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Autore: Tsuki 96    30/09/2016    2 recensioni
Mary non solo non ha ancora trovato pace al suo animo travagliato da eventi passati e un posto a cui sentire di appartenere: Laito è impazzito e se inizialmente era riuscita a moderare la sua preoccupazione, dopo più di tre mesi di coma da parte del vampiro non sa più che pesci pigliare; e i fratelli non sono altro che insensibili scansafatiche.
Yui fa del suo meglio per rallegrarla e aiutarla, ma non sa che sotto lo sguardo pensieroso e ansioso della nuova amica si cela ancora quello spirito che non si arrende di fronte a nulla.
Mary infatti nutre ancora speranza, non si dà per vinta; ma i problemi non finiscono lì: altri avvenimenti stanno per accadere, e c'entrano quattro vampiri già incontrati mesi prima.
E incubi, fantasmi del passato non le danno tregua, continuando a torturarla nel profondo.
(NdA: Presenza di personaggi appartenenti al seguito del videogioco, Diabolik Lovers More Blood.)
Genere: Commedia, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
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Chapter 41

 

- Mary-senpai... sei proprio sicura di voler andare adesso?!

La mezza strega abbozzò un sorriso, osservando il volto ansioso di Isa, la quale le stringeva le braccia con forza, quasi tirandola appena verso di lei; dietro quest’ultima, Subaru le guardava poco convinto, massaggiandosi il retro del collo, mentre accanto all’altra Shuu sbadigliava, con ancora impressa in volto una smorfia contrariata, e sul posto dondolava silenziosamente Mark, i cui occhi erano ancora gonfi e rossi di pianto.

- Preferisco agire adesso, Isacchi… diciamo che d’un tratto mi sento potente - ridacchiò Mary, scompigliandole affettuosamente i capelli.

Isa arricciò le labbra e abbassò il capo verso il basso, arrendendosi alla sua decisione in apparenza; improvvisamente alzò di scatto la testa e, stringendosi la gonna tra le mani, sbottò:

- VENGO CON TE!

Silenzio.

- Non mi sembra una bu-…

- Vengo con te, vengo con te, VENGO CON TE! – protestò scuotendo violentemente la testa la streghetta, lasciando di stucco i due vampiri presenti con il suo atteggiamento simile a quello di una bambina capricciosa.

La ragazza alzò la mano e aprì bocca per tentare ancora una volta di ribattere, ma, nel vedere lo sguardo determinato di Isa, si lasciò sfuggire uno sbuffo divertito e accettò; Subaru sobbalzò ed esclamò che si sarebbe unito a loro: Shuu gli rivolse un ghigno malizioso e beffardo, facendolo arrossire e borbottare che fosse solo perché curioso di vedere il Drago.

- Allora, andiamo? – bofonchiò annoiato Shuu – Voglio concludere in fretta.

- Potevi restartene con le chiappe qui al rifugio, sai? – lo guardò l’albino accigliato.

Il biondo sbatté le palpebre e gli rivolse uno sguardo indecifrabile.

- Cos’avete tutti contro il mio posteriore…?

Mary si morse le labbra per trattenere una risata e diede una pacca sulla schiena di entrambi, esortandoli a procedere lungo il percorso verso il lago (dove presumibilmente si trovava il Drago); Isa si avvinghiò immediatamente al braccio di Subaru, facendolo avvampare e balbettare frasi disconnesse.

La mezza strega e l’altro vampiro si scambiarono uno sguardo d’intesa, sorridendo della coppietta dietro di loro, ignari della smorfia imbronciata di Mark, ancora leggermente geloso della gemella; nel frattempo si erano incamminati, solo per venir interrotti dalla voce di Ruki che chiamò:

- Izanami.

SI voltarono tutti verso di lui, Shuu fulminandolo con lo sguardo e avvolgendo un braccio intorno alla vita della moglie; a questa reazione, il vampiro gli lanciò un’occhiata divertita e si rivolse nuovamente a Mary, la quale lo stava guardando curiosa di sapere cosa volesse.

