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Autore: Edelwise    16/09/2016    1 recensioni
Harleen Frances Quinzel, psicologa di Arkham Ausylum era una normalissima donna in carriera, conduceva una vita monotona e senza tanti fronzoli, finché un giorno in quel manicomio arrivo lui, Joker. Era sempre stata incuriosita dalla mente di quel pazzo e avrebbe voluto proprio scrivere un libro sul più famoso criminale di Gotham. Ma la psicologa era totalmente ignara di quello che sarebbe diventata grazie a lui.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Batman, Harley Quinn, Joker, Poison Ivy, Selina Kyle aka Catwoman
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Giorno 22
 
 
 
 
 
“Non sono sempre stata sola in questa mia vita da cattiva.
 
Non ho solo amato lui.
 
C'è stata un’altra persona che mi ha dimostrato di tenere veramente a me, ed il tutto è nato proprio grazie al mio amato Joker.
 
La incontrai nel bel mezzo di una rapina, aveva un fisico snello, la pelle che tendeva al verde, i capelli lunghi rossi ed una cosa che non dimenticherò mai sono i suoi occhi...Verdi penetranti. Mi sorrise, un sorriso strano.
 
 Ma quella notte stavamo rapinando la stessa banca e chi doveva uscire vincente ero io.
 
Era nettamente più forte di me.
 
 Aveva riempito il locale di edera e stava distruggendo tutto.
 
 Spaventata scappai da lì e Joker, ovviamente non fu molto contento di questo. Gli raccontai di questo nuovo personaggio e lui ovviamente non mi credette mi disse che l’unico verde naturale a Gotham era lui.
 
Mi arrabbiai come non mai, gli avrei dimostrato che a Gotham lui non era l’unico verde.
 
Giravo la notte di nascosto in cerca della rossa, ma di lei nemmeno l’ombra.
 
Forse il pipistrello l’aveva già acciuffata e portata ad Arkam.
 
 Facevo tutto di nascosto in modo che il mio bubino non scoprisse questa mia missione.
 
Una notte qualcosa andò storto e iniziammo una lite furiosa, ci scontrammo brutalmente ed io ne uscì malconcia, mi lascio mezzo agonizzante per terra. Era la mia fine. Stavo esalando gli ultimi respiri , finché qualcuno mi venne in salvo. Forse svenni e non ricordo nulla di quello che mi successe. So solo che ad un certo punto mi svegliai e la vidi.
 
Vidi quelli occhi verdi fissarmi. Vidi lei sorridermi. Mi offrì da bere una specie di beverone.
 Ero titubante, mi tranquillizzo dicendomi che non era sua intenzione uccidermi mi stava solo aiutando a riprendermi. Si alzò poco dopo e si diresse verso quello che doveva essere un tavolo con un sacco di piantine sopra.
 
Ci parlava con quelle piante, le curava. Era strana, ma allo stesso tempo avevo una buona sensazione. Mi alzai piano e mi avvicinai, stavo per per presentarmi ma lei mi precedette senza togliere lo sguardo dalle sue piantine dicendomi che sapeva chi fossi, mi appello come “la donna del Joker” rimasi scioccata.
 
Si presentò successivamente come Ivy Poison e mi disse che la sua pelle era completamente velenosa.
 
Giusto per non fare la figura della maleducata.
 
Mi ripete di bere, mi avrebbe rimesso in sesto. La sua voce era tranquilla, soffice. Presi il bicchiere e sorseggiai. Era buona e sapeva di menta. La vidi sorridermi compiaciuta. Le chiesi quanto tempo fossi rimasta svenuta mi informó che ero stata priva di sensi per tre giorni e che aveva provveduto lei a tenermi in vita e curarmi. La ringraziai e le chiesi perché mi aveva salvato la vita. Mi osservò sorridendo e mi rispose semplicemente che ero molto simpatica. Rimasi scioccata.
 
Poco dopo mi domandò se mi piacevano le piante. Ma che domanda idiota? Ma cosa ne sapevo io se mi piacessero le piante? Questa è proprio fuori di testa!
 
Le chiesi se si era già scontrata con Batman, lei asserì e mi confessò che il suo rapporto era più amore e odio e molte volte il pipistrello le aveva salvato la vita. 
 
Forse stiamo parlando del pipistrello sbagliato!
 
Mi suggerì di conoscerlo meglio, sicuramente sarei andata a prendere i biscotti e il te con lui, sicuramente.
 
Era completamente fuori di testa e io dovevo andarmene via da lì, ma lei mi offrì quella specie di casa per rifugiarmi. Rifiutai, io dovevo tornare dal mio Puddin. Mi osservò con sguardo severo e mi rimproverò dicendomi che ero una stupida a tornare da colui che l’aveva ridotta in fondo di vita. Ma lei cosa ne sapeva del nostro amore? 
 
Quella sera stessa tornai da Joker ma l’accoglienza fu disastrosa, lui mi caccio e iniziammo una furiosa lite, per la seconda volta rimasi mezzo stremata per terra, stava per darmi il colpo di grazia ma delle liane di edera lo imprigionarono e lo lasciarono sospeso per aria. Mi voltai, Ivy era lì, in piedi sulla porta che guardava Joker con odio. La sua voce era distorta si avvicinò e mi chiese se stavo bene, mi aiutò ad alzarmi e fuggi con lei... Non sarei più tornata dal Joker per molto tempo.
 
Non da colui che non mi amava.”







 



 
Angolino
 
Non è finita qui!!
Non disperate sto scrivendo il continuo!
Oggi vi ho voluto regalare un capitolo molto lungo, su un rapporto che io personalmente adoro. Il capitolo precedente non mi è piaciuto molto, anzi…così ho deciso di regalarvi qualcosa di carino.
Finalmente sono riuscita ad introdurla e finalmente posso scrivere del loro rapporto.
Ci sarà anche Catwoman prossimamente.
Spero questo capitolo vi sia piaciuto.
Alla prossima
E.
  
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