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Autore: Matthw883    04/10/2016    1 recensioni
Poniamo caso che il tornado non sia mai avvenuto e che Max è riuscita a salvare Chloe senza che lei si sia dovuta sacrificare (intendiamoci, questa storia è ambientata un paio di settimane dopo che Max è tornata da San Francisco alla mostra degli eroi di tutti i giorni). Come andranno le cose ? Che rapporto ci sarà tra Max e Chloe ? Che succederà, lo scopriremo attraverso gli occhi di Max (come sempre) e Warren Graham.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Price, Max Caulfield, Un po' tutti, Warren Graham
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 18  NUOVA VITA A SEATTLE

Io e Max stiamo preparando le nostre valige per la partenza. Svuotiamo i nostri armadietti con un misto di tristezza e preoccupazione per il futuro,  per fortuna non ci sono troppe cose da portar via e ci staranno sicuramente dentro l'auto dei signori Caulfield Max sospira:
-Che c'è cucciola ? Non ti senti bene ?-
-No, è solo che sono un pò preoccupata per il nostro futuro, e poi non so, penso che un pò mi mancherà questa scuola e mi mancheranno gli altri.-
-Lo so, ma non possiamo fare altrimenti. È per il tuo bene.-
-Almeno ho ancora te.-
Io e Max ci abbracciamo, poi sento bussare alla porta, è la mamma di Max:
-Maxine, Warren, siete pronti ? Dobbiamo andare.-
-Arriviamo.-
La madre di Max ci aiuta a portare fuori le nostre valige, ci avviamo verso l'uscita, all'esterno ci aspettano i nostri amici, Kate, Dana, Brooke, Trevor, Luke e tutti gli altri:
-Ci mancherete ragazzi.-
-E voi mancherete a noi a ragazzi.-
Kate sta singhiozzando, Max si avvicina per abbracciarla:
-Ehi non piangere, mica andiamo a morire, torneremo a trovarvi durante la cerimonie di consegna sei diplomi, e tu Dana stai lontana dai guai.-
-Lo farò.-
Finiamo di salutare i nostri amici e poi ci sistemiamo nella macchina dei Caulfield. Il viaggio inizia e nessuno di noi spiaccica un parola durante il viaggio, Max non fa altro che guardare fuori dal finestrino, forse pensa alla sua infanzia, al suo rapporto con Chloe, a questa cittadina che non vedrà mai più. Joyce e David non si sono presentati a salutarci questa mattina, Joyce deve proprio provare una grande vergogna nei confronti di Max. Anch'io provo un pò di malinconia, nonostante tutto sono stato felice alla Balckwall, e non finire gli studi qui mi dispiace. Dopo parecchie ore di viaggio finalmente arriviamo esausto a Seattle, è una grande città, e per che sono cresciuto in una cittadina di periferia mi sembra come di aver appena scoperto l'America. Una volta arrivati i Caulfield mi dicono:
-Per stasera Warren dormirai insieme a Max nella sua stanza poi domani parleremo della vostra futura sistemazione.-
-D'accordo Ryan.-
Max mi fa strada fino in camera sua. Noto che la sua stanza è molto spoglia, doveva aver portato tutte le sue decorazioni, poster e altri effetti personali ad Arcadia Bay. Ci addormentiamo insieme nel suo letto con Max che non smette di tenersi alla mia vita. Il giorno dopo io e lei scendiamo nella sua cucina dove i suoi genitori ci aspettano, Ryan legge il giornale mentre beve il caffe, mentre Vanessa sta preparando i nostri due piatti:
-Oh, ecco i ragazzi, avete dormito bene ?-
-S-si, grazie signori Caulfield.-
-E basta con questi signori Caulfield, sposerai mia figlia, chiamaci Ryan e Vanessa.-
-Certo. V-va bene. A tal proposito volevo chiedervi...-
-Dopo Warren, adesso mangia qualcosa.-
Vanessa mi serve un piatto con uova, toast e pancetta, io l'assaggio:
-È buonissimo, grazie mille signora...cioè Vanessa.-
