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Autore: Shainareth    05/10/2016    8 recensioni
Semplice raccolta di flashfic e one-shot, senza pretese e di genere vario, incentrate soprattutto sui personaggi di B.B./Beast Boy e Corvina/Raven. Diversi cenni (e non solo) anche alla RobStar. Rating in aggiornamento.
01. Fuochi d'artificio
02. San Valentino 01
03. Pioggia
04. Tepore
05. Mostro
06. Complici
07. Pubertà
08. Incubi
09. Beghe amorose
10. San Valentino 02
11. Cambiamenti
12. Bluff
13. Body Killer
14. Prime volte
15. Waffles and Song
16. Rassicurazioni
17. Amore a prima vista
18. Verde
19. Obbligo o verità?
20. Romeo e Giulietta
21. Diritti
22. Vischio
23. Sogni
24. Predizione
25. Sbronza
26. Equivoci
27. Curriculum
28. Bacio
29. Silenzi
30. Magia
31. Gusti
32. Amuleto
33. Soli
34. Coniugi
35. Puppy eyes
36. Empatia
37. Orgoglio
38. San Valentino 03
39. Serie TV
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SOLI




«Non posso davvero credere che siano stati così egoisti.»
   «Non si tratta di egoismo, lo sai.»
   «Come se essere un Teen Titans non fosse già di per sé una delle massime aspirazioni della vita.»
   Gli occhi fissi sul soffitto buio della propria camera, Raven ascoltava quasi in devoto silenzio lo sfogo dell’amico. Normalmente lo avrebbe messo a tacere con fare brusco nel giro di pochi attimi, e lo avrebbe soprattutto cacciato fuori dal suo letto a calci nel sedere in modo ancor più rozzo; eppure questa volta la situazione era diversa. Totalmente diversa.
   «Perché non bastava che Cyborg si facesse abbindolare dalla Justice League e ci lasciasse tutti con un palmo di naso, no.»
   Beast Boy era più che consapevole che non si poteva affatto biasimare il suo migliore amico per quel salto di qualità: lottare contro il crimine al fianco di Batman, Superman, Wonder Woman, Flash, Aquaman, Green Lantern… tanto per citarne alcuni.
   «Che poi, dico io, cosa ci sarà di così speciale in quel team?»
   «Tu non avresti fatto la stessa cosa?»
   «No», negò con forza il giovane, sicuro della propria integrità. «E sai perché? Perché è questa, la mia famiglia.»
   «C’è anche chi di famiglia ne ha più di una», lo smentì Raven con voce atona. Non che volesse fare l’avvocato del diavolo, ma bisognava pur far ragionare Beast Boy in qualche modo. «Tu non facevi parte della Doom Patrol?»
   Punto sul vivo, lui arricciò il naso. «Beh, ma che c'entra?» Sì, certo, considerava Mento al pari di un padre e Elasti-Girl al pari di una madre, però era diverso, perché quei due lo avevano cresciuto. E dopo, quando lui era diventato abbastanza grande, aveva deciso di prendere la propria strada. È quello che fanno tutti i figli, no? Cyborg non era mica stato svezzato da Robin. E a tal proposito…
   «E poi, perché diavolo Robin ha dovuto cambiare nome? Voglio dire, so che lui e Batman hanno punti di vista diversi, ma… perché Nightwing?»
   «Non ti piace il suo nuovo alias?»
   «In realtà è abbastanza fico», dovette ammettere Beast Boy, suo malgrado. «Quello che non accetto è che, solo perché fra lui e Star è finita, abbia deciso di cambiare aria, tornando a Gotham.»
   «Anche tu sei scappato di casa dopo aver litigato con il tuo padre adottivo.»
   «Raven, se avessi voluto un grillo parlante, me ne sarei comprato uno, ti pare?»
   Lei sollevò le sopracciglia, incuriosita. «Ne vendono?»
   «Non lo so, non credo», borbottò dopo qualche attimo il giovane, corrucciato. «In ogni caso, non è giusto.»
   «Cosa?» domandò per inerzia la ragazza. «Che Cyborg si sia unito alla Justice League, che Nighwing sia tornato a collaborare con Batman o che Starfire, triste e confusa, abbia deciso di prendersi del tempo per sé, lasciando la Teen Tower per un lasso di tempo indefinito?» Sospirò, avvertendo tutta l’amarezza del proprio compagno e condividendola in pieno. «Le cose cambiano, Beast Boy. La vita non sempre va come vorremmo.»
