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Autore: AlekHiwatari14    26/09/2016    0 recensioni
Ambientata molti anni dopo la saga di G-revolution.
Le foglie cadono ingiallite dal tempo, mentre i nostri ragazzi subiscono anch'essi l'effetto del cambiamento che il tempo porta con se. Ormai sono tutti cresciuti e come noi affrontano i problemi della vita che li assale ogni giorno, finchè un giorno dovranno rivalutare i loro comportamenti, stili di vita e quant'altro per riprendere ciò che loro avevano lasciato ormai infondo ad un cassetto, il beyblade...
"E se tutto tornasse? Se tutto ciò che avete bisogno, non l'avete perso e l'avete solo abbandonato lì da qualche parte?" Sussurra ai nostri eroi una voce femminile misteriosa per poi sparire nel nulla.
"Chi era?"Domanda perplesso Takao insieme al resto del gruppo.
"La situazione non mi piace..."Afferma Kai vedendo le luci spegnersi e i nostri eroi incominciare ad urlare.
...per il resto... buona lettura.
Genere: Commedia, Generale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Nuovo personaggio, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
    Il passato che ritorna.


Giappone - 24 Settembre 2016.

Takao rientra a casa esausto dal lavoro ignaro di ciò che sta accadendo nel porticato. Quando arriva lì trova i ragazzi all'in piedi a guardare in cima al muro alto della casa dove scorge una figura femminile misteriosa.
"Di nuovo tu."dice Kai vedendola per poi aggiungere:"Che cosa vuoi da noi?"
"Già. Cosa significa tempo d'agire? Agire come?" chiede dubbioso Rei, mentre la ragazza si siede e pronuncia poche parole.
"E se tutto tornasse? Se tutto ciò che avete bisogno, non l'avete perso e l'avete solo abbandonato lì da qualche parte?"sussurra facendo spalancare gli occhi ai ragazzi per poi saltare dall'altro lato del muro andandosene.
"Chi era?"domanda Takao avvicinandosi ai ragazzi.
"La situazione non mi piace..." afferma Kai vedendo che le luci si spengono. Tutti incominciano ad urlare, ma in loro soccorso arriva Hilary che le riaccende togliendo il panico dai ragazzi.
"Takao, sei sempre la solita testa calda. Che diamine ti è preso per urlare in quel modo?"sbraita Kai capendo che l'urlo del terrore l'ha contaggiato lui.
"Mi spiace, non volevo." balbetta il ragazzo facendo indice e indice.
"Beh, almeno abbiamo altri indizzi." rivela il professor Kappa continuando a scrivere a computer.
"Cosa? Hai decifrato il messaggio?" chiede Takao avvicinandosi al ragazzo.
"Tsk...possibile mai che non ci sei ancora arrivato? Anche un idiota sarebbe capace di capire ciò che vuole." afferma Kai intuendo le parole della ragazza prima degli altri.
"Vuole che noi ci riuniamo. Cos'è che tutti abbiamo abbandonato?" domanda il professore facendo pensare tutti.
"Ma certo. Si tratta dei beyblade." risponde Rei illuminando tutti.
"Of course. Come ho fatto a non pensarci!"
"E' quello che tutti abbiamo fatto. Abbiamo messo da parte amicizia e beyblade per realizzarci."continua Rei sorridendo.
"Già, ma perchè non giochiamo più a beyblade?" chiede Daichi introducendosi nel discorso.
"Perchè siamo cresciuti e non possiamo permetterci di pensare a queste sciocchezze." informa Takao alterato da quel discorso.
"Ehi, Takao? Qualcosa non va?" preoccupato, Max si avvicina al ragazzo che non li guarda neanche in faccia.
"Non so voi, ma io sono cresciuto e non posso più giocare a beyblade. Mi piacerebbe, ma cosa penserebbe la gente se ci vedesse giocare, eh? Solo che siamo un branco di dementi di quasi trent'anni che giocano come dei bambini. Ed io non posso permettermi di avere questi pregiudizi. Già ho problemi a farmi rispettare a lavoro."