Io mi sento un pò confuso, mi trattano come so fossi figlio loro, non sono abituato a questa gentilezza, a casa mia ogni colazione era fatta di urli, litigi. Max sorride, credo che apprezzi il fatto che io sia ben accetto dalla sua famiglia. Mentre mangio chiedo a Ryan:
-Scusami Ryan, ma vuoi parlarci delle cose che dobbiamo...ehm chiarire ?-
-Oh si certo...più tardi andremo all'appartamento di Joe, mio fratello, gli ho spiegato tutta la situazione e siccome si trasferirà a Los Angeles ha deciso di lasciarvi il suo vecchio appartamento. Vi trasferirete e vivrete li.-
-E per il mio lavoro ? Mi piacerebbe finire almeno le scuola superiori.-
-Non devi preoccuparti. Ho un amico che lavora per la Gamestop, so che stanno aprendo un loro negozio nel nuovo centro commerciale, cercano persone che si occupino del negozio e io ho proposto te.-
-Insomma sono un raccomandato ?-
-Tanto per quel lavoro una vale l'altro. Tu perlomeno sei esperto di videogiochi.-
Sono contento di poter lavorare nei videogiochi però vorrei almeno finire gli studi:
-Grazie ma...-
-Naturalmente potrai dare l'esame finale per la scuola superiore da privatista. Se vorrai potrai studiare a casa.-
Guardo Max che sospira e abbassa la testa:
-Che hai Max ?-
-E'-è solo c-che io non me la sento, n-n riuscirei a parlare da sola di fronte a una commissione d'esame e-e-e per il lavoro.-
-Maxine, figlia mia, lo so, so quali sono le tue condizione. In questi mesi dovrai impegnarti per uscirne fuori, seguirai le dovute terapie e...-
-...e dovrò fare la casalinga.-
Noto una grande tristezza sul volto di Max. Deve soffrire tanto per questa cosa, lei ha sempre cercato di inseguire il sogno di diventare fotografa, di essere una donna moderna, libera, indipendente e invece non potrà essere altro che una casalinga che prepara da mangiare al marito, che tiene in ordine la casa e che fa tutte le altre faccende domestiche. Purtroppo nelle condizioni in cui è ora non può fare altro. Senza la compagnia di uno che conosce, gli vengono attacchi di panico anche solo parlare con persone che non conosce. Cerco di cambiare argomento:
-E il matrimonio ? Quando potremo sposarci ? E chi ci farà da testimoni ?-
-Il tempo di preparare tutti i documenti e potrete sposarvi in comune da un funzionario. Ovviamente vi faranno da testimoni i due amici di Max, Kristen e Fernando, li abbiamo già senti e anzi...oggi dovrebbero venire a trovarti Max.-
-Ho capito.-
Subito dopo colazione Ryan ci conduce all'appartamento di suo fratello che si trova poco lontano da qui, Ryan apre la porta e noi entriamo:
-Max, Warren, d'ora in poi questa sarà casa vostra.-
Diamo un'occhiata all'appartamento, non lussuoso ma è carino e sembra confortevole. L'appartamento è composta da un salotto con un divano, una poltrona, la televisione e un piccolo tavolo. Ci sono poi una cucina, un bagno e due camere da letto di cui una matrimoniale. I mobili sono abbastanza vecchi, sembrano risalire agli anni 80-90 del secolo scorso ma sembrano in buono stato. L'appartamento sembra pulito e in buono stato:
-Allora che ne pensate ?-
-Che andrà benissimo. Grazie papà per tutto quello che stai facendo per noi.-
-Non c'è di che tesoro.-
I due si abbracciano, dopodichè Ryan ci riaccompagna a casa e poi ci lascia per andare al lavoro:
-Oh siete tornati, dai forza entrate, ci sono delle persone che vogliono incontrarvi.-
Chissà chi ci vuole incontrare, raggiungiamo il saluto dove ci sono un ragazzo e un ragazza, il ragazzo ha dei folti capelli neri, degli occhiali da vista ed è vestito con jeans, una felpa blu e scarpe da ginnastica rosse. Mentre la ragazza ha lunghi capelli castano, occhi marroni ed è vestita con stivaletti, una gonna e un vestito rosa. Max non crede ai suoi occhi:
-Kristen, Fernando.
