Anime & Manga > Creepypasta
Segui la storia  |       
Autore: I_love_villains    17/09/2016    2 recensioni
Allora, intendo raccontare le avventure delle mie due Creepy preferite, anche se non mancheranno le altre. Ci saranno diversi episodi, avventurosi, divertenti, tristi, come nella vita. Indovinate a chi si deve il rating giallo? Beh, spero che ci divertiremo insieme.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kage Kao, Offenderman, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un quarto d’ora a mezzanotte. Rosalie passeggiava su e giù in una stanza, agitata. Preoccupata. Il suo piano stava per essere compiuto, però aveva un brutto presentimento. Vide i demoni spostarsi nella camera d’ingresso, pronti ad accogliere chiunque sarebbe entrato in quella casa. La strega si costrinse a fermarsi, continuando comunque a stropicciarsi le mani.
“Non verrà da solo” mormorò.
“E chi si porterà dietro?” domandò Bloody, molto più tranquilla. “I Proxy del fratello?”
“Non lo so, può darsi.”
Rosie riprese a muoversi.
“E tu ti preoccupi per loro?” si stupì Anna.
“No ... ma complicano le cose.”
“Se si tratta dei Proxy posso pensarci da sola.”
“Non sono loro.”
La strega si fermò. Consultò il suo specchio magico, dove pian piano apparve un’immagine dell’esterno.
“Che vuoi dire?”
“Ci sono Jeff, Nina, alcuni che non conosco ...”
“Tranquilla, andrà tutto secondo i piani” la rassicurò Bloody.
Rosalie annuì, pensierosa. Loro due dovevano occuparsi solo di Offender, i demoni di tutti gli altri.
“Vieni, lasciamo che per primi ci pensino i miei demoni.”
“Agli ordini, socia.”

“È una casetta piccolina” commentò Laughing Jack girando intorno all’abitazione.
“Sfondo io la porta!” si prenotò Jeff.
Il killer prese la rincorsa, ma fu bloccato da Eyeless Jack.
“D’accordo che ci aspettano, ma vuoi proprio avvertirle del nostro arrivo?”
“E poi la porta è aperta” disse Judge Angel girando la maniglia.
Alcuni ridacchiarono.
“Ricomponetevi” li rimproverò distrattamente Satàna. “E state pronti, avremo presto compagnia.”
Le Creepy annuirono, serie, ed entrarono nella casetta di legno. Tutte le stanze erano vuote. Una botola era aperta apposta per loro. Si scambiarono sguardi titubanti prima di scendere.
“Qui è così buio” sussurrò Nina.
“Sentite anche voi strani versi?” domandò Painter.
“Sì” mormorò Sadie.
I versi divennero più distinti mano a mano che scendevano. Ebbero appena il tempo di registrare che in quelle grotte vi erano mobili, poltrone e altre cose che si trovano solitamente in casa, prima che gli esseri al comando della strega li assalissero. Quelli diventati così da poco, come Kirsten, scapparono alla loro vista, ancora troppo bambini per non temerli, ma gli altri mirarono a ucciderli. Quanto ai dieci demoni, loro scomparvero alla vista di Satàna. Si ritenevano già fortunati ad avere un corpo, non avevano alcuna intenzione di perderlo o peggio.
“Cosa cazzo sono queste cose?” gridò Ben per farsi sentire.
“Non lo so” rispose Jill mentre ne tagliava uno con la motosega. “Pensa a farli fuori.”
“Ahaha! Perché uccidere solo umani? Posso essere letale anche per i mostri!” esclamò Jeff accoltellandone uno. L’essere gemette e il killer infierì ancora con Colty.
“Così opera un angelo” disse Judge Angel soddisfatta. Ne aveva già decapitati tre.
“Ehm, sbaglio o quello era già morto?” domandò Sadie dopo pochi minuti.
“Ho l’impressione che il numero non diminuisce” fece Painter. “Quindi o arrivano rinforzi o …”
“Sono sempre gli stessi” confermò Satàna.
“Beh, sto cominciando a stancarmi” disse Offenderman mentre stritolava due esseri.
“Continuiamo ad avanzare, qui siamo troppo accerchiati.”
Le Ceepy seguirono il consiglio di E. J. Combattere fu più facile, ma i demoni sono immortali e semplici armi non li avrebbero fatti discendere all’inferno. Ad un tratto uno di loro si avventò su Jeff, aggrappandosi alla felpa e cominciando a scavare solchi nella sua carne. Il ragazzo urlò e sbatte contro le pareti rocciose per liberarsi.
“Nessuno tocca il mio Jeffy!” si arrabbiò Nina.
Gli tolse di dosso la bestia con uno strattone e lo finì a coltellate.
“Tutto bene, amorino?”
“Sì, certo, avevo tutto sotto controllo.”
Jill, avanzando, scorse Bloody. Puntò su di lei. La mora la annusò.
“Caramelle e dolci vari? Odore strano.”
“Il migliore che c'è!”
Jill mandò su di giri il motore della sega e le si avventò contro. Ma la sua era un’arma pesante. Bloody la evitò facilmente, riuscendo a graffiarle la faccia. La bianconera non ebbe tempo per tentare un altro assalto contro di lei, poiché fu accerchiata da mezza dozzina di mostriciattoli.
“Isoliamo Offender” disse Rosalie all’alleata.
Era giunto il momento propizio. Infatti lo Slender era stato messo all’angolo da un paio di esseri simili a grossi lupi e per non fare una brutta fine si era teletrasportato nella stanza vicina, vuota.