C'è un'attimo di silenzio e Takao continua:"Comunque sia, io vado a dormire." e con questo lascia i ragazzi lì perplessi. Dopotutto è vero. Hanno lasciato il beyblade per la carriera ed ora si ritrovano riuniti grazie a qualcuno che vuole che si divertano di nuovo. La cosa che preoccupa tutti è: perchè costei vuole che si divertono? Cosa ci ricava se tornassero a giocare con i loro bey?

Giappone - 25 Settembre 2016.

I ragazzi si svegliano da tonfo seguito delle urla di Takao che, come al solito, è caduto dal letto appena ha visto la sveglia e scoperto che ha fatto tardi a lavoro.
"Ma anche oggi che è domenica lavora?" domanda Max perplesso.
"Veramente, a furia di essere chiamato dal capo, credo che l'abbia dimenticato." rivela Hilary facendo ridere tutti. Takao non ci mette molto a capire l'errore fatto.
"Aspetta! Ma oggi è domenica! Che stupido. Ah...posso tornare a dormire beato nel mio letto."dice con un filo di sollievo mentre ritorna indietro. Ad un tratto si ferma. Incomincia a pensare che ormai è già fuori, lavato e vestito, pronto per uscire e la preoccupazione per il nonno Jei si fa sentire. Così, senza perdersi d'animo, rientra in casa di tutta fretta.
"Hilary, ho dimenticato una cosa."
"Cosa? Che è domenica?" chiede Rei ridendosela e trascinando anche gli altri nella sua risata. 
Takao si tocca la nuca sorridendo:"Beh...si. Comunque esco lo stesso. Vado a trovare il nonno." informa prendendo le chiavi di casa e dell'auto che ha dimenticato sul comodino.
"Davvero? Posso venire anch'io? E' da tanto che non lo vedo!" esclama euforico Max non sapendo dell'accaduto di nonno Jei e Takao vuole anche risparmiarselo questo piccolo dettaglio.
"Beh...credo che sia meglio che ci vada da solo. Casomai, la prossima volta se volete. Voi... fate quel che vi pare. Ok?"balbetta il ragazzo per poi uscire di casa e insospettire gli altri.
"Hilary, perchè...?" domanda Daichi anche lui ignaro della cosa.
"Nonno Jei è in ospedale."confessa Hitoshi uscendo dalla sua stanza. Sorpreso, Rei incomincia a chiedere:"Hitoshi? C'eri anche tu?" 
"Si, sono venuto a trovarlo ieri, ma lui era ancora a lavoro quand'è successo il fatto di nonno Jei."
"Cos'è successo? Perchè Takao è...?"e Max non finisce neanche di chiedere che Hilary rivela la realtà dei fatti:"Lui non sa le condizioni di nonno Jei. Probabilmente non vuole farvi preoccupare."
I ragazzi ci pensano un attimo. Dopotutto Takao è sempre stato così testardo e seguirlo non è di certo la cosa migliore da fare. Tutti loro sanno che è meglio attendere la prossima visita e lasciare che Takao si sfoga anche per causa del lavoro stressante che ha. Così, tutti fanno ciò che gli è stato chiesto. Ovvero fare quello che gli pare.
"Beh...io vado al ristorante. Devo mettere tutto apposto, se no i  clienti scappano via." scherza Rei andando vicino alla porta per poi aggiungere:"Voi? Che fate?"
"Credo che io esco. Aspettami! Vado a lavarmi i denti e usciamo insieme."avverte Max andando in bagno vedendo che il professor Kappa è uscito.
"Io vado allo zoo. Qualcuno deve anche intrattenere quelle bestie." dice Daichi facendo ricordare al professor Kappa il lavoro che fa:"E' vero. Volevo sempre chiederti che lavoro facevi. Avevo dimenticato che eri stato assunto lì."
