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Autore: Psiche_00    15/09/2016    3 recensioni
Nick e judy esco fuori a cena ma non hanno idea di quali saranno le conseguenze.
Un uscita non proprio perfetta, una notte d' amore e... un test di gravidanza!
Riusciranno i nostri eroi a difendere il proprio amore nonostante i pregiudizi e... i rispettivi genitori???
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riavvolgiamo per un momento il nastro e torniamo indietro veloce di una settimana, dove eravamo rimasti con Judy? Ah già!...

La coniglietta aveva mantenuto un’ aria risoluta e decisa durante tutto il tragitto tra l’ ufficio del capitano e il parcheggio dove aveva lasciato la sua macchina, nonostante si scorgesse in lei una piccola nota di dispiacere. Quel dispiacere ebbe modo di esprimersi solo dopo essere entrata nel veicolo.
Fece un profondo sospiro e ci fu un momento di silenzio, aveva lo sguardo perso nel vuoto.
-stupida, stupida, stupida coniglietta ottusa!- continuava a ripetere ad alta voce mentre picchiava ripetutamente la testa sul povero volante, finché alla fine non si decise a mettere in moto e partì verso casa sua.

Durante tutto il tragitto non fece altro che pensare a quello che aveva fatto e non sapeva decidersi se avesse preso la scelta giusta oppure no. Aveva pensato che mettendo in atto una volta per tutte una decisone netta, i dubbi si sarebbero dissolti come per magia, e invece no, era ancora al punto di partenza.
“Ah Nick! Che stupido! Perché non me lo hai impedito?!! Potevi… non so, chiedermi di restare, o ancora meglio rapirmi e mettermi in un sacco prima che andassi da Bogo finché non avrei desistito, tanto per dare un idea… Certo che non le capite proprio per niente le donne!”
E mentre i suoi ormoni schizzavano da una parte all’ altra, di umore in umore, arrivò a casa senza fare incidenti, per un pelo.

Appena entrò dalla porta si gettò subito sul letto, riuscendo a calmarsi un poco. Sapeva meglio di chiunque altro che il suo appartamento non era una villa, ma era, appunto, Suo! Era stato il posto dove era andata a vivere per la prima volta da sola, costituiva diciamo il simbolo della sua nuova vita a Zootropolis! E ovviamente le dispiaceva doversene separare.

A mente lucida capì che ormai non poteva tornare indietro e pensò in fondo di aver fatto la cosa giusta per se stessa. O almeno questo era quello che le diceva la ragione. Si limitò quindi ad aspettare con pazienza la chiamata del dipartimento.

Verso le 17.00 squillò la suoneria del telefono: “oh, oh, oh, oh, ooh Try every..”
-… pronto? Capitan Bogo?-
-Buona sera miss Hopps! La chiamo per riferirle che il sindaco ha preso una decisione riguardo alla sua richiesta…-
“ti prego, dì che l’ ha rifiutata!” pensò Judy istintivamente
-…Mi spiace agente…- “ Oh Santa Carota! Sia ringraziato il cielo!”
-…ma temo di doverle dire addio, il sindaco ha accettato! Verrà trasferita a Mammals City - “ecco, come non detto!”
-G-grazie capitano… Buona serata!- e così Judy spense, abbastanza bruscamente, la chiamata.

Rimasta da sola, nella camera, in silenzio, l’ emotività si impossessò nuovamente di lei. Sentì farsi strada tra i sentimenti un profondo senso di rimorso. Proprio adesso che non c’ era più modo di ritirare la richiesta, rimpiangeva di non averci riflettuto un po’ di più, di non aver parlato meglio con Nick e non aver chiarito le cose. In quel momento non le interessava più il suo orgoglio, o tutte quelle supposizioni su bugie e mancanze di fiducia, solo una cosa sapeva: che le sarebbe mancata da morire la sua amata volpe ottusa.

Raccontare ciò che successe alla stazione, prima di partire per Mammals City, sarebbe ripetitivo visto che si alternarono gli stessi sentimenti contrastanti. Alla fine però, non poté fare altro che salire sul treno e partire.
Mentre si allontanava, guardando da lontano lo skyline di Zootropolis sentì una fitta alla pancia. Ormai iniziavano ad essere frequenti.

E questo in parte fu quello che successe a Judy Hopps nel corso della settimana! Ma sarà bene per ora tornare nuovamente al presente.

Infatti, in un quartiere come tanti altri della periferia di Zootropolis, abbiamo lasciato da sola una certa volpe di nome Christina.
Nel frattempo lei non aveva avuto notizie dal figlio, ma si aspettava che succedesse qualcosa. Sapeva che si sarebbe scatenata una tragedia… Il piano le era sembrato infallibile dal primo momento in cui le era venuto in mente quella sera a casa dei coniugi Hopps. Entrambe le famiglie avevano passato la notte a cercare di trovare i punti deboli dei propri figli e l’ unica soluzione possibile fu proprio quella di sfruttare la riservatezza di Nick contro l’ emotività di Judy. Sembrò infallibile e così era stato, come noi sappiamo.

