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Autore: Yechan    24/09/2016    2 recensioni
Dal racconto:
-Sei tu la causa del suo comportamento, non l'hai ancora capito?- Disse mentre si mise le mani in tasca e incominció a camminare.
-No, non riesco a capirlo.- Risposi.
Non capivo sul serio, non riuscivo a comprendere il suo comportamento cosí infantile. Ogni settimana lo beccavo con una ragazza diversa e tutte le volte che ci incrociavano per i corridoi della scuola o per strada, lui mi ignorava del tutto. Eppure prima pensavo che fossimo buoni amici..
-Davvero, non lo capisci? Non ti facevo cosí ingenua.- rise ed io lo guardai male.
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TRAMA:
Mi chiamo Mizuki Sawada e sono una ragazza di 18 anni. Frequento il penultimo anno (ancora) della scuola superiore della città di Inazuma, la Raimon high school. Sono una semplice adolescente che studia e lavora la sera in un minimarket.
Pensavo che vivere da soli fosse la cosa più eccezionale per un'adolescente come me.. ma ora ho realizzato che essere adulti... fa schifo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ibuki Munemasa, Nozaki Sakura, Nuovo personaggio, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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FARFALLE NELLO STOMACO// CENTRO COMMERCIALE

Aprí gli occhi lentamente e notai di trovarmi in un posto diverso da camera mia, ero in infermeria.

Per quanto ho dormito? Pensai osservando il soffitto bianco sopra di me.

Il letto, su cui ero sdraiata, era incredibilmente comodo. Avevo dormito davvero bene ma improvvisamente sentì un dolore forte alla testa.

«Ahia..» mormorai tenendomi la fronte e cercando di mettermi a sedere sul letto, notando poi che c'era qualcuno seduto sulla sedia accanto a me.

Era Shindou e stava dormendo..

Rimasi per qualche istante immobile a fissarlo e, cercando di capire per quale motivo fosse lì.

Ma per qualche ragione, ciò mi faceva davvero piacere.

Mi alzai lentamente dal letto per andare a svegliarlo ma, quando lo stavo per fare, mi fermai per qualche secondo.

Mi persi ad osservare il suo viso addormentato.. era così tenero che quasi mi dispiaceva svegliarlo.

«Shindou, sveglia.. » dissi scuotendo piano la sua spalla.

«Sono sveglio..» biascicò, strofinandosi gli occhi.

«Oddio, mi sono addormento!» esclamò improvvisamente alzandosi dalla sedia e finimmo per ritrovarci faccia a faccia.

Entrambi diventammo rossi e ci allontanammo subito.

«Ehm scusa.. non volevo..» balbettò agitando le mani.

«Tr-raquillo!» mi agitai anche io e diventando più rossa di prima.

E dopo di ciò nessuno di noi due parlò, era davvero imbarazzante inoltre, non sapevo cosa dire o fare in quella situazione.

«Comunque, stai bene?» chiese spezzando, così, quel silenzio incomodo.

Annuì leggermente e lui sorrise con tale dolcezza che sentì quasi il mio petto scoppiare, non era possibile che i mi sentissi così per qualcuno.

«Certo che Nozaki ha molta forza nelle braccia, no?» si portò una mano dietro la nuca ridendo.

Aveva ragione, era stata lei a mettermi k.o. con quella schiacciata però.. non mi aveva chiesto scusa o forse lo farà domani..

«Giá, ha troppa forza quella ragazza.» risi anche io per poi ricordarmi che oggi dovevo andare a lavorare.

«Per caso sai che ore sono?» chiesi e lui controllò subito sul suo cellulare.

«Le sette.» rispose Shindou e per poco non svenivo. Dovevo andare a lavorare tra mezz'ora.

«Cavolo, é tardissimo! Per caso sai dove sono le mie cose?» domandai disperata.

«Nello scaffale di fianco alla porta, è successo qualcosa?» chiese guardandomi interrogativo.

«Dovrei andare a lavorare tra mezz'ora..» dissi mentre mi dirigevo verso lo scaffale.

«Se vuoi ti posso portare io.» propose il castano.

«Hai la patente?» mi sorpresi.

«No, ho un autista.» rise.

Sgranai gli occhi, Shindou era così ricco?

«Wow.. beh.. se non è un problema..» dissi piano e il castano annuì sorridendo.

«Grazie mille!» esclamai contenta.

Shindou mi stava salvando da un imminente richiamo da parte del direttore.

«Andiamo allora.» disse facendomi segno di seguirlo.

Assieme ci avviamo verso il cancello della scuola e lì vicino c'era parcheggiato la sua macchina, una bella Audi blu scuro. Salimmo nell'auto.

«Andiamo al minimarket, quello vicino a casa.» disse Shindou e l'autista annuì.

«Tra dieci minuti dovremmo essere lí.» continuò Shindou voltandosi verso di me.

«Non so come ringraziarti.. ti devo un favore.» risposi imbarazzata.