"Non poteva trovare di meglio." interrompe Kai acidamente, ma Daichi invece di prenderla come un'offesa, incomincia a sorridere.
"Già. Sembra proprio essere il mio posto. L'adoro."
"Professore? Kai? Voi che farete?" domanda Rei vedendo che Max è uscito dal bagno andando verso di lui.
"Già. Uscite anche voi?"continua a domandare Max curioso mentre incomincia a mettersi le scarpe.
Il professor Kappa annuisce:"Certo. Vado a trovare i miei. E' da molto che non li vedo."
"Io non ho nulla da fare, ma comunque andrò a farmi un giro."
"Bene. Allora, scusa se te lo chiedo, potresti farmi un favore?"chiede Hilary sentendo che Kai non ha nulla da fare.
"Certo. Che vuoi?"
"Siccome devo andare a scuola e non posso fare la spesa, potresti essere gentile da portarmi questo? Volevo chiederlo a Takao, ma è uscito prima che potessi farlo." informa Hilary dando una lista di cose da comprare.
"Ok. Tanto comunque sarei dovuto andare lì anch'io." rivela facendo sorridere i ragazzi. Così, ognuno si mette all'opera per fare ciò che deve fare.

Intanto, Takao arriva in ospedale vedendo nonno Jei in terapia intensiva rimanendoci male. Tutto avrebbe voluto vedere tranne questo. In quell'istante il telefono incomincia a squillare. 
"Pront..."non finisce neanche di dire che il capo gli urla in faccia:"Kinomiya? Che diamine combini? Dove sei? Ho bisogno di te, ORA!"
"M-ma signore... o-oggi è domenica e..." balbetta, ma il capo non lo fa parlare.
"Non mi interessa! Servi qui, ora e se non vieni tra meno di mezz'ora giuro che ti licenzio!"
"No, signore. Sarò subito da voi."dice staccando il telefono e guardando il nonno Jei che è in stanza.
"Mi spiace nonno. Devo andare."sussurra rammaricato mettendogli i fiori che ha tra le mani sul letto.
"Signore? Non può lasciare i fiori qui. Ci sono i vasi."informa un'infermiera.
"Mi spiace. Devo andare a lavoro. Non poss.."
"Tranquilla Yuki. Ci penso io." interrompe un'altra infermiera prendendo i fiori dal letto e continuando:"Vada pure. Non si preoccupi."
"Vi ringrazio infinitamente e mi scusi ancora." continua chinando la testa e uscendo dalla stanza, mentre l'infermiera mette i fiori nel vaso.
E mentre Takao corre per non essere licenziato dal suo capo, Rei incomincia a mettere tutto in ordine nel suo ristorante.
"Rei, sei sicuro che per pranzo sarà tutto in ordine?" chiede Mao vedendo tutto ancora sottosopra.
"Tranquilla. Vedrai che riusciremo a mettere tutto apposto."risponde con una vena di preoccupazione addosso. Dopotutto i danni ne sono abbastanza ed è quasi impossibile aggiustare tutto in una sola mattinata.
"Rei? La scritta non si cancella." rivela la ragazza vedendo che la scritta sul muro non va via con l'acqua.
"Ci toccherà chiamare gli imbianchini."
"E se chiudessimo solo per oggi?"continua ad insistere Mao vedendo la situazione tragica.
"Vorrei evitarlo. Anche perchè staremo chiusi oggi e domani visto che non c'è un imbianchino che lavori di domenica e i clienti lo sai come sono. Dovremo lasciare tutto così e aggiustare almeno i tavoli e le sedie."informa sospirando.
Intanto, Kai se ne sta al supermercato a fare la spesa sia per lui che per Hilary. Stare lontano per tre anni è stata dura, anche perchè gli toccherà mettere tutto apposto una volta rientrato in quella baracca che chiama casa ed usa come suo covo abituale.
"Tsk...che scocciatura!" si dice mentre prende un pacco di pasta e lo mette nel carrello. 