Kristen si alza e va subito ad abbracciare Max:
-Ci sei mancata.-
-Anche voi mi siete mancati...tanto.-
-Abbiamo saputo tutto quello che ti è capitato...ci dispiace tantissimo. Sappi però che noi ci siamo e ti aiuteremo.-
-Grazie ragazzi, lo apprezzo molto...vi voglio bene.-
Io me ne sto un pò in disparte finchè Max non mi presenta:
-Che maleducata che sono, non vi ho ancora presentati, Fernando, Kresten, questo è Warren, un mio caro amico, nonchè mio ragazzo e futuro marito.-
-Sono molto contento di conoscervi.-
-Anche noi...sappi che ti rispettiamo, quasi nessuno avrebbe rinunciato a tutti i suoi sogni per una ragazza.-
-Max era il mio sogno, quello che volevo era stare insieme a lei, il resto è quasi secondario.-
-Beh, visto che sarai una figura imprescindibile nella vita di Max dovremmo conoscerti...sapere qualcosa di più su di te.-
-Certo.-
Passiamo buona parte della giornata a conoscerci, a quanto pare Kresten e Fernando frequentano entrambi il liceo delle scienze sociali sociale, insomma studiano psicologia e quelle cose li, quest'anno si diplomeranno, vivono a Seattle da sempre e mi sono sembrati dei ragazzi in gamba e molto simpatici, e anche loro sembrano apprezzarmi:
-Sei forte amico, mi sei simpatico.-
-Grazie, anche voi lo siete.-
-Max è fortunata ad aver trovato un ragazzo affettuoso, premuroso e genitile come, non come questo qui.-
-Ehi ma che vuoi dire ? L'altra sera ti ho portata a cena fuori...-
Quei due cominciano a battibeccare, noto che Max sorride, sono contento che siano riusciti a strappargli un sorriso:
-Su, smettetela di litigare, non cambierete mai.-
-Quindi voi ci farete da testimoni ?
-Certo, per Max questo ed altro.-
-Grazie ragazzi.-
-Oh com'è tardi, Fernando dobbiamo assolutamente tornare, altrimenti mia madre sarà in agitazione come il suo solito.-
-Va bene, ciao ragazzi, ci vediamo.-
Alzo il braccio per salutarli, appena se ne vanno dico a Max:
-Simpatici, dove li hai conosciuti
-A scuola, appena mi sono trasferita qui mi hanno messo di banco con loro e sono nate due splendide amicizie, le uniche che mi sono fatta qui. Mi trovo bene con loro, però da quando si sono messi insieme...-
-Ho capito, il tempo per voi tre insieme è diminuito.-
-SI ma sono miei grandi amici e chissà, ora che io ho te forse faremo qualche uscita a quattro.-
-Va bene, se vuoi le faremo.-
-Ragazzziiii, è pronto in tavola.-
-Arriviamo.-
Ci baciamo e andiamo a tavola.
