Fanfic su artisti musicali > Got7
Segui la storia  |       
Autore: _MartyK_    19/09/2016    2 recensioni
#markson
Mark Tuan è un hikikomori: da quando aveva sedici anni vive rinchiuso nella sua stanza, non curandosene del mondo esterno e della realtà. E' timido, perennemente imbronciato e un tantino scontroso con chiunque gli rivolga la parola. I suoi genitori hanno provato a farlo convivere con alcune ragazze in affitto, ma purtroppo non ha funzionato, così chiedono l'aiuto di un... ragazzo.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mark non riusciva ancora a credere che quello che stava con le spalle appoggiate allo stipite della porta fosse Jackson, il tizio di Facebook.
Insomma, cosa c'entrava lui col suo mondo? Non era in palestra a fare pesi, addominali e roba del genere?
Dietro di lui comparve Simone con un sorrisetto furbo sul volto.

- Mi raccomando Mark, fa' il bravo e sii gentile con lui- disse, per poi lasciarli soli e scendere al piano di sotto.
A pensarci bene, Mark manco se lo ricordava com'era fatto il piano di sotto, nè sapeva se nel corso di quei due anni i suoi avessero fatto ristrutturazioni.
Usciva dalla sua camera solo per andare in bagno.
Una volta rimasti soli, Jackson si mise a camminare nella sua direzione e osservò con curiosità tutto ciò che c'era nella sua microscopica camera da letto.
Gonfiò le guance e tirò un calcio all'aria, segno che era piuttosto imbarazzato. Ma questo gesto Mark non sapeva interpretarlo.

- Quindi tu sei Jackson- fu tutto quello che gli venne in mente.
Inizio grandioso, pensò.

- Già- annuì l'altro, continuando a gironzolare a vuoto.
Si fermò non appena vide una foto incorniciata al muro: ritraeva un piccolo Mark, felice con i suoi genitori e... un cagnolino.

- E lui chi è?- chiese il moro indicando l'animale. Mark si sporse e subito s'incupì.
Perchè era andato a pigiare quel tasto dolente?!

- Era il mio cane Timmy. L'abbiamo perso qualche anno fa, non è mai ritornato- rispose abbassando lo sguardo.
Anche la sua voce era diversa, più roca. Jackson si accorse del cambiamento di umore dell'altro e prontamente si scusò.

- Mi dispiace, io non lo sapevo-

- Non lo sapevi? Per caso hai visto un cane scodinzolare tutto contento in casa?!- quasi urlò il biondo, alterando di poco il tono di voce.

- Ho detto che mi dispiace- ribadì Jackson.
Mark a quel punto si calmò, ricordandosi delle parole della madre.

''Okay Mark, stai calmo. Se fai scappare anche lui rimarrai chiuso qui dentro per sempre'' si ritrovò a pensare. Poi il per sempre gli faceva talmente tanta paura che un brivido percorse tutta la spina dorsale.
Nel frattempo Jackson si sedette con nonchalance sul letto, accanto a Mark. Guardandolo con la coda dell'occhio, si accorse che si irrigidì.
Spostò una mano nella sua direzione e si avvicinò a lui. Mark si allontanò fino a sbattere la schiena contro il cuscino.
E fu a quel punto che gli occhi nocciola dell'altro incrociarono i suoi, paurosi e altrettanto scuri.

- Si può sapere che vuoi?- sbottò il biondo, stringendosi al petto il coniglietto peluche.

- Tirarti fuori da questo buco- disse l'altro scrollando le spalle.

- Non mi hai chiesto neanche se mi trovo bene qui!- protestò Mark. Jackson sbuffò in una risata.

- Oh scusa, ti piace startene rinchiuso nella tua stanza, mentre gli anni più belli della tua vita vanno in fumo?- domandò in tono sarcastico.
Non se n'era nemmeno accorto, nel domandarglielo il suo viso si era inaspettatamente avvicinato a quello di Mark. Lo vide arrossire lievemente.

- Sì, penso che se una persona crede che una cosa sia giusta da fare deve farla e basta- bofonchiò, nascondendo il viso dietro il peluche.
Il moro abbassò la testa del coniglietto, incontrando ancora una volta gli occhi del biondo. Il suo sguardo era corrucciato e le sue labbra erano serrate in una smorfia di disappunto.

- E se per te è giusto io che ci sto a fare qua?-

- Chiedilo ai miei, io non ho chiesto nulla-

- Quindi a te sta bene se me ne vado- e non era una domanda. Mark scrollò le spalle, sinceramente era arrivato a un punto che non gliene fregava un cavolo.