"Questo dovrebbe essere un lavoro per donne e invece mi ci hanno mandato me." continua a lamentarsi incominciando a girarsi, quando qualcuno passando con il cestino dietro di lui lo urta, non accorgendosi del movimento del ragazzo.
"Mi scus..."si stanno scusando quando i loro sguardi si incrociano paralizzandosi. L'uno conosce l'altro e in quello sguardo entrambi incominciano a sentire di rivivere quel momento passato.

Flash Back***
Giappone - 18 Luglio 2010

E' una giornata calda d'estate quando accade. I nostri ragazzi si ritrovano sulla calda spiaggia a passare una giornata insieme e con loro c'è anche Kai, trascinato fin lì da tutti.
"Kai! Vieni a giocare!"chiama Takao vedendolo seduto sotto l'ombrello che non ha affatto intenzione di giocare con loro.
"Non mi va."
"Su via, Kai. Divertiti anche tu. Non vedi quanti figurini che ci sono in spiaggia. Mica vuoi stare suoi libri ancora?"domanda Rei vedendo che si è portato i libri dietro.
"Diversamente da voi, io preferisco impegnarmi per raggiungere un obiettivo invece di perdere tempo."
"Ma noi non perdiamo tempo. Avanti! Come fai a studiare con questo caldo. Anche Max sta all'università e non fa tutte queste storie come te." continua Daichi vedendo che il ragazzo non ha intenzione di muoversi.
"Ma insomma! Volete lasciarmi in santa pace?" urla alterato Kai alzandosi dalla sabbia e allontanandosi da loro quando Rei lo segue.
"Che vuoi?" continua a chiedere alterato vedendosi seguito dall'amico.
"Niente. Volevo solamente farti distrarre. Insomma. Stai troppo sui libri e non ti rendi conto che devi pur divertirti un po', uscire, conoscere gente. E' vero che giurispudenza è tosta, ma tu la stai prendendo troppo sul serio. Non ti stai neanche più battendo a beyblade con noi. A parte gli allenamenti di beyblade e gli incontri della domenica, non ci sei mai." cerca di spiegare Rei.
"Si, ma comunque lo sai che non sopporto la spiaggia e mi avete trascinato qui lo stesso."
"Si, ma è giusto per distrarci. Niente di più."dice Rei sorridendo per poi fermarsi e continuare:"Ci prendiamo qualcosa al bar? Che ne dici?"
I due rimangono lì per un po' a parlare e a bere tranquillamente.
"Eppure lo sai, mi sorprendi. Come fai a non guardare neanche le ragazze. Insomma. Tutti questi bikini e queste forme." dice guardando ogni ragazza che passa in bikini.
"Credo che tu debba darti una calmata." fa notare mentre sorseggia un thè freddo.
"Ho capito. Non è che sei gay?"domanda il ragazzo facendo quasi affogare l'amico per risponderlo.
"Ma come diamine ti vengono queste sciocchezze di testa?"
"No, è solo che non ti ho mai visto con una ragazza. Tutto qui."
"Questi sono affari miei e poi non devo mica dirtelo a te se c'è o non c'è." risponde scorbuticamente prendendo una bottiglina d'acqua e incamminandosi per ritornare dai ragazzi.
"Ah..allora c'è qualcuno. Chi è?" continua a domandare incamminandosi con lui.
"Piantala una buona volta."
E mentre camminano, l'attenzione di Kai si sofferma su di una ragazza.
"Sorellona! Ti sei fatta male?"Chiede una ragazzina vedendo la sorella che è scivolata a terra.
"Sto bene. Tranquilla."ribatte cercando di alzarsi, ma non ci riesce dal dolore.
"Sorellona." continua a chiamare la ragazzina preoccupata. 
Kai sente il bisogno di fermarsi e aiutare quella ragazza anche non capendone il motivo.
"Hai bisogno d'aiuto?" chiede stupendo Rei che non si è minimamente accorto di ciò che sta accadendo alla ragazza, fermandosi.
"Oh, si. Vi prego. Aiutatela!"