   «Lo so», mugugnò lui, con un tono più infantile di quanto avrebbe voluto. «Però adesso siamo soli.» E questa era una cosa che lui, figlio unico di genitori ormai defunti, detestava. Aveva bisogno di affetto costante, di certezze, di un nido caldo e accogliente. Voleva bene ai suoi amici e in realtà appoggiava le loro scelte, perché era l’unico modo per quei ragazzi di crescere e di trovare la propria strada. Questo, però, significava ammettere anche un’altra cosa, e cioè che i Teen Titans, la loro bella famiglia ormai in frantumi, non era stata altro che una fase di passaggio, proprio come l’adolescenza che avevano condiviso tutti insieme fra quelle mura.
   Quando anche Starfire era andata via, quella sera, lui e Raven erano rimasti a fissarla dal tetto della Torre mentre spiccava il volo, e l’avevano seguita con lo sguardo fino a che non era diventata un puntino lontano, fino a che non era scomparsa alla loro vista, lasciandoli soli proprio come aveva detto Beast Boy. Anche Raven stava provando lo stesso sentimento di abbandono, benché, a differenza dell’amico, lei una vera famiglia non l’avesse mai avuta. Robin, Cyborg e Starfire erano stati per lei più preziosi di qualunque altra cosa, e adesso aveva dovuto lasciarli andare, soffocando il proprio dolore e la propria inquietudine dietro alla solita maschera inespressiva che era costretta a portare sin da che ne aveva memoria.
   «Rae…» Almeno le era rimasto Beast Boy, il compagno più fastidioso e chiassoso – e affettuoso – che avesse mai avuto. «Posso dormire con te, stanotte?»
   Si prese del tempo per rispondere. Dovette farlo per non giocarsi anche l’ultima presenza all’interno della Torre. «Ti sto già concedendo di stare sdraiato accanto a me, sul mio letto, in attesa che ti venga sonno.»
   «A maggior ragione», insistette l’altro, girandosi a pancia sotto e puntellandosi sui gomiti. «Se mi viene sonno, sarò troppo stanco per tornare in camera mia.»
   «Muori.»
   Rise per il modo in cui Raven glielo disse, spazientita e rassegnata al contempo. Beast Boy adorava quel briciolo di spontaneità che ogni tanto sfuggiva al suo controllo, perché era in quei momenti che la maga splendeva per la propria umanità. Era felice di saperla ancora lì con lui.
   «Pensi che dovremmo unirci ai Teen Titans dell’Est?»
   «Se lo facessimo, la costa Ovest rimarrebbe sguarnita.»
   «Allora che si fa? Mettiamo su un’altra squadra?»
   Per lo meno, si disse Raven, il giovane si stava mostrando propositivo. Non se lo era aspettato, a onor del vero, perché era convinta che, con la sua dipendenza dagli altri e il suo smisurato bisogno di affetto, Beast Boy si sarebbe anzitutto pianto addosso per un pezzo e solo in un secondo momento avrebbe razionalizzato quello che fra sé sicuramente definiva un lutto in piena regola.
   «Non ne ho idea», ammise la ragazza, avvertendo di colpo tutta la stanchezza psicologica di quegli ultimi giorni. «Forse dovremmo prenderci del tempo per riflettere.»
   «Sembra la frase di un telefilm», commentò distrattamente il mutaforma, desideroso di lasciar vagare la mente quanto lei. «Sai, quando uno dei due elementi di una coppia dice all’altro di volersi prendere una pausa dal loro rapporto.»
   «Con te la mia pausa sarebbe perpetua», precisò l’altra, a scanso di equivoci.
   Lui rise di nuovo. «Quindi potremmo anche sembrare una coppia?» Raven si lasciò scappare un verso esasperato che lo divertì più di prima. «In tal caso, prima di prenderci quella tanto famigerata pausa, dovremmo spassarcela, dico io.»
   «Torna in camera tua», ribatté la maga, irritata.
   «Dài, Rae…» tornò a mugolare lamentosamente il giovane. «Fammi rimanere qui, mi sento solo.» Nel dirlo, allungò un braccio nella direzione dell’amica, toccando senza volerlo qualcosa che non avrebbe dovuto. Gli arrivò un ceffone su una spalla. «Non l’ho fatto apposta, giuro!» si scusò immediatamente, sia pur tornando a ridere di cuore.