“Finalmente ci siamo” gioì la strega, entrando nella camera.
“Una bambina?” si sorprese Smexy.
Bloody seguì Rosalie, assumendo inconsapevolmente un aspetto lupino appena vide l’odiato ex- padrone.
“Siamo al circo?” rise Offenderman. Non poteva credere che quelle due gli stessero causando tanti problemi.
“Ridi pure, finché puoi” disse Rosie, calma.
“La pagherai cara ... bitch!” esclamò Bloody Wolf.
“Oh, sono qui” la invitò Smexy.
Bloody non resistette alla provocazione. Gli saltò addosso, ma Offender era preparato e la ricacciò indietro con i suoi tentacoli.
“Fanno sempre più schifo quei cosi” commentò Anna.
Rosalie lo immobilizzò contro la parete con un incantesimo. Il mostro era davanti a loro, momentaneamente indifeso, come avevano sognato da quando la loro vita era stata distrutta.
“Bloody, purtroppo non possiamo divertirci quanto avremmo voluto” fece la strega, solo in parte rammaricata.
“Facciamo come lui ... rapidamente.”
“Non mi piace questa allusione” disse Offender divincolandosi.
“Cos'è che volevi fare con il suo cuore?” lo ignorò Rosie.
“Lui ha polverizzato il mio, ora tocca al suo fare la stessa fine” rispose l’ex- Proxy con uno sguardo da psicopatica.
Tuttavia Offenderman non ne fu intimidito. Anzi, smise di divincolarsi e ridacchiò.
“Che carine che siete, fate quasi pena.”
“Oh, povero illuso padrone” lo prese in giro Anna.
“Ora ho una Proxy migliore, come già sai.”
“Un'assassina come te ... un altro mostro. Per te sarà già tanto morire rapidamente” replicò Rosalie, furiosa.
“Poverina, ormai non tornerà ... ha sofferto tanto per nulla” mentì Bloody.
“Joahnn non sarà contento” si limitò a commentare lui. Se solo avesse potuto muoversi …
“Sbrigati, si avvicinano” avvertì Rosie.
“Adesso basta!” si sentì dall’altra sala.
Stufa di quella situazione, Satàna evocò le fiamme infernali. Le spedì sui mostri, che urlarono di dolore e paura e fuggirono.
“Grande! Bel colpo!” si complimentarono le Creepy.
Gli oggetti cominciarono a bruciare.
“Ehi, bastarde” le richiamò la succuba, separando Bloody da Offender prima che lei potesse mettere in atto la sua minaccia.
“Cazzo” ringhiò la ragazza ritraendosi in fretta per non scottarsi.
La strega pronunciò immediatamente un incantesimo che fece apparire getti d’acqua, ma il fuoco divampò lo stesso.
“Siamo fottute, vero?” chiese Bloody.
L’alleata non le rispose: le fiamme avevano cominciato a divorare il suo vestito e lei, atterrita, tentava di spegnerlo. Anche Bloody si diede da fare, inutilmente. Quando il fuoco le raggiunse i capelli, Rosalie urlò.
Ciò riscosse le Creepy.
“Ehm, di sopra è tutto di legno, giusto?” ricordò Ben.
“Cazzo, fuoco in una casa di legno!” esclamò Jeff.
“Li ha mandati via, no? Ora andiamo anche noi” disse saggiamente E. J.
Ripercorsero la scala, di corsa. Erano trionfanti e ridevano. Smexy e Sat li seguirono, uscendo per ultimi.
“Un bel rogo per una strega” commentò la donna.
“Ora capisco perché le bruciavano” ghignò Offender.
Nel rifugio sotterraneo erano rimasti solo Rosie, Bloody e Segugio.
“Segugio, va fuori!” ordinò Anna.
Il lupo mannaro guaiva pietosamente, consapevole che la sua padrona stava morendo in uno dei modi più dolorosi al mondo. Ignorò il comando di Bloody.
“HO DETTO ESCI!!”
Segugio l’accontentò, più o meno: uscì dalla stanza, aspettandola vicino alle scale. La ragazza non sapeva che fare, se mai c’era qualcosa che potesse ancora fare. Ancora una volta, qualcuno a cui era legata era morto e lei non aveva potuto impedirlo. Rimase lì anche quando la strega smise di urlare e di muoversi, paralizzata. Sarebbe morta se Segugio non fosse tornato per portarla fuori. Bloody ci mise un po’ a riprendersi, per via del fumo inalato, ma poi fece spuntare fulmineamente le orecchie lupine.
“Dimmi che era tutto un sogno” supplicò Segugio.
“Rivoglio Rosie” pianse lui.
“Anche io … Non posso credere di aver perso ancora una persona cara ...”
Anna lo strinse, piangendo con lui. Dopo qualche minuto e qualche triste ululato, il dolore parve più gestibile.
“Ora che faccio?” le domandò Segugio, sfinito.
“Prima di tutto ci serve un posto dove stare.”
“Vengo con te?”
“Certo. Non potrei mai abbandonarti, amico.”
“Ora ho solo te” disse Segugio, leccandola.
“E io te” rispose Bloody.
I due amici si incamminarono nel bosco, in cerca di un posto sicuro lontano dal territorio delle Creepy.



***Angolo Autrice***
La mia OooooCcccc! T^T
Poveri anche Bloody e Seg :'(
Beh, avevo avvisato. Nel prossimo le cose sono un po' più felici, ma servono i fazzoletti se vi commuovete facilmente.
A presto!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Creepypasta / Vai alla pagina dell'autore: I_love_villains