"Angela, smettila di agitarti. E' solo un graffio." si lamenta la ragazza vedendo l'eccessivo comportamente della sorella infastidendola. A quel punto, la ragazzina si allontana da loro mentre Kai si avvicina e si china dinanzi a lei. Senza fiatare, vede uscire il sangue da sotto il piede sapendone il motivo. 
"Rei? Hai i fazzoletti?"
"Si, vado a prenderli. Stanno sotto all'ombrellone." e senza perdersi in chiacchiere il ragazzo va lasciando solo Kai con la ragazza.
"Potresti anche evitare di farlo. So benissimo badare a me stessa."dice la ragazza irritata dal fatto che qualcuno si sia fermato ad aiutarla.
"Certo. Tanto che sai badare a te stessa che hai un chiodo conficcato nel piede."
"Se avessi l'attrezzatura del pronto soccorso riuscirei benissimo a medicarmi invece di farmi prendere infezione come stai facendo tu!"urla alterata trasmettendo l'agitazione anche al ragazzo.
"Ma sentila! Invece di ringraziare si mette a fare la polemica miss perfett..." il ragazzo alza lo sguardo dinanzi alla ragazza bloccandosi di colpo. Non l'ha ancora guardata e alzare lo sguardo su di lei è stato quasi un colpo. Quella ragazza non solo è bella, ma l'ha già vista da qualche altra parte non ricordando dove.
E' una ragazza dai lineamenti delicati, viso ovale con un nasino piccolo, labbra rosse e grandi occhi azzurri. Ha dei capelli castani con dei riflessi nocciola al suo interno, lisci e lunghi, talmente lunghi che arrivano quasi al fondoschiena. Ha un fisico esile, ma ben proporzionato, dall'aspetto quasi elegante e priva di ogni imperfezione.



La ragazza, diversamente da lui, lo riconosce subito incominciando ad arrossire.
"M-ma... percaso tu sei Kai Hiwatari? Uno dei blader dei BladeBreakers?"
"Si..."sussurra sorpreso e diventando ancora più confuso:"Ci conosciamo?"
"No, mi chiamo Rita. Rita Sawada." si presenta cambiando atteggiamento verso il ragazzo per poi continuare:"Ti ho visto ai mondiali di beyblade qualche anno fa." risolvendo il mistero di come lei lo conosce. Ma per il nostro Kai rimane sempre un mistero su come mai lui sente di conoscerla anche se non l'ha mai vista prima. Però prima di poter risolvere i suoi dubbi, arriva Rei con i fazzoletti.
I due si ammutoliscono letteralmente, mentre Rei incomincia a fissare la ragazza.
"Non sei giapponese, vero?"domanda il cinese cercando di creare un contatto con la ragazza che si limita a scuotere la testa e dire di no.
"Da dove vieni?" continua a chiedere mentre Kai finisce di pulire la ferita.
"Italia." sussurra la ragazza sperando che quell'interrogatoria finisca presto.
"Ah...Italia. Bella l'Italia. Ricordi i mondiali Kai..."
"Si, si. Adesso smettila e andiamocene che qui ho finito."dice tentando di tirare Rei, ma non ci riesce.
"Si, certo. Va pure. Io rimango qui a socializzare con lei."
La ragazza incomincia a ridere e ad alzarsi da terra. 
"Avanti, muoviti e andiamo!"esclama irritato Kai prendendo Rei per il braccio e allontanarsi dalla ragazza.
Da quel giorno, all'insaputa di tutti, Kai rincontra Rita più volte e tra i due nasce un legame davvero forte fino a quando non arriva il giorno della partenza di Kai per la Russia.

