Film > Suicide Squad
Segui la storia  |       
Autore: Dawn_Scott402    04/10/2016    1 recensioni
Imcantatrice è tornata, i vecchi membri della Suicide Squad però sono troppo stanchi e così Amanda Waller convoca i figli dei vecchi componenti: Giulia, la schizofrenica figlia di Harley Quinn, Mark il preciso figlio di Deadshot, Carlos il brutale primogenito di Killer Croc, Diego il pirocinetico figlio di El Diablo, ma per combattee una strega ci vuole un altra strega così al gruppo si unisce l' ammaliante Sheila, una strega-sirena idromatica. Riuscirá la nuova squadra suicida a sconfiggere il male?
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
DA GIULIA.

"Qua si mette male" pensò la ragazza dai capelli rosa, uno dei fantasmi si fiondò su di lei, Giulia estrasse il pugnale e con un gesto secco tagliò la gola al fantasma, che svanì in una nube verde.
"Chi è il prossimo" Domandò la rosa con un ghigno stampato in volto, questa volta altri tre fantasmi la attaccarono ds i tre lati, uno alle spalle, uno a destra e l' altro a sinistra, la ragazza si abbassò in modo che i fantasmi si scontrarono tra di loro per poi svanire. La figura rise.
'Sei in gamba Quinzel, ma come te la cavi con le tue paure? O meglio desideri..." chiese il fantasma per poi catapultare la figlia di Harley Quinn in una casa luminosa e bellissima, all inizio la ragazza non capii poi sentì una porta aprirsi e una voce familiare.
"Harley sono a casa" gridò un uomo.
"Papá..." sussurrò Giulia riconoscendo la voce ma appena lo vide li sembrò tutt altra persona: i capelli verde smeraldo erano dei normali capelli neri, i vestiti colorati e sbarazzini erano stati rimpiazzati da una camicia bianca le scarpe e giacca nere, così come i pantaloni.
"Ciao amore come è andata in ufficio?" Domandò una donna un pò bassa.
"Mamma..." disse Giulia, ormai i capelli della madre non avevano più quei bellissimi blu e rosso a contornare le punte ma erano solo albini.
"Ciao papá..." questa volta quando la rosa si girò non potè evitare un sussulto, una ragazza dalla pelle ambrata e occhi nocciola stava scendendo le scale: era lei...ma dove erano i suoi capelli rosa? La vedeva solo una massa di capelli biondi, e il suo completo? La ragazza che aveva davanti indossava solo un jeans e una maglietta.
"Vedi Giulia...è questo che hai sempre desiderato vero? Vuoi essere normale vero?" Le chiese la figura.
"Io voglio solo essere normale..." rispose la ragazza guardando la famiglia abbracciarsi.
"Io ti farò essere normale Giulia...ma a una condizione..." le disse la figura.
"Quale?" Lo incitò Giulia.
"Devi uccidere la Suicide Squad" le rispose il fantasma.
Seguirono secondi di silenzio finchè la ragazza disse:
"Ti puoi togliereil cappuccio un attimo?" Gli domandò la rosa.
"Perchè?" Chiese.
"Perfavore" lo implorò la ragazza, il fantasma si tolse il cappuccio mostrando il volto scarno e i capelli neri.
"Grazie...con il cappuccio non potevo prendere bene la mira" gli disse la ragazza per poi premere il grilletto della CZ 75.

DA MARK.

Mark stava vivendo il suo peggior incubo, lottare con sua sorella.
"Zoe fermati!" La implorava il sicario, inutilmente, la bambina sferrava colpi col pugalle all impazzata.
"Zoe basta non voglio farti del male!" Insisteva Mark schivando un affpndo da parte della bimba.
"Mi fermerò solo in un modo... le disse la piccola stoppandosi un momento.
"Come?" Le chiese il sicario.
"Devi venirmi a trovare..." gli disse la bambina.
"Va bene" le rispose con un sorriso.
"Mark tu mi vuoi bene?" Gli domandò la bimba.
"Più di chiunque altro" le disse.
"Allora devi fare una cosa!" Gli ordinò la giovane.
"Quale?" Chiese l' afroamericano.
"Uccidi Giulia Quinzel e Carlos Qhite" gli dissela bambina, a quel punto il ragazzo abbracciò la bambina, per poi sussurargli un "mi dispiace" e premendo il grilletto di una postola che aveva appoggiato alla schiena della bambina che dopo un pò svanì come fumo.