- Bene! Addio Mark- concluse con un'alzata di mano. Aprì quella dannata porta e la richiuse.
No, non aveva intenzione di andarsene. Piuttosto, voleva conoscere la reazione del biondo.
Poggiò la schiena contro la porta e si lasciò andare, portandosi le ginocchia al petto e aspettando un segno divino dal cielo. Era disposto a stare lì tutta la notte, pur di vedere Mark Tuan arreso.
La reazione, per sua fortuna, non tardò ad arrivare e sentì il ragazzo sbuffare e lamentarsi.

- Se n'è andato davvero, incredibile! Che razza di idiota! Giuro che io..- il monologo venne interrotto dalla brusca entrata di Jackson.

- Ah-aaah! Allora vedi che non è la cosa giusta?!- esclamò puntandogli un dito accusatorio.
Il ragazzo sgranò gli occhi e dischiuse la bocca, facendo per dire qualcosa ma bloccandosi subito. Quello stronzetto lo aveva fregato.

- Non è una delle cose più belle del mondo stare da solo- ammise, non togliendosi mai dalla faccia quell'espressione imbronciata e allo stesso tempo seria.
Sentiva di nuovo quella sensazione di vuoto allo stomaco e il magone che torturava la sua povera gola. Al contrario, il volto di Jackson si dipinse di un sorriso sincero e genuino.
Per un istante il cuore di Mark fece una capovolta, diamine quel sorriso era a dir poco fantastico! Le labbra erano rosee e carnose al punto giusto, e distese in quel modo, mostrando denti perfettamente bianchi, era qualcosa di... magico.
Oh che andava pensando! Non era mica gay!
Cioè, era strano che uno a diciott'anni non avesse mai avuto una ragazza, però restava il fatto che gli piacessero le femmine. Su questo poteva metterci la mano sul fuoco.

- Ci sono io con te- gli disse dolcemente. Si mise per terra, incrociando le gambe. Inaspettatamente Mark lo raggiunse, così senza dir nulla.
Non era passata neanche mezz'oretta e già quel ragazzo faceva progressi.
Far sorridere la gente era un bel passatempo, pensò Jackson.



I due restarono in religioso silenzio per un po': Mark era perso nei suoi strani e cupi pensieri, chiedendosi se fosse il caso di fidarsi del ragazzo che aveva accanto oppure no, mentre l'altro osservava incessantemente ogni piccolo movimento del biondo. Non era maniaco, semplicemente voleva capire cosa lo innervosisse tanto.

- Di' qualcosa- d'un tratto sibilò tra i denti. Jackson alzò un sopracciglio, interrogativo.

- Va bene. Qual è il tuo cibo preferito?- chiese tamburellando l'indice sul mento, con fare pensieroso. Mark non ci mise molto a rispondere.

- Lasagne al forno, e il tuo?-

- La carbonara- Mark storse il naso.

- Davvero? Mi stai dicendo che non sei vegetariano?- chiese.
Cavolo, la sua prima domanda ad un semi-sconosciuto! Se avesse potuto si sarebbe battuto le mani da solo, con tanto di standing ovation.

- Cosa ti fa pensare che sia vegetariano?- rispose con un'altra domanda Jackson, divertito.
Colpito e affondato.
Aveva ragione, lui non poteva saperlo dato che non lo conosceva. Mannaggia a Zuckerberg e le sue 'persone da conoscere'.
Doveva dirgli la verità e fare la figura dello stalker asociale? Di certo non voleva avere pesi sulla coscienza, seppur microscopici.

- Ho visto il tuo profilo Facebook- borbottò velocemente, voltandosi dall'altro lato e strizzando gli occhi.

 - Che?-

- Ho visto il tuo profilo e diceva che fai scherma e che vorresti fare il body builder, per cui ho collegato le cose e...- Mark si bloccò non appena si accorse di essere fissato in modo perplesso.

- Oh insomma! Credevo che i palestrati fossero vegetariani, ecco- sbottò.
Il moro sghignazzò, prima piano e poi sempre più forte, fino a scoppiare in un grassa risata. Rise parecchio, al punto che rotolò a terra e si massaggiò la pancia.
Mark non seppe con precisione se lo stava prendendo per il culo o se era stato divertente e basta.

- Mi fai morire così. E comunque no, mangio di tutto e adoro in particolare la carne- gli sorrise, asciugandosi una lacrima dagli occhi.

