, richiudendo dietro di me la porta. Scendo le scale e ritorno in cucina, tornando al mio lavoro. 

Più tardi a casa... 

Sono ritornata a casa leggermente più tardi stasera per colpa di una delle nuove ragazze. Ha combinato un pasticcio in cucina, ho dovuto darle una mano a rimettere in ordine e per di più darle un passaggio fino a casa. Ho fatto una doccia calda e ho medicato la ferita, ma non credo che stia migliorando, avrei dovuto stare a riposo, niente sforzi e invece lavoro tutto il giorno, sotto stress e con la costante paura di venire scoperta. Mi lascio cadere sul letto e compongo il numero di Sara sul telefono. 

" Ei biondina "

" Lara, finalmente. Sei riuscita a trovarla? "

" Sto bene grazie per averlo chiesto ahah comunque si l'ho trovata"

" Oh sono così felice! Come sta? "

" Sta bene, nei prossimi giorni tenterò di portarla via di lì "

" E come pensi di fare? "

" Ancora non lo so, troverò un modo. Magari la notte porta consiglio.. Tu come stai? "

" Tutto bene, ma mi manchi tantissimo "

" Mi manchi anche tu, appena torno andiamo tutte assieme a berci qualcosa, ne ho bisogno ahah "

" Non vedo l'ora. Devo lasciarti ora, i miei hanno bisogno di me. Ci sentiamo domani, notte"

" Notte"

Chiusi gli occhi poco dopo, pensando ad un modo per farla uscire da quella villa. Un insieme di idee affollarono la mia mente ma la stanchezza prese il sopravvento e alcuni minuti dopo, mi addormentai. 
   
 
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