Giappone - 18 Gennaio 2014

La storia tra Rita e Kai continua all'insaputa di tutti. I due sono riusciti a tener segreta la loro relazione, ma quel giorno viene messo tutto in discussione. La relazione con la ragazza gli ha fatto perdere molto tempo e per questo si è laureato con tre anni di ritardo, mentre Rita ha realizzato il suo sogno di lavorare in un laboratorio. Tutto tranquillo fino a quando Kai, che ormai ha quasi ventisei anni, sa che per lui a quell'età è difficile prendere un lavoro e per farlo è costretto a trasferirsi in Russia. La cosa non disturba molto il ragazzo visto che i suoi progetti sono ben altri, ovvero portare Rita in Russia con lui, diventare avvocato e sposarla, ma questo non avviene. Quel giorno si da appuntamento con lei di fronte al bar dove si vedono sempre. Per la prima volta è in ritardo e incomincia a correre verso il bar invece di aspettare il bus come sempre, ma quella corsa viene rallentata gradualmente fino a fermarsi dinanzi a ciò che sta succedendo.
Rita non è sola. E' con Andrew che l'abbraccia e lasciano al nostro Kai un nodo alla gola, non sapendo che Rita è la cugina di Andrew e quell'abbraccio non è altro che una riappacificazione fatta dopo tanto tempo.
Ovviamente, nella mente di Kai, dopo aver avuto tutte quelle batoste dalla vita, non riesce a far altro che pensare che quella ragazza l'ha tradito. Così le da buca e senza dir niente a nessuno prende il primo aereo e se ne va in Russia per incoronare almeno il suo sogno di diventare avvocato. 


Fine Flash Back***

Entrambi hanno sofferto l'uno il comportamento dell'altro e vedersi non fa altro che alimentare altre sofferenze. Senza continuare la frase, la ragazza lo evita andando dalla parte opposta di dov'è diretto Kai e lui fa altrettanto incominciando a lamentarsi:"Tsk...che smorfiosa!"
Intanto, qualcun altro anche sta facendo un incontro con qualcuno di davvero importante nella sua vita.
"Max, che sorpresa."dice la ragazza aprendo la porta di casa e quella ragazza non è altro che Mariam.
"Sono venuto a salutarti."rivela dandole un mazzo di fiori. La ragazza sorride facendolo entrare. Ormai per tutti è palese che i due hanno avuto una storia insieme fino a quando Max non si è trasferito in America ed ha dovuto interrompere la relazione per la distanza e le impossibilità che ha avuto di incontrare la ragazza, ma tra i due è rimasto il solito clima sereno e pacifico di prima.
"Allora, sei riuscito a venire. Credevo di non rivederti più." afferma la ragazza mettendo i fiori in un vaso, mentre il ragazzo si siede su di una sedia accanto al tavolo nella cucina dov'è la ragazza.
"Già. E' stata dura. Non riuscivo ad avere un permesso per ritornare in Giappone. Fortunatamente mi hanno promosso ad assistente chirurgo e sono riuscito a venire da te."
"Scusa, come promosso? Pensavo che tu facessi il chirurgo." si gira incredula la ragazza incominciando a fissare il ragazzo.
"Veramente ho avuto un po' di grattacapi con il mio capo."confessa toccandosi la nuca. Intuendo dell'accaduto la ragazza sospira per poi sedersi accanto al ragazzo domandandogli:"Hai saputo del ristorante di Rei?"
"Si, mi sono trasferito appena ho saputo. Inoltre non è il solo. Anche mio padre ha trovato una scritta nel suo negozio in America. Piuttosto, come va a te l'attività? Ti trovi bene?"
La ragazza annuisce:"Non finirò mai di ringraziarti. Se non fosse stato per i tuoi adesso io e il mio gruppo saremo senza lavoro."
"Ma figurati. Era il minimo che potessi fare. Inoltre dovevo trasferirmi e non potevamo lasciare il negozio incostudito." le dice sorridendogli. 
Gli sguardi tra i due sono sempre più intensi. Entrambi ci tengono ancora l'uno per l'altro e Max non può fare almeno di chiedere:"Allora? Trovato nessun ragazzo durante la mia assenza?"
"Come mai questa domanda?"