DA CARLOS.

A quella orribile visione Carlos scattò in avanti con la catana ma Andre si scansò.
"Come hai potuto, siamo amici!" Disse il vampiro.
"Cosa ti prende? L' Andrea che conosco non farebbe mai simili barbarie!" Gli disse Carlos.
"È colpa loro!" Rispose il vampiro.
"Di chi?" Gli chiese Carlos.
"Della squadra suicida, mi hanno controllato la mente e mi hanno costratto fare questo scempio, come avrei mai potuto fare del male a Lauris? Siamo tutti e tre amici." Rispose Andrea.
"Loro?" Domandò ancora il figlio di Killer Croc.
"Quella sirena mi h ammaliato con il suo canto e mi ha costretto a farlo, poi quel sicrio e il pirocinetico l' hanno anche tortura a Lauris e nel frattempo la paza rideva quando le strappavano le unghie alla nostra povera amica..." rispose tragico.
"E quindi che dovrei fare?"
"Uccidili Carlos, uccidili" rispose il vampiro, senza aspettare un secondo di più il ragazzo-coccodrillo uscì la katane e infilzò il vampiro.
"Perchè?" Domandò il giovane con un rivolo di sangue.
"Se tu eri Andrea non saresti venuto da me per chiedermi di uccidere chi aveva ammzzato Lauris, l' avresti tto tu stesso" rispose Carlos. Il fantasma scomparì in una nuvola nera.

DA DIEGO.

Il fantasma ugale a Sheila avanzò verso Diego.
"Non ti avvicinare!" L' avvertì il sedicenne mostrando il fuoco che gli usciva dalle mani.
"Perchè mi respingi? Forse non ti piaccio" disse la ragazza per poi mettersi a piangere, a quella visione Diego si sentì come abbattuto.
"Non è che non mi piaci..." disse il pirocinetico spegnendo le fiamme, solo dopo un pò si rese conto di quello che aveva appena detto.
"Quindi mi trovi carina?" Gli chiese lei per poi avvicinarsi pericolosamente, il ragazzo sapeva perfettamente che in quel momento era rosso come un pomodoro, certo era un fantasma ma assomigliava terribilmemte alla sirena.
"No...cioè si...tu sei carina, molto carina" balbettò lui.
"Mi piaci molto Diego, ma io ho bisogno di un uomo forte" gli disse lei.
"Dove vuoi andare a parare?" Domandò il figlio di El Diablo sospettoso.
"Vuoi stare con me? Devi dimostrarmi il tuo amore... aggiunse la bionda.
"E come?" Chiese, la ragazza si avvicinò al suo orecchio.
"Uccidi la "Suicide Sqaud" sussurrò la ragazza, dopo pocgi secondi però Diego prese la sua decisione, estrasse il pugnale e lo affondò nel fianco della bionda che dolorante cadde a terra.
"Perche lo hai fatto?" Domandò sanguinante.
"La Sheila che conosco io non mi chiederebbe mai di uccidere i suoi amici" le rispose lui per poi fare uscire una fiammadalla mano e destra e gettare il fuoco addosso allo spirito che si dissolse. Ma in una cosa sperava vivamente: Che le parole che gli aveva sussurrato il fantasma fossero vere o almeno una buona parte.

DA SHEILA

La ragaza cadde al suolo mentre un bruttossimo ricordo le offuscava la mente.

FLASHBACK

Una ragazza sedicenne camminava per le strade di un centro commerciale, ad un certo punto incontrò delle persone familiari.
"Ciao ragazzi" gli salutò la bionda, erano quattro ragazze e cinque maschi.
"Ehi Roth ti vuoi unire a noi, siamo compagni di classe dopo tutto" le propose uno dei ragazzi.
"No guardate io stavo per tornare a casa..." stava dicendo la bionda.
"Ah si dalla vecchi decrepita..." le disse una ragzza vestita in modo gotico
"Mia zia è la donna più fantastica al mondo e non è una vecchi decrepita." Precisò Sheila.
"Tanto chi vuoi che se ne importi di te, i tuoi genitori tanto ti hanno abbandonato!" La sbefeggiò uno dei ragazzi seguito da una fragorosa risata da parte del gruppo, calde lacrime premevano di uscire dagli occhi della bionda.
"I miei genitori non mi hanno abbandonata..." disse loro la ragazza.
"Si invece, non ti volevano" sputò acuda una ragazza dai capelli biondi. A quel punto Sheila si sentì come un fuoco ardere dentro.
"Vi pentirete amaramente diquello che avete detto..." disse con voce demoniaca e gli occhi erano fiamme azzurre, l' ultima cosa che ricordo furono le espressioni terrorizzate dei suoi compagni e un onda gigantesca abbattersi sul centro commercial e sui poveri malcapitati.

