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Autore: alessandroago_94    22/09/2016    6 recensioni
Questa è una raccolta di poesie molto semplici. Ognuna narra di sentimenti, di luoghi e di situazioni diverse tra loro, insomma, ci sarà un po’ di tutto. Ringrazio già tutti coloro che vorranno entrare e dare un’occhiata a questi miei piccoli scritti.
Genere: Generale, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sam

SAM

 

 

 

 

 

 

 

 

Sam, senza mai stancarsi, pedalava,

e non se ne importava

di chi voleva fermare la sua bicicletta,

che per i vicoli proseguiva, lesta.

 

Sam, da un decennio, viaggiava tutto l’anno

senza neppure fermarsi per fare un bagno,

era sempre in sella, trepidante,

senza mai essere titubante.

 

Pensava che fermarsi volesse dire perdere

la voglia folle di correre,

d’inseguire i tratti sempre lontani dell’orizzonte blu,

e così non si sarebbe voluto fermare mai più.

 

Sam frenava leggermente la sua corsa per mangiare,

oppure dalla sua borraccia sorseggiare,

ma mai per andare a dormire su un comodo letto,

con magari sulla testa un tetto.

 

La sua casa era la bicicletta,

essa era la sua famiglia più prediletta.

Lo sport lo viveva a contatto con la natura,

mangiando solo qualche verdura.

 

Sam non era mai stanco di pedalare,

tranne quel giorno d’inverno molto strano,

quando levandosi il pesante e variopinto pastrano

si accorse di far fatica pure a respirare.

 

Lui, che era sempre vissuto all’addiaccio,

che aveva affrontato con coraggio le notti di ghiaccio,

con ardore l’arsura del sole, con passione la pioggia e il vento,

capì che era malato, tutt’a un tratto spento.

 

Soccorso sul ciglio della strada da un passante,

riuscì solo a dire di sentirsi simile a Dante,

ovvero un grande esiliato che, senza meta,

invece di scrivere un libro aveva inseguito una cometa.

 

Un malore lo bruciò,

prima di giungere all’ospedale lo divorò

con fretta, con smaniosa impazienza,

e di lui al mondo non rimase neppure la sua essenza.

 

Ciò che restò in suo ricordo è una lapide,

venerata solo dal figlio Davide,

con cui il padre non aveva mai condiviso nulla

se non a volte la via della strada, così brulla.

 

Eppure, il giovane ha conservato

la bicicletta che in passato

era stata compagna di vita del padre,

e, ogni giorno, se ne prende cura, con amore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

Buongiorno, cari lettori e care lettrici, e grazie per aver letto anche questo componimento.

Spero che vi sia piaciuto! È una storiellina scritta in versi.

Continuo a ringraziare immensamente tutti i miei magnifici recensori, che ogni settimana mi lasciano un loro cortese parere e mi supportano con costanza e gentilezza.

Grazie di cuore per tutto, e buona giornata! A giovedì prossimo.

   
 
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