«Non è necessario Sawada-san, tu infondo hai aiutato me l'altra volta ed ora io sto aiutando te.» sorrise.

Lui era gentile nei miei confronti e, non esisteva un secondo fine eppure.. per un momento mi sentì delusa dalla sua risposta, speravo in qualcos'altro.

«Sei davvero gentile..» dissi candidamente.

«Me lo dicono spesso.» mi rispose. «Comunque, tu e Ibuki siete amici?» continuò.

Quella domanda per poco non mi fece scoppiare dal ridere, il mio rapporto con Ibuki era così strano che nemmeno io sapevo definirlo.

«È difficile da dire ma credo che lo siamo.» a quelle parole Shindou mi guardò alquanto strano.

«In che senso? Vi sentite?» chiese ed io soffocai una risata.

«Mai! Lui ed io siamo completamente diversi. Inoltre è l'ex di una mia cara amica.» dissi.

«Intendi Nozaki?» fece lui ed io annuì. «Ah.. capisco, è in classe con me.»

«Uhm.. quindi sei all'ultimo anno!» dissi con un tono di voce un po' troppo alto e lui ridacchiò.

«Si, sarà davvero una faticaccia. Ci hanno già riempito di compiti e interrogazioni.» sospirò.

«Massì, ce la farai. Ce la sta facendo pure Ibuki !» dissi facendolo ridere.

«Anche se non sembra, ti assicuro che Ibuki è bravo a scuola!» disse tra le risate.

Stavo per rispondere qualcosa ma la macchina si fermò.

«Siamo arrivati.» annunciò l'autista.

Per mia sfortuna eravamo davanti all'entrata del mio lavoro e dovetti scendere dalla macchina del castano.

«Ci vediamo a scuola Sawada-san! »

«Si, grazie ancora.. ciao!»

Lo salutai e lui mi sorrise per poi dire all'autista di partire.

Rimasi per qualche momento a guardare l'auto allontanarsi, poi portai una mia mano al petto , avevo il battito a mille e le guance rosse. Shindou stava incominciando a piacermi ed, era la prima volta che mi sentivo così per qualcuno.

Ma.. qualcosa mi diceva che io non gli interessavo in quel modo..

[Il giorno dopo...]

Come ogni mattina mi alzai presto, mi preparai, feci colazione e uscì dal mio appartamento. E come sempre incontrai Ibuki fuori dal mio cancello ad aspettarmi.

«Ehi.» mi salutò ed io pure.

«Allora come va la botta?» mi chiese.

«Bene dai, non fa più male.» risposi e lui sorrise.

«Menomale, non pensavo che Nozaki avesse così tanta forza.» ammise l'albino.

«Nemmeno io.» dissi.

Stranamente quella mattina, Ibuki ed io non parlammo molto. Ciò, sinceramente, non mi dispiaceva.. i miei pensieri erano concentrati sul altro.

«Beh.. ci vediamo all'uscita.» disse l'albino prima di salire le scale ed io annuì.

Mi guardai un po’ attorno nella speranza di vedere Shindou ma niente, probabilmente lui era già in classe.

Quanto vorrei essere in classe con lui.. pensai avviandomi in classe e nel contempo maledendo me stessa per non essermi impegnata l'anno scorso.

«Ehi Sawada!» sentì qualcuno chiamarmi, mi voltai e vidi Tsurugi camminare verso di me.

Lo salutai e lui poi mi chiese se andasse tutto bene.

«Che figura però..» mi portai una mano al viso esasperata.

«Può capitare a chiunque.» cercò di calmarmi. «Comunque, Aoi e Tenma pensavano di andare al centro commerciale oggi. Che ne dici?» mi chiese.

Rimasi sorpresa, raramente venivo inviata per uscire poiché l'anno scorso tendevo sempre a isolarmi dai miei vecchi compagni di classe.

«Beh.. oggi ho il giorno libero.» dissi arrossendo leggermente, mi sentivo felice per la sua proposta.

«Ottimo allora, ti farà bene uscire un po'» mi sorrise.

Tsurugi dal fuori può sembrare un tipo freddo e scontroso ma nel profondo era un grande amico che si prendeva cura di chi gli importava.

«Lo spero.» sorrisi anche io e assieme ci avviamo in classe. Erano arrivati tutti compresi Tenma e Aoi che stavano parlando del più e del meno.

Le lezioni incominciarono e per mia fortuna non venni interrogata in nessuna materia, anche se avevo studiato non ci tenevo ad essere squadrata dalla testa ai piedi dai miei prof!

«Menomale, è finita!!» esclamò contenta Aoi.

«Dai sbrighiamoci che poi perdiamo il treno!» strepitò Tenma e assieme ci avviammo verso l'uscita.

Mentre camminavamo mi guardavo attorno sempre per lo stesso motivo, speravo sul serio di incontrare Shindou ma niente.

Ogni volta che pensavo a lui, sentivo le cosiddette farfalle nello stomaco ed era una sensazione abbastanza piacevole.

