Roy vide Ling contrarre il volto in una smorfia rabbiosa nel tentativo di trattenere una risposta poco diplomatica ma assai consona alla sua ingiuria di “sangue bollente di Xing”. Probabilmente gli avrebbe retoricamente domandato da quale inferno uscisse fuori quel Roy Mustang del tutto stravolto nel modo di pensare e di agire, perché mai un uomo come lui fosse diventato la copia fredda e cinica del se stesso di alcuni anni prima, ma, limitandosi a lanciargli un’occhiata delusa e disgustata, abbassò il capo e sospirò con sconsolazione.
D’altronde, anche Ling era cambiato nonostante non ne avesse piena coscienza.
«So cosa pensi», riprese infine Roy.
«Oh, sì che lo sai», disse l’altro «sei un gran bastaldo. Questo è quanto».