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Autore: TheIrishKiss    20/09/2016    0 recensioni
Chi decide se una cosa è giusta o sbagliata?
Ogni scelta porta delle conseguenze, ma chi può dire a priori se esse saranno buone oppure porteranno alla catastrofe?
Chi può dire se si sta davvero seguendo la strada giusta oppure si sta per finire dritti dritti sul fondo di un precipizio?
E poi, una volta presa questa consapevolezza, chi ci obbliga ad andare per il bene?
Il senso comune? Quello che pensa la gente? O quella famosa coscienza?
Siamo davvero destinati a seguire la massa come tante piccole pecore messe in fila indiana, che se per sbaglio tentano di cambiare rotta si ritrovano di fronte un cane rabbioso che le riporta subito in riga?
È questo il nostro unico destino?
Ma se fosse davvero così allora perché c'è gente che nonostante tutto decide di sbagliare, di buttarsi a capofitto nell'ignoto, di giocare con il fuoco con il rischio di ustionarsi la pelle?
No, non è così.
La verità è che alla fine
è d ognuno di noi che spetta la scelta finale.
Siamo noi a scegliere. Siamo a noi a decidere.
Noi e nessun altro.
Ora Viola lo sa, ora se ne rende conto.
In qualche modo aveva ragione lui.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Uh! Mi piace quell'attore! Ha fatto anche quell'altro film! Quello dove era stato sepolto vivo in una cassa sottoterra!! -.

- Già, è vero..-.

- Com'è che si chiama? -.

- Mm.. Ryan Reynolds -.

- Ecco, si! È bravo! Ha le palle! -.

Viola si volta distrattamente a guardarlo ma Manuel non se ne accorge neanche, troppo preso ad osservare lo schermo illuminato del televisore.

Senza farci caso si ferma a chiedersi come siano arrivati già a questo punto, come quel piccolo momento di quotidianità sia già entrato a fare parte di loro.

Sono passati solo poche settimane da quella serata al locale e tutto quello che è avvenuto dopo e ora sono già a questo punto, a parlare come si conoscessero da sempre, vedendo tranquillamente un film seduti l'uno accanto all'altra sul divano di casa sua.

In effetti si può dire che sia semplicemente successo, come una cosa già decisa ma che nessuno dei due si stava aspettando.

Legarsi a qualcuno non era certo una cosa che Viola aveva in programma di fare, almeno non nell'immediato futuro, ma è successo, e, per l'ennesima volta, non si fa troppi problemi.

Infondo, il fatto che lei creda che il mondo sia semplicemente quello che è e che non esiste un modo per cambiarlo, non esclude che si possa decidere di passare il fugace tempo della propria esistenza con qualcuno.

A pensarci bene non ha mai avuto nulla contro le relazioni, fino ad ora non ha semplicemente trovato nessuno con cui valesse la pena costruire qualcosa.

Certo, non può dirsi ancora sicura che con Manuel, invece, possa essere diverso, però quello che sta succedendo tra di loro non le dispiace per nulla.

Lui le piace.

È simpatico, gentile e così diverso da lei da creare una sorta di contrasto capace di mantenerli entrambi in equilibrio.

Ha qualche anno in più di lei.

Lavora nel negozio di elettronica del padre ma è una cosa di cui non si lamenta, perché infondo è la cosa che ha sempre desiderato fare.

Gli piace l'elettronica.

Si è sempre divertito ad aiutare il padre a smontare vecchie radio e i videoregistratori che gli portavano in negozio e, a suo dire, è anche parecchio bravo.

Ha un buon profumo.

Viola non sa bene di cosa sappia ma è buono.

E ha sempre le guance perfettamente rasate.

È una caratteristica di un uomo a cui Viola non ha mai dato molta importanza ma che inconsciamente apprezza.

Quasi si spaventa quando all'improvviso lui lancia un esclamazione divertita per una scena esaltante ma poi si rilassa contro lo schienale, tornando a concentrarsi anche lei sul film.

Sono proprio nel bel mezzo di un inseguimento quando una luce si illumina sul tavolino di fronte a loro.

Viola lancia un occhiata, giusto per capire se si tratta del suo cellulare, ma quando vede che non è così, torna a guardare il televisore.

Con la coda dell'occhio vede Manuel sbuffare e sporgersi in avanti per afferrarlo.

Lo lascia vibrare per alcuni istanti nella sua mano prima di leggere l'ultima volta il nome sullo schermo, sbuffare nuovamente e schiacciare il tasto rosso.

- Non ora, Lo..- dice, riponendolo al suo posto e riagganciando il braccio dietro le spalle di lei.

- Chi era? -.

Non sa neanche perché gliel'ha chiesto.

Molto probabilmente è solo una curiosità che le è venuta spontanea.

- Loris..- risponde lui, semplicemente, senza togliere gli occhi dalla tv.

Viola lo guarda per un attimo senza dire niente, corrugando leggermente le sopracciglia.

Dal modo in cui Manuel ha pronunciato quel nome sembrerebbe che lei debba in qualche modo conoscerlo, peccato però che lei non ha proprio idea di chi sia.

- Sai.. quel mio amico..- aggiunge lui, cercando di toglierla ancora una volta dall'imbarazzo - Te ne ho parlato qualche volta..-.

- Ah.. si..-.

Ora se lo ricorda.

È uno degli amici più stretti di Manuel.

Se non sbaglia hanno fatto il Liceo insieme.

Non è che sappia molto di lui.

Forse quella è l'unica cosa che Manuel le ha detto.

O forse dovrebbe starlo a sentire un po' di più.

Entrambi rimangono in silenzio fino alla fine del film, lasciando alla tv il compito di riempire con i suoi suoni l'appartamento.

Sono quasi alla metà dei titoli di coda quando Viola lo sente muoversi, sbadigliando e stirandosi la pelle.

Lentamente sfila il braccio e le da una leggera carezza sulla spalla prima di alzarsi.

Viola lo segue con lo sguardo mentre, senza aggiungere nulla, lui si avvia verso la sua camera da letto.

È chiaro che passerà la notte lì.

Ormai non c'è neanche più bisogno di chiederglielo.

Manuel raggiunge la soglia aperta e si volta a guardarla.

Lentamente si porta le mani a sfilarsi la maglietta scura che poi lascia cadere ai suoi piedi.

Viola si ferma ad osservare il suo fisico asciutto e lievemente disegnato e lui si lascia guardare per un attimo per poi sorriderle e sparire nella penombra della camera.

Lei rimane a guardare la soglia ormai vuota per qualche istante, poi sorride a sua volta e si appresta a seguirlo.

   
 
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