- L’ho promesso alla Signora di Vetro: ti proteggerò. Perciò non puoi rifiutare la mia richiesta di aggregarmi a voi – disse, serio nel tono e nell’espressione, tanto da lasciar alquanto sbigottiti Mark, Isa e Subaru, quest’ultimo anche un po’ di ammirazione.

- Non ce n’è bisog-… - stava per dire il biondo, contrariato, ma fu interrotto dalla ragazza che annuì con un sorriso.

- Va bene, Ki-kun.

Shuu spalancò gli occhi e protestò, seguendola mentre lei lo ignorava scuotendo la testa e pizzicandogli il naso di tanto in tanto; l’albino e la streghetta proseguirono a loro volta, mentre Ruki si voltò un attimo ad osservare Mark, fermo sul posto, come se stesse aspettando qualcuno che non tardò ad arrivare.

Dall’uscita del rifugio, infatti, corse fuori Yui, gridando loro di aspettarla, e dietro di lei spuntarono anche Ayato, il quale continuava a sbuffare seccato, il signor Flyer, Laito e Claire, entrambi con le dita intrecciate tra loro; Shuu borbottò qualcosa e, prima che chiunque potesse aggiungere altro, brontolò a tutti di sbrigarsi: evidentemente sentiva già la mancanza di rimanere sdraiato a lungo in un posto tranquillo, povero.

La vampira raggiunse rapidamente la mezza strega, afferrandole e stringendole le mani nelle sue, pregandola di lasciarla venire con loro: aveva l’aspetto di essersi appena svegliata da un incubo, a giudicare dagli occhi terrorizzati, la pelle d’oca e la leggera tremarella alle braccia; Subaru, alle sue parole, inarcò un sopracciglio e Shuu si massaggiò il collo con aria poco convinta.

- Saresti d’intralcio, debole come sei – bofonchiò quest’ultimo, ricevendo un’occhiataccia sia dalla moglie che dal fratello megalomane.

Subaru annuì, concorde, e fu sul punto di aggiungere qualcosa quando improvvisamente di fronte a lui si teletrasportò Yui stessa, la quale gli mollò un pugno in piena faccia, spiazzando i presenti tranne Mark, che abbozzò un sorriso, e il signor Flyer.

- Non sono più debole! – ribatté stringendo le mani sulla mantellina che indossava, per poi andare in panico e spostare lo sguardo dall’uno all’altro, balbettando che avesse sbagliato persona, avendo voluto mirare al biondo.

Il silenziò calò su tutti, interrotto dalle continue scuse di Yui e dai mugugni di dolore e di sorpresa da parte dell’albino, a cui accorse Isa, seppur stesse abbozzando un sorriso; Ayato posò le mani sulla spalle della fidanzata ridendo e approvando quel gesto, fiero di lei, per poi stringerla a sé e mormorarle qualcosa nell’orecchio che la fece avvampare e squittire imbarazzata; Shuu e Ruki si trattennero dal ridacchiare di fronte al naso leggermente illividito di Subaru, il quale lanciò un’occhiataccia a Laito che lo stava prendendo in giro, chiedendogli se avesse capito cosa provavano i poveri muri buttati giù di tanto in tanto da lui stesso.

Il signor Flyer si schiarì la voce e si avvicinò al gruppetto, facendo un cenno con la testa ai vampiri e tendendo loro quattro spade, ognuna dotata di elsa, fodera e lama elaborate differentemente da quelle delle altre.

- Potrebbero esservi utili – mormorò soltanto, spiegando brevemente le caratteristiche di ciascuna, cosicché i quattro giovani potessero scegliere quella che più ispirava ciascuno.

Nel frattempo, Laito e Claire s’erano avvicinati a Mary per abbracciarla e baciarle le guance, entrambi allo stesso tempo, facendola di conseguenza arrossire per l’improvvisa manifestazione d’affetto; Shuu sentì un tic all’occhio nell’assistere a quella scena, mentre sceglieva la sua arma, e non fu l’unico: Mark aveva gonfiato le guance, imbronciato come un bambino e come sempre geloso della sua amata sorella.

- Sii prudente, Micchan~ Fufu – esclamò il vampiro con tono allegro.

- Mi raccomando… - disse Claire, toccandole la pancia per accennare alla vita che si stava sviluppando all’interno e poi posando la mano sulla propria, e fece l’occhiolino – Diventeranno ottimi amici come noi due, vero?