   «Se vuoi rimanere qui», mise in chiaro lei, intrecciando le braccia al petto per prevenire ulteriori contatti in zone proibite, «dovrai restare nella tua metà del letto. Non si accettano sconfinamenti di alcun genere.»
   «Neanche per un abbraccio?» stentò a crederci Beast Boy, nonostante conoscesse bene la risposta che lei gli avrebbe dato.
   «No.»
   «Ma mi sento triste!»
   «Mangia della cioccolata. È antidepressiva.»
   «Sul serio?»
   «Più o meno.»
   «Posso abbracciare almeno il tuo cuscino?»
   «Abbraccia il tuo.»
   «Ma non ha il tuo odore!»
   Spiazzata, Raven non seppe replicare alla dolcezza di quella rivendicazione. Ha vinto lui, pensò con un sorriso rassegnato sulle labbra. Prese coraggio e si girò sul fianco per cercare goffamente un contatto fisico con il compagno. Seppur stupito, Beast Boy non si lasciò pregare nemmeno per un attimo, e subito approfittò di tanta arrendevolezza per attirarla più vicina e stringerla a sé. La ragazza non protestò, ma anzi il mutaforma la sentì avvinghiarsi con forza a lui. Dunque, concluse rincuorato, anche Raven provava le medesime emozioni, lo stesso senso di solitudine. Ne ispirò il profumo, si crogiolò nel suo calore, e realizzò inaspettatamente che, nella sfortuna di essere rimasto solo, era stato comunque fortunato: probabilmente, se fosse stata lei ad abbandonare la Torre, si sarebbe sentito molto, molto più triste di quanto già non fosse.












Penso ad una storia del genere da molto tempo. Mi chiedo, infatti, come sarebbe andata se davvero gli altri tre avessero preso le medesime strade che hanno seguito nei comics (che non sono proprio come quelle da me descritte qui), lasciando Beast Boy e Raven come gli unici veterani della squadra. È triste pensare che tutto abbia una fine, ma la vita è sempre pronta a sorprenderci, nel bene e nel male. In ogni caso, sono sempre dell'opinione che, una volta chiusa una porta, si possa aprire un portone.
Detto ciò, mi perdo un attimo in chiacchiere varie sui comics, come faccio spesso di recente. Ne approfitto perché più di uno di voi mi ha chiesto informazioni al riguardo, perciò, adesso che sono più preparata, mi sento maggiormente pronta a rispondere. Questo anche perché sono stata al Romics appena conclusosi e ho fatto incetta di fumetti (mai spesi tanti soldi in vita mia ad una fiera del fumetto, sigh!).
Ho recuperato tutta la prima metà della saga dei Teen Titans del 2003 (quella su cui sto scrivendo l'altra raccolta, per intenderci), edita dalla Planeta De Agostini e, temo, difficile da trovare. So però che la RW Edizioni (la Lion, che pubblica i comics della DC in genere) ha ripubblicato questi cinque albi, anche se sul sito non tutti sono attualmente disponibili. Provate a cercarli, non si sa mai. Sono, per la precisione, quelli in cui inizia la storia d'amore fra Raven e Beast Boy.
Quanto alla seconda parte, che credo sia composta da altri cinque albi, la RW Edizioni sta ripubblicando anche questa proprio in questi mesi, quindi tenete d'occhio le vostre fumetterie, perché è negli ultimi due volumi (se non ricordo male) che i nostri due beniamini concretizzano definitivamente la loro relazione.
Se avete bisogno dei titoli degli albi per evitare confusione e per non rischiare di fare un acquisto per un altro, fatemi un fischio.
Per la cronaca, ho recuperato anche i numeri finora usciti con i capitoli della saga dei Teen Titans del 2014, che pur non contemplando alcuna relazione fra Beast Boy e Raven, delinea in modo adorabile la loro amicizia (e trovo che qui Raven sia a dir poco deliziosa). Ho anche letto le scans di Teen Titans: Rebirth, uscito la scorsa settimana, e come inizio sembra interessante. Staremo a vedere come si evolveranno le cose.
E dopo questa lunghissima digressione (sperando di non aver dimenticato nulla), vi auguro una buona serata e vi do appuntamento al prossimo aggiornamento.
Shainareth





  
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