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Autore: _Jupiter_    01/10/2016    3 recensioni
[Crossover fra Marvel e DC]
[Iscrizioni ad OC chiuse]
E se l'universo Marvel e l'universo DC entrassero in collisione? E se scoppiasse una guerra? E se Amanda Waller e Nick Fury decidessero di creare ben due squadre suicida?
~
Gli universi Marvel e DC sono entrati in collisione ed è subito scoppiata una guerra.
I due mondi decidono di creare una nuova squadra suicida, con i figli dei criminali peggiori, in modo che si combattano senza che entrambi i fronti subiscano gravi perdite.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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2.Sorelle


••• Universo DC •••

«Ma perché?!» sbuffò Jolly
«Perché non puoi combattere solo con quello stupido pugnale! Prendi la mira e spara!» Amanda Waller cominciava a perdere la pazienza. Era convinta che la leader della sua Suicide Squad non potesse combattere solo con un kunai, per cui stava cercando di insegnarle a usare una CZ 75, ma la pazza sembrava non volerlo prendere neanche in considerazione. ‘È un metodo troppo indolore’ si lamentava ‘Ci vuole solo un attimo e BUM! Con questo, invece, è più divertente e doloroso’ aggiungeva poi, sventolandole la piccola lama sotto il naso.
«Mi rifiuto di credere che i tuoi genitori non ti abbiano insegnato a sparare, per cui vedi di colpire quel dannato bersaglio e facciamola finita!» sbuffò esasperata la donna. Sbuffò anche Jolly, poi sparò due volte, mancando il centro del bersaglio di molto poco
«Abbiamo finito?» domandò la ragazza, infilandosi di malavoglia la nuova arma nella cintura. 

Guardò il nome che c’era scritto sul foglietto che le avevano consegnato. ‘Uno alla volta’  le avevano detto ‘Prima uno e poi tutti gli altri’ . Un semplice nome e poi l’indirizzo dove lo avrebbe trovato
«James Christian Winter. Un altro figlio del Joker, ma con quanta gente andava a letto papà?» borbottò.
Stando a quello che le avevano riferito, il suo primo compagno di squadra era figlio del Joker e di un'altra donna, dalla quale aveva ereditato il potere di controllare l'aria e il ghiaccio.
«Se dobbiamo fare una riunione di famiglia cominciamo da qualcun altro che conosco» pensò ad alta voce.

La sirena di una banca squarciò la tranquillità della notte. Una figura femminile uscì dall'edificio salendo sul tetto e iniziando a correre, con un sacco pieno di soldi sulle spalle. Si guardò indietro, era inseguita da due guardie e di sicuro stavano per arrivarne altre, estrasse dalla tasca della felpa due coltellini e li lanciò, colpì la prima guardia, ma l’altra estrasse la pistola e iniziò a sparare. La ragazza continuò a correre e arrivata al parapetto saltò, sperando che l'uomo non la seguisse, ma evidentemente quello aveva più fegato di quanto si era aspettata. Un'altra figura raggiunse le due sul tetto, ci fu uno scintillio e un attimo dopo la guardia giaceva a terra con una piccola lama conficcata nel petto.
«Giulia?!» domandò stupita la ragazza. Jolly saltò al collo della sorella maggiore
«Lauris!» esclamò, mentre la sorellastra cercava di liberarsi dalla stretta della ragazza.
Lauris Black aveva 17 anni ed era un’altra figlia del Joker. Era bassa, pallida, magra e atletica; aveva gli occhi gialli scintillanti ed i capelli neri e lunghi che le arrivavano al sedere, sul naso aveva una piccola cicatrice. Indossava una felpa nera con il cappuccio alzato sulla testa e sotto portava solo un reggiseno a fascia, con leggins e scarpe da ginnastica, tutto nero.
Jolly estrasse il kunai dal corpo della guardia poi ci passò un dito sopra, ripulendolo e poi portandosi il dito alla bocca, assaggiando il sangue della guardia che aveva appena ucciso
«Che cosa stai facendo?» le domandò Lauris, con le braccia incrociate al petto. La più piccola fece una smorfia
«È amaro!» commentò, arricciando il naso
«Beh, che ti aspettavi?» le domandò la sorella con un mezzo sorriso, poi continuò, facendosi improvvisamente seria «Allora, vuoi dirmi perché sei qui?»
Giulia, intanto, aveva iniziato a fare avanti e indietro sul parapetto del palazzo, senza preoccuparsi del fatto che avrebbe potuto cadere dal lato sbagliato. La ragazza raccontò alla sorella tutta la questione, alla fine del resoconto Lauris la guardò
«E tu hai accettato?»
Jolly saltò giù dal parapetto, atterrando accanto alla sorella
«Certo! E ora sono venuta a chiederti di venire con me, puoi essere molto utile» esclamò, con il suo solito, pazzo, entusiasmo. Lauris sbuffò, rassegnata dal comportamento infantile della sorella,
«D’accordo, ma solo perché so quanto sei brava a cacciarti nei guai»
«Yeeeeeee!» gridò Giulia, mettendosi a saltellare. Lauris la bloccò, mentre si sistemava meglio la cintura alla quale erano attaccati vari coltellini e un bō retrattile, mentre alla schiena erano assicurati arco, faretra e un fucile a pompa.
«Allora, chi è il prossimo bersaglio?» domandò infine
«Un fratellino più grande!»
«Evviva, sono sempre felice di sapere quanto sia estesa la mia famiglia di pazzi» commentò con ironia la mora «Muoviamoci»
Prima di avviarsi però, Jolly prese la sua nuova pistola: era così banale! Tirò fuori il kunai e incise una J sul manico dell’arma.



Nota dell'autrice: Tada! Ho pubblicato prima per la vostra gioia! Devo dire che non mi aspettavo che la mia storia avesse così tanto successo, sono molto felice che vi piaccia! ^^
Lasciate una recensione e ditemi se vi piace il capitolo!
Un bacio
_Jupiter_

   
 
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