«Sawada, stai cercando qualcuno?» mi chiese Tsurugi facendomi sobbalzare.

«Io? Nessuno.. nessuno.» ridacchiai nervosa.

«Guardate c'è Ibuki!» disse Tenma correndo verso l'albino per poi salutarlo.

«Sawada, ti stavo aspettando.» disse spostando lo sguardo verso di me.

Sembrava infastidito da qualcosa, Ibuki era difficile da capire.

«Ibuki! Noi andiamo al centro commerciale oggi, vuoi venire con noi?» si intromise Aoi.

L'albino la guardò sorpreso ma poi sul suo volto apparse un sorriso.

«Certo.» rispose per poi puntare di nuovo lo sguardo su di me. «Ci divertiremo, vero Sawada?» continuó con un tono provocatorio.

«Senza di te sicuramente.» borbottai.

«Ragazzi, sbrighiamoci che sennò perdiamo il treno.» intervenne Tsurugi.

E assieme ci dirigemmo verso la stazione.

Appena il nostro treno arrivò salimmo e mi sedetti vicino ad Aoi, mentre gli altri tre erano in piedi vicino alla porta.

«Mizuki, ora che siamo da sole...» incominciò a parlare ma io la interruppi.

«Devo raccontarti ció che mi é successo!» esclamai e lei ridacchiò piano, sapeva bene che dovevo dirle qualcosa.. lo aveva capito dal mio comportamento. Oggi ero più distratta del solito.

«Beh.. dopo la pallonata mi svegliai in infermeria..» incominciai a parlare

Per tutto il viaggio le raccontai ciò che era accaduto e soprattutto come mi ero sentita poi.

«Mizuki.. sei innamorata! Un colpo di fulmine!» strepitò e mezzo vagone si voltò verso di noi tra cui anche i ragazzi che ci guardarono sconcertanti.

«Aoi..» sospirai portandomi una mano sulla fronte.

«Ehm.. scusa!» ridacchiò piano ed io la fulminai con lo sguardo.

Quando arrivammo alla fermata scendemmo e ci dirigemmo verso l'uscita. Dato che era venerdí c'era un sacco di gente che faceva avanti e indietro.

«Wow quanta gente!» esclamò Tenma.

«Fra poco farà buio, cosa facciamo?» chiese Ibuki e Aoi propose di andare prima nei negozi.

«Poi al Mc, vero?» domandó con aria supplichevole Tenma.

«Ovvio, sennò me ne torno a casa.» rispose Tsurugi ed io ridacchiai.

«Io sto con Tsurugi, niente Mc niente uscita.» risi.

«Pensi solo a mangiare eh.» intervenne Ibuki.

«Non rompere, mangiare é la cosa piú bella di questo mondo!» esclamai e l'albino scoppiò a ridere.

«Ah... siete un caso perso voi due! Sempre a bisticciare.» ci richiamò Aoi.

Dopo di ció ci avviamo verso il centro commerciale e appena entrammo Aoi mi trascinò ai negozi. C'erano un sacco di vestiti di cui la maggior parte non me li potevo permettere.

Stupida povertá. Pensai tra me e me mentre osservavo un paio di bellissimi jeans.

«Lo compri?» disse qualcuno dal dietro, era Ibuki.

«Eh magari...» risposi mentre accarezzavo il tessuto del indumento.

«Beh.. potrei comprartelo io.» disse l'albino ed io mi voltai verso di lui. Sgrani gli occhi. Non diceva sul serio, n'ero sicura. Era impossibile. A lui piaceva prendermi in giro.

Tuttavia.. se fosse così, non capirei il motivo.

Perché tutta quella gentilezza?

«Sei serio?» lo guardai sorridente.

«Certo..» sorrise. «Certo che no! Ti pare che ti compro qualcosa di così caro.» continuò per poi scoppiare a ridere.

Era ufficiale, Ibuki era una grande testa di cazzo.

Prima che potessi parlare anzi, insultarlo sentì che qualcuno mi afferrò dal braccio.

«Sawada, qui i vestiti sono cari.. nel negozio accanto ci sono le offerte.» disse Tsurugi trascinandomi via con lui evitando così che avvenisse la terza guerra mondiale.

«Sawada, che ne dici se poi andiamo a vedere un film? Ho sentito che c’é uno horror..» propose il blu mentre camminavamo verso il negozio accanto

Lui sapeva bene che mi piacevano gli horror e soprattutto guardarli al cinema.

«Serio? Andiamo a vedere gli orari allora!» esclamai contenta e gli afferrai il polso per poi correre verso la biglietteria.

«Oddio, ci sono pure le offerte per i biglietti!» strepitai emozionata osservando lo schermo in alto alla biglietteria.

Film horror e biglietti a basso costo! Si stava rivelando un bel pomeriggio fino a quando...

«Sawada, Tsurugi! Potevate almeno chiamarmi eh! Ho dovuto rincorrervi.»

Anche Ibuki era un amante degli horror...

 

   
 
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