- Ah bene. E uhm... prima, quando ti sei messo a ridere, mi stavi prendendo per i fondelli o cosa?- decise di chiedergli l'altro.

- Assolutamente no, mi hai semplicemente fatto ridere-

- Oh... okay-
Mark sentiva che quella pseudo-conversazione sarebbe finita lì. A meno che Jackson non avesse tirato fuori un altro argomento.
Ma poi, perchè dovevano per forza parlare? Non potevano leggersi nella mente e scoprire tutto l'uno dell'altro?
Dio, doveva smetterla con la fantascienza e cose simili.

- Ho l'mp3, ti va se ascoltiamo un po' di musica?- propose il moro. Il volto di Mark assunse un'espressione indecifrabile persino per lui, un mix tra delusione e scocciatura.

- Va bene-
Jackson tirò fuori dalle tasche del pantaloncino le cuffie e ne passò una al ragazzo. Selezionò la playlist e partì una canzone. Il ritmo era regolare e abbastanza rock.

- Do you ever feel like breakin' down? Do you ever feel other places? Like somehow you just don't belong, and no one understands you- prese a canticchiare Jackson.

- Voglio il titolo e il nome del cantante!- esordì presuntuoso l'altro. Il moro sorrise.

- Welcome to my life dei Simple Plan-
Quella canzone era troppo azzeccata per essere partita a cavolo da una playlist di duecento canzoni e più. Mark si chiese se il ragazzo non l'avesse fatto apposta.
Il diretto interessato continuò a cantare stonato, gesticolando con la convinzione di essere una super star in un palco con milioni di fans.
Chiuse gli occhi, la voce si fece sempre più bassa e roca, diventando quasi un sussurro. Pian piano la testa di Jackson andò a poggiarsi alla spalla di Mark.
Il biondo sussultò al contatto, trattenendo il respiro per un attimo. Non sapeva che fare, di certo non voleva disturbarlo, sebbene stesse praticamente sonnecchiando sulla sua spalla. O forse no.

- Scusami, non me n'ero accorto- bofonchiò il moro allontanandosi bruscamente da lui.
Ci mancava solo che l'avesse terrorizzato a causa dei suoi modi fin troppo amichevoli, e quello era l'ultimo dei suoi pensieri.

- Non fa niente, tranquillo- rispose miracolosamente.
Mark Tuan che risponde così, senza un lamento in stile balenottera azzurra? Mark Tuan è tranquillo?
Forse quell'incontro stava durando troppo, di solito congedava Sun Hi dopo neanche quindici minuti che stava in camera sua.
Perchè con Jackson non era la stessa cosa?
Erano queste le domande che torturavano la sua povera testolina bacata e il moro se ne accorse.

- Penso che per oggi tu abbia fatto parecchi progressi, visti i trascorsi- disse grattandosi la nuca. Mark annuì in automatico.
L'altro si alzò da terra e stese la mano al ragazzo per aiutarlo. Rimase meravigliato della forza che Jackson aveva nelle braccia, mancava poco e gli andava addosso.

- Racconterò ai tuoi quello che abbiamo fatto, sempre se ti va- continuò. Il biondo non fece altro che annuire, impassibile.
Jackson raggiunse la porta della stanza e si voltò un'ultima volta verso Mark.

- Ci rivedremo?- domandò speranzoso, gli occhi brillavano di felicità.

- Sì- rispose l'altro, aveva il tono deciso e sincero. Il moro sorrise e lo salutò con un gesto della mano.
Gesto che Mark non potè ricambiare in quanto l'altro era già andato via. Riuscì a sentire i suoi passi percorrere le scale e sospirò.
In qualche modo sentiva uno strano vuoto farsi spazio nel suo stomaco, aveva come la voglia di rimanere ancora un po' con lui.
Magari non per forza discutendo, però... gli mancava.
Che parola grossa era per Mark! Se spesso gli capitava di non dormire la notte, beh, quella sarebbe stata inclusa.


***
Salveeee!! Rieccomi col secondo capitolo, spero vi sia piaciuto l'incontro. So che non è un granchè ma, oh, è pur sempre un Mark Tuan a cort di parole, anche nella realtà non è che sia poi così logorroico ahaha XD voi che dite, Jackson riuscirà nell'impresa del secolo? Spero come al solito che vi piaccia ^^ baciiii _MartyK_ <3
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Got7 / Vai alla pagina dell'autore: _MartyK_