FINE FLASHBACK.

"Io non volevo! Io non volevo!" Gridava la sirena.
"Vuoi uscire da questo incubo?" Le chiese il ragazzo.
"Si" rispose la sirena.
"Devi solo uccidere i tuoi amici" le sussurrò la voce, la sirena a quel punto prese il pugnale e lo infilzò nel cuore dello spirito.
"Non gli ucciderò...ma ti chiedo scua se anni fa ti trappai alla vita" disse piangente.

Quando uccisero le loro "paure" tutti e cinque i ragazzi pensarono ubito a trovare gli altri, si ritrovarno tutti quanti dove avevano iniziato questa avventura, ad attenderli c' era Amanda che li fece salire sull aereo.
"Complimenti, funzionate bene come squadra" si complimentò Amada per poi andarsi a sedere accanto al pilota lasciando i ragazzi soli.
"Wow è stato figo!" Disse Giulia allegra.
"Io ho dovuto lottare contro il mio migliore amico" rispose Carlos.
"Io invece contro mka sorella, anche se era un fantasma è stato difficile e tu Giulia?" Domandò Mark dopo aver raccontato la sua avventura.
"Io più che altro contro un desiderio" rispose la rosa perdendo per un attimo il sorriso.
"Tu Sheila?" Chiese Carlos alla sirena.
"Contro un bruttissimo ricordo...ehi Diego e tu?" Domandò la sirena all incendiario che si alzò dal uo posto e andò verso le camere.
"Ma che ha?" Domandò Jolly.
"È quello che voglio sapere" rispose la sirena per poi seguirlo.
"L' esperienza di oggi me la terrò stretta stretta...." aggiunse la figlia di Harley Quinn per poi autoabbracciarsi.
"Oggi abbiamo imparato i nostri limiti" disse Mark.
"E abbiamo affrontato le nostre paure" concordò Carlos.

NELLE CAMERE

"Ma si può sapere che hai sempre?" Domandò Sheila prendendo El Demonio per un braccio prima che il ragazzo entrasse in stanza.
"Non sono cose che ti riguardano" le eispose voltandosi.
"Ascoltami...so che Giulia, Mark, Carlos...e io specialmente non ti andiamo a genio ma...siamo una squadra" gli spiegò con dolcezza.
"Ascoltami bene Roth, tu pensi che abbia avuto una bella vita? Io ono cresciuto nelle strade ma tu che ne puoi sapere, scommetto che latua vita è stata tutta rose e fiori, bhe la mia no!" Gli gridò Diego. A quella domanda Sheila si irrigidì tutta e mollò la presa dal braccio del ragazzo mentre gli occhi incominciavano abagnarsi di lacrime.
"Rosa e fiori? Magari....i miei genitori sono morti, sono nata con questo potere, ho fatto cose che se il diavolo le aesse viste sarebb sbiancato! Due anni fa mi sono arrabbiata e go ucciso delle persone innocenti! Ogni sera i loro fantasmi mi tormentano e mi fanno ricordare che la mia vita fa schifo! Quindi quella che ha avuto una vita difficile sono io! Tutte quellepersone che gridavano: Uomini, donne,b ambini, ma cosa ne sai tu! Sei solo un insensibile tu nanche sai quello che porto dentro e di quello che devo sopportare ogni santo giorno!" Urlò la sirena per poi mettersi a piangere, Diego stava per dire qualcosa ma non ne aveva il coraggio, Shrla aveva ragione, in quel momento la sirena se ne andò a passo svelto verso la ua camera per poi sbattere la porta, lasciando il ragazzo immerso nei suoi pensieri.



ANGOLO AITRICE: Ta dan! Quinto capitolo, scusate se per ora le scene sono maggiormente dedicate a Sheila e Diego ma cercherò di darmi una controllata.
Tutti: Brava.
Io: Recensione come sempre e al prossimo capitolo.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Suicide Squad / Vai alla pagina dell'autore: Dawn_Scott402