"Perchè volevo chiederti se volevi tornare con me. Sai, in tutto questo tempo che sono stato lì, mi sono reso conto che l'unica cosa che mi è mancata dopo il beyblade, sei stata tu." confessa sorridendole e facendo sorridere anche la ragazza che si avvicina e lo abbraccia.
Intanto, nel ristorante "la tigre bianca", Rei si ritrova davanti ad una trup televisiva che cerca di capire cos'è successo.
"Rei Kon, vi prego. Cos'ha da dirci sugli aggressori? E' vero che erano armati ed enormi? E che hanno violentato anche la sua partner." chiede una reporter mettendogli il microfono sotto al naso e la telecamera puntata addosso.
"Veramente..." balbetta non sapendo cosa fare quando Mao interviene in suo aiuto:"Per favore! Uscite di qui! Dobbiamo sistemare!"urla la ragazza spingendoli fuori dal ristorante. 
In quel momento entra il professor Kappa con il portatile tra le mani.
"Mamma...che disastro."
"Purtroppo abbiamo riordinato per quello che possiamo. Vuoi mangiare qui?"domanda vedendolo entrare.
Il ragazzo annuisce e si siede al primo tavolo che trova.
"Certo che c'è un bel po' di gente che viene qui."nota la folla di persone che sono già tutte sedute per mangiare.
"Beh..dicono che la nostra cucina è ottima, anche se non garantisco. In Cina cucinano anche meglio."
"Sei troppo modesto."afferma Mao avvicinandosi con il menu per poi porgerlo al professore che lo afferra e la ringrazia. Appena si allontana, Kappa incomincia a parlare con Rei facendolo sedere accanto a se.
"E' successo qualcosa?"
"No, è solo che ho scoperto un po' di cose. La webcam era accesa al momento del nostro incontro con la ragazza ed ha ripreso un po' di cose strane." informa fecendo guardare in dettaglio il video.
"Questa è la ragazza che mi ha aiutato."
"Sembra che non sia la stessa di quella che ha attaccato il padre di Max e Kai."
"Che cosa? Ne sei sicuro?"
"Ho parlato con Emily ed è riuscita a farsi dare le immagini di sicurezza della videocamera che è di guardia al negozio del padre di Max. Guarda!"continua a dire mostrando le immagini.
La donna misteriosa si toglie il cappuccio dalla testa ed è vestita in modo mascolino con felpa e capelli corti castani. Non si riesce a vedere bene il volto, ma la cosa che sorprende Kappa è il tattuaggio sulla mano destra, ovvero quella in cui ha lo spray nella mano.
"Questo. Lo vedi? Sembra un codice quasi."
"Probabilmente è solo un tattuaggio." prende sotto gamba Rei non capendo dove vuole arrivare l'amico che subito va al sodo.
"Si, ma se la ragazza che ti ha salvato è la stessa di quella che era ieri nel giardino di Takao, non può essere la stessa che ha imbrattato i muri del negozio del signor Mizuhara, ma non è neanche la stessa che ha seguito Kai."
"Che cosa? Ne sei sicuro?"
"Molto più che sicuro. Ho contattato anche Boris e Yuri per avere delle certezze."dice lasciando sorpreso Rei che incomincia a chiedere di loro:"Boris e Yuri? Perchè? Che hanno a che fare loro con tutto questo?"
"Ho saputo da Emily che Boris sta nella polizia della videosorveglianza. Per questo è riuscita a mandarmi il video della videocamera del negozio. Per quanto riguarda Yuri, so che è diventato un investigatore professionista e magari qualche dettaglio che ci sfugge può trovarlo lui."informa lasciando stupito l'amico.
"Ottimo, hai mandato anche a loro i file?"
"Si. Dobbiamo solo attendere le loro risposte sul confronto e vedere le immagini della videocamera di sorveglianza della villa di Kai. Per il resto non c'è nient'altro da fare."
"Almeno sappiamo che non è una sola persona." dice Rei vedendo l'unica cosa che ci ha capito dietro a tutta quella faccenda.