L’amica sbatté le palpebre per qualche secondo, confusa, per poi spalancare gli occhi e afferrare le spalle della mezza demone che ridacchiò: la guardò incredula, poi voltandosi verso Laito, divertito dalla sua reazione (nonostante avesse notato un velo di incertezza nei suoi occhi, comprensibile…), e di nuovo verso di lei, con il sorriso che cominciava a dipingersi sempre più largo sulle labbra.

- Vogliamo andare?

Mary sbuffò: era meglio partire subito prima che l’umore di Shuu degenerasse oltre…

 

 

- Non ho un bel ricordo dei sotterranei – borbottò tetramente Subaru, rammentando la fuga dalla villa quella volta che erano stati avvisati della presenza dei cacciatori in città.

Gli altri vampiri non poterono non essere d’accordo con quelle parole; Isa li guardò un po’ incuriosita, mentre Yui sospirava con un sorrisetto nervoso e Mary scrollava le spalle, telepaticamente comunicando qualcosa con Mark, l’una accanto all’altro per sostenere la testa del Drago avvolta in un grande telo incantato: il sangue, il quale continuava misteriosamente a fuoriuscire, vi sarebbe rimasto all’interno senza disperdere alcuna goccia, altrimenti rischiando di procurare danni a qualcuno.

- Tranquillo, Subaru-kun, questo passaggio è molto più breve di quanto sembri – sorrise la streghetta, stringendogli il braccio.

L’albino balbettò qualcosa riguardo il lasciargli l’arto, arrendendosi.

- È da un’ora che stiamo camminando – ribatté Ruki freddamente, seguito dallo sbuffo seccato di Shuu.

Isa ridacchiò inquietata dallo sguardo glaciale del vampiro e mormorò che fossero vicini all’uscita; Ayato domandò se non fosse un po’ strano il fatto di non essere stati ancora attaccati da eventuali nemici, evidentemente annoiato: i fratelli e il maggior dei Mukami gli rivolsero delle occhiatacce, preferendo il più possibile evitare ostacoli del genere.

- Se nessuno ha captato nulla di anomalo, non ci sono problemi – esclamò Mary.

- Rimaniamo comunque cauti… - sussurrò Mark, concentrato sui suoni nei dintorni – Non vorremmo che avessero un asso nella manica più potente di tutti noi…

- Anche più dei figli di Karlheinz-sama? – chiese un po’ perplessa Isa e prima che Ayato potesse replicare, orgoglioso, la mezza strega le aveva già risposto.

- Anche il più debole, se straordinariamente intelligente, potrebbe decapitare Shuu.

Il biondo inarcò un sopracciglio e scosse la testa, ridacchiando, sebbene fosse d’accordo in parte con l’affermazione della moglie; Ruki annuì, totalmente concorde, e Subaru mugugnò qualcosa, corrucciato, mentre Ayato obiettava imprecando.

Arrestarono il passo non appena la galleria sottosuolo tremò improvvisamente, accompagnata da dei tonfi pesanti, sempre più forti e poi indebolendosi man mano, facendoli irrigidire e acuire i sensi; Yui si pettinò i capelli con le dita scrollandosi di dosso un mucchietto di polvere che le era caduta addosso, mentre Mark mormorò che, da quanto udiva provenire da una decina di metri sopra le loro teste, ci fosse una qualche creatura il cui nome non fu capito dai vampiri.

- Il clanptocler-cosa? – esclamò Ayato con le sopracciglia aggrottate in una smorfia confusissima

- Klamptoteklerunzay – ripeté Mary, sospirando nostalgica – Uno dei miei primi oggetti di studio… - sospirò.

E fonte di guai, pensò Shuu sbadigliando, non prestando molta attenzione alla lunga spiegazione che la moglie fornì di quell’essere che viveva nelle foreste più fitte e oscure e che per la sua natura facilmente malleabile era piuttosto soggetto a venir sfruttato per scopi opposti alla sua indole pacifica, e per questo spesso viveva la metà della propria longeva esistenza (qualche centinaio di anni).