I giorni successivi io e Max ci trasferiamo nell'appartamento di suo zio e cominciamo a vivere da soli. Io dopo un colloquio ho cominciato il mio lavoro come responsabile del negozio della Gamestop, devo dire che mi piace abbastanza e mi permette di studiare per dare l'esame alla fine dell'anno da privatista. Max invece rimane tutto il giorno a casa a fare la brava casalinga, esce solo quando ci sono io o quando deve andare a fare le sue terapie, fa qualche piccolo progresso, ma la strada della sua guarigione è ancora lontano. Nonostante questa non era proprio la vita che sognavo per noi direi che siamo felici, e domani finalmente ci sposeremo. Un'altra giornata di lavoro è finita, salgo velocemente le scale del palazzo dove abitiamo, oggi ho una sorpresa per Max, la tengo qui, in questa scatola, apro la porta di casa:
-Ehi Max..tesoro, sono a casa.-
-Warren, sei tornato.-
Max mi viene incontro dalla cucina e ci scambiamo un bacio. Indossa un grembiulino deliziosa che la rende molto più graziosa di quello che è:
-Mi sei mancata.-
-Anche tu, tanto, perchè ci hai messo tanto e....ma che cos'hai in quello scatolone ?-
-Una cosa che ti terrà compagnia quando non ci sono.-
Dallo scatolone tiro fuori un gattino arancione dal pelo folto, lo porgo in braccio a Max:
-Oooh, che carino, è cosi morbido ma dove l'hai preso ?-
-E' un trovatello, l'ho trovato mentre tornavo a casa dentro questa scatola vicino ai cassonetti, non ho resistito  al suo miagolio, l'ho portato con me per farti una sorpresa, ovviamente l'ho fatto prima visitare da un veterinario, ecco perchè ci ho messo tanto a tornare.-
-E' bellissimo, lo chiamerò Batuffolo. Ma ora vieni a tavola, che si fredda tutto.-
Max posa a terra il micio, e gli da da mangiare, io mi siedo a tavola e accendo la televisione, poi Max mi raggiunge:
-Allora com'è andato il lavoro ?-
-Sempre la solita cosa....clienti idioti che scelgono giochi di merda ahahahah. Tu invece, cos'hai fatto ? Come va con la terapia.-
-Non tanto meglio..ho paura che no guarirò mai. Che resterò cosi, che dovrò fare la caslinga a vita e che tu sarei costretto a fare tantia ltri sacrifici per me.-
-Ehi, non dirlo neanche per scherzo. Tu guarirai e farai, finirai gli studi e farai qualcos'altro oltre alla casalinga, so che deve essere pesante neanche a me è  mai piaciuta l'idea di avere una moglie che deve solo occuparsi della casa e che è totalmente dipendente dal marito. Ma tu guarirai, e se ciò non avvenisse, beh, sarei comunque felice di vivere insieme a te e di fare questa vita, perchè ti amo.-
-Oh Warren, sei l'unico ragazzo che avrei mai potuto desiderare.-
Ci baciamo e poi riprendiamo a mangiare tranquilli.
Il giorno dopo io e Max ci sposiamo col rito civile, è una cerimonia tranquilla per poche persone, giusto i testimoni e il genitori della sposa. Credo che anche volendo Max non sarebbe riuscita a sopportare una cerimonia più grande. Dopo di ciò andiamo tutti a cena fuori finchè la sera non rimaniamo da soli e ci ritroviamo a casa, seduti sul divano:
-E cosi ora siamo sposati.-
-Si, ne sono felicissimo.-
-Anch'io Warren.-
-So che ora questa vita non ti sembrerà granchè però ti prometto che in seguito...-
-Warren, tu sei il mio miglior marito che una donna possa mai avere. Mi sopporti, fai sacrifici per me, e per questo io non ti ringrazierò mai abbastanza. Anche se un forse un modo c'è....-
-Che intendi ?-
-Io vado in camerda da letto, raggiungimi tra dieci minuti,.-
Dubbioso aspetto dieci minuti e poi entro in camera, c'è Max che mi aspetta  sotto le coperte completamente nuda:
-M-Max m-ma che fai ?-
Credo di essere rosso come un pomodoro:
-W-Warren i-io credo di essere pronta.-
-Max sei sicura, so che per quelli con la tua condizione è...-
-SI, sono sicura, tu lo meriti.-
-Non devi farlo solo per me.-
-Lo so, ma lo voglio anch'io, ora vieni qui.-
E' cosi bella che mi tuffo subito sotto le coperte. Comincio a baciarla dappertutto, ovunque, sembra piacerle molto e poi iniziamo a farlo, è-è-è così bello, non ho mai provato sensazioni simili. Non so per quanto tempo l'abbiamo fatto, sicuro più di due-tre volte, finchè non crolliamo esausti:
-Warren, è stato meraviglioso, ti amo, ti amo tanto.-
-Anch'io ti amo e lo farò per sempre, ogni giorno della nostra vita.-
Le tengo la mano finchè non ci addormentiamo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Siamo agli sgoccioli,m un'altro capitolo e anche questa fic si concluderà ). Le critiche (se costruttive) sono ben accette.
Grazie ancora, leggete e commentate.
 
   
 
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