La volpe sentì suonare il campanello, quando aprì la porta vide suo figlio.
Entrambi sfoggiarono un ampio sorriso e si salutarono amorevolmente. Nick era rilassato. Troppo rilassato.
-Ciao Mamma! Da quanto tempo non ci sentiamo! Ho pensato di farti una visita! –
-Nick! Come sta il mio cucciolo? Accomodati! Sei sempre il benvenuto da me!- Christina si mostrò il più gentile possibile. Ma le sembrava strano vedere suo figlio così sereno, qualcosa doveva essere andato storto.
-Dimmi caro, C’ è qualche motivo in particolare per cui sei venuto a trovarmi? Qualcosa che mi devi raccontare forse?- chiese con fare ambiguo.
-Mah, niente di importante in verità… ah che stupido, quasi dimenticavo!-
-Si???- esclamò subito sua madre.
-Ti ho portato questa! La tenevo da parte da qualche anno per berla in un occasione speciale!- Nick mostrò a sua madre una bottiglia di ottimo vino italiano regalatogli da Mr. Big quando ancora erano in buoni rapporti, prima della sventurata storia del tappeto di puzzola.

Lo aveva tenuto da parte tutto quel tempo per gustarselo una volta ben invecchiato, ma vista la situazione si trovò costretto a sacrificarlo in nome di una causa decisamente più importante, anche se non senza dispiacere.
“Ah il mio buon Chianti, mi dispiace dovermi separare da te vecchio amico, ma ti giuro che il tuo sacrificio non sarà vano!”
Nick era furbo. Ed Esopo aveva ragione quando diceva che la volpe è terribilmente attratta dall’ uva… Christina poi, non resisteva al buon vino.
Non resisteva, ma proprio in tutti i sensi!

-Oh figliolo! Vedo che ancora ti preoccupi per la tua mammina!- e afferrò la bottiglia fulmineamente.
-A cosa devo tutta questa gentilezza?- continuò mentre si versava il primo bicchiere.
-Vedi mamma, io ti devo proprio ringraziare!-
-Di cosa, cucciolo mio?- e intanto iniziava a sorseggiare quel dolce nettare liquoroso.
-Mi hai letteralmente salvato da me stesso!-
-E’ il compito dei genitori, figliuolo!...- aveva mandato giù tutto il bicchiere, ma si riprese subito con un po’ di lucidità.
-…Ma non capisco, cosa avrei fatto per salvarti?-
- Ma come, non lo sai? Mi hai liberato da Judy! Le hai raccontato di quel matrimonio con Natalie che…-
- AH NATALIE! Che bel nome… Nicky, Nicky… perché non ti sei sposato con lei? Avevo organizzato tutto così bene… bastava che dicessi si!- …e siamo già al bicchiere numero 2.
-Già, per fare contenta te! Sapevi che non l’ amavo! Mi hai convinto quasi a forza, tutto perché volevi dei nipotini!-
Lo so, lo so figliuolo, ma ho dovuto dirlo a Judy, prima che vi sposaste! Hahah ma quando mai? Una volpe… ed un coniglio! HAHAH!!!- rideva con gusto mentre si versava un terzo bicchiere, che credo da qui in poi non potremo più contare.

Nick invece, sorrideva soddisfatto mentre guardava sua madre annegare nel suo stesso brodo.
-E poi! Ah Nick! Perché mi guardi così! No, non farlo ti prego..- e cambiò subito umore, quasi si fosse rattristata di colpo.
-io ti voglio così bene! Se solo i figli sapessero quanto è immenso l’ amore delle madri… ho dovuto! Ho dovuto chiedere aiuto!- ormai era del tutto ubriaca
-…Aiuto a chi?- Nick non se l’ aspettava.
-Ai suoi genitori! Ovvio! Chi meglio di loro poteva dirmi come mettere in crisi quella coniglietta… la sua fiducia… E tu! Tu figliuolo, non sei affatto un tipo, per così dire “affidabile”! il piano era perfetto! Per- fet- to! E lei ci ha creduto!- partì una lunga risata.
-Nicky! Figlio mio! Ti prego, voglio solo vederti felice… e voglio diventare nonna!-
-Beh congratulazioni mamma! Judy è incinta!-
-Cosa? Hahah hai messo incinta quella coniglietta?- ormai era passata direttamente alla bottiglia e Nick pensò fosse il caso di togliergliela prima che il suo fegato esplodesse in mille pezzi.
-Basta cosi! Dammi quel vino!-
Christina continuava a ridere, per Nick poteva bastare.
Uscì fuori da quella casa solo dopo aver convinto sua madre ad andare a letto. Povera volpe, in fondo lui lo sapeva che non era cattiva e che agiva sempre e solo per proteggerlo: avrebbe sacrificato la sua vita per lui. Quella volta però aveva un tantino esagerato. E lui non poteva lasciare che uno stupido malinteso distruggesse la sua vita!

Una volta fuori, Nick si mise le mani in tasca e sorrise. Dopo tutta quella confusione, finalmente teneva in mano la soluzione al problema.
Estrasse la penna a forma di Carota. Aveva registrato tutta la conversazione, ma mancava ancora qualcosa.
Non era finita lì, c’ era ancora un messaggio che doveva registrare.


NOTA DELL'AUTRICE: va bene stiamo calmi.. pensare alla madre di Nick versione alcolista mi ha dato un senso di soddisfazione, mi sono proprio detta : ho proprio un sacco di fantasia ! Wow... mi scuso per la brevità del capitolo ma in questi giorni con l inizio della scuola sono stanca e non ho voglia di scrivere papiri.. Spero che la storia continui a piacervi comunque anche perche siamo vicini alla fine..fatemi sapere cosa ne pensate! Alla prossima!
   
 
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