Subaru chiese quanto fossero grandi per causare così tanto trambusto; quando Isa rammentò dai testi di studio che fosse lungo una ventina di metri, tutti si concentrarono a trovare dei paragoni efficienti per figurare correttamente suddette dimensioni, rimanendo la maggior parte un po’ impressionati. In particolare, Ayato si domandò di cosa si nutrisse.

Mary sospirò e si massaggiò la fronte, ravviandosi i capelli per poi lanciare uno sguardo a Mark, con cui iniziò una breve comunicazione telepatica; il gemello dopo qualche secondo annuì e, dopo aver appoggiato la testa del Drago per terra, sotto gli occhi incuriositi (e un po’ seccati) degli altri sembrò scomparire, spostandosi verso una qualche meta sconosciuta alla velocità del suono.

- Procediamo – disse la ragazza, facendo poi cenno a Yui di avvicinarsi a lei per aiutarla a trasportare la testa del Drago.

La bionda, contenta di poter essere utile, si avvicinò e sollevò l’altro lembo del telo e si rese conto di quanto la testa della povera creatura pesasse poco e niente: meravigliata, mentre avanzavano, chiacchierò in merito con l’amica, ogni tanto ascoltando anche gli interventi di Isa che, essendo la sacerdotessa, era quella che sapeva meglio di tutti; a un certo punto, la streghetta citò qualcosa a proposito di una dimensione e, sul punto di uscire finalmente da quel passaggio sottoterra, Yui si fermò, spalancando gli occhi impensierita da qualcosa.

Mary le lanciò un’occhiata curiosa e fece cenno agli altri di proseguire, rimanendo in disparte con la vampira e chiedendole se avesse qualcosa da confidarle: con gli occhi leggermente intimoriti, l’altra le raccontò che aveva sognato di trovarsi in uno spazio surreale, con i piedi su una superficie che sembrava uno specchio d’acqua, dove sopra la sua testa levitava una cupola costituita solo dalle fondamenta che poggiavano su un tamburo, o meglio una specie di corridoio dalla struttura circolare; era accasciata contro le radici sporgenti di un albero spoglio, che aveva cominciato a fiorire rigoglioso e a riempirsi di foglie, e tra i rami aveva scorto una grande mela rossa.

Yui prese un respiro profondo e continuò: aveva colto la mela e improvvisamente l’albero aveva cominciato a perdere le foglie e a marcire lentamente; poi, era stata inghiottita dall’acqua sotto di lei, come se improvvisamente  si fosse creata una fossa marina.

Mary sbatté le palpebre, riflettendo, e mormorò che in apparenza non le sembrava tanto terrificante, considerando quanto ne fosse spaventata l’amica; quest’ultima annuì.

- Però… dentro di me… sentivo un fortissimo disagio…  E non è tutto!

- Eh? – esclamò sorpresa l’altra.

- Nel sogno improvvisamente comparivi tu: a un certo punto sapevo nuotare e ti ho visto galleggiare priva di sensi nell’acqua… quindi sono venuta a salvarti… e, una volta riemerse, quell’edificio stava crollando… l’albero era stato sradicato e sotto di esso c’era la testa del Drago! E sanguinava tanto, tanto… - mormorò con un tremolio nella voce.

La mezza strega sgranò gli occhi.

Lo sai cosa vuol dire, vero, Aneki?

Sarà… tutto inutile… ormai…

Sospirò e si ravviò i capelli in un gesto di sconforto; Yui le afferrò le mani, stringendole.

- Cosa facciamo…? – sussurrò.

Improvvisamente udirono un boato.

 



Chiedo come al solito perdono... ma davvero... sto facendo fatica a concludere TvT
Non fraintendete: non sto perdendo interesse, affatto; semplicemente, ho in testa le "tappe" principali, ma non posso mica scrivere solo quelle! X°D
Ho bisogno di approfondire, inserire scene intermerdi, passaggi, no? Altrimenti sarebbe più noioso e, soprattutto, verrebbe meno lo sviluppo, le interazioni e la presenza dei personaggi.
Spero possiate perdonarmi per il solito ritardo e per gli eventuali futuri (molto probabili perché inizieranno le lezioni di Infermieristica TvT)
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!
A presto ♥

 

  
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