"Già. Bisogna stabilire la quantità di persone. Inoltre, ho scoperto che anche i miei genitori hanno avuto visita da una di queste persone, ma non è stata pericolosa. Anzi. Hanno detto che era piuttosto calma e placata."
"Stai scherzando?"chiede sorpreso mentre Kappa gli dice ciò che ha compreso.
"No, l'unica cosa che so è che non stanno cercando solo te, Max, Takao e Kai, ma anche me e ben presto anche Daichi credo."rivela lasciando un nodo alla gola del ragazzo.
"Ma... a Takao non l'hanno ancora attaccato, così come non hanno neanche attaccato Daichi."
"Chiunque sia penso che l'attaccheranno presto, anche se mi auguro di sbagliarmi."dice il professor Kappa con l'amaro in bocca.

Presto viene sera e Takao si ritrova ad andare in ospedale siccome non è riuscito neanche a salutare suo nonno a causa del capo.
"Non è orario di visita."annuncia un'assistente dell'ospedale. 
Il ragazzo si gira, ma non sa che quella che ha difronte è Rita, la ex del suo amico Kai.
"Lo so, mi scusi. E' solo che..."cerca di spiegare, ma non c'è bisogno perchè la ragazza intuisce subito.
"Ah...tu sei quello dei fiori o sbaglio?"domanda ricordandosi di lui.
"Come fa a saperlo?"
"La mia collaboratrice mi ha detto di voi. Si accomodi pure, ma faccia presto."avverte facendo accomodare il ragazzo nella stanza e chiudere la porta dietro di se.
In quel preciso istante qualcosa sta succedendo a casa di Takao.
"Cosa? Ma sei impazzita?"urla Rei sentendo che Takao è andato da solo dal nonno Jei.
"Cos'hai da urlare?"domanda Hilary non sapendo delle scoperte fatte.
"Dobbiamo correre subito da lui. Sta correndo un grave pericolo. Quella ragazza potrebbe attaccarlo in qualsiasi momento!"rivela facendo alzare tutti all'in piedi e correre in ospedale.
Una volta lì si diriggono verso la stanza del nonno di Takao, ma vengono bloccati all'ingresso.
"Mi spiace. Non è ora di visita."dice un'infermere bloccando il passaggio.
"Ma che dite?"
"C'è un nostro amico lì dentro. Non possiamo lasciarlo da solo." contrabbattono Rei e Max, ma l'infermiere nega l'accesso ancora una volta.
"Come vi ho già detto, non è orario di visita. Tornate la prossima volt...."ma prima di finire delle urla dal piano di sopra si fanno sentire.
Temendo il peggio, i ragazzi sorpassano l'infermiere andando verso la stanza dov'è Takao. Lì ci sono infermieri fermi alla porta che urlano e strepitano:"Chiamate un dottore!"
"Takao!"chiamano i ragazzi entrando in camera e, con grande sorpresa, lo trovano sano e salvo per terra con due infermiere che cercano di rassicurarlo, ma che continua a tremare e a guardare un punto fisso, vicino al comodino del nonno Jei. In quel punto c'è Rita, è svenuta e per niente messa bene. Lo scontro contro il comodino l'ha ferita le braccia e la schieda, inoltre sembra essere stata buttata lì con violenza.
"Sono un dottore. Cos'è successo?" domanda Max andando dalle infermiere e avvicinandosi poi verso la ragazza per controllarla.
"Abbiamo sentito un rumore di vetri. Insospettiti siamo venuti e abbiamo trovato questo."confusa dice un'infermiera sostenuta dall'altra che annuisce scioccata.
"Era qui..."pronuncia Takao.
"Cos'è successo?"chiede Kai scioccato guardando la ragazza e cercando di trattenere le mille emozioni che sente stranamente dentro di se.
"Lei....Io non....cioè lei mi ha..."balbetta sottoshock. 
Cos'è successo e perchè la ragazza è in quello stato? 
   
 
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