“prima di tutto ci tengo a dire che non è il sangue a creare una famiglia, ma l’affetto ed è evidente che io non ne provo nei tuoi confronti. Sarò sincero, non mi fido di te e sono certo che tu nasconda secondi fini in questo modo così improvviso di avvicinarti a me” Manuél era più che convinto della sua ipotesi ed il suo istinto non si sbagliava affatto.
“come sei prevenuto nei miei confronti, voglio solo recuperare il tempo perso con il mio fratellino”
“tempo perso in una prigione in cui sei stato giustamente rinchiuso. Mi hanno raccontato cosa hai fatto, Fernando”
“quello appartiene al passato, sono cambiato ormai” il figlio dei sarti non credeva ad una sola parola proveniente dalla bocca del Mesía.
“e cosa avresti intenzione di fare per iniziare questo
“non so, potremmo fare un’escursione insieme, così parleremo e ci conosceremo meglio.”
“va bene” rispose titubante “ma non adesso, i miei staranno fuori per qualche settimana ed io devo occuparmi della tenuta.”ovviamente era solo la prima scusa che gli venne in mente.
“d’accordo, allora avvisami tu quando puoi” disse Fernando con voce falsamente angelica. I due si salutarono in modo freddo e distaccato. Manuél sapeva che quell’incontro non avrebbe mai avuto luogo, non sarebbe più rimasto solo con lui neanche per un istante. Ci teneva troppo alla sua vita, anzi ci teneva troppo a Felicidad per mettersi a rischio e lasciarla sola.
“bene don Anselmo, ecco qui il pranzo. Direttamente dalla locanda, caldo e fumante per voi.
“ti ringrazio, Felicidad. Ero troppo stanco per passare dalla
“l’importante è che siate ancora in salute e che riusciate a gestire la vostra parrocchia”
“si, sicuramente ho ancora le forze per dire messa qui a Puente Viejo. Oggi sono andato in quel paesino vicino per un’emergenza, ma la prossima volta dovranno fare a meno di me, figliuola”
“ben detto, per una volta pensate prima al vostro bene. Voi siete sempre stato solo a gestire questa chiesa?”
“è da innumerevoli anni che mi manca un aiuto, fino ad una quindicina di anni fa mi aiutava padre Berengario, ma poi l’hanno affidato ad un'altra parrocchia. Tra il 1919 ed il 1920 invece mi aiutava un giovane diacono, Gonzalo” ad Esperanza parve strano che quel ministrante avesse lo stesso nome di suo padre.
“e poi cosa gli è successo?”
“è una storia molto intricata ed interessante la sua”
“raccontate pure, sono curiosa”
“Gonzalo era solo un diacono quando è giunto a Puente Viejo e si è innamorato perdutamente di una ragazza del posto, María Castañeda. Ha preso i voti e poi se ne è pentito, quindi ha lasciato il sacerdozio per lei. Quando se ne è andato sono restato di nuovo solo, ma mi sono rallegrato per quei due che si sono sposati ed hanno avuto una figlia meravigliosa, Esperanza. Poi il destino ce li ha portati via tutti e tre” la giovane trasalì ascoltando quella storia. Suo padre era un prete??
“sento tutt’ora la sua mancanza, la sua e di tutta la famiglia, erano davvero delle persone meravigliose e la cosa peggiore è non aver visto crescere la piccolina. Sarebbe diventata una signorina elegante ed educata”
“quindi la sua fede vacillava? Altrimenti non avrebbe lasciato i voti”
“l’amore per María era più forte di qualsiasi altra cosa. Quella fede poi l’ha praticamente persa perché la vita gli ha tirato dei colpi bassi. Come la scomparsa temporanea della figlioletta, poverini quei due.”
“cosa le è successo?”
“quel mostro di Fernando Mesía l’aveva rapita, e l’hanno creduta morta per un bel po’. Per fortuna in quella situazione tutto è finito per il meglio e il criminale è finito dietro le sbarre, c’è restato fino ad ora” ad ogni parola lei restava sempre più sconvolta. Ecco perché Mesía le aveva fatto una brutta impressione, perché il solo sentire pronunciare il suo nome la terrorizzava, perché lui le aveva fatto del male! Avrebbe voluto porre molte altre domande a don Anselmo, ma si sarebbe insospettito, così lo ringraziò per averle raccontato la storia di Gonzalo e si congedò di fretta, con la scusa di dover fare una commissione urgente. Corse verso la locanda e, una volta in camera si precipitò a scrivere una lettera. Mentre la penna correva feroce sul foglio, desiderosa di ricevere risposte alle domande che tracciava sulla carta, entrò Beltrán e lei fu costretta a raccontare tutto al fratello prima di continuare nella stesura della missiva. Inutile dire che anche il ragazzo rimase stupito dalle novità.
«cari genitori,
credo che abbiate molte cose da spiegarci …» proseguì chiedendo loro di raccontare una volta per tutte la loro storia d’amore per intero e di spiegare il ruolo di Fernando nella vicenda. Raccontò anche del suo incontro con il Mesía, che si era rivelato essere il fratello di un suo amico. Aveva bisogno di sapere e di chiarire una volta per tutte i dubbi che la attanagliavano.