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Autore: TheIrishKiss    29/09/2016    0 recensioni
Chi decide se una cosa è giusta o sbagliata?
Ogni scelta porta delle conseguenze, ma chi può dire a priori se esse saranno buone oppure porteranno alla catastrofe?
Chi può dire se si sta davvero seguendo la strada giusta oppure si sta per finire dritti dritti sul fondo di un precipizio?
E poi, una volta presa questa consapevolezza, chi ci obbliga ad andare per il bene?
Il senso comune? Quello che pensa la gente? O quella famosa coscienza?
Siamo davvero destinati a seguire la massa come tante piccole pecore messe in fila indiana, che se per sbaglio tentano di cambiare rotta si ritrovano di fronte un cane rabbioso che le riporta subito in riga?
È questo il nostro unico destino?
Ma se fosse davvero così allora perché c'è gente che nonostante tutto decide di sbagliare, di buttarsi a capofitto nell'ignoto, di giocare con il fuoco con il rischio di ustionarsi la pelle?
No, non è così.
La verità è che alla fine
è d ognuno di noi che spetta la scelta finale.
Siamo noi a scegliere. Siamo a noi a decidere.
Noi e nessun altro.
Ora Viola lo sa, ora se ne rende conto.
In qualche modo aveva ragione lui.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Cos'è questa storia??! -.

La voce di Michela la fa sussultare per la veemenza con la quale l'ha raggiunta.

Si volta verso di lei e incrocia i suoi occhi scuri carichi di indignazione.

- Quale storia? - chiede stupita, non capendo a cosa si riferisce.

Lei la guarda ancora per un attimo poi incrocia le braccia al petto, appoggiandosi con un fianco al bancone.

- Si da il caso che ieri sera io ti abbia visto in giro con un ragazzo.. e dal modo in cui vi comportavate sembravate a dir poco.. intimi.. quindi la domanda è.. com'è che tu hai un fidanzato e io non ne so nulla??!! -.

A quella esclamazione Viola per un attimo non sa come reagire.

Rimane immobile a guardarla, stupita e anche lievemente imbarazzata.

- Michi, io non..-.

- Pensavo che fossimo amiche!! - la interrompe lei - Alle amiche si devono raccontare certe cose!! È la regola!! -.

Viola rimane in silenzio senza sapere cosa dire, ma intanto non ce n'è bisogno perché Michela è già pronta a ripartire in quarta.

- Però non fa nulla. Ti perdono - le dice magnanima, avvicinandosi - A patto però che tu adesso mi racconti tutto!! -.

Incrocia nuovamente le braccia al petto, mettendosi in ascolto.

- Avanti! Dai! Lui com'è?! È un bravo ragazzo?! Simpatico e gentile?! Non sarà mica uno di quei decerebrati di cui ti parlavo l'altra volta, vero?! -.

Viola si ferma a guardarla e non può fare a meno di sorridere.

- No, lui è..-.

Sta cercando di trovare la parola giusta ma proprio in quel momento i suoi occhi cadono sull'orologio a muro.

- Oh, ma è tardissimo! - esclama - Mi dispiace, Michi, ma devo andare!! Ci vediamo domani! Ciao, ciao! -.

Recupera velocemente le sue cose e sparisce fuori dalla porta a vetri prima che Michela abbia il tempo di dire una sola parola.

Una volta superato l'angolo e il pericolo di un suo attacco, Viola riprende fiato e allunga una mano per recuperare la solita sigaretta.

Il suo fidanzato..

Bhè, pensa che si possa definire così a questo punto.

Non ne hanno ancora parlato precisamente, ma infondo quella è una di quelle strane cose di cui non c'è bisogno di parlare.

Ormai è passato parecchio tempo da quando hanno iniziato a frequentarsi, lei e Manuel.

Non sa dire quanto con precisione, però, perché ha perso il conto, o più probabilmente non lo ha mai tenuto.

È certa che lui lo sappia.

Ma in ogni caso non avrebbe il coraggio di chiederglielo.

E poi non è che sia poi così importante.

A dire al verità non si vedono poi tanto spesso, perché sono entrambi parecchio impegnati con il lavoro, lei che cerca sempre di fare turni extra per guadagnare qualcosina in più e lui che, essendo il figlio del capo, è quasi obbligato a rimanere in negozio ben oltre l'orario di chiusura.

Però si sentono tutti i giorni e si mandano molti messaggi appena hanno qualche minuto di tempo.

Alle volte, senza nemmeno avvisarla, lui si presenta a casa sua la sera tardi e rimane a dormire da lei.

A dire la verità succede sempre più spesso.

Camminando Viola ripensa alla reazione di Michela quando ha scoperto che le ha nascosto una cosa così importante.

Il fatto è che lei non lo ha detto a nessuno.

Non che per lei non lo sia, importante, eh, assolutamente.

È solo che non pensava che a qualcuno potesse interessare. Tutto qui.

A qualche metro dal suo portone butta la sigaretta e recupera le chiavi.

Chiude la porta del suo appartamento alle spalle e riprende fiato prima di appoggiare la borsa sul mobile dell'ingresso, spogliarsi e raggiungere il bagno per farsi una lunga doccia calda.

Circa un ora dopo, con indosso la maglietta del pigiama e i pantaloni della tuta si lascia cadere sul divano.

Afferra un elastico dal tavolino e si lega i capelli in una coda mentre la televisione si accende su un vecchio film con Audrey Hepburn.

Inizia a seguirlo senza troppo coinvolgimento quando la sua attenzione viene attirata dallo schermo spento del suo cellulare, abbandonato sul tavolino.

È da un po' che Manuel non si fa sentire.

Le ha scritto qualcosa qualche ora prima, una delle sue tipiche battute che le ha fatto scappare un sorriso, e poi più nulla.

Ci pensa qualche istante prima di decidersi ad afferrarlo e cercare il suo nome sulla rubrica.

Non è che senta l'improvviso bisogno di sentirlo o qualcosa del genere, è solo che le sembra carino chiamarlo per sapere se va tutto bene.

E poi è quasi sempre lui a chiamarla, non fa certo male se per una volta è lei a farlo.

Rimane in ascolto mentre si avvia la chiamata, ma la segreteria parte prima che lui abbia il tempo di rispondere.

Decide di mandargli un messaggio.

 

Ehi, tutto bene?”

 

Torna ad osservare la tv.

Passano una decida di minuti ma la risposta non sembra voler arrivare.

Riprende in mano il cellulare.

Rimane a fissare lo schermo indecisa se richiamarlo oppure no, poi scuote la testa e lo lascia ricadere sul tavolino.

Sarà semplicemente impegnato e di certo la richiamerà appena vedrà il messaggio.

Viola prende fiato, raccogliendo le gambe al petto e circondandole con le braccia.

Lancia un'ultima occhiata allo schermo del cellulare per poi spostare lo sguardo e cercare di concentrarsi sulla trama del film.

 

   
 
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